
Con tre quarti di cuore
di Selene Pascasi
GalassiaArte Editore
PAGINE: 70
GENERE: poesia
ISBN: 978-88-6831-075-2
Selene Pascasi, Avvocato, Giornalista, Scrittrice e Poetessa, da sempre sensibile ai temi sociali, si occupa da anni di questioni legate alla famiglia, teatro di maltrattamenti e violenze. Dal 2007 è firma de Il Sole 24 Ore, con più di 450 pubblicazioni. Coautrice di un lavoro per l’Accademia Americana di Scienze forensi, e di La Persona Oggetto di Reato (Giappichelli, 2011), nel 2013 vince il concorso indetto da Galassia Arte Editore, e pubblica un suo aforisma ne Il viaggio è nella testa. Così, se da Avvocato, combatte contro le ingiustizie nelle aule giudiziarie, come Giornalista tratta anche delle più attuali problematiche penali, e come Scrittrice pubblica un libro sui crimini contro la persona, come Poetessa lotta usando un foglio di carta ed una penna.
SINOSSI:
“Con tre quarti di cuore” (Edizioni Galassia Arte, prefazione del noto scrittore e poeta Andrea Cacciavillani), è una raccolta di 47 liriche, dedicata per Tre quarti all’amore, e per Un quarto all’esigenza di affidare alla Poesia, il delicato compito di riaccendere i riflettori sulle ferite che la superficialità e l’anestesia del pensiero, stanno provocando nell’odierna società. Una sorta di Poesia-Protesta, dunque, che la Poetessa veicola per denunciare ingiustizie in La tua equità, per condannare uno stupro in Fiaba e Poesia, o per lottare contro lo stigma ed il pregiudizio ne L’uomo sociale. Scritta nella notte del 6 aprile del 2009, poi, durante il sisma che ha distrutto la sua città, è L’urlo delle viscere. Nella terza di copertina, l’autrice racconta…
“Le mie poesie, parto inatteso di emozioni, mi sono scivolate via dall’anima nei momenti più bizzarri, svegliandomi di notte, interrompendo un sogno. Le ho sentite bussare nel cuore, come vento. Le ho protette nel mio ventre, nutrendole d’infinite sensazioni. In quei segni, ho rovesciato istanti impercettibili, lacrime, sorrisi. Con quelle parole incontenibili ho litigato, le ho odiate. Poi le ho comprese, amate. Sono nate così le mie poesie, da uno scontro tra lune opposte e parallele, tessute sulla pelle”