Mio Dio, mi sono lanciata;
è la fine, lo so, l’ho capito.
Non ho ali e non ho volato.
Ho pianto e gridato, gridato;
eravate lontane formiche,
eppure le urla le avete sentite.
Se fossi stata figlia del vento
lieve sarebbe stato il cemento.
Non ero neppure una foglia,
eppure l’autunno era alla soglia;
Mio Dio, mi sono lanciata;
lo so, era volo senza speranza,
dalla finestra di quella stanza.
L’ho fatto e non mi pento,
il fumo mi dava il tormento;
o le fiamme e lo sgomento.
Mio Dio, mi sono lanciata
e la vita mi ha già dimenticata.
Voi però ricordatemi sempre;
volai senz’ali un 11 settembre.
© Rita Veloce