Paese mio che ti arrampichi sul mare,
scoglio sugli scogli,
così ti voglio ricordare.
Rivedere, senza oblio, il porticciolo
salutare umilmente il pescatore
che torna sorridente all’arenile;
piccolo così lo voglio rimembrare,
che le onde lo potevano attraversare.
Un pugno di bianche casette,
umili di mura e semplici di cuore.
Eppure, allora, l’età mia acerba
come vestito stretto lo sentiva sulla pelle.
Ora di quei semplici tessuti
vorrei tornare a vestirmi.
Ma il profumo di salsedine,
sposa ancora quello delle zagare;
inebria ancora l’odore del pane caldo
tra i viottoli di pietra
e a me basta chiudere gli occhi
per ritrovarlo ancora, così come allora,
nel profondo d’un ricordo.
© Rita Veloce
“Dedicata al mio paese natio e a tantissimi ricordi ad esso legati”
Rita Veloce, poetessa e scrittice. Ha, inoltre, già pubblicato un libro di fiabe (LATTE DI LUNA), una silloge poetica
(I COLORI DEL VENTO) eun libro di racconti (PROFUMO DI GINESTRE)