21 giugno è il primo giorno d'estate. E' anche il giorno più lungo dell'anno. Forse fa pensare al mare, al sole, alle vacanze; di sicuro alla Natura ormai in piena fioritura e ai frutti imminenti della Madre Terra. Una poesia scaturita da attimi di ispirazione e di memoria lontana riguardo a questo tempo dell'anno vivo, intenso e comunque sempre piacevole
ESTATE
E' il vento caldo
al culmine del giorno
a sfiorare la mia pelle
avida di carezze,
poi il brivido silenzioso di piacere
diventerà tocco che forma
mulinelli di polvere agli angoli
di case e strade,
e fremito tra i rami troppo verdi
degli alberi rivolti verso il sole.
Talvolta prima di ogni silente oscurità
è il profumo di un fiore sconosciuto
a prevalere sugli altri fiori di campo.
Immagino pur sempre
il primo campo di grano
e ancora il primo papavero
con i neri semi turgidi
nel mondo assolato.
Non è mai abbastanza il tempo
per capire, per sognare, per godere
dell'ultimo istante o di un istante intero.
Estate, sempre nuova
immortale nell'incanto del vissuto.
Estate, immortale
per la magia quieta e serena del vivere.
Francesca Rita Rombolà © 2013
Francesca Rita Rombolà è nata nel 1964 a Brattirò, in provincia di Vibo Valentia, dove vive.
Ha pubblicato i romanzi "ULTIMI GIORNI DI NOVEMBRE" e "IL PELLEGRINAGGIO", le raccolte di racconti "LA RUNA DEL TEMPO" e "STRALCI DI GUERRA NEL XXI SECOLO" e le raccolte di poesie "TIRINTO"," ALBA"," SUL PONTE SOSPESO","
PETALi GRIGI"," DIESIS" e "L' ANELLO D' ORO".