L’Oggi disse tra sé e sé:
“Cosa potrei fare di bello domani?
Cosa potrei fare di buono,
originale, divertente, interessante?
Potrei fare, magari,
qualcosa di rilassante, soave o inebriante.
Ieri, infine, non ho fatto granché;
avrei voluto andare in qualche bel posto,
fare, magari, qualcosa di eccentrico,
che spezzasse la noia,
ma nulla sembrava promettere gioia.
Avevo dinanzi una lunga giornata,
eppure troppo in fretta alla fine è finita.
Un momento prima c’era un sole dorato
e quello dopo già notte d’argento
ed ora voglio ragionarci per tempo.”
E di nuovo l’Oggi si soffermò a pensare,
a cercare di farsi venire in mente un idea,
un qualcosa che lo potesse al fin soddisfare.
“Ci penso su ancora solo un momento”
-diceva dandosi non poco tormento-.
“Ancora un po’, solo un’altro piccolo istante”,
ma l’istante fu troppo e non sentì più ragione,
senza troppe cerimonie gli cambiò ancora il nome.
© Rita Veloce