Gastone Cappelloni: Poeta contemporaneo, classe ’57, nasce a Sant’Angelo in Vado (Pesaro\Urbino). Penna fertile e dinamica, ha pubblicato tutt’oggi ben 20 sillogi. “Tu, Ottava nota” con le edizioni EEE (2015 Con “Un seme oltre oceano” David And Matthaus edizioni (2014) anche in lingua spagnola, con traduzioni della scrittrice argentina Ana Caliyuri, lo ha portato all’estero, sia Argentina, che in Spagna, riscontrando notevole successo tra il pubblico e critica letteraria. Le sue poesie, sono presenti su circa 80 Antologie letterarie, portali e riviste cartacee. Ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Premio Internaz. “Meet the Artist” Ostia Antica – Accademia Internazionale la Sponda 2014 e classificandosi sul podio e arrivando finalista o meritevole. Ospite in radio nazionali/estere e in TV a Mar del Plata in Argentina nel 2014 nel programma “Giovani Marplatensi!” e “Domenica Italiana” per la promozione della cultura e la diffusione della poesia
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La Poesia salverà questo mondo? 1) Questo libro è dedicato alla Donna? Come nasce questa esigenza? Si è una dedica particolare, speciale. La Donna come punto di “ascolto”, di arrivo. Immaginandola e vivendola come luce d’eterno “avamposto”, un riassunto che mi permette di respirare la sua passionalità, l’inscindibile brezza mentale. L’esigenza? Forse, direi desiderio di festeggiare le mie venti pubblicazioni, con un regalo speciale al cuore. Infatti “Tu, Ottava Nota” è il coronamento, immaginato e sognato delle venti pubblicazioni, e allora come non coronarlo con un volume che ho sempre desiderato, perché mi ha permesso con orgoglio di raccontare la sacralità dell’Essere Donna? Venti volumi, i vent’anni che sapranno farmi rivivere l’età che non appaga, perché lontana, infinita, senza mai averla iniziata. 2) Che cosa doni al pubblico e cosa vorresti che il lettore apprendesse? La vita, le emozioni, i patimenti; tutto me stesso, senza paraventi o barriere, offrendomi spoglio da banalità o calcoli, anche se non sempre è facile raccontarsi sapendo che il lettore avrà “in mano” la chiave d’accesso di quello che in fondo custodisci gelosamente. Leggersi è fondamentale, ti permetterà di conoscere gli altri, te stesso, ecco perché il lettore sarà, almeno mi auguro interessato al cammino introspettivo, non perché leggerà la Poesia di Cappelloni ma consapevole di dover riflettere sui limiti e le insufficienze esistenziali. Io sono il lettore stesso di quello che scrivo, dovendo solo imparare, senza riuscirci mai, come un cane che insegue la coda. Oggi cosa ho imparato? La quotidianità, domani si ricomincerà ancora. Ecco, quello che vorrei trasmettere al lettore, ma non posso, prima dovrei essere io un buon allievo. 3) Metà del ricavato va in beneficienza ... parlacene! Ecco il fiore che inorgoglisce il Poeta, l’Uomo! Beneficienza questa, quasi sconosciuta, scherzo, fortunatamente. Il libro abbraccia in modo considerevole il progetto che ho “sposato” con orgoglio, rispondendomi < … finalmente, non la solita vita piatta al servizio di me stesso, ma concretezza finalizzata allo scopo sacro e inviolabile: BENEFICIENZA … >. Considerando che il libro ha un costo di dieci euro, di cui cinque, saranno totalmente donati all’OMPHALOS AUTISMO & FAMIGLIE, residenza che dovrebbe sorgere vicino a Pesaro, sostenendo così famiglie non solo in difficoltà economiche, ma anche moralmente, mi auguro che tanti lettori si sentano coinvolti acquistando il libro. Possiamo fare molto? Certo che sì, basta un nulla, appena una mano sulla coscienza, immaginando di essere loro coinvolti, non solo emotivamente, ma fattivamente! Cattivo e pure pratico? Certo e con la consapevolezza di esserlo! 4) In che cosa ti senti più ricco nello sperimentare presentazioni anche con autori diversi dal tuo genere? Arricchimento è immagazzinare nuove esperienze, saggi confronti, lasciarsi trasportare dal nulla, proprio perché ogni tassello è conquista che servirà a capacitarmi di mie ridotte esperienze, conoscenze, ecco che allora subentra in gioco l’altrui conoscenza, per alleviare e fecondarmi in un immediato futuro. Tutto è finalizzato al rapporto con gli altri, non riuscendo a saziare la mente con quello che potremmo aggiungere al nostro mai sazio apprendimento. 5) La poesia può davvero cambiare/migliorare il mondo? Lo spero. Me l’ho auguro. Ci conto. Anche se potrebbero sembrare preghiere. Non catastrofismi, per carità, non fraintendermi, ma ho la vaga sensazione di disillusione, di realtà radicata in quello che noto, che respiro. La Poesia può cambiare il mondo, avvicinando i Poeti al lettore a patto che riusciamo a trasmettere emozioni e sentimento; non è così. Nessuno, Gastone compreso, avrà un futuro nella storia, questa è convinzione, né sono certo, e sai il motivo? Non trasmettiamo nulla, solo ostentazione e presunzione di ritenerci anime immortali perché scarabocchiamo senza ritegno o pudore dei fogli bianchi. So che con queste esternazioni mi farò non dico dei nemici, ma quasi, ma è la verità; sai quanti aneddoti potrei raccontare? Manchiamo di umiltà e senso critico, questo certamente non gioverà a chi vorrebbe “essere salvato dalla mediocrità” leggendoci. La Poesia salverà questo mondo? Indubbiamente! A patto che ognuno di noi, abbia l’intelligenza e l’accortezza di riconoscersi in quello che è veramente. Poi, ovviamente i grandi Poeti, continueranno a imperversare, consapevoli che attorno a loro continua il vuoto. Dulcinea Annamaria Pecoraro |
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