VERSI D’AUTUNNO SUL MUGELLO Intensa luce di calda estate, di eventi che si infrangono tra petali dirugiade - inargentati come onde del cuore che cercano una riva. Come d’incanto s’elevano suoni, musiche e colori ora sbiaditi su per le colline in questo autunno mesto che fluttua tra castagni e ulivi, mature uve, fogliami decorativi, … un merletto di caldi colori in questa stagione nel Mugello. Valli che le nubi accarezzano con dita di brina mentre il fiume lambisce, con guanti di sete, le terre dauve vestite da magici colori dipinte per far festa – tra rime estornelli, volteggi di versi e di storie, a bimbi e madonne fiorentine. Sciolgo i nodi del tempo al cuore che batte alla vista d‘uncerchio, emozioni che si rincorrono al pensiero di Giotto che foggia, eterno, il destin dell’uomo o dalla favella di Dante illuminata e vedere ancora le cascine in quell’altura a ridosso del greto della Sieve e ritrovar memoria della vita che note sussurra, suoni dettati dal cuore… greve turbamento nei versi dettati in regalo, dalla meraviglia del Creato illuminato, di nobili famiglie e di contrade delle cui nobili gesta è onorato. Osservo da dietro una coltre Autunno che lamenta canzoni d’amore a labbra socchiuse e rinfranca l’anima assetata come ali di farfalle dischiuse… Nostalgia appar fugace! Un calice di Chianti ancora, tra rime e stornelli l’ultimo forse, vestito d’eleganza, su questa terra genitrice di cultura. Pierangela Castagnetta © 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Nella poesia c’è l’essenza dell’anima dell’uomo, oltre la cultura del tempo in cui viviamo ed io scrivo da sempre. Nata nell’aprile del 1957 faccio parte di un movimento culturale, IL SUBLIMISMO. Ho curato la relazione di un paio di silloge e sono inserita in diverse antologie dopo essere stata classificata prima o meritevole ad alcuni Premi letterari.
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SCENARI DAL MUGELLO L'aurora squarcia il buio del cielo tingendolo di argentea rugiada, aprendo scenari d 'azzurrità sul pulviscolo lacustre. Il pensiero si spalma tra tetti di coccio e finestrelle da archi incorniciate, tra case di pietra e viuzze che s'inoltrano nel borgo giungendo alla piazza, culla di un'antica chiesa. Semplice uomo io sdraiato su calda pietra, tra distese di verdi vigneti che sì fan cortese il Mugello. Assalito da tanta grazia, inseguo gli ultimi raggi di sole, che curvano sul breve orizzonte nell'arabesco di rame e si perdono ai piedi della collina specchiandosi nel lago. È notte, il lago è nutrito di luna e di stelle. Luciano Manfredi© 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Luciano Manfredi Nasce a (Forno) Massa il 29/04/1969, scrive la sua poesia all'età di 7 anni premio C.A.I 1977. Riprende a scrivere poesia nel 2012, dopo uno scritto letto da una poetessa di rango internazionale la quale gli dice di coltivare la poesia, dato le doti interiori lette nel testo. Da lì nel 2012 comincia a presentarsi timidamente le opere a concorsi. Pluripremiato concorso internazionale Città fiabesca 2013, concorso Naz Giovello 2012 e 2013 conc Naz Nuovi occhi sul Mugello 2014, e opera prima Firenze 2014. Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" Questa terra ormai è preda dell’uomo infedele che degrada quei monti e colline fino alla pianura del Sieve… ma anche più in là… al nord… tra il grigio argenteo delle rocce. Mugello! Famoso ormai ai più per quel tratto chiamato “di Barberino” e non invece per quei famosi natali che diede a quelle mani che affrescavano eterne figure, non solo in terra natia ma anche nella casa di un umile frate, amico intimo degli uccellini. Ciro Imperato © 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Ciro Imperato (Portici (NA) – 1964) Spinto da sete di conoscenza e vivace curiosità verso tutto ciò che per lui è nuovo, ha coltivato varie passioni spaziando tra musica, fotografia, arte, letteratura e, non per ultima, la poesia. Scrive i suoi “pensieri”, che trattano vari argomenti, ma in particolare sono rivolti ai sentimenti più profondi e al disagio esistenziale dell’uomo nei confronti del prossimo e della madre terra. Nella sua poesia esprime perlopiù emozioni attinte dalla vita quotidiana. Potrebbe essere definito poeta dell’esistenzialismo. Esprime la coscienza delle cose rielaborando visioni, emozioni e ricordi del suo vissuto per arrivare ad una realtà universale che tutti possano condividere. Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" Guardami Cristina; guarda le mie ferite, i miei polsi, le caviglie segnate. Ho lividi sulla schiena, sulle gambe, sulle braccia; ho tagli sulla pelle satura di strazi. Ma tu non vedi nulla. Nessuno vede, amica mia. Eppure dell’odore del sangue si pregna ogni mia lacrima muta; è la mia anima che si dissangua, l’emorragia del mio cuore martoriato. Ma tu, lo so, non vedi nulla. Nessuno vede, amica mia. È tutto celato nel profondo d’un “io”annullato, dove non arriva più la luce. È lì che s’attorciglia il filo spinato della mia vita, il nervo di bue taciuto, ingoiato; pregna d’una vergogna che non è mia. Trafitta nei sogni, sbrindellata. Oh come invidio chi mostra segno che svela e a confessione costringe. Ora, amica mia, so che li vedi; li vedi tutti. Aiutami a scarnarli via dai miei tormenti. Prendi la mia mano impaurita e accompagnala lontano da questi cascinali isolati; il Mugello che mi vide fanciulla sorridente offre ancora spazi liberi e sinceri. Rita Veloce © 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Rita Veloce, poetessa e scrittice. Ha, inoltre, già pubblicato un libro di fiabe (LATTE DI LUNA), una silloge poetica (I COLORI DEL VENTO) eun libro di racconti (PROFUMO DI GINESTRE) SCULTURA Urla la pietra sotto capaci mani che la sfiorano, prima, e ne assaporano, poi, amore. Frantuma, la mano, ne accarezza i seni, ne ascolta i palpiti, le voci sonore del cuore ed i bisbigli gridati, con voce sottile, rivangano storie di terre e di mondi, di mute creature, folletti e zolle di ardesia su cui ha trovato riposo. Sgretola foglie inseguite dal vento e da mano fanciulla si fa acchiappare. Non urla più la pietra, e' diventata donna! Lavorata, scolpita, incisa da mano precisa... si è fatta amare. Scultura! Pierangela Castagnetta© 2014 Nata a Palermo il 30.04.1957. – Impiegata regionale, amante delle lettere e delle arti in genere. Fa parte dell’ Associazione Culturale “SUBLIMISMO”: movimento di avanguardia socio-artistico-culturale di cui è Presidente Nino Balletti, e ha scritto nei periodici (MEDITERRANEO) e per IL BANDOLO, altro mensile di arti e poesie. Ha curato una rubrica sulla tv privata telesakura riguardante gli eventi culturali, feste e tradizioni settimanali della Sicilia. Ha ricevuto mensioni d’onore e altre attestazioni, sono inserita in alcuni testi di poesia e narrativa assieme ad altri autori. Scrive da sempre e inserita in diverse antologie. Sei Sei la piu' bella stella che brilla nel mio celo, sei l'angelo piu' prezioso che mi cammina piano dentro il petto. Lasciati trovare se ti cerco , cerca me che di te, ormai, ho sempre ancora un'infinita sete. Luigi Violano© 2014 Luigi Violano è nato a San Severo (Fg) il 22 aprile 1981 dove risiede. E' già autore dell'apprezzatissima silloge "Melodie Giovanili", pubblicata nel 2001. Appassionato di giornalismo, ha svolto l'attività di corrispondente per diverse testate e si è occupato di vari argomenti: cultura, sociale, sport, politica, cronaca amministrativa, giudiziaria, ecc. Molti i concorsi di poesia a cui ha partecipato raccogliendo spesso giudizi positivi da parte di alcune penne pregiate. Perchè i fiori sbocciano ancora Perchè gli uccelli cantano ancora Perchè la neve si scioglie ancora nei campi e sui monti Perchè il sangue scorre ancora, libero e fluente, nelle vene di chi lotta, di chi sopravvive e di chi vive Perchè il fremito sulla mia pelle e sulla tua guancia è lieve e soave Perchè il sole riscalda ancora la terra, gli uomini, gli animali, le piante Perchè il ghiaccio si spezza ancora all'improvviso liberando le acque dei torrenti, dei fiumi, dei laghi Perchè grandi nuvole bianche corrono ancora nel cielo sospinte dai venti Perchè il vento soffia forte e spazza ancora via la coltre nera degli inverni nucleari del cuore Perchè soprattutto il cielo è ritornato azzurro, ancora azzurro, ancora limpido, ancora puro come il primo giorno del mondo Perchè, sì, è ancora primavera Perchè è sempre e comunque e nonostante tutto ancora primavera Perchè è ancora il primo giorno di primavera Perchè è ancora e ancora e ancora primavera, poesia della vita. Francesca Rita Rombolà © 2014 Francesca Rita Rombolà è nata nel 1964 a Brattirò, in provincia di Vibo Valentia, dove vive. Ha pubblicato i romanzi "ULTIMI GIORNI DI NOVEMBRE" e "IL PELLEGRINAGGIO", le raccolte di racconti "LA RUNA DEL TEMPO" e "STRALCI DI GUERRA NEL XXI SECOLO" e le raccolte di poesie "TIRINTO"," ALBA"," SUL PONTE SOSPESO"," PETALI GRIGI"," DIESIS" e "L' ANELLO D' ORO".
Ciao... Si ... lo so, non mi rihonoscete... sono il Mugello. Ho saputo di questo concorso che parla di me ed ho voluto partecipare.... Vi parlerò anch'io di me, di come ero e di come sono, di come sarò è impossibile che vi parli, perchè purtroppo non dipende da me, ma da voi. Proprio da voi, che mi abitate o mi visitate. Molti di voi faticheranno a riconoscermi, perchè in questi anni sono stato stravolto, io orgogliosamente vengo definito "la campagna di Firenze." Sono molto cambiato sapete? Da qualche anno, ho pure un lago che mi tiene compagnia. Niente da eccepire, è un bellissimo lago ma... prima non c'era con me tutta questa nebbia, la mattina, sembro la Pianura Padana, pensate un po'! Poi però, quando la nebbia sale ed il sole fa capolino, vengo fuori con tutto il mio splendore. Nonostante la nebbia, sono contento del mio nuovo lago. Tramite lui, permetto a grandi e piccini, di poter fare bagni ed abbronzature e siccome siamo in un momento economicamente terribile, chi non può permettersi il mare, viene da me, nel mio lago. Si, perchè l'è mio... lo chiamano Lago di Toscana, ma l'è dentro di me e sono molto geloso e rimane solo il mio. Gli altri, che se ne facciano uno per conto proprio. Le mie terre sono belle, all'interno, ma anche all'esterno. Nascono gioielli inestimabili, dentro di me. Offro degli splendidi tartufi bianconeri, anzi, scusatemi, o bianchi o neri, perchè qui in Mugello siamo tifosi della Fiorentina e quindi, i miei tartufi o sono bianchi, o sono neri. Vengono da me a cercarli da tutte le parti, e pensate che nelle mie viscere, ce ne sono molti, ma non li concedo a tutti, solo ai più parsimoniosi. Soprattutto, a chi possiede quegli splendidi cagnolini, che col loro nasino umido mi fanno il solletico in superficie per sentirne l'odore. L'altro mio gioiello stavolta esterno, ma parte sempre di me è il Marrone. Mamma mia quanti ve ne regalo di marroni, solo che quest'anno purtroppo, la raccolta non è andata proprio bene, ma non è colpa mia... E' tutta colpa di un insetto che proviene dalla Cina, che me ne ha bahati un monte ... Ma dico io : " O insettino cinese... ma stattene a casa tua e dai fastidio ai tuoi "malloni" .. se ce li hai". (continua) Roberto Bruno© 2014 Racconto selezionata come 2° Classificato (Sez. Prosa) nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Roberto Bruno, classe 66, agente di commercio da sempre appassionato di musica ROCK, HARD ROCK, METAL, BLUES, ROCK ITALIANO a 360°, cresce formando il suo “pentagramma” musicale, intervistando artisti nazionali (Ligabue, Renato Zero, De Gregori, Litfiba,..etc.), recensendo molti altri anche internazionali (Bruce Springsteen, Europe, Marlyn Manson, Simple Minds... etc). Ex speaker radiofonico di Firenze e provincia, matura il suo bagaglio di note in “Radio Ombra Barberino”, “ Radio Dimensione Musica”, “Tuttoradio”, "Radio Iride" e “Radio Firenze”. Collabora attivamente su magazine curando la rubrica di Musica. Appassionato di cinema e di sport, in particolare dell’amata Fiorentina. Racconto selezionata come 1° Classificata (Sez. Prosa) nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" Non ricordo dove ho lasciato l’auto. Non so da quanto sto camminando, ma deve essere da molto tempo perchè sono stanca e le gambe ormai vanno da sole, come in un sogno che non riesce a finire. In realtà non ricordo nulla, non so nemmeno come sono arrivata fin qui, so soltanto che devo essere scivolata in qualche dirupo perchè ho i jeans sporchi di terra e strappati sulle ginocchia. Forse ho battuto la testa, forse e per questo che non rammento e che non sento nient’altro che il bruciore delle abrasioni. Non ho neanche un fazzoletto da strappare per fasciarle strette e fermare il sangue che cola. Pazienza, fra le molte ferite che segnano il mio corpo e la mia vita questo e un dolore che non fa male, e un dolore innocente che sa di corse nell’aia e cadute di gioco. Sa d’infanzia felice. Mi guardo intorno e la coscienza dei luoghi si fa strada pian piano nella nebbia che mi intontisce. Riconosco il saliscendi di verdi sfumati segnato dalle macchie scure dei tetti di coppi, pendici boscose e colture che si alternano al maggese sotto un cielo dipinto di nubi leggere. Riconosco l’odore d’erba bagnata e di rane, odore di fosso. Respiro a fondo per riempirne i polmoni e risvegliare la memoria. La primavera avanzata ha disseminato di colori e profumi il morbido paesaggio mugellano che mi circonda e mi avvolge nella calda coperta di immagini amiche. Si. E' qui che ho nascosto il mio primo ricordo, un ricordo di marachelle da pollaio. Un segreto gelosamente custodito fino a svanire negli anni della maturità, estinto come le “gallinine”, le chiamavamo cosi da bambini, quando travestiti da indiani, con penne di pollo nei capelli, andavamo in cerca di piccole uova da bere di nascosto. Ed è qui che lo ritrovo oggi, con la testa confusa sul presente ma lieta di ripercorrere sentieri dimenticati. ...... (continua) Francesca Montomoli© 2014 Racconto selezionata come 1° Classificata (Sez. Prosa) nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Francesca Montomoli, nata a Grosseto nel 1958, dopo essersi diplomata all’Ist. Prof. per il Commercio G. Boccardo di Novi Ligure, dove ha trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, è tornata a vivere in Toscana, sua terra d’origine, fra Massa M.ma e Follonica. Topo di biblioteca e ferrarista purosangue da quand’era una ragazzina, è cresciuta riconoscendo pari dignità alle sue due passioni fino a fonderle in una breve raccolta di racconti dedicata a Enzo Ferrari e alla Rossa di Maranello. Presente in varie antologie e in diverse iniziative benefiche. Collabora sporadicamente con alcuni siti di giornalismo sportivo. Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" Mugello Alla sera dove limpida la falce e fascine parlate dalla calura sopiscono nell’umido inchino di quercia, una mezza luna appare tra i venti sornioni, mietendo preghiere di terra in flebili stelle lontane. Un bicchiere di vino, fiamma di vigna calpestata nei giorni beati del sudore, è il focolare che scalda, l’amicizia che accoglie, il sacro che lega. E là c’è il granaio, a custodire teneri profumi d’amore, a donare l’oro angelico della speranza. Emanuele Martinuzzi© 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Emanuele Martinuzzi è nato nel 1981 in Toscana, dove vive tutt’ora. Si laurea a Firenze in Filosofia. Nel 2012 ottiene il Premio della Giuria al Concorso di Letteratura internazionale “Città di Pontremoli”. La poesia Notte stellata, si classifica al primo posto alla Mostra/Concorso “Amore per l’arte” 2012 di Bologna. Sempre nel 2012 è tra i firmatari del Metateismo, movimento artistico e culturale fondato a Milano. Nell’ottobre 2013 è tra i finalisti del Premio Letterario Internazionale “Città di Castello”. Diploma di merito al Concorso letterario “Nuovi occhi sul.. Mugello”, 2014. |
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