Tornar a ritroso nel tempo
seguendo il filo del passato
come Arianna nel labirinto
per ritrovar le mie radici,
passo su passo scavo indietro
aggrappandomi a memorie altrui
foriere di segmenti utili
per capir da dove vengo.
Fatica immane e nebulosa
frugar fra la spessa nebbia
impalpabile e fumosa,
seguendo percorsi e segnali
ormai da tempo scomparsi
come orme sulla sabbia,
cercar anfratti nascosti
basandomi sull’altrui sapere,
risalendo a piccoli passi
il vissuto passato, camminando
sui vuoti di memoria.
Poi stanco dalle ardue ricerche
mi adagio sull’andar del tempo
scandito da immobile clessidra,
che come diga di montagna
più non permette arretrar
indietro al mio passato,
lasciandomi ancora orfano
del conoscer le mie radici.
Francesco Scaffei (Scandicci/Firenze)