Se tu fossi stato un bambino
avresti ricordato un filo d’aquilone;
lo rammento in tutto il suo splendore,
erto nel vento a riflettere il sole.
Se tu fossi mai stato quel fanciullo
avresti ricordato d’avere sognato,
a cavalcioni su d’un tronco incavato,
d’esser un cavaliere, un mago o un pirata;
sui rami d’un albero anch’io l’ho sognata
quella stella che governava il veliero
e la prua fendeva un mare mai nero.
Ma tu lo sei stato in un tempo passato,
almeno una volta, quando l’hai immaginato.
riprendi l’arcobaleno nella pozza di fango,
lì dove finirono le tue biglie di vetro,
soffiaci sopra canzoni con uguali parole,
liberale nel sole come bolle di sapone;
allora, e solo allora, ricorderai del tuo cuore.
© Rita Veloce