Mano titubante, a volte tremante,
giace inerte su un foglio,
dal chiarore d’un lume ingiallito.
La memoria si sofferma
coi pensieri a ricordi lontani.
Momenti felici
Sorrisi sereni pieni di luce
Ma anche un grande calore di mani
Movimenti veloci
Su corpi insaziabili di saffici giochi curiosi.
Poggiato, è il volto pensoso
Al palmo aperto di mano
Fiore appena socchiuso,
dita aperte a ventaglio
Ove linee profonde,
solchi di vita s’incrociano.
intervallo al momento confuso e indeciso,
spazio di tempo al centro posato
fra un passato felice e un futuro negato.
Occhi sbarrati da reminiscenze annebbiate
Fissano da esse accecate
una snella figura di donna.
Che come ombra sottile
Dietro un paravento di vergine lino
esegue una danza d’amore
in modo giocoso e aggraziato
movimento sinuoso d’un corpo
al mio piacer finalizzato
Carezze amorose sulla mia pelle
seni minuti
acini spremuti di dolcissimi frutti
al sole della passione appassiti
nelle coppe delle mani mie insinuati
Marchi di labbra infuocate
dall’ardore del cuor arroventate
marcano il corpo il mio collo e il mio viso
alla ricerca di quel fuoco
ancora vivo fra le ceneri ardenti
di quei struggenti momenti
e da esse mai soffocato.
Sposto la mano da quel biancheggiante papiro
Solo una frase su essa è segnata.
Una lettera di poche parole appena iniziata.
Assieme di vita appassionata.
© Mario Italo Fucile
Nato nel gennaio del 1951 e attualmente in pensione, ha iniziato da qualche mese a scrivere poesie pur avendone create una decina in passato. Molteplici lavori ed esperienze hanno fatto sì che, sebbene la sua cultura non sia elevata essendo diplomato come perito, la vita, gli ha fatto capire la profondità e la complessità dell'animo umano. Per questo i suoi scritti più che rime e/o melodie vorrebbero essere messaggi in cui ciascuno di noi può identificare.