La Poesia Italiana Conquista la Corea del Sud: a Laura Garavaglia il Prestigioso Changwon KC Prize10/22/2025 La Poesia Italiana Conquista la Corea del Sud: a Laura Garavaglia il Prestigioso Changwon KC Prize La poetessa e traduttrice, presidente della Casa della Poesia di Como e del Festival Europa in Versi viene insignita di uno dei massimi riconoscimenti letterari asiatici per un'opera che celebra i valori universali di pace, libertà e diritti umani. In un mondo sempre più frammentato, la poesia dimostra ancora una volta di essere un potente strumento di dialogo e unione tra i popoli. La poetessa, traduttrice e giornalista italiana Laura Garavaglia è stata annunciata come la vincitrice del 16° Changwon KC International Literary Prize, un prestigioso riconoscimento sudcoreano che onora una vita intera dedicata alla letteratura e all'etica culturale. Il premio, che in passato ha onorato autori candidati al Nobel come Bei Dao, non celebra un singolo libro, ma un intero percorso autoriale. La giuria ha scelto Garavaglia per la sua capacità di esplorare i misteri dell'esistenza con un linguaggio che "trascende i confini, penetrando la luce e l'oscurità" e che "combina valori umani universali con la bellezza del linguaggio, risuonando profondamente nei lettori". Una Voce per l'Umanità Istituito nel 2010 per onorare lo spirito del grande poeta coreano Wolha Kim Dal-jin, il Premio Changwon KC si distingue per il suo forte Focus etico. L'obiettivo è premiare autori la cui opera celebra e promuove attivamente i valori di libertà, diritti umani, pace e speranza, ponendo la persona al centro della creazione letteraria. La giuria, composta da figure di spicco della scena letteraria coreana, ha riconosciuto nell'opera di Laura Garavaglia un profondo impegno verso questi ideali, definendo la sua poesia un veicolo capace di "condurre i lettori in un altro mondo" attraverso un linguaggio preciso e universale. Un Ponte tra Culture: l'Amore per la Corea Il Premio a Laura Garavaglia non è solo un trionfo personale, ma il culmine di un rapporto profondo e duraturo con la cultura coreana. Fondatrice de "La Casa della Poesia di Como" e direttrice del festival “Europa in versi”, Garavaglia si è distinta negli ultimi anni come una delle più importanti ambasciatrici della letteratura coreana in Italia. Ha tradotto opere fondamentali come l'Antologia di Poesia Coreana Contemporanea e la rivista culturale Lyric Poetry and Poetics, in collaborazione con I Quaderni del Bardo di Stefano Donno e il Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano. Il suo libro La presenza viva delle cose. Living Things è stato tradotto e pubblicato in Corea nel 2022, testimoniando un dialogo culturale già solido e reciproco. Questo legame è splendidamente racchiuso nei versi che la poetessa ha dedicato alla città di Changwon: “Nel giardino magico/ La memoria dipana i suoi fili./ Qui la poesia vive e respira. [...] È un messaggio di pace/ Risuona nelle parole./ Il grande poeta ci guarda e sorride/ Dal suo cielo splendente.” Accogliendo la notizia, l'autrice ha confermato la sua missione: "Contribuirò a far conoscere sempre di più la poesia coreana in Italia e a tradurre le opere dei poeti coreani contemporanei". Una Cerimonia di altissimo rilievo internazionale La cerimonia di premiazione si terrà il 26 ottobre presso la casa natale del poeta Kim Dal-jin a Changwon, un luogo carico di significato che rafforza la missione del premio: proiettare la letteratura coreana nel mondo, riconoscendo al contempo le voci internazionali che ne condividono lo spirito umanista. Il Premio a Laura Garavaglia è un promemoria simbolicamente forte del fatto che la letteratura non ha confini e che le parole, quando nascono da un profondo senso di umanità, possono davvero costruire ponti e illuminare il futuro.
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“Le ore eterne dell’attesa”: le vie del cuore nella nuova raccolta di poesie di Leonardo Manetti10/21/2025 “Le ore eterne dell’attesa”: le vie del cuore nella nuova raccolta di poesie di Leonardo Manetti Dopo quattro anni dall’ultima pubblicazione, Leonardo Manetti, il poeta contadino delle colline del Gallo Nero, torna con una nuova raccolta di poesie: Le ore eterne dell’attesa, edita da Edizioni We. Frutto di un lungo percorso di revisione e di scelta dei testi, "Le ore eterne dell'attesa" raccoglie poesie che parlano direttamente a chi sa concedersi momenti di introspezione e di verità emotiva. L’amore è il filo conduttore che attraversa l’intera raccolta: nasce come dubbio che incrina le certezze, cresce come forza che sconvolge e rigenera, fino a farsi caos vitale, capace di illuminare e ferire. Un sentimento che dà e toglie, che svuota e colma, fino alla consapevolezza di essere parte essenziale dell’esistenza dell’altro. La raccolta si compone di tre parti che seguono il percorso emotivo del poeta narratore, oscillante tra slanci e cadute, luci ed ombre, di fronte alle sfide dell’amore e della vita:
Le ore eterne dell’attesa è disponibile online. About Us: Leonardo Manetti Leonardo Manetti è un poeta e vignaiolo toscano, cresciuto a Greve in Chianti, nel cuore del territorio del Gallo Nero. Dopo aver studiato Viticoltura ed Enologia, ha affiancato alla sua attività agricola una produzione poetica capace di coniugare semplicità e profondità. Dal 2010 le sue poesie sono state pubblicate su numerose antologie e riviste, portandolo a partecipare a premi letterari di rilievo. Nel 2017 ha aderito al progetto Parole di Pietra, con una sua poesia incisa su pietra a Campeda. Le sue opere esplorano il legame tra uomo e natura, la bellezza della lentezza e il valore delle radici. Con uno stile accessibile e autentico, Manetti si impegna a riportare la poesia a un pubblico ampio, attraverso libri, eventi culturali e collaborazioni artistiche. LEONARDO MANETTI: CONTRO LA FRENESIA DELL’ERA MODERNA In un mondo dominato dalla velocità e dall’iperconnessione, Leonardo Manetti offre, con la sua poesia, un rifugio di autenticità e lentezza. Poeta contadino e vignaiolo, Leonardo trasforma la semplicità della terra e dei sentimenti in versi che parlano a tutti, opponendosi alla frenesia dell’era moderna. «Scrivo per raccontare la vita vera con lo stesso stupore e innocenza di quando siamo bambini», afferma Leonardo. «C’è sempre più bisogno di poesia per essere felici e cercare la serenità». Le sue metriche, spontanee ed accessibili, nascono dall’osservazione del quotidiano e dalla volontà di restituire alla poesia un ruolo popolare. Nei suoi versi emergono l’amore per la natura, il valore delle tradizioni, il legame con la famiglia e la riflessione sulle inquietudini del presente. «Vorrei che nelle mie poesie vi fosse la terra, con le radici e i valori, ma anche l’orizzonte, il sogno, l’infinito». Leonardo inizia a scrivere nell’adolescenza, ma solo più tardi trova la forza di esprimersi pubblicamente, scontrandosi a viso aperto con gli schemi imposti dalla società. Il suo è un percorso artistico segnato da esperienze profonde, come un incidente stradale che cambia irrimediabilmente la sua prospettiva sulla vita e le tematiche della sua poesia. «La vera felicità si trova nelle piccole cose quotidiane: un sorriso, un abbraccio, il profumo dei fiori nei prati». Poeta contadino, Leonardo vive un rapporto inscindibile tra scrittura e terra. Il suo lavoro nei vigneti e nella natura si riflette nei suoi versi, che trasmettono la bellezza della lentezza, il rispetto per i cicli della natura e la saggezza delle tradizioni. «I contadini vestono la terra», diceva Cesare Pavese, e nei versi di Leonardo questa connessione profonda emerge con forza, rendendo la sua poesia un’espressione autentica di un’esistenza radicata e consapevole. Le sue raccolte, tra cui sChianti, Gli occhi interiori e Il poeta contadino, hanno ricevuto riconoscimenti e apprezzamenti in numerosi concorsi letterari per la loro capacità di coniugare sensibilità e semplicità. Leonardo Manetti rappresenta una voce fuori dal coro che invita a rallentare e a riscoprire il valore della contemplazione. La sua poesia è un antidoto alla frenesia moderna, un invito a riscoprire la bellezza nascosta nel ritmo lento della terra. Leonardo Manetti è un poeta e vignaiolo toscano, cresciuto a Greve in Chianti, nel cuore del territorio del Gallo Nero. Dopo aver studiato Viticoltura ed Enologia, ha affiancato alla sua attività agricola una produzione poetica capace di coniugare semplicità e profondità. Dal 2010 le sue poesie sono state pubblicate su numerose antologie e riviste, portandolo a partecipare a premi letterari di rilievo. Nel 2017 ha aderito al progetto Parole di Pietra, con una sua poesia incisa su pietra a Campeda. Le sue opere esplorano il legame tra uomo e natura, la bellezza della lentezza e il valore delle radici. Con uno stile accessibile e autentico, Manetti si impegna a riportare la poesia a un pubblico ampio, attraverso libri, eventi culturali e collaborazioni artistiche. NUOVA USCITA POESIA "RITRATTO DEL POETA IN AUTUNNO" di Davide Rocco Colacrai - Le Mezzelane edizioni12/2/2024 Davide Rocco Colacrai “Ritratto del poeta in autunno" -edizione Le Mezzelane- A quasi due anni da “D come Davide. Storie di plurali al singolare” il poeta, toscano d’adozione, Davide Rocco Colacrai è nuovamente nelle librerie con la silloge poetica – edita ancora dalla casa editrice anconetana Le Mezzelane – “Ritratto del poeta in autunno – versi di malinconia e perdono”. La raccolta poetica è disponibile su ordinazione in tutte le librerie e store digitali oltre che sul sito della casa editrice. E’ disponibile anche la versione ebook. Il volume si compone di 30 poesie suddivise in 6 capitoli. L’Illustrazione di copertina dal prepotente richiamo picassiano è di Alessio Gherardini; la postfazione è del critico letterario Gianni Antonio Palumbo. Davide Rocco Colacrai anche in “Ritratto del poeta in autunno” si conferma poeta dai contenuti civili contemporanei. Nei suoi potenti versi si spazia dalla musica – di cui è appassionato ascoltatore oltre che musicista di arpa – alla letteratura, dal mondo LGBTQI+ (una poesia è “Eva ha due papà”) alla cinematografia (ad esempio la poesia “L‘ora delle formiche – dedicata a Ettore” ispirata al film di Gianni Amelio) e a fatti di storia contemporanea (ad esempio la poesia “11/09/2001 in memoria di Patricia Massari” o “Cantico dall’abisso – in memoria delle vittime del naufragio della Costa Concordia 13 gennaio 2012”) fino a versi dedicati persone che hanno abitato (o abitano) la sua vita e il suo quotidiano come l’adorato cane Manny (la poesia “Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli? – dedicata al mio cane Manny (perché quello che siamo stati sarà”). Contemporanee e popolari anche le citazioni musicali che vanno da Madonna a I Pinguini Tattici Nucleari, da Mia Martini a Francesco Gabbani. “Il libro mi immagino venga letto accanto a un camino acceso con del vin brulé e delle castagne. L’autunno è la mia stagione preferita. Sembrerà un periodo malinconico ma io lo associo alla rilassatezza. E’ la mia dimensione”- afferma il poeta Colacrai. “(…) È una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole, della neve, del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata facendosi narrazione; rifugge la cantabilità ma ha una sua musica tutta interiore che il lettore attento avverte distintamente. Le immagini germinano le une dalle altre, mai scontate; alcune si imprimono nella memoria. (…) Se questa silloge – alle porte dell’autunno – ci inchioda alle tante croci di cui ignoriamo l’esistenza – e da cui molti non si sentono toccati (…) – si legge nella postfazione di Gianni Antonio Palumbo. Alcuni componimenti hanno vinto premi già prima di comparire nella raccolta “Ritratto del poeta in autunno”. ------------------------------------------------------------ Scheda libro "Ritratto delpoeta in autunno" Autore: Davide Rocco Colacrai Codice ISBN Cartaceo ISBN 9788833287973 Prezzo 14,00 euro Formato 12x17 con alette e segnalibro ritagliabile Pagine 92 Codice ISBN Ebook ISBN 9791223072011 Prezzo 3.99 euro ----------------------------------------------------------- Note biografiche Giurista e Criminologo, Davide Rocco Colacrai partecipa da quindici anni ai Concorsi Letterari e ha conseguiti oltre mille riconoscimenti, anche internazionali, tra i quali quattro Premi alla Carriera, un Premio al Merito Culturale e la Medaglia del Presidente della Repubblica. “Ritratto del un poeta in autunno” (Le Mezzelane) è il suo undicesimo libro di poesia. Hanno scritto di lui Alfredo Rienzi, Carmelo Consoli, Livia de Pietro, Armando Saveriano, Italo Bonassi, Flavio Nimpo, Mauro Montacchiesi, Gordiano Lupi, Alfredo Pasolino, Stefano Zangheri e molti altri. Sue poesie sono state tradotte in tedesco, francese, inglese, spagnolo, cinese, russo, albanese, turco, montenegrino e in lingua bengali. Nel tempo libero, studia arpa, colleziona 45 giri da tutto il mondo (ne possiede oltre duemila), ama leggere, fare lunghe passeggiate con il suo cane Manny e viaggiare. Per Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato le sillogi “Instantanee donna” (2017), “Asintoti e altre storie in grammi” (2019) ,“Della stessa sostanza dei padri” (2021) e “D come Davide. Storia di plurali al singolare” (2023) PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO XXIV EDIZIONE 2025 POESIA | NARRATIVA | SAGGISTICA | TEATRO | CINEMA | MUSICA “À la guerre comme à la guerre” è la nuova grafica illustrata da Margherita Giusti di MUTA animation per la XXIV edizione del Premio InediTO-Colline di Torino 2025. Il concorso letterario è dedicato alle opere inedite in lingua italiana e a tema libero, e si rivolge a tutte le forme di scrittura: poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica. Migliaia gli iscritti in questi anni da tutta Italia e dall’estero (Europa, Stati Uniti, America centrale, Sud America, Africa, Asia, Australia), centinaia gli autori già affermati o esordienti, di ogni età e nazionalità, premiati e scoperti, che il premio ha sostenuto e accompagnato verso il mondo dell'editoria e dello spettacolo senza abbandonarli al loro destino. Grazie al montepremi di 8.000€ i vincitori delle sette sezioni ricevono un contributo per la pubblicazione, promozione e produzione delle opere. Saranno inoltre assegnati i premi speciali “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di scrittori non viventi (conferito nelle passate edizioni a Primo Levi, Alfonso Gatto, Italo Svevo, Alessandro Manzoni, ser Piero Da Vinci e Grazia Deledda), “InediTO Young” destinato ad autori minorenni, i nuovi “InediTopic” ispirato alla grafica di questa edizione e “InediTO I.A.” a un’opera realizzata tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. A differenza delle opere e dei testi iscritti alle sezioni del concorso che non devono essere generati tramite software di I.A. (come ChatGPT). Il premio è organizzato dall’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO) e diretto da Valerio Vigliaturo. Il Comitato di Lettura è presieduto da Riccardo Levi, la Giuria dalla scrittrice torinese Margherita Oggero ed è formata dai poeti Umberto Fiori, Francesca Serragnoli, dagli scrittori Enrico Pandiani, Eleonora C. Caruso, Graziano Gala, Elena G. Mirabelli, Daniele Barbieri, Sonia Caporossi, dagli attori Ilaria Drago, Alessandro Averone, dai registi Adriano Valerio, Irene Dorigotti, dai cantautori Peppe Voltarelli, Beatrice Antolini, e dai vincitori della passata edizione. Entro marzo la designazione dei finalisti (realizzata nella scorsa edizione alla Scuola Holden) che riceveranno una scheda di valutazione, a maggio la proclamazione dei vincitori all'Arena Piemonte del Salone del Libro di Torino e la premiazione che si svolgerà attraverso la consegna dei premi e un reading dedicato alle opere vincitrici. Da questa edizione sarà possibile inviare le opere e i testi in formato digitale alla mail [email protected] Per il bando completo consultare il sito: www.premioinedito.it Direttore Valerio Vigliaturo Segreteria e pubbliche relazioni ([email protected]) sito: www.premioinedito.it facebook: PremioInediTO twitter: PremioInediTO instagram: PremioInediTO youtube: PremioInediTOCollinediTorino “Poesia sotto il Vischio”: a Cicerale la prima edizione del concorso per gli amanti dei versi11/22/2024 “Poesia sotto il Vischio” a Cicerale (SA) la prima edizione del concorso per gli amanti dei versi Un Natale all’insegna della cultura. Il Comune di Cicerale, piccolo borgo della provincia di Salerno, lancia la prima edizione del concorso di poesia “Poesia sotto il Vischio”. L’iniziativa è stata pensata per dare spazio alla creatività, valorizzare i talenti nascosti e celebrare la bellezza della parola scritta. Il concorso è aperto a tutti senza limiti di età o residenza e mira a creare un dialogo tra generazioni e sensibilità diverse. Ai partecipanti viene concessa massima libertà espressiva, poiché il tema è completamente libero. Le regole del concorso Gli aspiranti poeti, che potranno partecipare gratuitamente, saranno divisi in due categorie: • Giovani (dai 10 ai 18 anni) • Adulti (dai 18 anni in su). Ogni partecipante potrà inviare una sola poesia, rigorosamente inedita, scritta in italiano e mai premiata in altri concorsi. La scadenza per l’invio è fissata al 15 dicembre 2024, e le opere possono essere presentate via email all’indirizzo [email protected] o consegnate a mano presso il Comune. La giuria e i premi Una giuria di esperti composta da poeti, professori, autori, giornalisti e critici letterari avrà il compito di selezionare le poesie migliori. I vincitori saranno premiati durante una cerimonia che si svolgerà a fine dicembre, nel cuore dell’evento “Natale a Cicerale – Mercatini di Natale”. Per ciascuna categoria sono previsti tre premi principali, oltre a menzioni speciali per opere particolarmente meritevoli. La cultura come collante della comunità «Con questa iniziativa il Comune di Cicerale ribadisce il suo impegno nella promozione della cultura e nella valorizzazione del talento locale. Vogliamo offrire un’occasione per riflettere, esprimersi ed emozionarsi», sottolinea l’Assessora alla Cultura Chiara Valva. Ogni poesia è una storia, e il Natale a Cicerale fornirà il palcoscenico ottimale per raccontarla. Per ulteriori informazioni e per partecipare, basta visitare il sito del Comune o le pagine social del concorso. Per maggiori informazioni scrivere a [email protected]. È uno scrittore di Sulmona il vincitore della IV edizione del Premio letterario nazionale “Emozioni” organizzato dall’Associazione culturale Eterna. A classificarsi primo nella categoria dei manoscritti inediti è stato infatti Eraldo Guadagnoli, scrittore, saggista e storico, che ha già all’attivo tre pubblicazioni. L’autore ha vinto con il romanzo storico “Le periferie esistenziali”, che, come ha espresso la giuria del premio, rappresenta “una storia ben strutturata e una ricostruzione perfetta”, sempre intrisa di mistero, tema nelle corde di Guadagnoli. Il premio in palio per il primo classificato sarà un contratto di pubblicazione offerto dalla casa editrice Daimon Edizioni dell’Aquila. C’è attesa dunque per la quarta pubblicazione di quest’autore abruzzese che ha già ottenuto innumerevoli riconoscimenti per la sua produzione letteraria. La cerimonia di premiazione prevista in presenza non potrà svolgersi per ovvi motivi legati all’emergenza sanitaria nazionale ma il presidente dell’Associazione culturale Eterna, Emilio Brancadoro, ha provveduto ad organizzare una premiazione online nella community virtuale Facebook “TraLeRighe”, che tutti potranno seguire sabato 21 novembre alle 21. Don Cosimo, il poeta dell’amore con le sue poesie fa impazzire il web. Don Cosimo Schena, il poeta dell’Amore, attraverso la poesia e la preghiera infonde coraggio sui social, dove in questi giorni la paura e l’ansia per il Coronavirus hanno preso il sopravvento. In pochissimo tempo la sua pagina Facebook è arrivata a più di 50.000 followers, grazie ai messaggi di speranza e alle sue poesie-preghiere, che ogni giorno danno forza agli italiani, in questo tempo, in cui tutta la nazione è ferma, e le persone sono chiuse in casa per cercare di arrestare l’epidemia. Don Cosimo è un sacerdote di Brindisi, salito alla ribalta dopo il clamoroso successo registrato dalle sue composizioni poetiche interpretate con la sua stessa voce. Le sue poesie musicate sono ascoltatissime in rete e su Spotify conta più di 3 milioni di streams. Scrittore impegnato tra poesia e filosofia, Don Cosimo ha iniziato poco più di un anno fa a pubblicare le sue composizioni in formato audio, decidendo di interpretarle personalmente. Un’idea che ha avuto sin da subito un inaspettato successo. Il popolo del web, giovani e non solo, ha iniziato a seguirlo e ad apprezzarlo sulle diverse piattaforme musicali in particolare su Spotify, e i media hanno cominciato a seguirlo con attenzione. È nato così “Il Poeta dell’Amore”. Le sue parole arrivano dritte al cuore e si intrecciano con le bellissime musiche che accompagnano la sua interpretazione. Per seguire le ultime novità sul prete poeta basta recarsi sulla sua pagina Facebook al link www.facebook.com/cosimoschenapoetadellamore. Barbara De Rossi legge le poesie di Stefania Rabuffetti Sabato 16 novembre a Bookcity la presentazione della raccolta Parole affamate di parole Parole affamate di parole è la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti, in uscita a novembre per Manni Editori con una prefazione di Renato Minore (pp. 572 – euro 28,00). Il volume sarà presentato sabato 16 novembre a Milano nell’ambito di Bookcity, in un incontro dal titolo Il desiderio indefinibile della poesia arricchito dalla performance dell’attrice e conduttrice televisiva Barbara De Rossi, che leggerà alcuni estratti dalla raccolta. Parteciperanno all’incontro – alle ore 15.30 al Circolo Filologico Milanese (aula 2, via Clerici, 10) – anche lo scrittore Renato Minore, e l’artista José Molina. Coordina Massimo Arcangeli. Un’antologia drammaticamente intima che si sviluppa attraverso 10 sezioni tematiche – anima/corpo, io/tu, amore/odio, luce/buio, ragione/follia, verità/bugia, realtà/sogno, voce/silenzi, male/bene, vita/morte – ciascuna delle quali è introdotta da tavole illustrate dell’artista madrileno José Molina. Rabuffetti attinge da un inesauribile vaso di Pandora. Il suo vissuto è fatto di contrazioni e distensioni, di redenzione e baratro, amore e repulsione, come traspare dai suoi versi: Mi piego ma non mi spezzo mi fletto ma non mi incrino mi inchino ma non mi umilio inciampo ma non mi scheggio. A questo continuo scandaglio emotivo corrisponde una produzione prolifica, senza posa, “bulimica”, come la definisce Renato Minore nell’introduzione: «Parole affamate di parole, come un bulimico processo che trascina ogni verso e ogni poesia (preceduta dal suo titolo che è spesso anche spiazzante, come un contrappunto ironico a ciò che dice) e rinvia alla successiva, in un continuum decostruito-ricostruito». La scrittura è, dunque, lo specchio dell’anima dell’autrice; l’irrequietudine è trasmessa da continui salti cronologici, dall’andare e venire nel tempo come testimoniano le date in calce alle poesie. Ma la parola esprime anche una costante ricerca di senso, la volontà di giungere a un livello superiore di consapevolezza di sé, del mondo e delle relazioni che vi si instaurano. MADDY Scheggia nera nell’occhio screziato, il tuo sguardo, non l’ho mai scordato. Il mio ventre ha conosciuto l’amore; a questo dolore non posso pensare. Ti cerca ancora una lacrima stanca, refolo è il tuo nome in un’eco di stanza; una stanza straziata dalla tua assenza, che inchioda foto sulla parete spogliata per dire al mostro “Non l’ho mai scordata!” © Rita Veloce |
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