UN PRESEPE RICORDO
Ricolme di umido muschio giú per il declivio silvano rotolano le gerle… gioiosi gridando a balzi le inseguono i bimbi che in coro sulle consunte fornacelle lesti ne adagiano in soffice manto mentre di cartapesta, sughero o cartone di quel mercato che sotto il porticato antico ogni anno si ripete, fantasiosi van sistemando le consuete spese. E a sera alla tenue luce delle minuscole lampadine animarsi sembra il presepe che al cuore evocare vuole la Luce che nell’umile capanna sempre risplende. Lucia Bonanni
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TOTO CORDE
… E forse, adesso che ci penso, mai siamo stati cosí vicini come adesso, ora che dietro le anse restiamo dei muri il silenzio a sentire che sale dalla vita oggi da ciascuno di noi vissuta a suo modo… Privi di ubiqua misura, staccati l’uno dall’altro, distanti per contrasti di tinte, legati siamo nella nicchia più espansa del cuore e al confine tra Cielo e Terra senza far rumore su assi divergenti ce ne andiamo come acrobati smarriti. Lassi di gesti e parole da una realtà ci allontaniamo intrisa di umida mestizia per ritrovarci un giorno a scivolare su uno strale di sole, presso i pozzi degli incontri più onesti a dissetare la nostra sete d’amore, le nostre solitudini a dissipare sulle salse arene di un mare di liquido argento mentre i nostri respiri di nuovo si intrecciano e ancora si legano le mani sotto la grazia stellata di un cielo di pace sovrana. Lucia Bonanni© 2015 Al di là del paesaggio urbano uno sterrato s’insabbia tra dune di erbe e dove cresce l’azzurro appare il lago. Sulla soglia sassosa mi fermo a decriptare pensieri… Là, sospeso nel tempo, il Trebbio oltre l’immagine altre ville e dimore. Nell’abbraccio delle sponde le rame sono fiaccole verdi, punte di giallo macchiano le fronde, oltre le erbe un albatro si stacca in volo, timide vele cercano l’approdo e dove la luce riverbera in cristallo, minuzzoli di stelle guizzano, schizzano, saltellano e tra frantumi si perdono di sepioliti lucenti. In calici fioriti bevo l’universo, stille di vita fermo tra le dita mentre gocce di paradiso vedo scivolare da ciglia di cobalto. Lirica partecipante alla II^ edizione del Premio Internazionale e letterario "Nuovi Occhi sul Mugello". © 2014 Lucia Bonanni Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. UMANITÁ Non cerco atti notori per le vie del mondo; voglio soltanto umanitá! La cerco nelle mani screpolate, negli occhi spenti e nei passi lenti, nelle spore di pianto, nelle voci languenti e nelle crepe di rimpianto. In balía di mille pensieri vado in cerca della musa come a questuare cibo per l’anima e me ne torno delusa se incontro capelli arruffati e gonne sdrucite e so che il seno di una madre non ha nutrimento mentre nel torbido tormento le acque del mare si fanno bara esausta di respiri e silenzi. Umanitá, parola desueta stridente utopia, idea reclusa nei vicoli bui dell’inedia… per ricacciare apatia mi perdo in un timido fiore, nei raggi invernali del sole, nell’energia sottile di un filo di rossetto e nel flusso ideale che seguo come viandante smarrito le stelle di notte. Lucia Bonanni © 2015 Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. TRINE BRUMALI Candide trine come filiformi ragnatele l’algida bruma sugli sterpi tesse. Lucia Bonanni © 2014 Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. Lucia Bonanni © 2014
Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. Indugio…
ricamo metafore. Cosa sceglieró per esistere ancora non so. Punti di vista linee cadenti ri - tratti taglio l’immagine raster. La vita piú che un flash fotografico é un disegno folle. La vertigine della sfida mi prende. Forse dovró Inventarmi bende di mummia e un nuovo certificato di nascita ingoiare bocconi d’aria fronteggiare me stessa. Salto la fase intermedia dove non c’é sottrazione non c’è perdita, non c’è legame cerco una possibilitá di salvezza. Giro di vite sedimentazione del respiro cardiogramma piatto… il demiurgo ha cambiato le regole prima o poi mi volgeró ad altro! Lucia Bonanni © 2014 Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" Lucia Bonanni © 2014 Poesia selezionata come meritevole nel 1^ Concorso Nazionale Letterario "Nuovi Occhi sul Mugello" e presente nell'omonima Antologia Letteraria Abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il liguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. DENTRO LA CITTÁ* Occhi distanti si posano sulla nostra facciata e nessuno sente i battiti dei nostri cuori e neppure sa del volare dei nostri pensieri… …siamo dentro la cittá ma siamo invisibili. Gesti uguali e stessi momenti modulano le nostre giornate e tutto é statico come i nostri sorrisi. Il cortile abbiamo reso odoroso di erbe e il momento più bello é quando si gioca a pallone… …ma la sera le ombre ritornano e il desiderio ci prende di calda vita e prepotente si fa la voglia di pianto. La libertá e l’universo l’infinito blu e ogni colore diverso e poi le persone reali e quel sertirsi uguali si serrano dietro di noi mentre lá fuori c’é un mondo che vive e neanche i treni che passano sanno di noi, piccole farfalle dentro la cittá recluse. Lucia Bonanni © 2013 San Piero a Sieve (FI) *dedicata ai minori reclusi, nello specifico ai minori dell’ I.P.M. di Firenze Lucia Bonanni: abruzzese di nascita e toscana d’adozione, vive in Mugello dove ha prestato servizio come insegnate elementare. Ama le diverse espressioni artistiche e suo maggior diletto è la forma letteraria in prosa e in versi. Nei suoi componimenti, oltre alla visione intimistica del vissuto, si nota anche la partecipata attenzione alla complessità delle diverse problematiche sociali perché il linguaggio poetico non è soltanto lirismo, è passione, dolore, solitudine, scoperta, partecipazione, protesta ed anche rinascita. Si dedica anche al linguaggio fotografico per osservare, interpretare, cogliere e comunicare emozioni. |
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