è un’ombra lunga, uno spirito inquieto
un semplice alito di vento
ciò che aleggia su di lui
quasi fosse una condanna.
Sciocchi film d’azione
per i quali lo scritturano
soltanto perché è Suo figlio.
Scrollarsi di dosso
il cognome che porta
e le arti marziali associate al Mito
è l’unica possibilità che resta
per affermarsi.
Voglio una Devil’s night
che mi faccia assurgere a Leggenda
senza che il Mondo intero
mi ricordi di continuo
chi era mio padre.
Occhi come due lame
capelli lunghi ad incorniciare
il volto scavato dipinto di bianco
aria inquieta e tormentata
indossa abiti di scena
neri come le tenebre
sul fisico asciutto e scolpito.
La sua infanzia finisce in quel momento.
Eric Draven è un ruolo che gli si addice
gli calza giusto a pennello.
Vittime? Non lo siamo tutti?
Negli studios di Willmington
North Carolina
a metà giornata di un giorno qualunque
il cammino è tracciato
il pendolo oscilla lento
il rintocco è vicino
pochi istanti lo separano
dalla Gloria nefasta.
Funboy attende con la pistola in pugno
pronto a vomitare fuoco.
Scena perfetta l’addome si squarcia
Eric va giù con un lamento
e una pozza di sangue
si allarga a dismisura sotto di lui.
Stop! Ne facciamo un’altra!
per sicurezza
ma le parole pronunciate dal regista
gli si ghiacciano in bocca
non appena si accorge
di cosa diavolo è successo.
New Hannover Regional Medical Centre
trasportato d’urgenza
è una lotta contro il tempo
quella cazzo di capsula metallica
ha fatto un vero disastro.
Non può piovere per sempre.
Lo fanno rivivere
grazie a trucchi digitali
resi possibili dal computer
per terminare gli ultimi giorni di riprese
e passare all’incasso.
Nessuno potrà dividere
due persone fatte per stare insieme
al Lake View Cemetery di Seattle
giace accanto a quella figura
imponente in vita
così terrena nella Morte.
Qualcuno dice che vive ancora
sotto falso nome
da qualche parte a Seattle
gioca a poker con Elvis
butta giù un cicchetto con James
in Highland Drive e in un migliaio
di posti diversi.
Nelle notti cupe e senza pace
si aggira tra cipressi millenari
gocciolante di pioggia
e senza un posto dove andare
una falce di luna è la lanterna che lo guida
sulla spalla un corvo
a fargli compagnia.
Eugenio Nascimbeni © 2013
Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy :"La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012).
Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/)