
Fanciulle del torrente che mi solca,
che mi attraversa l’Anima assolata,
fiori di un maggio antico come l’oro,
l’oro prezioso a luminar l’azzurro,
vi rivedo a sorridere argentate,
cristalli lavorati a cuor d’intarsio,
memorabili gemme al sol dischiuse
di preziose lontane sentinelle
di amori immacolati eppur discinti,
nell’impubere ebbrezza della vita.
Ho faticato assai per ritornarvi
in vicinanze scarne innaturali,
l’ala spiegata al vento che la tinge
senza spiegarsi quel che l’ha spiegata!
Novello Polifemo che non vedi
lontano un passo dal tuo ciglio vuoto,
grida pur la tua rabbia se ti aggrada
ma non menar sentenze biforcute
che torneranno a tormentarti, eterne.
Io che di antichi scavi a cuore aperto,
non feci scempio di memorie sante,
ma immacolate intonse vi ho lasciato,
compagne d’avventure di una vita,
perché possiate apprenderne le sorti
senza intender presagi di sventure.
Nicola Andreassi© 2012
"Da sempre ho compreso la valenza della poesia per penetrare le foreste inesplorate dell'Anima e rendere sogno la realtà e viceversa! Per questo i travagli robusti e ingenerosi del mio cammino di vita hanno inciso il mio cuore ma senza intaccare, anzi illuminando di nuovi bagliori, la potenza di esprimere in note di parole ogni emozione gentilmente o dolorosamente percepita!"