Stravagante, eccentrica strepitosa presenza scenica eyeliner a virgola in abbondanza chignon che dilata la capigliatura collezione di tatuaggi sparsi dappertutto labbra pronunciate sembrano scolpite apposta per dischiudersi e lasciare che il soffio di velluto della sua Voce calda e appassionata ci passi attraverso. Soltanto una tossica, un’alcolizzata della peggior specie non c’è da fidarsi di chi cammina pericolosamente sul lato sbagliato della strada prima o poi finirà male. Che avevo problemi non è un mistero sai che non sono brava. Ci hanno provato un sacco di volte a mettermi in cura ma il mio no è risuonato all’infinito senza spegnersi mai. Addio è una parola che ho ripetuto troppo spesso per dimenticarmela e non ho paura del lutto visto che sono già morta un centinaio di volte almeno. Echi di suoni lontani Lady sings the blues agguanta la canzone la possiede la cattura se ne appropria senza mollarla un solo istante come una belva che addenta la preda mettendoci dentro l’anima e tutta la sofferenza di cui dispone. London 23 luglio 2011 numero 30 di Camden Square a volte la Vita come l’amore è solo un gioco in cui si perde. <Eugenio Nascimbeni © 2014> Eugenio Nascimbeni: Scrittore ed amante della musica. Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore . Riproposto in nuova veste nel 2014 con Lettere Animare Editore. Hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy : "La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziona segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/).
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Il mio ricordo di un grande campione del passato, uomo buono, onesto e leale. Quando viene al mondo il destino ha già scelto per lui. Evento straordinario un torello di 8 kg è cosa fuori dal comune. A le Mans in Francia dove la fame lo ha condotto qualcuno punta gli occhi su quella montagna umana alta più di 2 metri per 120 kg di massa corporea. Gigante forzuto a mettersi contro di lui negli incontri di lotta libera è solo tempo sprecato. Non certo dotato di grande scherma pugilistica ma nel corpo a corpo i suoi pugni d’acciaio disintegrano ogni rivale. In America terra di sogni e riscatto è l’emblema di ogni emigrante. Campo duro quello della boxe vai sul ring a combattere per la vita e intanto qualcuno affonda le mani nelle tue tasche e ti sfila ciò che hai guadagnato sputando sangue e fatica. Colosso d’argilla a sentir qualcuno incontri addomesticati su cui aleggia il sospetto di combine riferiscono le malelingue. Ma il 10 febbraio del ‘33 Ernie Schaff si rende conto che quel Colosso è in grado di far male sul serio tanto da spedirti al Creatore. Sportivo, leale, buono d’animo la morte sul ring di cui è stato artefice involontario lo turba profondamente ma pochi mesi dopo c’è la sfida per la corona dei pesi massimi un’occasione unica cui non può rinunciare. Al Madison Square Garden di New York City il 29 giugno del ‘33 attacca a testa bassa il detentore del titolo martellandolo come un fabbro ed alla quinta ripresa Jack Sharkey si affloscia come un sacco sotto i colpi dell’italiano e finisce al tappeto. Campione del mondo bagno di folla festante celebrato in tutti i modi anche il regime si appropria della sua immagine granitica. Max Baer il bello è assai più piccolo ma i suoi pugni possiedono una precisione chirurgica e nel ’34 gli strappa il titolo conservato per un solo anno. Arriva la guerra avversario più ostile e infido di tutti quelli che ha incontrato non basta essere stato un campione per evitare la fila davanti all’ufficio che distribuisce beni di prima necessità. Sbarca in America di nuovo il wrestling non lo riporta ai fasti del passato la gloria assaporata un tempo è soltanto un ricordo ormai sbiadito ma sono soldi buoni e onesti per mandare avanti la famiglia. Torna in Italia terra così dura e tanto amata ma non è più quello di un tempo. I pugni ricevuti in carriera hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio sul fisico martoriato del Colosso. Nel 34° anniversario dalla conquista del titolo mondiale il destino gli riserva un’uscita di scena senza clamori. Nessuno rimane in cima per sempre ciò che conta è come si affronta la discesa Eugenio Nascimbeni © 2013 Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy : "La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/) Un ricordo della grande e bellissima artista , scomparsa nel febbraio del 2012. Cantava sin da bambina nove anni o poco più nel coro gospel della New Hope Baptist Church di Newark, New Jersey. Il bel canto è una questione di famiglia ce l’ha nel sangue e non lo lascia mai neppure quando sfonda da modella e finisce di filato sulle riviste che contano. Un manager dell’Arista dal fiuto fine ha la fortuna di sentirla cantare "se la voce è uno strumento musicale il suo è uno Stradivari” e la mette sotto contratto. Album d’esordio a metà anni ‘80 è un successo strepitoso schizza al primo posto delle charts e ci resta per 14 settimane un vero e proprio record per un’esordiente certificato dal Guinness dei Primati. Sanremo 1987 trafigge il cuore del pubblico con il suo fascino soave ed irresistibile e con una stratosferica esibizione bissata su richiesta e terminata con un’ovazione. Domina le classifiche mondiali surclassando pure i Beatles per n° di singoli piazzati al n° 1. Milioni di dischi venduti 22 American Music Awards cigno nero di elegante bellezza raffinata interprete dall’estensione vocale decisamente fuori dal comune presta il suo volto al cinema ed è successo planetario. Donna di classe seduce pure dallo schermo regalando brividi ed emozioni I will always love you vende 16 milioni di copie in tutto il mondo. All’improvviso tutto cambia. L’amore si trasforma in un fosco incubo in un pozzo scuro e ricolmo di tutte le brutture del mondo che l’afferrano per tirarla giù. Risale appena un po’ giusto per un’ultima boccata di vita poi precipita di nuovo. Al 4° piano del Beverly Hilton Hotel comincia a ripensare a ciascuna delle lacrime che ha pianto a tutti i colpi che la vita le ha inferto a tutti i sogni sbriciolati a tutte le promesse infrante a tutti quei ricordi che sbiadiscono mentre gli occhi si chiudono. Scivola con lentezza in un mare d’incoscienza e prende il largo. La ritrovano nella vasca da bagno morte accidentale per affogamento in trenta centimetri d’acqua scrive il coroner. Eugenio Nascimbeni © 2013 Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy :"La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/) DORANDO PIETRI Piccolo, minuto poco più di uno scricciolo correva appresso ai podisti nei momenti d’ozio. Correre è a tal punto la sua passione che lo fa di continuo persino con addosso gli abiti da garzone. Domina in lungo e in largo dai campionati nazionali alle competizioni internazionali ma c’è solo una Vittoria che manca alla sua collezione. Sgobba, suda, si sfianca si prepara a fondo in lunghi mesi di allenamenti spalancando gli occhi a dismisura per contenere l’immagine di quel traguardo mitico che gli si materializza d’incanto come in un miraggio. 24 luglio 1908 Olimpiadi di Londra alla Regina Alexandra il compito di dare il via agli atleti schierati per la Maratona sul piazzale di Windsor. Caldo soffocante ed insolito quando mai si è visto un clima del genere da quelle parti? E quanto corrono i britannici! Paiono indemoniati animati dal sacro furore agonistico di chi gioca in casa e non ci sta a finire secondo. Conserva le tue forze dosa il ritmo cadenza il tuo respiro modula il passo lo spirito di Olimpia ti corre accanto persino Zeus si gode la tua corsa. Momenti d’attesa di calcoli prudenti nella sua mente offuscata i pensieri s’inseguono uno appresso all’altro mentre macina chilometri sofferti. È adesso il momento? Non dura molto il dilemma la rimonta ha finalmente inizio. Scala una posizione dopo l’altra si fa sempre più sotto a ridosso dei migliori poi con un deciso allungo si porta al secondo posto a pochi chilometri dall’arrivo. Attacca ancora aumentando l’andatura e a due chilometri dalla fine si lascia dietro Charles Hefferon. Ecco la Vittoria tanto sognata! È lì, a due passi che basta tendere una mano e potrebbe afferrarla. All’improvviso le forze lo abbandonano la vista gli si annebbia le gambe diventano dure come quelle di un tavolo. Quando entra nel White City Stadium sbaglia persino strada ondeggia e sbanda cade e si rialza si accascia di nuovo in quella sofferta Via Crucis che impietosisce persino la Regina. Una mano lo solleva poi un’altra ed un’altra ancora qualcuno lo sostiene, qualcuno lo spinge per quei pochi metri che lo separano da quel benedetto filo di lana. Vince e crolla a terra esausto mentre Hayes sopraggiunge. No! Non si vince così! strillano gli statunitensi che s’infiammano e pretendono la squalifica dell’italiano ottenendola senza sforzo. Diventa famoso senza avere trionfato per aver vinto la Coppa più preziosa donata dalla Regina Alexandra ancora commossa per l’impresa. “To Pietri Dorando In remembrance of the Marathon Race from Windsor to the Stadium From Queen Alexandra”. Eugenio Nascimbeni © 2013 Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy :"La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/) (*) presa dal web LUIGI TENCO Cantore sensibile e ispirato delle umane sofferenze. Poeta colto e raffinato dall’aspetto un po’ dimesso. Regala liriche tormentate e struggenti, mai banali sui palpiti del cuore ineluttabili ed eterni contro i quali ci si arrende Mi sono innamorato di te. Sempre combattivo contro le falsità ed il bigottismo Cara maestra scomodo quando canta di soldati morti o di falliti angosciati. In pieno boom economico non c’è spazio per chi si oppone all’ipocrisia dilagante. Boicottato dai tagli impietosi del censore dedica i suoi anni migliori alla musica popolare. Sempre osteggiato e guardato con sospetto finisce nella lista nera. È un tipo pericoloso un dissociato un sovversivo uno che sorride di rado. Nella città dei fiori la giostra delle emozioni da un tanto al chilo comincia i suoi giri vorticosi. La vita è bella profuma di essenze e speranze di rime baciate, vuote, omologate nessuno si accorge della sua sofferta esibizione. Chioma leonina volto contratto da una smorfia occhi chiusi intensità dei gesti e di quelle braccia e mani protese verso il nulla che lo circonda. Ciao amore ciao. Notte di silenzi lugubri ed ossessionanti all’Hotel Savoy, stanza 219 lo sparo non lo sente nessuno. Qualcuno crede davvero che si sia immolato per essere stato fatto fuori da Io, tu e le rose. La giostra continua a girare in un’atmosfera surreale dentro cui le lacrime sono assenti persino nei commenti di dotti giornalisti che citano poeti La morte si sconta vivendo. Nessuno si azzardi a partorire teorie assurde e fantasiose ricostruzioni “E’ un suicido, un suicidio Al di là di ogni ragionevole dubbio” si affrettano a far sapere. Nella notte dei segreti e dei silenzi esce di scena chi ha voluto sempre bene al pubblico italiano. Eugenio Nascimbeni © 2013 Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy :"La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/) In memory of Freddie Mercury (5 settembre 1946 - 24 novembre 1991) Wembley Stadium, London, 13 luglio 1985. 6.41 p.m. Jeans chiari, canotta bianca bracciale nero appena sopra il bicipite. Adidas d’ordinanza cintura nera con borchie asta del microfono nella mano va incontro alla Gloria. Timido, riservato eppure strepitoso animale da palcoscenico una collezione di amanti da far invidia a Liz Taylor. Sono una prostituta musicale, mio caro. Killer Queen Voce possente che ammalia e seduce che cattura ogni tonalità e che raggiunge la vetta dell’Olimpo. Set di pura follia un martello che cala dall’alto lo Stadio in pugno e il Mondo intero che s’inchina. Scrosci di battimani perfettamente intonati come se fossero stati copiati direttamente dal videoclip. Someone still loves you. Scossa adrenalinica che flagella ogni spettatore in quel catino che ribolle di passione, in ogni sperduto angolo della Terra e nella vastità sconfinata del Cielo. Istrione e sfrontato frontman che ruba la scena e surclassa i migliori no time for loosers che assurge a Mito e Leggenda in meno di mezz’ora. Earls Court, Garden Lodge London, 22 novembre 1991. Dismessi gli abiti di scena solo spazi vuoti dentro cui regna sovrano il silenzio ossessivo e ossessionante come un martello che cala dall’alto. Le luci si spengono il clamore scompare this terrible desease. Comunicato ufficiale asettico, drammatico. Le quattro lettere che compongono il nome della malattia sono un pugno nello stomaco. Earls Court, London Lodge London, 24 novembre 1991 06.48 p.m Who wants to live forever… Eugenio Nascimbeni © 2012 Nato nel 1960 a Milano. Sposato, papà di tre bellissimi figli, sono appassionato di libri, scrittura creativa e musica, in special modo rock americano e blues. In campo narrativo ha debuttato nel 2007 con il romanzo thriller "Il traghettatore" ,Leonardo Facco Editore cui hanno fatto seguito altri romanzi e raccolte di racconti : "L'angelo che portava la morte" un giallo classico di Lettere Animate Editore(2012) e un romanzo fantasy :"La profezia di Karna e l'amuleto maledetto",Falzea Ed.(2012). Colleziono segnalibri, campanelle, bicchieri di vetro artistici. Il suoi sogni nel cassetto sono: un viaggio nel Brasile di Jorge Amado e nel New Jersey di Bruce Springsteen. (http://eugenionascimbeni.jimdo.com/chi-sono/) |
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