EBBENE SI: GIUSEPPE (PEO) ARDU SI METTE IN MOSTRA AL PUBBLICO ED ESPONE I SUOI LAVORI ORIGINALI AL VOSTRO PUBBLICO E CINICO GIUDIZIO!
E ora due note sul misero disegnatore:
Giuseppe Ardu nasce nella solare Sardegna nel 1966 e dopo aver frequentato l' Istituto d'Arte ha la pessima idea di trasferirsi a Firenze per affrontare la vita da universitario presso l'I.S.I.A. Dopo aver conseguito con molto fuoricorso l'agognata laurra si lancia nel mondo del lavoro e ci si fracassa maledettamente riportandone ancora oggi i lividi e le ferite, barcamenandosela tra studi di design arrangiati lì per lì, grafica sottopagata, cucine con l'isteria inside, mixologia alcolica per clienti depressi, dj-set in locali tossici, e tutto quello che si teme come la peste nel mondo del lavoro.
Con questa sua mostra personale il nostro eroe propone al pubblico il frutto di notti passate insonne con i colori in mano e una bottiglia di vino come compagna, il suo operato d'amore per il fumetto, la sua ricerca dell'infante che sta dentro di se nelle illustrazioni per i bambini... E tutte le cavolate che gli passavano per la testa!
Non'è Arte e non'è mai voluta esserlo, percio non chiamatelo artista, lui disegna e basta (e potrebbe pure diventare violento).
SPAZIO GLICINE
via San Gallo, 2/r - 50129 Firenze
Tel/Fax 055 294459www.lafotocopia.net
E ora due note sul misero disegnatore:
Giuseppe Ardu nasce nella solare Sardegna nel 1966 e dopo aver frequentato l' Istituto d'Arte ha la pessima idea di trasferirsi a Firenze per affrontare la vita da universitario presso l'I.S.I.A. Dopo aver conseguito con molto fuoricorso l'agognata laurra si lancia nel mondo del lavoro e ci si fracassa maledettamente riportandone ancora oggi i lividi e le ferite, barcamenandosela tra studi di design arrangiati lì per lì, grafica sottopagata, cucine con l'isteria inside, mixologia alcolica per clienti depressi, dj-set in locali tossici, e tutto quello che si teme come la peste nel mondo del lavoro.
Con questa sua mostra personale il nostro eroe propone al pubblico il frutto di notti passate insonne con i colori in mano e una bottiglia di vino come compagna, il suo operato d'amore per il fumetto, la sua ricerca dell'infante che sta dentro di se nelle illustrazioni per i bambini... E tutte le cavolate che gli passavano per la testa!
Non'è Arte e non'è mai voluta esserlo, percio non chiamatelo artista, lui disegna e basta (e potrebbe pure diventare violento).
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