a cura di Eugenio Nascimbeni
Nato a Brooklyn il 3 ottobre 1929 da una famiglia molto povera, cominciò ben presto ad interessarsi alla fotografia, complice il lavoro di suo padre, fotografo ritrattista.
Nel corso della sua permanenza nell’esercito, ebbe modo di lavorare proprio come fotografo in una base militare in Giappone, e grazie ai suoi primi lavori cominciò a farsi notare fino a quando non venne assunto dalla rivista Look con l’incarico di seguire la fotografia commerciale.
La foto che fece diventare famosissimo Stern riguarda una pubblicità nella quale all’interno di un bicchiere di Vodka Smirnoff, in pieno deserto egiziano, è riprodotta capovolta la Piramide di Cheope.
Riguardo a questo celebre scatto, Stern confidò che l’idea, davvero geniale, gli maturò mentre stava passeggiando a New York con un bicchiere in mano, intento ad osservare i giochi di luce e le rifrazioni dei grattacieli attraverso il vetro.
Fotografo commerciale, di moda, ritrattista di molte celebrità del cinema, si cimentò persino con il cinema quando nel 1958 diresse un documentario sul jazz dal titolo “Jazz on a Summer’s Day” che gli valse la menzione di film dalla grande rilevanza culturale da parte della Library of Congress degli Stati Uniti, e l’inserimento della sua pellicola nella lista di film preservati nel National Film Registry.
Il momento più importante della sua vita di artista, quello che lo fece diventare celebre dappertutto, fu la serie di fotografie a Marilyn Monroe scattate per la rivista Vogue nel giugno 1962, a meno di due mesi dalla morte della grande attrice.
Si tratta di un lavoro che comprende ben 2.500 fotografie, forse tra quelle più belle scattate alla diva di Hollywood e che confluiranno nel libro” Marilyn Monroe The Complete Last Sitting”.
Per tre giorni Stern si dedicò alla sua famosissima modella con la stessa intensità di un amante: per lui, in effetti, scattare delle foto costituiva una grandissima ed intensa emozione.
Molte di quelle sequenze sono conosciutissime, come lo sono quelle che la stessa Marilyn Monroe cassò con un pennarello indelebile, facendole diventare, inconsapevolmente, vere e proprie opere di pop art.
Bert Stern, colui che rivoluzionò l’arte della fotografia, è morto lo scorso 26 giugno 2013 a Manhattan.
Eugenio Nascimbeni