Le gesta di Valeriano Falsini diventano un film. Un gruppo di valdarnesi ha voluto così rendere omaggio allo storico gregario del Campionissimo. L'opera è stata per la prima volta a Firenze alla Fortezza da Basso, in occasione di Bicifi. Una vetrina prestigiosa per far conoscere uno dei volti più importanti del territorio e del ciclismo. Entro l'estate saranno completate le riprese. trailer "Mi chiamava Valerio" di Ara Solis, Fresnel Multimedia e Gruppo della Pieve
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Accademia di Belle Arti di Firenze
comunicato stampa GIORNATA DI STUDIO IN RICORDO DELL’ARTISTA FIORENTINO ANDREA GENNARI Martedì 26 marzo – ore 9,30/18,30 – Accademia di Belle Arti di Firenze Aula del Cenacolo – via Ricasoli, 66 – Firenze – ingresso gratuito Sinapsi Anatomia, pittura e diversi saperi Pittore, scultore, docente, critico d’arte, esponente dell’iperrealismo... Sono tante le anime dell’artista fiorentino Andrea Gennari, scomparso due anni addietro, a cui l’Accademia di Belle Arti di Firenze dedica una giornata di studi aperta a tutti, martedì 26 marzo dalle 9,30 presso l’Aula del Cenacolo. L’iniziativa, “Sinapsi”, prende il titolo da un noto catalogo di opere di Andrea Gennari pubblicato da Publistampa, ed è stata fortemente voluta dal direttore dell’Accademia Giuseppe Andreani con il coordinamento di Anna Luppi, nell’ambito della retrospettiva che l’Accademia delle Arti e del Disegno dedica all’artista, fino al 31 marzo negli spazi di via Ricasoli 68 (per consultare e scaricare il catalogo www.andreagennari.com/catalogo-Gennari.pdf). Quella di martedì 26 marzo sarà soprattutto l’occasione per approfondire i rapporti fra l'insegnamento di Anatomia Artistica – a soli 24 anni Gennari ne assunse la cattedra, presso la stessa Accademia dove fino a pochi mesi prima era studente - e le diverse discipline coltivate dall’artista: pittura innanzitutto, ma anche musica e cinema. E ancora, il prezioso patrimonio artistico, culturale e formativo che Gennari ha voluto lasciare all’Accademia e di cui sta disponendo la consultazione. Dalle 9,30 sono previsti contributi di diverso taglio. Parteciperanno, fra gli altri, il filosofo Luca Farulli, i pittori Adriano Bimbi, Andrea Granchi, il musicologo Pietro Beni e storici dell'arte quali Gianni Pozzi e Giuliana Videtta. Tra gli ospiti anche il chirurgo Guido Barbagli: tra le attività di Andrea Gennari, infatti, non va dimenticata quella di illustratore di testi anatomo-chirurgici. La giornata si chiuderà alle 17,30 con un concerto di musica classica e un cocktail di saluto offerti dall’Accademia. ANDREA GENNARI - Nato nel 1952 a Firenze, Andrea Gennari si è formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è stato titolare della cattedra di Anatomia Artistica dal 1976 fino alla scomparsa avvenuta nel 2011. Allievo di Fernando Farulli, ha partecipato alle esperienze del Collettivo formatosi nella stessa Accademia. Ancora con Farulli è stato aiuto scenografo in varie realizzazioni del Teatro Comunale di Firenze e della Scala di Milano. Tra la fitta attività espositiva, iniziata nel 1973, ricordiamo le grandi mostre “Ab Antiquo” in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze (1986), le Biennali al Palazzo della Permanente a Milano (1987, 1990) o al Castello di Acaja a Fossano (1996). Tra le ultime mostre personali si segnalano invece quelle di Torino (1992), quella di Hamamatsu in Giappone (1993) e quelle di Firenze (1994 e 1998). Programma Sinapsi - Giornata di studio in memoria di Andrea Gennari Anatomia, pittura e diversi saperi ore 9,30 Apertura della giornata Saluti del Presidente e del Direttore dell’Accademia di Belle Arti Coordina Anna Luppi Docente di Anatomia e Morfologia nell'Accademia di Belle Arti di Firenze Dall'Anatomia ai diversi saperi Giuseppe Andreani Direttore Accademia di Belle Arti, Docente di Anatomia Artistica Andrea Gennari - Il disegno anatomico come pratica scientifica Guido Barbagli M.D., Head of The Center for Reconstructive Urethral Surgery, Arezzo Pittura, problema aperto Gianni Pozzi Docente di Storia dell'Arte contemporanea all'Accademia nell'Accademia di Belle Arti di Firenze Lezione di Pittura Adriano Bimbi Docente di Pittura nell'Accademia di Belle Arti di Firenze Il piacere della Pittura Giuliana Videtta già Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e Docente di Storia dell'Arte Viaggio e navigazione Luca Farulli Titolare Cattedra di Estetica nell'Accademia di Belle Arti di Venezia e Research Associate Università di Stoccarda L'ultimo viaggio in America: un diario per immagini Andrea Granchi già Docente di Pittura nell'Accademia di Belle Arti di Firenze Risonanze. Aura musicale e gesto artistico Pietro Beni già Docente di Storia della Musica e del Teatro nell'Accademia di Belle Arti di Firenze Gli Atti della Giornata verranno pubblicati assieme alle immagini in CD ed allegati al Catalogo della Mostra in corso. Info www.accademia.firenze.it Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti di Firenze Marco Mannucci - cell 3477985172 ufficiostampa@accademia.firenze.it Galleria Eduardo Secci Contemporary - Firenze
presenta Miraggi una mostra di Francesco Sena Da venerdì 15 marzo fino al 10 maggio arriva la suggestiva mostra dell'artista Francesco Sena negli spazi della Edoardo Secci Contemporary di Firenze Inaugurazione venerdì 15 marzo, dalle 16 fino alle 20 Inaugura venerdì 15 marzo e sarà visitabile fino al 10 maggio la mostra personale di Francesco Sena intitolata “Miraggi”, alla galleria d'arte Eduardo Secci Contemporary di Firenze (via Fra Giovanni Angelico 5r, 10.00-13.00/15.00-19.00, info 0550517157). Una mostra pensata dall'artista come una rilettura inedita della produzione degli ultimi tre anni, che procede a ritroso a partire dai quadri della serie Stagni. Le ultime produzioni dell'artista presentano in particolare due gruppi di suggestive sculture con figure umane a grandezza naturale, ricoperte di gocce di cera, e grandi quadri di paesaggi di boschi e di cieli stellati fruibili da uno strato omogeneo di paraffina. E se con i quadri precedenti la cera si poneva come filtro e diaframma introiettivo e sentimentale delle scene rappresentate, svelando e celando aspetti insoliti del reale, in questo caso il risultato è diverso: la novità di presentare un particolare di natura piuttosto che la totalità della visione del paesaggio è rafforzata sia dal proporre un elemento reale, sia dalla conseguente eliminazione del colore che lo contraddistingue a causa della cera in cui è imbevuto e che lo rende astratto. Questi quadri bianchi o neri, tuttavia, non possono essere definiti dei monocromi data la particolare matericità di cui sono costituiti, la quale evoca una dimensione di metamorfosi continua nel tempo che li colloca al limite tra naturale e artificiale, tra organico e inorganico, tra illusorio e illusione. Come scrive Lorenzo Bruni nel catalogo della mostra: <<Con i quadri “Stagni” l'artista mette a nudo le regole costitutive e i codici della pittura di stampo occidentale. In questo caso l'immagine di un frammento di mondo lascia il posto all'oggetto reale. Quello che unisce queste opere è forse da ritrovarsi nella poesia dal titolo “Soldati” del 1918 di Ungaretti, che rimane a tutt'oggi un grande omaggio alla fragilità dell'autodeterminazione del genere umano: “Si sta, come d'autunno, sugli alberi, le foglie”. Anche se con modalità differenti la metafora al centro della mostra “Miraggi” è quella del concetto d'identità personale che deve sempre essere negoziata e messa in dialogo con quella della collettività e viceversa>>. Eduardo Secci Contemporary è il luogo che a Firenze non ti aspetti di trovare, una presenza quasi provocatoria nella città in cui tutto riporta a un passato meraviglioso, un’eredità così pesante da condizionare il gusto di un’intera cittadinanza. E’ proprio la leggendaria indifferenza dei fiorentini per l’arte contemporanea a rendere obbligatoria una visita a questo simbolo dell’altra Firenze, quella che non si riconosce negli stereotipi turistici e che, a sorpresa, si dimostra capace di inventare un’avveniristica Kunsthalle per le nuove tendenze delle arti visive in grado di confrontarsi con le più interessanti gallerie italiane del settore. www.eduardosecci.com UFFICIO STAMPA Marco Mannucci: mannucci@dada.it Maurizio Busìa: maurizio.busia@gmail.com – 349/2307448 ![]() (*)img. tratta dalla rete Appuntamento di grande interesse, per tutti gli appassionati di fotografia e moda, quello in calendario dal 12 marzo al 21 aprile 2013 Al Palazzo delle Esposizioni di Roma. In mostra ci saranno duecento immagini del grande fotografo di moda Helmut Newton, fotografie tratte da tre libri pubblicati nel corso degli anni ’70 “White women”, “Sleepless Nights” e “Big Nudes”. Helmut Newton, nato a Berlino nel 1920, ha girovagato per il mondo dapprima per sfuggire alle persecuzioni della Germania nazista, quindi per prestare servizio nell’esercito australiano durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra lavora come fotografo freelance collaborando con riviste come Playboy, fino a quando non si trasferisce a Parigi nel 1961 per occuparsi di fotografia di moda. Le sue immagini compaiono sulle più importanti riviste di settore, da Vogue a Harper’s Bazaar e la sua grande tecnica fotografica lo porta a lavorare per i maggiori stilisti internazionali, tra cui Chanel, Versace, YSL, Borbonese, Dolce & Gabbana. Al centro dei suoi ritratti ci sono sempre donne particolarmente forti e aggressive che esibiscono una sensualità trasgressiva ed emancipata, spesso condita da suggestioni erotiche estreme. Muore a Los Angeles nel 2004 in un incidente d’auto. Maggiori informazioni sulla mostra sono reperibili sul sito ufficiale: Helmut Newton. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes. Eugenio Nascimbeni |
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Aprile 2020
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