Sono oramai le 22,00. Alice deve, suo malgrado, andare a letto; domani è venerdì, deve alzarsi presto. “Solo un giorno di scuola, ancora uno.” – pensò tirando su il piumone fino a quasi coprire il volto. – La luna era splendida quella notte e il cielo mostrava tutte le stelle visibili all’occhio umano. La piccola si abbandonò al sonno con una speranza: un sogno che brillasse come quelle stelle, pieno come quella magnifica luna. Uno strano scintillio luminoso, proprio al centro della sua stanza, però la distolse da quell’intento. Alice si sedette e cercò di mettere inutilmente a fuoco quella strana luce; non riusciva a capire o anche solo ad immaginare cosa fosse e la sua fantasia cominciò a volare verso quell’insolita evanescenza, prima ancora della sua manina curiosa. “Forse è un sogno; il sogno luminoso che speravo di fare. Si, è un sogno; il mio sogno.” La piccola balzò dal letto in un battibaleno e si avvicinò, si cauta, ma anche impaziente di toccare con mano la strana informe ospite. Le piccole dita stavano quasi per sfiorarla, mentre le sfiorava già l’idea di possedere qualcosa di unico, di magico, che quella strana creatura, o qualunque cosa lei fosse, cominciò a prendersi gioco di lei balzandole dietro le spalle. Per alcuni minuti fu un rincorrere e saltellare da una parete all’altra della piccola stanza, poi all’improvviso la piccola brillante nebulosa si fermò, proprio dinanzi alla finestra e con uno scatto fulmineo, da essa volò via. Alice si precipitò a guardare dove fosse diretta e la vide allontanarsi verso il bosco. Il desiderio di seguirla fu più forte del timore di uscire di notte e dirigersi verso il bosco buio, da sola. “È il mio sogno, non posso lasciarmelo scappare.” - pensò la piccina calandosi giù per la finestra e aggrappandosi al maestoso rampicante che ricopriva gran parte della facciata della casa. – Corse veloce verso il bosco, senza neppure guardare dove mettesse i piedi e così facendo cadde più volte, ma mai staccò lo sguardo dalla magica luce. D’improvviso si ritrovò in un magnifico giardino; c’erano fiori enormi e alberi strani, profumi che non aveva mai sentito. Tutti i colori, e tutte le sfumature possibili, scendevano come gocce di rugiada su ogni cosa e strane creature pascolavano miti qua e là, senza mostrare timore per la sua presenza. In lontananza si mostrava fiero un castello, uno di quelli che aveva visto disegnati nei libri delle fiabe che solo fino a un paio d’anni prima sua madre le narrava, ma più bello, più luminoso. Alice sorrise felice, ma proprio mentre si proponeva di avvicinarvisi, una voce, quasi un grido, le frenò il passo: “Alice! Alice, sveglia…farai tardi a scuola. Alice!” La voce squillante di Adele s’impose con energica fermezza; non c’era più molto tempo, la piccola doveva alzarsi immediatamente. Una tazza di latte bevuta in gran fretta, senza biscotti per far prima, i denti lavati frettolosamente, una maglietta rosa, un jeans; lo zaino lo aveva preparato la sera prima, obbedendo per sua fortuna alle richieste della mamma e in men che non si dica è già sul vialetto per dirigersi verso la scuola. Ora Alice era rimasta sola con la sua delusione, mentre fiancheggia il bosco; doveva solo arrivare in fondo alla stradina e salire sullo scuolabus, ma oggi il tragitto le pareva in salita, faticoso, interminabile. “Non riesco a capire, sembrava tutto così reale. Era il mio sogno…quella luce…Se davvero, però, era tutto un sogno, allora non è giusto comunque; l’avevo appena cominciato…il castello era lì, c’ero quasi!” La bambina si sentiva defraudata, quasi arrabbiata e triste; molto triste. Lo sguardo cadeva ancora incredulo e perplesso verso il bosco, come a cercare una prova che tutto fosse realmente accaduto, che era solo questione di poche ore e poi sarebbe potuta tornare in quel luogo magico. All’improvviso una strana piccola luce si mise a fare intermittenza tra le fronde degli alberi e il cuore le saltò nel petto per la gioia. “Lo sapevo che non era un sogno…” - Pensò la piccina tra se e sé – In un attimo dimenticò la scuola, il suo dovere e le conseguenze di quella decisione, ma non si fermò a riflettere neppure un attimo, quasi ipnotica, quella luce le aveva rapito la ragione. Si addentrò nel bosco lasciando la strada; i suoi occhi erano fissi verso quell’intermittenza e all’improvviso gli apparve. Era un uomo, con in mano uno strano specchietto; sembrava lo specchio di una principessa, così adorno di pietre sfaccettate. “Il castellano…dev’essere lui…” – pensò Alice – L’uomo le sorrise; il suo sorriso era dolce e infondeva fiducia. “Questo specchio è della principessa Aurora; si erano staccate delle pietre e l’ho portato a riparare. Sto per tornare al castello per restituirglielo, ti piacerebbe vedere un vero castello, come quello delle fiabe…anzi, più bello?” – fu l’invito gentile dell’uomo - “Deve essere il castello che ho veduto questa notte…lo sapevo che non poteva essere solo un sogno.” – pensò la piccola – L’uomo le porse la mano e Alice gli offrì la sua; l’avrebbe portata al castello, avrebbe conosciuto una vera principessa e chissà quante altre meraviglie avrebbe veduto. Questo fu il suo unico pensiero, mentre le felci del sottobosco si richiudevano inesorabili dietro i loro passi. “Alice…Alice…Alice…” Adele l’avrebbe chiamata ancora, urlando il suo nome, l’avrebbe urlato oggi, domani e l’altro giorno ancora; l’avrebbe urlato tutti i giorni a venire, fino a che avrebbe avuto un filo di voce e poi, afona, a gridare per l’eternità sarebbe stato il suo straziato cuore di madre. Alice voleva solo sognare, ma da quel sogno non si sarebbe svegliata mai più. © Rita Veloce
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![]() MICHELE BONFITTO (iWolf) presenta IL FRULLATORE Michele Bonfitto, artista foggiano già fondatore degli iWolf, presenta il suo nuovo social format in diretta sulla sua pagina Facebook ogni mercoledì alle 17. Un salotto virtuale in cui si parlerà di un argomento a settimana e tutti gli spettatori potranno interagire con le loro esperienze di vita, punti di vista e consigli. “Il Frullatore” nasce con l’intento di creare un contenuto utile per tutti e creare dibattiti costruttivi su tematiche attuali in cui tutti siamo coinvolti, su un social network inondato di contenuti non di qualità che puntano a clic facili e viralità spicciola. MICHELE BONFITTO - biografia Quando si ha la fortuna di trovare una chitarra acustica e un vinile di Jimi Hendrix in un vecchio armadio dei nonni, non si può rimanere indifferenti alla chiamata della Dea Musica; così nasce in un anonimo quartiere di Foggia, Michele Bonfitto, artista e musicista classe ’92. Prende lezioni di chitarra e di canto dall’età di 15 anni, dopo un paio d’anni di strimpellamenti da autodidatta e musica rock. Comincia a scrivere i suoi brani e si forma con corsi e stage di formazione con autori del calibro di Gatto Panceri, Tony Bungaro, Nicco Verrienti ,Roberto Casalino e fonda una band hard rock appena diciottenne. Nel 2011 crea gli “iWolf”, duo con cui pubblica svariati singoli, vince diversi concorsi nazionali, lancia un album sul mercato e partecipa a The Voice of Italy 2016 approdando in semifinale. Stanco delle logiche del mercato e delle etichette sul genere musicale, intraprende un percorso da solista, dove mette a nudo se stesso con canzoni molto intime e rubriche web, sperimentando ogni stile musicale gli aggrada per esprimersi al meglio. Salvatore Imperio per MIE Musica Italiana Emergente Atrofia muscolare spinale, fino al 9 ottobre raccolta fondi nazionale UN FUTURO SENZA SMA? BASTA UN SMS AL NUMERO SOLIDALE 45521 L’APPELLO DI CHECCO ZALONE: #FACCIAMOLOTUTTI Donazioni per salvare la vita a centinaia di bambini: nuovo farmaco accende la speranza #facciamolotutti. È l’invito a donare per sostenere i bambini affetti da Sma, che hanno ritrovato la speranza grazie a Spinraza, il farmaco salvavita in grado di inibire la patologia neuromuscolare che nella sua forma più grave conduce alla morte. Da oggi (venerdì 22 settembre) fino al 9 ottobre l’associazione Famiglie Sma lancia l’appello nazionale per donare e continuare a sostenere il percorso sanitario avviato negli ultimi mesi da 130 bambini, con incoraggianti risultati soprattutto nella fascia 0-6 mesi. #facciamolotutti. Perché basta chiamare da telefono fisso o inviare un sms al numero solidale 45521, per contribuire con 2 o 5 euro a raggiungere tre obiettivi prioritari nella lotta alla SMA: ampliare il target dei piccoli pazienti per la somministrazione della terapia; reclutare e potenziare il personale medico specializzato; approntare centri regionali dove effettuare il trattamento per via intratecale (la molecola si assume tramite puntura spinale e prevede il ricovero in day hospital di almeno 24 ore, con cinque iniezioni nei primi sei mesi). «Per la prima volta nella storia dell’atrofia muscolare spinale è disponibile un farmaco capace di migliorare il quadro clinico delle persone affette – sottolinea la presidente di Famiglie SMA Onlus Daniela Lauro – la ricerca scientifica effettuata in tutti questi anni ha portato i risultati sperati: abbiamo bisogno del supporto di tutti per far sì che questa severa malattia genetica possa finalmente non fare più paura. Spinraza a dicembre del 2016 è stato approvato in America e a maggio di quest’anno in Europa: adesso aspettiamo l’autorizzazione dell’Agenzia italiana del farmaco per l’avvio della commercializzazione nel nostro Paese». #facciamolotutti. Parola di Checco Zalone, che con ironia e grande sensibilità ha affrontato un tema sociale delicato e fino a poco tempo fa perlopiù sconosciuto. Uno spot provocatorio che strappa un sorriso, che commuove ed emoziona, senza quel pietismo che troppo spesso diventa barriera architettonica. Un invito alla riflessione, che apre il dibattito sulle cure innovative, scuotendo l’indifferenza e la diffidenza. «Checco Zalone è straordinario – racconta la barese Anita Pallara, 28 anni, sulla sedia a rotelle da quando ne aveva 3, psicologa e donna piena di energia, affetta da SMA e da sempre in prima linea per far conoscere la malattia – grazie al successo e ai risultati raggiunti con lo spot dell’anno scorso (oltre 7 milioni di visualizzazioni e 250mila euro raccolti), siamo riusciti a ottenere la distribuzione gratuita del farmaco, che ha dimostrato concretamente di prolungare la nostra aspettativa di vita. I fondi della campagna 2017 servono a non tardare l'avvio delle somministrazioni, perché per alcuni bambini aspettare un mese può fare davvero la differenza». #facciamolotutti. Per Mirko, per Jacopo, per Matteo. Per i 500 bambini (potenziali destinatari del farmaco) che sarà possibile sostenere attraverso le donazioni al numero 45521. Perché la vita è un diritto di tutti. Questo è il più grande messaggio da inviare. A seguire lo spot di Checco Zalone, realizzato per sostenere Famiglie SMA Onlus ![]() DOPO MEZZO SECOLO DI OBLIO SI SPEZZA L’INCANTESIMO RIAPERTURA UFFICIALE DELLE ROCCE DI TAORMINA Prende corpo il progetto di riqualificazione del sito ad opera del mecenate Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte. Dal 27 luglio al 27 settembre i visitatori potranno ammirare una serie di mostre fotografiche dal titolo “Incantesimo” Dopo mezzo secolo di abbandono si spezza finalmente l’Incantesimo alle Rocce di Capo Mazzarò. Il poggio sospeso in una delle baie più belle della Sicilia viene restituito ai cittadini, al popolo e al mondo grazie all’impegno di Antonio Presti: il mecenate siciliano sta guidando infatti il percorso di riqualificazione di questo paradiso perduto, oggi al centro di un progetto di rilancio internazionale attraverso l’arte e l’impegno civile. Uno spazio che rivivrà dunque nel nome del paesaggio e grazie al valore etico ed estetico che ha sempre caratterizzato l’identità di Fiumara d’Arte; giovedì 27 luglio, alle ore 18.30, a sette mesi di distanza dalla firma del comodato d’uso siglato con la Città Metropolitana di Messina, avrà luogo l’apertura ufficiale al pubblico di un sito reso nuovamente fruibile dopo decenni di incuria e degrado. Le Rocce, consegnate per cinquant’anni al nulla e all’invisibile, alla dimenticanza e all’indolenza, rinasceranno grazie alla luce e alla Bellezza: «Voglio presentare alla collettività la favola di un luogo rimasto intatto nella sua purezza dopo un lungo incantesimo. Questo mondo fatato ha resistito a speculazioni e interessi opachi, ora è il momento che le nuove generazioni siano protagoniste del lieto fine», afferma Antonio Presti. L’apertura sarà solo il primo passo di una lunga serie di iniziative che condurranno alla realizzazione di un complesso artistico-monumentale sull’esempio del museo a cielo aperto strutturato in oltre trent’anni nella Valle dell’Halaesa e dell’Atelier sul Mare di Castel di Tusa. «La nostra vita è un comodato d’uso offerto dall’Universo: l’esistenza non è possesso, ma condivisione. Recuperiamo uno spazio unico, profanato dal disinteresse della politica e dall’avidità di chi avrebbe voluto sfregiarlo - spiega il mecenate - costruiremo attorno al paesaggio un nuovo codice di fruizione: aboliremo la logica del cemento nel pieno rispetto di questo luogo, con le anime tese a quell’orizzonte che si apre davanti agli occhi. La Fondazione sta già lavorando per consentire a questo poggio incantato di dare cittadinanza all’Arte in tutte le sue forme». Ad accogliere i visitatori - fino al 27 settembre - una serie di mostre fotografiche dal titolo Incantesimo: sotto questa insegna si svilupperanno i percorsi dedicati alla memoria delle Rocce (con progetti originali, studi e immagini d’epoca provenienti dal Fondo Spatrisano; allestimento a cura dell’arch. Francesca Carditello), alla testimonianza della storia della Fondazione Fiumara d’Arte e dell’Atelier sul Mare e infine alla dolce vita degli anni ’60 con le suggestioni di Taormina Cinema (a cura di Ninni Panzera). Il giorno prima, il 26 luglio (ore 19), preludio a Castelmola con un’esposizione firmata dal fotografo Giovanni Pepi, un’ampia ricognizione tra passato e presente dell’ex villaggio turistico di Capo Mazzarò. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione del sindaco Orlando Russo e del vicesindaco Eleonora Cacopardo, sarà ospitata per l’intera stagione estiva al Castello di Mola (tutti i giorni dalle 10.30 alle 21) con ingresso gratuito. Tutte le attività promosse sono sostenute dal Consorzio Valle dell’Halaesa e dall’assessorato regionale ai Beni Culturali. La conferenza stampa di presentazione dell’intero progetto si terrà giovedì 27 luglio (ore 10.30) alle Rocce; saranno presenti il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, l’assessore regionale alla Cultura Carlo Vermiglio, i sindaci Renato Accorinti (Città Metropolitana di Messina), Eligio Giardina (Taormina) e Orlando Russo (Castelmola) oltre all’ex commissario straordinario della Provincia Filippo Romano, al presidente del Consorzio Valle dell’Halaesa Giuseppe Franco e al segretario generale di TaoArte Ninni Panzera. Contestualmente sarà anche illustrata la campagna di fundraising che la Fondazione vuole condurre nei prossimi mesi in previsione di un sempre più ampio coinvolgimento del territorio alle sorti di un bene finalmente restituito alla comunità artistica internazionale. ![]() ANONYMOUS: MOLTI DIVENTANO ANONIMI Estetica e Politica, Algoritmi e Selfie Incontro con Gabriella Coleman e Geert Lovink Partecipano: Donatella Della Ratta, Teresa Numerico, Peter Sarram Mercoledì 24 maggio 2017, ore 12.00 MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma Auditorium, Via Nizza 138 Selfie, algoritmi e anonymous: le diverse strategie dell’identità digitale Un’occasione unica per incontrare al MACRO, Museo di Arte Contemporanea di Roma, nel contesto della mostra di Urban Culture CROSS THE STREETS, i massimi intellettuali e media attivisti che, tra Uniroma Roma Tre e John Cabot University di Roma, si confrontano su cosa sia un selfie e quali siano le conseguenze politiche, estetiche e sociali dell’identità digitale. Quali sono le motivazioni, quali le trasformazioni sociali e i rischi derivanti dall'ossessione di rappresentarci sui social media mentre sorridiamo, mangiamo, diamo un bacio? Come il mondo dei Big Data si nutre di quella che a noi appare come una pratica intima e allo stesso tempo sociale? Come conciliare l'esigenza di esserci con il diritto alla privacy, come restare in rete senza perdere l'anima? Il convegno “Fear and Loathing of the Online Self: A Savage Journey Into The Heart of Digital Cultures”si tiene il 22 e il 23 maggio e vede la partecipazione di studiosi da tutto il mondo tra i quali Geert Lovink, Jodi Dean, Bifo, Gabriella Coleman, Wendy Chun e molti altri e prevede anche delle esibizioni di video arte. Le sessioni sono: Behind and beyond selfie, Politics and aesthetics of mask design, Online subjectivity theory, Artistic practices of the online self. Il 24 maggio al Museo si terrà l’incontro conclusivo con Gabriella Coleman e Geert Lovink, a cui partecipano: Donatella Della Ratta, Teresa Numerico, Peter Sarram. L'iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Il selfie è una pratica ormai imprescindibile della nostra vita online. È difficile trovare una spiegazione della dimensione quasi compulsiva con la quale tendiamo a saturare ogni evento della vita con immagini che poi in tempo reale condividiamo con amici e conoscenti attraverso i social network. Siamo di fronte a una percezione ambivalente dell’esser sotto osservazione. Nessuno se interrogato direbbe di desiderare la sorveglianza, ma in pratica lasciati liberi di agire tendiamo a privilegiare la possibilità di essere visti alla eventuale riflessione sul danno eventuale contro la nostra privacy. Molti critici si sono soffermati sulla dimensione narcisistica del selfie. Abbiamo desiderio di una gratificazione costante per il nostro agire che ci sveli la popolarità dei nostri profili e ci spinga a mettere costantemente in scena le nostre vite. La scelta dell’esibizione è, però, catturata dall’esercizio dei Big Data per una continua profilazione delle preferenze e dei desideri delle persone a partire dalle tracce che algoritmi opachi, segreti ed efficientissimi interpretano, con l’obiettivo di anticipare per noi il futuro. L’esposizione schiacciante dei volti produce anche una reazione di rifiuto. La posizione di Anonymous estetica, ma anche etica e politica, è quella di sottrarsi al riconoscimento suggerendo che la soggettività è sempre molteplice, precaria e parziale. Anonymous reclama l’agire di un collettivo e una responsabilità condivisa e partecipata come unica fonte di senso. Ma il selfie conserva anche una possibilità di espressione artistica e di auto-osservazione come processo della consapevolezza di sé. Molti artisti hanno usato questo strumento attribuendo un senso universale all’auto-esibizione. A tutti questi temi aperti si propone di dare risposta una conferenza internazionale organizzata a Roma in collaborazione tra John Cabot University, il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma Tre e l’Institute of Network Culture di Amsterdam. Comitato scientifico e organizzativo: Donatella Della Ratta (JCU), Geert Lovink (INC), Teresa Numerico (Uniroma Tre), Peter Sarram (JCU). Chiusura del Convegno “Fear and Loathing of the Online Self: A Savage Journey Into The Heart of Digital Cultures” organizzato da Donatella Della Ratta e Peter Sarram (John Cabot University), Geert Lovink (Institute of Network Cultures) e Teresa Numerico (Università Roma Tre), 22, 23 e 24 Maggio a Roma. INFO http://networkcultures.org/online-self/ ![]() SOLETERRE: OGGI IN MAROCCO IL LANCIO DELLA CAMPAGNA “Bin.Com- LA VITA DI UN BIMBO NON È UN GIOCO!” realizzata dal “Collettivo per il diritto del minore alla protezione familiare” www.enfancemaroc.org/bincom/ Oggi, martedì 23 maggio, la Fondazione SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE, come parte del “Collettivo per il diritto del minore alla protezione familiare” (CDEPF) composto da più di 10 associazioni marocchine ed internazionali, di cui è capofila l’italiana Ai.Bi, annuncia il lancio in Marocco della campagna online “Bin.Com - LA VITA DI UN BIMBO NON È UN GIOCO” (www.enfancemaroc.org/bincom/), realizzata nell’ambito del progetto “Tous autour de l’enfance” dedicato ai bambini abbandonati ed in particolare a quelli di madri nubili. La conferenza di presentazione della campagna si è tenuta presso la Biblioteca Nazionale del Regno del Marocco a Rabat ed è stata moderata dal giornalista marocchino Abdellah Tourabi con la presenza di testimonial nazionali e internazionali provenienti dal mondo dello sport, del cinema e dell’arte. Ogni giorno in Marocco si contano circa 80 nascite di bambini concepiti fuori dal matrimonio, per un totale di circa 30.000 nascite all’anno: bambini che forse non saranno mai registrati all’anagrafe perché, pur essendo quest’ultimo un diritto acquisito, spesso le madri nubili – spaventate, intimidite o semplicemente disinformate – non lo esercitano. Non avendo un reddito, né una dimora, il 36% di queste madri, d’età inferiore ai 25 anni, si vede obbligata ad abbandonare il proprio bambino. “Bin.Com”, infatti, è una campagna di comunicazione che ha come obiettivo quello di difendere e promuovere la tutela dei diritti sociali ed economici dei minori in stato o a rischio di abbandono rafforzando il ruolo delle organizzazioni della società civile impegnate sul tema. Il logo e il visual della campagna rappresentano un puzzle, scelta che ha come intento quello di creare un “paradosso” con lo slogan della campagna: “la vita di un bimbo non è un gioco”. L’iniziativa è parte integrante di “Tous autour de l’enfance” progetto di cui è capofila l’ONG italiana Ai.Bi., che dal 2015 è attivo per contrastare il fenomeno dell’abbandono attraverso attività di sensibilizzazione su piattaforme nazionali e iniziative di advocacy politico-istituzionali. Il progetto è finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo). «È ormai un dato acquisito che uno dei percorsi fondamentali per lo sviluppo sociale e affettivo di ogni bambino sia la qualità della relazione con la propria mamma sin dai primi giorni per un naturale processo di attaccamento – come afferma Damiano Rizzi, presidente di SOLETERRE – per questo non si può accettare questo stato di cose e bisogna agire per tutelare i diritti di questi bambini e delle loro madri, prima fra tutti quello di poter vivere insieme». SOLETERRE è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre sole”. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. I progetti di Soleterre hanno come obiettivo privilegiato l’area materno infantile con attività specifiche volte alla prevenzione della violenza e dello sfruttamento nei confronti delle donne finalizzati alla loro inclusione sociale. Soleterre in Italia ha contribuito alla creazione della rete “Tiziana Vive”, composta da 11 associazioni che lavorano ogni giorno per la prevenzione della violenza nei confronti delle donne e dei loro bambini (www.tizianavive.org). www.soleterre.org ![]() Aperte le iscrizioni ai laboratori dedicati a suono e movimento 5 - 7 Maggio \ workshop sul suono con Jasna Veličković 20 - 21 Maggio / workshop per movers con Marta Ciappina C32 Performing Art Workspace Forte Marghera, Via Forte Marghera Venezia Mestre Live Arts Cultures, associazione culturale dedicata alla sperimentazione nelle arti performative, annuncia l'apertura delle iscrizioni ai laboratori primaverili su suono e movimento on Jasna Veličkoviće Marta Ciappina Ripartono le offerte formative di Live Arts Cultures dedicate a danzatori e sperimentatori sonori. I primi due appuntamenti della stagione saranno condotti da Jasna Veličković, compositrice serba e inventrice dello strumento musicale Velicon e Marta Ciappina, danzatrice e didatta attiva all'interno della compagnia MK, gruppo di punta della scena contemporanea guidato da Michele Di Stefano - Leone d'Argento alla Biennale Danza di Venezia del 2014. 5, 6, 7 MAGGIO 2017 THE MAGNETIC ATTRACTION OF MUSIC WORKSHOP ON CREATIVE SOUND TECHNOLOGY Condotto da Jasna Veličković Compositrice, musicista e inventrice, Jasna Veličkovićsi interessa dal 2008 ai vari livelli d'interferenza tra campi magnetici e musica, esplorando la tecnologia e la sua influenza nel mondo dell'arte. Durante la realizzazione della serie Shadow Studiesinizia a utilizzare coils e campi magnetici, giungendo all'invenzione di un nuovo strumento musicale: il Velicon. Il workshop è finalizzato alla costruzione e alla pratica di questo particolare strumento musicale. I partecipanti impareranno a usare i magneti come induttori e fonti sonore, facendo esperienza della natura mutevole e volatile dei suoni magnetici. Saranno esplorate tecniche utili a comprendere il comportamento dei magneti e dei loro suoni. Il Velicon è un sistema adatto alle performance live e all'improvvisazione; dotato di un suono innovativo, puro e trasparente, la sua pratica coinvolge da vicino le relazioni suono-movimento. Nella sua forma attuale, lo strumento è stato sviluppato grazie al contributo di ingegneri come Kostantin Leonenko e Clare Gallagher all'interno di istituzioni come lo Studio for Electro-Instrumental Music di Amsterdam, la Gaudeamus Music Week di Utrecht, il Center for Interdisciplinary Research in Music Media and Technology di Montreal e il Centro de Cultura Digital di Mexico City. I partecipanti impareranno a elaborare e impiegare lo strumento e potranno portare con loro quanto costruito durante il workshop per procedere con la pratica musicale a laboratorio concluso. Trattandosi di uno strumento nuovo, per frequentare il laboratorio non sono richieste specifiche conoscenze: il workshop si rivolge a musicisti esperti desiderosi di ampliare i loro mezzi di espressione ma anche a curiosi, sperimentatori e performer volonterosi di esplorare le possibili relazioni tra suono, movimento e tecnologia. Il workshop terminerà con una restituzione aperta al pubblico la sera del 7 maggio. Jasna Veličković Compie il suo ingresso nel mondo della musica come pianista e compositrice classica. Dopo aver completato i suoi studi a Belgrado, si trasferisce in Olanda dove prosegue la sua educazione. Durante la sua carriera ventennale sviluppa numerose composizioni eseguite in festival come l'ISCM World Music Days, il New York MATA Festival, la Biennale di Zagabria, il Gaudeamus Music Festival. Nel 2007 è insignita del 28° Irino Prize di Tokyo cha va ad affiancare lo Slavenski Award (1998) e i Mokranjac Awards (2001, 2006). Nel 2011 riceve una menzione d'onore dall'UNESCO Rostrum of Composers. CHIUSURA ISCRIZIONI 24 Aprile 2017 SESSIONI DI LAVORO Dal 5 al 7 maggio, dalle 10:30 alle 17:30 (con pausa pranzo) COSTO Sconto STUDENTI e per le iscrizioni ricevute entro l'8 marzo: € 150 + tessera annuale Live Arts Cultures 2017 (10 euro) Altrimenti: 180 € + tessera annuale Live Arts Cultures 2017 (10 euro) Il costo include 18 ore di pratica e apprendimento, materiale per la costruzione del proprio Velicon, pasti. COME ISCRIVERSI Inviare una mail recando nell'oggetto "Magnetic Music" a: [email protected] Vi chiediamo di allegare un breve CV per meglio comprendere la composizione delgruppo di lavoro. 20 e 21 MAGGIO BRILLIANT MIND AND POWERFUL BODY WORKSHOP PER MOVERS Condotto da Marta Ciappina Il workshop si presenta come un singolare kit di training somatico ed intellettuale per “sopravvivere” sulla scena contemporanea con corpo vigile e mente brillante. Al centro della riflessione ipotizziamo l’apprezzamento di condizioni fisiche prismaticamente smontate e disponibili al cambiamento ed un gioco combinatorio fra sistema ed istinto. Vengono assegnate istruzioni semplici, prive di contraddizioni e stratificate, il corpo viene scisso negli elementi costituenti, la logica del movimento è considerata virtù per ridefinire il corpo, la dialettica dispositivo per affinare ed espandere le composite fisicità del mover. Senza mai sottrarre lo sguardo dall'irreprensibilità del gesto, è dato valore a tattiche ed intuizioni private che mettano a punto una corporeità limpida, mai illustrativa, in cui domina un'attività pura che non dialoga con la maniera e la riproduzione di modelli. La pratica è connotata da una compiuta semplicità per lasciare spazio all'elaborazione libera di un'esperienza orientata intorno ad un assunto dichiarato e rendere omaggio a sapienza e perizie personali. Il laboratorio è dedicato a chi ha posto al centro della propria ricerca l'allenamento del pensiero, del corpo e dell'utopia. Sono aperte a tutti i performers poiché il metodo di lavoro si deposita su più strati, nell'ambizione di mettere il mover in condizione di estrinsecare le proprie abilità, affidando al singolo compiti adeguati e misurati. Il processo nel tempo desidera proteggere la prensilità del pensiero, trasformare i dati dell'esperienza e creare nuove acquisizioni sfibrate dell'inessenziale. Marta Ciappina Danzatrice e didatta, Marta Ciappina si forma principalmente a New York al Trisha Brown Studio e al Movement Research studiando con Diane Madden, Juliette Mapp, Jeremy Nelson, Vicky Shick, Andrew Harwood, Kirstie Simson, Ori Flomin, K.J. Holmes, John Jasperse. Come danzatrice collabora, tra gli altri, con John Jasperse Company (New York), Luis Lara Malvacias (New York), Gabriella Maiorino (Amsterdam), Ariella Vidach – AiEP (Milano), Motus (Parigi), Daniele Albanese_Compagnia Stalk (Parma), Compagnia Daniele Ninarello (Torino). Dal 2013 collabora con la compagnia MK, gruppo di punta della scena contemporanea, guidato da Michele Di Stefano (Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia del 2014). Nel 2015 inizia la collaborazione con Alessandro Sciarroni per il progetto “Turning”, performance site specific presentata al MAXXI di Roma. Nel 2016 affianca Sciarroni in qualità di assistente alla coreografia per “Turning_motion sickness version”, spettacolo commissionato dall’Opéra de Lyon.Nello stesso anno lavora con la compagnia svizzera Cie Tiziana Arnaboldi ed apre la collaborazione con Chiara Bersani per i progetti “Goodnight, peeping Tom” e “The Olympic Games”, produzione K3 Tanzplan Hamburg, creata in sinergia con Marco D’Agostin. Affianca all’attività di danzatrice quella di pedagoga, sia come parte integrante del corpo insegnanti del Balletto di Roma, sia organizzando annualmente un fitto programma di classi e workshop per danzatori ed attori. CHIUSURA ISCRIZIONI 14 Maggio 2017 SESSIONI DI LAVORO Dal 20 al 21 maggio, dalle 11:00 alle 17:00 (con pausa pranzo) COSTO Sconto STUDENTI e per le iscrizioni ricevute entro il 30 marzo: 70 € + tessera annuale Live Arts Cultures 2017 (euro 10) Dopo il 30 marzo: 85 € + tessera annuale Live Arts Cultures 2017 (euro 10) COME ISCRIVERSI Inviare una mail recando nell'oggetto "Brilliant Mind" a: [email protected] Live Arts Culturesnasce nel gennaio 2014 come associazione culturalecuratrice diC32 performing art work space, spazio di produzione e formazione per artisti nell'ambito delle arti dal vivo: impegna il primo piano del capannone Palmanova all'interno di Forte Marghera (Venezia Mestre), ex area militare oggi abitata da una pluralità di soggetti e gestita dalla Fondazione Forte Marghera per conto del Comune di Venezia. L'associazione si occupa di accogliere produzioni locali e internazionali, di proporre un calendario di appuntamenti formativi, dell'organizzazione di un festival nonché dell'organizzazione di altri eventi dedicati alla formazione del pubblico proponendosi anche in altri locali della città. Gli ambiti di interesse si contraddistinguono per ricerca, qualità, professionalità, attraversando i vari linguaggi del live performing con particolare attenzione al contemporaneo: danza, musica, teatro, performance art, nuove tecnologie. L'associazione è frutto dell'unione di due soggetti: C32 performing art work space, nato nel 2012 all'interno di Forte Marghera, ed electronicgirls, etichetta discografica indipendente dedicata all'impegno delle donne nella musica elettronica del passato e del presente. Lasciato per molti anni all'incuria e in stato di abbandono, il capannone 32 è stato recuperato e allestito come spazio prove dotato di tappeto danza, impianto audio e luci, sala prove per musicisti, zona living per i momenti di studio e incontro. Live Arts Cultures cura e mantiene il luogo, realizza e gestisce la programmazione, l'ospitalità di artisti internazionali e di compagnie del territorio che possono così mettere in opera i loro progetti utilizzando lo spazio e la strumentazione tecnica. L'operazione è curata da un gruppo di artisti che divengono così operatori culturali capaci di rispondere alla necessità di creare competenze, favorire la qualità, educare il pubblico, sostenere le produzioni giovanili anche al di fuori dei luoghi accademici e istituzionali che faticano ad assorbire i linguaggi del contemporaneo. 1. Salve, poetessa Annamaria, è trascorso qualche anno, dal nostro precedente Dialogo pubblico. In cosa è cambiata, la tua carriera letteraria? Ogni anno è un salto nel futuro ed un incontro verso il prossimo. Credo che il tempo sia un grande mediatore e ci dà gli strumenti per migliorarci. Diciamo che gli incontri, l’ascolto, la lettura sia interiore che protesa alla conoscenza di altri, mi hanno dato modo di ispirarmi. Da poco è uscito anche un mio nuovo libro: “Dalla Cenere al Volo”Augh! Edizioni del Gruppo Alter Ego di Viterbo. È stata una nuova scommessa o un parto letterario, poiché in quest’opera ho concentrato quello che in questi anni mi ha arricchita. Difatti vi sono più generi letterari: brevi racconti, poesie ed aforismi. Una sorta di canzoniere ma non solo. Oggi c’è bisogno di umanità e per farlo c’è bisogno di scendere tra la gente e di restare umili. Solo con questi passi, (come è il titolo della mia prima lirica scritta), possiamo fare grandi risultati. Ad oggi, posso dire che come “Operatrice culturale” non mi sento ancora arrivata, ma in cammino. Sono lieta poi che le mie parole possano essere di conforto, aiuto, slancio e sono poi tradotte in inglese e in spagnolo. Dal 2014 sono giornalista freelance per la Free lance International Press e direttore di Deliri Progressivi (www.deliriprogressivi.com). Da settembre 2016, sono il Presidente di una associazione Artistico Culturale e cerco di promuovere e diffondere la cultura come posso. 2. Qualche giorno fa, ho ascoltato, sull'emittente toscana, Radio Nova, una Tua Intervista. Congratulazioni, Nuova Presidentessa dell'Associazione ''Nuovi Occhi Sul Mugello''. Di cosa si occupa... La Vostra Associazione, Annamaria? L’associazione è stata una sfida. Un bel progetto culturale e solidale nato per dare all’arte la sua giusta parte. Insieme con Serena Latini, co-ideatrice ed ex Presidente della stessa, abbiamo dato vita a qualcosa di magico che entra e fa spazio nel cuore e nella mente, gettando radici e costruendo memorie. Il tutto è supportato egregiamente dai due Amici e cofondatori Alessandro Brugioni e Roberto Bruno e dai soci che ogni anno su affiancano con entusiasmo. Da settembre con nuove rielezioni sono il nuovo Presidente. Abbiamo un duplice scopo: di valorizzazione del territorio e di attenzione alle realtà in difficoltà in loco. Il nostro intento è proteso quindi alla sensibilizzazione e ad operare, donando aiuto concreto a quelle realtà difficili che sono sul nostro territorio - area del Mugello, con concorsi, laboratori, eventi, attività. Uniamo la cultura e l’umanità. La nostra associazione fornisce poi un servizio editoriale con le Edizioni N.O.S.M., dove puntiamo e seguiamo il talento dei nostri soci. 3. Quali Sono i Tuoi Progetti, per il Futuro. Continuare a perseverare cercando di seminare con amore, amicizia ed umanità vera. E come diceva Papa Wojtyla: “Se sbaglio mi corriggerete” :) Ringrazio Moltissimo la poetessa, Annamaria Pecoraro, per la Disponibilità e per L'Amicizia web, Dimostrata! Vince, Scriban Poeta. Grazie a te Vincenzo ed a tutti i lettori. Per chi vorrà restare in contatto questi sono i nostri riferimenti: Pagina FB: https://www.facebook.com/nuoviocchisulmugello mail: [email protected] sito: www.nuoviocchisulmugello.it Intervista a cura di Vincenzo Cinanni ![]() SOLETERRE PER IL 15 FEBBRAIO XV GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL CANCRO INFANTILE presenta il dossier “SALUTE È GIUSTIZIA SOCIALE” «Solo un Sistema Sanitario Pubblico può davvero curare il cancro» Mercoledì 15 febbraio, in occasione della XV GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL CANCRO INFANTILE (International Childhood Cancer Day, ICCD), l’Organizzazione Umanitaria SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE presenta il dossier “SALUTE È GIUSTIZIA SOCIALE” incentrato sul suo Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica (PIOP). Costruito sull’esperienza in 6 Paesi in 3 continenti, Italia compresa, il dossier traccia un quadro delle diseguaglianze nella cura del tumore pediatrico e spiega come sia necessario investire sulla sanità pubblica per vincere la sfida globale contro il cancro. L’OMS stima che nel 2030 saranno diagnosticati 21,4 milioni di tumori, quasi il doppio rispetto al 2008. Una crescita esponenziale che vede i Paesi a basso e medio reddito in prima linea contro la piaga del secolo: qui, dove i tassi di sopravvivenza sono più bassi, si avranno il 60/70% dei tumori globali. L’ineguaglianza sociale alla base della malattia si mostra particolarmente evidente nel cancro pediatrico. L’80% dei tumori infantili si presenta già oggi nei Paesi più poveri. Essi sono l’1% dei casi totali di cancro nei Paesi ad alto/medio reddito, ma ben il 4% in quelli a basso reddito. La differenza nei tassi di sopravvivenza segna un'ulteriore diseguaglianza. In occidente sopravvive il 75-85% dei bambini a cui viene diagnosticato un cancro, nei Paesi a medio e basso reddito tra il 50 e il 20%. Per bambini e adolescenti con il cancro, l’assenza di una copertura sanitaria universale porta a diagnosi tardive, abbandono delle cure e difficoltà nel procurarsi medicinali o seguire il follow-up. Anche in ITALIA, nonostante la presenza di un sistema sanitario pubblico, la mancanza di risorse in sanità e la tossicità finanziaria del cancro, compromettono i risultati delle terapie e mettono a rischio le risorse finanziarie delle famiglie. «Sconfiggere il cancro è una delle più grandi sfide per la salute dell’intero genere umano – dice Damiano Rizzi, presidente di Soleterre - Nel nostro lavoro abbiamo toccato con mano come la possibilità di ammalarsi di cancro e di curarsi dipenda da diversi fattori sociali, ambientali, economici e politici. Dal nostro osservatorio è più che mai chiaro come solo sistemi sanitari pubblici, finanziati con la fiscalità generale e gestiti da una pluralità di soggetti, con il diretto coinvolgimento dei cittadini, siano la sola risposta credibile per arginare le morti dei prossimi anni. L’ineguaglianza nella cura del cancro appare evidente nei Paesi in via di sviluppo, ma se il nostro sistema sanitario pubblico non verrà nutrito delle risorse umane ed economiche necessarie, anche in Italia guarire dal cancro diventerà una questione di ricchi e poveri». Con l’obiettivo di innalzare i tassi di sopravvivenza nei Paesi in via di sviluppo e garantire cure di qualità in Italia, Soleterre ha sviluppato il Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica (PIOP), un intervento multidisciplinare con azioni che includono educazione alla salute, diagnosi precoce, sostegno psico-socio-educativo, accoglienza e networking. Nel 2015, il PIOP ha coinvolto 10 ospedali, 29 associazioni e 18 enti pubblici in sei Paesi (Italia, Ucraina, Marocco, Costa d’Avorio, Uganda e India) e garantito sostegno a più di 18.000 beneficiari tra bambini malati, familiari, medici e personale sanitario. Tra questi in particolare: - 1395 NUCLEI FAMILIARI hanno beneficiato del fondo d’emergenza per le famiglie meno abbienti; - 347 tra MEDICI, INFERMIERI E ALTRE FIGURE SOCIO-SANITARIE sono stati formati sul tema dell’oncologia pediatrica; - 293 famiglie ospitate nelle CASE DI ACCOGLIENZA in Ucraina, Costa d’Avorio, Uganda e India hanno beneficiato di vitto e alloggio, supporto psicologico, attività ricreative. Attualmente SOLETERRE ha all’attivo la campagna sms “GRANDE CONTRO IL CANCRO”, una raccolta fondi per finanziare il PIOP e attraverso cui si potranno realizzare diagnosi accurate e tempestive, fornire medicine antitumorali e attrezzature mediche, formare medici, garantire supporto psicologico, attività ludiche e accoglienza in Italia e nei Paesi poveri dell’Africa e dell’Est Europa in cui Soleterre opera (Ucraina, Marocco, Costa d’Avorio, India, Uganda). È possibile donare attraverso l’invio di un SMS solidale da 2 euro al numero 45515 con TIM, Vodafone e Wind e da 5 o 10 euro con Tim, Infostrada e Vodafone da rete fissa. SOLETERRE è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre sole”. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. Interviene con strategie di pace per favorire la risoluzione non violenta delle conflittualità e per l’affermazione di una cultura di solidarietà. Adotta metodologie di partenariato e di co-sviluppo per promuovere la partecipazione attiva dei beneficiari degli interventi nei Paesi di origine e in terra di migrazione e garantire la loro efficacia e sostenibilità nel tempo. www.soleterre.org ![]() Lo Zingarelli 2017: arrivano i “cosplayer” e le “camgirl” Da ERASMUS ai DONUT, oltre 1000 nuove voci e significati nella nuova edizione del vocabolario della lingua italiana. Tra queste: BACCHE DI GOJI, BUSINESS PLAN, DRIBBLOMANE, CONFETTATA, MEETUP, FOTORINGIOVANIMENTO, CATTIVISTA, CAROGNAGGINE, PICOTAGE, LUOGOCOMUNISMO Vanno ai raduni, alle fiere, alle feste a tema. Cantano e ballano con le sigle dei cartoni animati della loro infanzia, indossando i panni dei loro personaggi più amati. E ora I COSPLAYER conquistano uno spazio nella lingua italiana entrando nello Zingarelli 2017. “Chi è appassionato di COSPLAY” che sarebbe “il passatempo consistente nel travestirsi, da personaggi dei videogiochi, fumetti, film o letteratura fantasy per ritrovarsi in raduni, convegni…” . Così riporta il vocabolario edito da Zanichelli. E’ una delle 1000 nuove voci e significati entrati nella nuova edizione. Lo Zingarelli 2017 ogni anno accoglie parole, locuzioni nate per innovazioni culturali, tecnologiche e di costume. Come un notaio registra queste nuove forme di espressione, modi di dire, sinonimi che arricchiscono il nostro linguaggio. E vanno a sommarsi alle oltre 145mila voci, 380mila significati che compongono la nuova edizione. E se il cosplayer si traveste per gioco, la CAM GIRL è una: “giovane donna che, tramite una webcam, offre in Internet fotografie e filmati erotici o pornografici a pagamento”. Parole che sono testimonianze del nostro tempo. Così come gli SPEED DATE (incontro di pochi minuti tra più persone organizzato allo scopo di trovare un partner). E il DONUT la ciambellina fritta ricoperta di glassa e codette colorate, di cui Homer Simpson della serie tv The Simpson, è goloso. Che Italia è quella raccontata dallo Zingarelli 2017? E’ quella dei MEETUP (sito che mette in contatto persone che hanno interessi comuni. Incontro organizzato tramite tale sito) e dei JAMBOREE (raduno degli scout). L’Italia della CONFETTATA (allestimento di tavoli con vari tipi di confetti a disposizione degli invitati a un pranzo di nozze, a un battesimo etc…); delle BACCHE DI GOJI (frutti rossi del Lycium barbarum, ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti, di uso tradizionale nella medicina cinese); dei BUSINESS PLAN (piano industriale). L’italiano del 2017 fa il FOTORINGIOVANIMENTO (tecnica di ringiovanimento della pelle mediante l'applicazione di una sorgente di luce laser o pulsata per stimolare la produzione di collagene) magari con la LUCE PULSATA. Oppure il PICOTAGE (tecnica di rigenerazione della pelle, soprattutto del viso e del collo, mediante iniezioni intradermiche di acido ialuronico, al fine di stimolare la produzione di collagene). Nel calcio è un DRIBBLOMANE (linguaggio del giornalismo sportivo, chi eccede nel dribblare gli avversari); CATTIVISTA (nel linguaggio giornalistico, che (o chi) dimostra cattivismo); non lesina CAROGNAGGINE (caratteristica di chi è una carogna); ed eccede nel LUOGOCOMUNISMO (nel linguaggio giornalistico, tendenza a usare frasi fatte, argomenti banali e scontati). Il vocabolario ha accolto l’ERASMUS (programma finanziato dall'Unione europea che prevede per gli studenti il soggiorno in un Paese europeo per motivi di studio). E l’EMOJI (piccola icona usata nella messaggistica digitale e nei social network, che raffigura faccine, oggetti, animali, ecc.); DEM nel linguaggio giornalistico, appartenente al Partito Democratico. Ma lo Zingarelli 2017 contiene anche 115 definizioni d’autore: da Giorgio Armani a Carlo Verdone riflessioni su parole del vocabolario da personalità della cultura, della scienza, dello sport e del costume italiani. Il dizionario è disponibile anche in versione digitale: consultazione online e offline, applicazione iOS e Android. . lo Zingarelli 2017 Vocabolario della lingua italiana A cura di Mario Cannella, Beata Lazzarini ANNUALMENTE AGGIORNATO |
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