(*) img presa dalla rete Apre i battenti il prossimo mese a Rho-Fiera Milano (14/17 feb-13 dalle 8.30 alle 19.00) la Borsa Internazionale del Turismo, meglio nota con l’acronimo BIT. State programmando il viaggio dei vostri sogni? Siete interessati a visitare le città d’arte in Italia? Volete concedervi un tour in Europa o nel mondo? Avete in mente qualche località affascinante ed esotica dove trascorrere le vostre prossime vacanze? Al BIT potrete trovare le risposte a tutte queste domande, farvi un’idea della località che intendete visitare, e raccogliere molte informazioni e tanto materiale per programmare al meglio i vostri soggiorni nella meta che avete scelto. Numerose sono le offerte che gli stand, suddivisi per aree geografiche, vi potranno proporre per soddisfare ogni vostra curiosità e per stuzzicare il vostro appetito di vacanzieri. Per chi non ha in mente uno specifico itinerario, o per quelli che non possono permettersi un viaggio costoso, una visita al BIT costituisce comunque un lungo sogno ad occhi aperti e un modo interessante per occupare una giornata. Oltre all’aspetto più ludico costituito dalle lunghe passeggiate che vi concederete tra gli stand degli espositori, un giretto alla Fiera è anche l’occasione per approfondire, scoprire e conoscere molti aspetti culturali e storici dei Paesi o delle città che incontrerete lungo il vostro tragitto. Per info per raggiungere i padiglioni di Rho-Fiera Milano, in treno, in auto o con la metropolitana: http://bit.fieramilano.it Eugenio Nascimbeni
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Quante prove attraversano la vita di ognuno! In queste "chiamate" di scelta, sentire e capire in anticipo, quello che sarà, è il rischio! Perdere di vista lo scopo, può fare cadere in tentazioni e/o errori... cosa fare allora?.. Un grande respiro, contare fino a 10 e al massimo, confidare nella "voce" amica, che vuole poi solo il nostro bene! Un caffè d'inizio settimana...che sia aromaticamente energetico! ♥ Dulcinea ♥ (tratta da https://www.facebook.com/groups/virtual.coffee.bar/) (*) img tratta dalla rete “Santoro … lei è andato all’università o ha fatto le scuole serali?” Durante la trasmissione televisiva di Santoro, giovedì scorso, ospite l’on. Berlusconi, sono venute fuori battute di questo tipo, pronunciate con un tono che puzzava di irrisione e sembrava di assistere a una farsa. Le battute sulle scuole serali sono andate avanti su questo tono: “ Ma lei Santoro ha capito o non ha ancora capito?” “ Non ho capito … io sono andato alle scuole serali..” Io credo che chi porta in campo le scuole serali per sottolineare la non cultura o addirittura la “mancanza di comprendonio” abbia verso coloro che le hanno frequentate, i cosiddetti “studenti lavoratori”, almeno un debito di riconoscenza, anche se nessuno lo ha mai rivendicato. Quelli che, come me, hanno frequentato le scuole serali sono quelli che a partire dal dopoguerra hanno ricostruito un’Italia distrutta, lavorando il giorno e studiando la sera, magari finendosi gli occhi la notte e togliendo ore al sonno. Ragazzi che si alzavano la mattina alle cinque per andare a lavorare in fabbrica o peggio in stanzoni dove si gelava d’inverno e si puzzava di sudore e unto dei telai in estate. Ci sono voluti molti anni perché il sogno di chi faceva le serali, il grande sogno di costruire un paese dove i loro figli avrebbero potuto studiare nella scuola pubblica magari fino all’università, si avverasse e solo dopo generazioni molti di quelli che erano nipoti di reduci e figli di operai si sono diplomati e laureati. Oggi certe battute fanno ricordare quello che è costato ai ragazzi delle scuole serali far rinascere il paese e produrre quella ricchezza che avrebbe dovuto essere spartita con eguaglianza … (quante volte questa parola ci ha consolati mentre stanchi, ma tenaci, andavamo a scuola dopo il lavoro, con l’illusione di sentirci “studenti “ a tutti gli effetti) questa ricchezza, dicevo, è andata a finire, certo non si sa bene come, nelle tasche di quei signori che ora dileggiano chi le ha prodotte. Noi non imparavamo a parlar greco ne’ latino … parlavamo toscano e anzi … pratese, ma ci guadagnavamo onestamente il pane quotidiano e amavamo la “nostra” scuola. Chi offende le scuole serali oggi ha governato l’Italia negli ultimi anni cercando sistematicamente di distruggere la scuola pubblica e il nostro grande patrimonio culturale, e penso tristemente che andando avanti così i ragazzi del futuro dovranno tornare alle “scuole serali” dopo essere stati però tutto il giorno a cercare un lavoro che non c’è più. Non posso fare a meno di dire a questa gente che non conosce nemmeno il senso della cultura, che noi, noi delle “scuole serali” siamo la schiera di coloro che hanno fatto la storia, quella pulita. Mi aspettavo che Santoro rispondesse alle battute di Berlusconi sulle serali più o meno così: “Almeno loro la laurea non se la sono comprata con i soldi pubblici” (lettera pubblicata il 17 u. s. da “Il manifesto”) Dunia Sardi (*) img tratta dal web Uno tra gli esempi più fulgidi del grande spirito di sacrificio che anima da sempre le donne carniche è costituito da quanto fecero le “portatrici” nel corso della prima Guerra Mondiale. Queste donne, a rischio della loro stessa vita, considerato che erano esposte al tiro dei cecchini, trasportavano viveri e munizioni ai soldati che combattevano sulle prime linee poste a ridosso delle Alpi. Sopportando il peso delle gerle, robusti cesti che spesso sfioravano i 40 kg, raggiungevano gli avamposti italiani in cima alle montagne, superando dislivelli superiori ai mille metri. Una tra le più famose portatrici fu Maria Plozner Mentil, sposa e madre, che fu colpita a morte da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916 alla Casera Malpasso posta a quota 1619 nel settore ALTO BUT. Il suo sacrificio fu a tal punto encomiabile che a lei fu intitolatala caserma degli alpini di Paluzza (UD), unico caso, almeno in Italia, di un edificio militare intitolato ad una donna. Per ricordare il suo straordinario spirito di abnegazione, e più in generale quello di tutte le donne carniche che aiutarono i soldati nel corso di questo sanguinoso conflitto, l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le conferì nel 1997 la medaglia d’oro al valor militare. A questo link http://www.museograndeguerratimau.it/index.html il ricco sito del bellissimo museo di Timau dedicato alla Grande Guerra, con molti ed interessanti approfondimenti. Un bellissimo romanzo che tratta l’argomento è “Bucce d’arancia sul fronte di nord est” di Claudio Calandra <Falzea Editore>. Eugenio Nascimbeni Siete tutti invitati a collaborare seguendo piccole regole: 1) gli articoli non devono essere solo 1 semplice copia ed incolla, 2) anche di 500 battute ma la qualità è importante, secondo il frutto delle capacità personali. 3)Il tutto in formato word. 4)Contenere la foto in jpg e dire se è personale o presa dalla rete. 5)Per comunicati stampa e/o promozionali sia citato sempre l'ente/organizzazione comprensivo dei contatti. 6) inviare ESCLUSIVAMENTE a [email protected], lo staff verificherà e pubblicherà opportunamente diffondendo nelle sezioni stabilite :) Grazie dell'attenzione Staff di DELIRI PROGRESSIVI ..Musica Oltre le Parole... www.deliriprogressivi.com www.facebook.com/DeliriProgressivi Ecco i luoghi dove è arrivato DELIRI PROGRESSIVI dal 19 dicembre2012 al 15 gennaio 2013 "Deliri"nasce come provocazione.... ed è musicale in onore anche ai Delirium... noto gruppo poi degli anni 70 che hanno dato il via al rock progressivo... dentro raccogliamo arte/musica/cultura/poesia...a 360°. Ho fondato il sito DELIRI PROGRESSIVI perchè credevo e credo nella cultura. In solo 1 mese siamo a più di 20000 pagine lette con una risonanza notizia che va dai 1500-2000 visite il che non è poco! Grazie a voi e a tutto lo staff. Non c'è bisogno di registrarsi o altro,quindi... Votate!Votate!Votate! e ogni vostro contributo è ben accetto!!! Grazie mille! http://www.net-parade.it/cgi-bin/link.aspx?utente=deliriprogr ♥ Dulcinea ♥ Director di DELIRI PROGRESSIVI ..Musica Oltre le Parole... www.deliriprogressivi.com www.facebook.com/DeliriProgressivi (*) img. tratta dalla rete Volere ricominciare e promuovere. Dicono che sono idealista...io oserei dire ottimista. In un mondo che conta l'umanità sulle dita, vorrei allora essere "contagiosa" e sfiorare con le parole, vere e sincere, godendo insieme le stelle di un cielo, che attraversa ognuno di noi. Ogni attimo, ogni pensiero condiviso sia la certezza che oltre tutto e tutti, NOI abbiamo ancora tanta strada da fare e da fare davvero brillare. Una tazza gigante in memoria non del passato...ma del presente!!! Un abbraccio ed a presto ♥ Dulcinea ♥ (tratta da https://www.facebook.com/groups/virtual.coffee.bar/) I riti e le tradizioni che sopravvivono in tanti luoghi d’Italia fanno parte del nostro patrimonio culturale. È dunque lodevole che queste antiche cerimonie propiziatorie siano ancora officiate, ed ammirevole il fatto che non venga smarrito il senso di appartenenza alla comunità. Fra le tante che ancora ai giorni nostri vengono celebrate, una particolarmente suggestiva è la “Femenata”, ricorrenza che nella notte del 5 gennaio di ogni anno vede la conca di Paularo (UD), nell’alta Carnia, un territorio a ridosso della catena alpina e permeato di leggende e magie, accendersi di grandi croci di legno infuocate, retaggio di quelle genti celtiche che hanno popolato le vallate della zona. La “Femenata” (ndr: “donnaccia” che simboleggia la negatività) è una struttura di legno molto grande che viene innalzata su dossi che sovrastano l’abitato. Viene ricoperta di materiale di scarto come fogliame, stoppie, paglia e altro, dopodiché viene incendiata. Mentre lingue di fuoco s’innalzano alte nel cielo, si cerca di prevedere come sarà l’annata inseguendo con lo sguardo i lapilli che si sollevano. Se si dirigono verso levante il raccolto sarà abbondante, se s’indirizzano i presagi saranno negativi. Al termine della cerimonia i partecipanti al rito passano di casa in casa recitando una canzone beneaugurante e chiedendo cibo e bevande che poi, a conclusione della serata, verranno consumati tutti insieme. Per approfondimenti, potete consultare il sito del comune di Paularo al seguente link: http://www.comune.paularo.ud.it/manifestazioni.aspx?id=2 o quello dell’associazione culturale Ravinis : http://www.ravinis.it/Femenata.htm Un bel video che riprende i momenti salienti della manifestazione è a disposizione! Eugenio Nascimbeni |
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