PIERO PELÙ IL 18 OTTOBRE ARRIVA IN RADIO IL BRANO INEDITO “MILLE URAGANI” IL 19 NOVEMBRE ESCE LA RACCOLTA CON DUE INEDITI “IDENTIKIT” Dopo tre anni di ininterrotti successi con i LITFIBA (oltre 60 date in Italia e in Europa di fronte a circa 300.000 spettatori, un disco d’oro e uno di platino) e l’annunciata pausa della band, PIERO PELÙ torna in radio con il brano inedito “Mille Uragani”, un’esplosione rock che anticipa l’uscita di “IDENTIKIT” (TEG/Sony Music), una raccolta che identifica il percorso artistico solista del rocker fiorentino dal ‘99 ad oggi. “Identikit” sarà disponibile dal 19 novembre su cd e negli store digitali: un viaggio attraverso le anime di Piero, un artista da sempre poliedrico che ha saputo trasportare con successo la sua essenza di rocker energico non solo nella musica ma anche in teatro e in televisione. «“MILLE URAGANI” – spiega Piero Pelù – è una song molto particolare che musicalmente mi evoca qualcosa della pre new wave bowiana berlinese ma che poi sconfina in parti quasi dark metal e hard southern rock, le chitarre di Fede Poggipollini ci danno dentro senza se e senza ma, anche il basso di Ciccio Licausi (ex Negrita) martella e trascina come un ossesso, spaziano le tastiere di Megahertz (Morgan) e ci dà dentro come un’anguilla rock il grande Luca Martelli che tanti di voi già conoscono e amano, alcuni interventi di chitarre sono anche di Saverio Lanza già mio compagno di viaggio ai tempi di “In faccia”. Il testo parla di una storia d’amore poetica e contrastata, una storia che resiste a tutte le tempeste che la aggrediscono e che prende forza proprio dalle difficoltà che la circondano: a modo mio questa song è un inno alla vita e mi son pure permesso di citare nel testo il grande mio concittadino esiliato Dante nel quinto canto dell’Inferno». “Identikit” è il risultato di una ricerca di contenuti e suoni che appartiene a due trilogie: la “Trilogia dei sopravvissuti” (“Ne’ buoni Ne’ cattivi” 2000, “U.D.S.” 2002, “Soggetti smarriti” 2004) e la “Trilogia della comunicazione” (“In Faccia” 2006, “Fenomeni” 2008 e appunto “Identikit” 2013). La raccolta, completamente rimasterizzata, conterrà 20 brani di cui: i due inediti “Mille Uragani” e “Sto Rock”, le nuove versioni 2013 di due classici di Piero “Bomba Boomerang” e “Toro Loco”, “Il Mio Nome È Mai Più” in una versione sorprendente, la cover di “Pugni Chiusi” e altri brani rimaneggiati in studio nel 2013. Questa la tracklist di “Identikit”: “Mille Uragani” (inedito); “Sto Rock” (inedito); “Bomba Boomerang” (2013 version); “Bene Bene Male Male”; “Io Ci Sarò”; “Lentezza”; “Prendimi Così”; “Nel mio mondo”; “Occhi”; “Sorella notte”; “Dea musica”; “Velo”; “Tribù’”; “Viaggio”; “Fiorirà”; “Mamma Ma-Donna”; “Tutti Fenomeni” (2013 version); “Pugni Chiusi”; “Il Mio Nome E’ Mai Più” (2008 version); “Toro Loco” (2013 version). www.facebook.com/pieropelufficiale - twitter.com/PIEROPELUUFFICI Milano, 15 ottobre 2013 Ufficio Stampa PIERO PELÙ: Parole & Dintorni Ufficio promozione Sony Music Prato 26/07/2013 - “People have the power”, e lei Patty Smith, è il chiaro esempio e paladina. L’inzio è un preludio a camminare al suo fianco nonostante sia quasi agosto, “April fool” è il giocoso scherzo metafora con il tempo “pazzo”, che percorre il nostro Bel Paese. Era il 1979, quando la Poetessa Rock Patricia Smith, fece il suo ingresso in Toscana; allo stadio Franchi di Firenze, generando fermento e seminando la sua arte. A distanza di 40anni, la sua voce d’angelo (un po’ meno la sua vita), canta con la stessa grinta di allora, incitando i suoi fan alla Pace e ricordando “YOU’RE FREE” con “Privilege”, nel cuore di Prato. Percorrendo “Redondo Beach” o immergendosi nella celebrazione di cover di Eddi Cohran “ Summertime Blues” o “Gloria” o in “My Generation” degli Who, è facile lasciarsi andare al ritmo. Oltre le “Distant fingers” dello spazio, quello che fa parte del Dna di esperienza e del talento, Patty lo mostra con la sua armonia di tessitrice di sogni!. Un’icona della musica, che sfoggia la sua umiltà, tra luci psichedeliche e disegnati vortici di emozioni sul palco. “Becouse the night”, quando tutto ci può sembrare nero, ci sono sempre milioni di stelle che stanno percorrendo il nostro stesso cammino. Incroci che si incontrano, appassionati dal suono, dalla passione, dalla forza, in una piazza come quella pratese, gremita e assorta. Attenti protagonisti che ondeggiano o applaudono le mani e con una Patti Smith, nonostante l’età, (classe 1946), porta sul palco la sua voglia di credere e lottare. Canta il suo grande amore “Frederick”, cui dedica la canzone, con le sue lunghe trecce sciolte, accende il filo che lega poesia con la musica. E’ donna, amica, complice, modello di libertà, poeta, in una “dead city” o “Dancing barefoot”,ovunque lei sia, magicamente lascia la sua memorabile traccia nel “Dream of Life”. Affiancata dalla sua band: Lenny Kaye (chitarra e voce); da sempre al suo fianco sin dalle prime performance nei locali off di una New York anni ’70 , Lenny Kaye alla chitarra e voce, Jay Dee Daugherty (batteria), Jack Petruzzelli (chitarra) e Tony Shanahan (basso). Un cerchio che scorre come “Pissing in a river”. Siamo pioggia dorata che scorre lenta o veloce sul filo misterioso della vita. Spesso ci strapazziamo per cercare di afferrare qualcosa di irraggiungibile, senza renderci conto, che quello di cui abbiamo più bisogno, è spesso a portata di mano. Una Patty da gustare e raccogliere, lasciandola poi cadere dentro come poesia: “Sono stata in posti peggiori, sono stata in posti migliori sono stata in giro …. E tutto quello che vuoi è una mano soccorrevole. Per essere sollevata dalla melma, dalla bellezza. Per essere sollevata”. (“i tessitori dei sogni” - Patty Smith) Annamaria Pecoraro DI ROSA e ORCHESTRA FIORENTINA, mar 23/7 Museo del Bargello Firenze - Musica al Bargello 20137/22/2013 Francesco Di Rosa ospite dell’Orchestra da Camera Fiorentina Martedì 23 luglio 2013 – ore 21 – biglietto 15 euro Museo Nazionale del Bargello - via del Proconsolo, 4 - Firenze ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Direttore Giuseppe Lanzetta Oboe Francesco Di Rosa Musiche di A. Vivaldi, J.S. Bach, O. Respighi A lungo Primo Oboe Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala e attualmente Primo Oboe dell'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, Francesco Di Rosa torna al fianco dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta, martedì 23 luglio al Museo Nazionale del Bargello (ore 21 – biglietto 15 euro) nell’ambito della rassegna Musica al Bargello. Da Vivaldi a Bach, a Ottorino Respighi, il programma esalta le doti di Di Rosa, “il suo spericolato virtuosismo, la delicatezza, l’equilibrio del timbro e del vibrato”, come ha scritto critico Paolo Isotta, riguardo ad un artista di “livello mondiale” che vanta collaborazioni con direttori quali Daniel Barenboim, Antonio Pappano, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Pierre Boulez, Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Zubin Metha... Apre la serata l’ouverture dell’opera “Il Giustino”. Ancora Vivaldi con il “Concerto in la minore Rv 461”, in cui lo stile radioso della maturità illumina la partitura con trame gioiose e arie in chiaroscuro. Dal Prete rosso a Bach, di cui vengono proposti il “Concerto in la maggior BWV 1055” – nella versione originale per oboe – ed il Terzo Concerto Brandeburghese. Chiude la terza Suite delle “Antiche danze e arie per liuto” di Respighi, tra arie di corte e festose passacaglie. La rassegna Musica al Bargello continua giovedì 25 luglio con un concerto dell’Orchestra da Camera Fiorentina interamente dedicato a Vivaldi. Lunedì 29 si uniscono all’ensemble la fisarmonica di Mario Stefano Pietrodarchi ed il mezzosoprano Daniela De Carli, per un “Omaggio ad Astor Piazzolla“. In caso di pioggia i concerti si tengono alla Chiesa di Santo Stefano al Ponte al Ponte Vecchio. Inizio spettacoli ore 21, biglietti 15 euro. Informazioni e prenotazioni www.orcafi.it - info@orcafi.it, tel. 055-783374. Nell’ambito della trentatreesima stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina. Con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Banca CR Firenze Intesa San Paolo e del Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze. Info tel. 055-783374 - www.orcafi.it Programma concerto A. Vivaldi Ouverture dall'opera Il Giustino A. Vivaldi Concerto in La min. Rv 461 per oboe archi e continuo J.S. Bach Concerto in la maggiore BWV 1055 per oboe d'amore, archi e cambalo J.S. Bach Concerto Brandeburghese Nº 3 O. Respighi Antiche Arie e danze per Liuto Suite Nº 3 Orchestra da Camera Fiorentina Via E. Poggi, 6 - Firenze - info tel. 055-783374 www.orcafi.it - info@ orcafi.it Ufficio stampa: Marco Mannucci
Domenica 16 giugno - ore 21 – biglietti 15/12 euro
Museo di Orsanmichele - via dei Calzaiuoli - via dell’Arte della Lana, 1 - Firenze Duo di Toscana Classica Aleandro Mariani - Tenore Diego Moccia - Pianoforte Musiche da Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore di Giuseppe Verdi e da romanze di Francesco Paolo Tosti Lunedì 17 giugno - ore 21 - biglietti 15/12 euro Museo di Orsanmichele - via dei Calzaiuoli - via dell’Arte della Lana, 1 - Firenze Toscana Classica Trombone Quartet Michele Fortunato - Gianmarco Lombardozzi Giovanni Sargeni - Francesco Piersanti Musiche di L. Bernstein, L. Berlin, H. Carmichael R. Wagner H. Fillmore, L. Armstrong Tornano i giovani talenti di Toscana Classica, federazione che riunisce le associazioni di produzione musicale della nostra regione. Due i concerti in coda al week-end, domenica 16 e lunedì 17 giugno nella scenario mozzafiato del Museo di Orsanmichele (ore 21 – biglietti 15/12 euro). Lirica protagonista della prima serata insieme al tenore Aleandro Mariani e al pianoforte di Diego Moccia, entrambi formatisi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Benché di giovane età, entrambi vantano già esperienze all’estero e riconoscimenti importanti. Al pubblico fiorentino proporranno arie verdiane da Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore oltre ad alcune romanze per piano e voce di Francesco Paolo Tosti. Dal conservatorio capitolino arrivano anche Michele Fortunato, Gianmarco Lombardozzi, Giovanni Sargeni e Francesco Piersanti, i quattro componenti del Trombone Quartet di Toscana Classica, in concerto lunedì 17 giugno sempre al Museo di Orsanmichele. Progetto particolare, votata una crescita stilistica e musicale, che si concretizza nell’approfondimento di repertori diversi. Il programma spazia da Morricone a Bernstein, da Carmichael a Wagner. La stagione 2013 di Toscana Classica è organizzata dall’omonima federazione con la consulenza artistica di Giuseppe Lanzetta e con il sostegno di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Regione Toscana, Banca CR Firenze e Comune di Firenze in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Polo Museale Fiorentino. Un ringraziamento particolare a Arcidiocesi di Firenze e Assessorato alle Politiche Giovanili, Turismo, Università e Ricerca del Comune di Firenze. Biglietti: 15 euro intero, 12 euro ridotto e 5 euro per i possessori di Carta Giò. Prevendite circuito Box Office tel. 055 210804. Servizio prevendite anche presso le sedi degli spettacoli nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la segreteria di Toscana Classica, tel 055.783374. Info web www.orcafi.it. www.orcafi.it Informazioni e prenotazioni Segreteria Toscana Classica, tel. 055-783374 - www.orcafi.it Biglietti e prevendite Biglietti: interi 15 euro; ridotti 12 euro(5 euro per i titolari di Carta Giò) Prevendite circuito Box Office: via delle Vecchie Carceri, 1 (Ex Murate - Firenze) - tel. 055 210804 Servizio prevendite anche presso le sedi nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21 Toscana Classica Federazione di Associazioni di Produzione Musicale della Toscana Via Monferrato 3 – Firenze Tel/fax 055.783374 Ufficio stampa Marco Mannucci "Io non ho mai avuto le smanie o l’ambizione che scontentasse nel presente. Il presenta va goduto anche quando va così così..... Il fatto di essere giovani è il presupposto per poter fare della propria vita quasi tutto. Fare qualcosa della propria vita e di non aspettarsi nulla dagli altri...Sei Tu quello da cui gli altri devono aspettarsi qualcosa!” Dopo la prima trionfale di Ancona e in partenza per Bari, Lorenzo ha trovato il tempo per una tappa allo Stadio Franchi, per presentare lo spettacolo di domenica 23 giugno: “La sensazione è strepitosa, stessa emozione sul palco come la prima volta. Essere all’inizio di qualcosa”. E dire che non tutto è filato liscio. Freddo e gelo e una prova generale scandita da diversi problemi tecnici hanno preceduto la data allo Stadio del Conero. Poi segnali presi come “segni divini”: temperatura che si è alzata, il sole, l’atmosfera, le voci fuori dal camerino e il divertimento è stato assicurato. Un concerto è come la finale dei mondiali di nuoto.
Come mai la scelta dello stadio? “Questa è una domanda da non fare a me. Io ci ho pensato dal primo giorno. E’ stato un arrivo al momento giusto. E’ il massimo, deve essere non una partenza ma un punto di arrivo e di ripartenza. I passi sono stati fatti valutando tutto. Io non ho mai avuto le smanie o l’ambizione che scontentasse nel presente. Il presenta va goduto anche quando va così così. Vedere anche riempire. Il palasport pieno è grasso che cola”. Cosa c’è di differente dagli altri show? “Questo è un ulteriore passo avanti. La differenza è nel tipo di spettacolo è come fare due film: la sceneggiatura è diversa, racconto diverso, medium diverso. Tutto deve essere grande, visibile, coinvolgere essendo uno stadio e trasformarlo in un luogo “raccolto” e intimo. Costruendo con il linguaggio, mezzi, tecnologia, idee, creatività. Cercando di allargare gli orizzonti. Una cavalcata di goduria. Una cosa semplice e complessa allo stesso tempo. Il mio lavoro è il mio hobby e passione principale”. Sei andato in America per imparare? “In America si imparano un sacco di cose. Nel nostro mondo dello show business lì si imparano molto. Noi abbiamo insegnato a loro e loro hanno imparato bene. Gli allestimenti, le messe in scena. Anche la loro grande capacità di essere un mondo giovane e in grado di celebrarsi. Noi dovremo imparare da loro. Ogni giorno è la festa di qualcosa: mai perdono occasione di essere l’America. Diversamente da noi; ove ogni occasione è buona per sminuirci, dividerci. Questo ci regala un carattere, che ci rende distaccati dalle cose. Ma la loro presenza nel mondo è “miticamente moderna”, noi lo sappiamo fare, ma ci abbiamo perso gusto. Abbiamo insegnato a fare film, musica, vestiti, cucinare. Andando fuori dall’Italia è la cosa che salta subito all’occhio. Siamo investiti in un’esplosione di noi, negli occhi delle persone quando dici che sei “italiano”, e predispone alla positività. I nostri studenti, che escono dalle università, sono molto rispettati all’estero. Vivendo fuori salta all’occhio”. Insomma ti sei integrato bene? “Mah, io mi integro bene ovunque: sono un integratore :) ”. L’album in inglese quando uscirà? “Non lo so, uscirà prima o poi. Ora sono in uno stato concentrato su questi concerti. Questo tour è impegnativo, nel senso buono: inteso come festa da organizzare in casa, le energie vanno lì”. Prendendo spunto da un intervento di Alessandro Baricco tuo scrittore e amico in un intervento fatto alla Repubblica delle idee a Firenze ha detto che all’età di 50 anni ha scoperto la cattiveria. Tutti dovremmo distruggere qualcosa in Italia, perché dalla distruzione può nascere qualcosa. Tornate alla cattiveria perché è uno strumento utile per rigenerarci. Cosa ne pensi? “Dovrei vederlo questo intervento, poiché mi sembra una sintesi. La cattiveria è una brutta cosa, io sfuggo dalla gente cattiva. Il discorso avrà una piega poetica, letteraria. Baricco mi piace come ragiona, è un grande frequentatore della modernità una persona attenta ai cambiamenti, sarebbe la prima volta che mi trovo in disaccordo quindi avrà detto qualcosa di più intelligente che non sono pronto a commentare se non vedo”. Come sei arrivato ai “i tre allegri e ragazzi morti” (il gruppo che Lorenzo ha invitato come supporter del tour, ndr)? Sono un fan, mi piacciono, avevo provato a coinvolgerli nello scorso tour, ma non ci eravamo riusciti”. Ma ti sei creato una missione di coinvolgere realtà diverse? “L’idea di base è personale, come ascoltando un bel disco e lo vuoi proporre a chi incontri per strada. Io lo dico rivolto a un pubblico di ragazzi che arrivano qui due-tre ore prima e propongo qualcosa che ritengo”. Cosa dobbiamo aspettarci dal punto di vista fisico del palco? Il palco è enorme, ma non è una gara a chi monta più ferro. E’ strutturato e funzionale allo spettacolo. La collaborazione con il light designer di Toronto Andrew J.Pen che ha sviluppato un idea innovativa di luci”. Cosa si deve fare secondo te in Italia? “Cose importanti, leggi sul lavoro, leggi elettorali. Le cose che servono al Paese. Fondere entusiasmo”. Che consiglio daresti ai giovani? “Più che un consiglio è un abbraccio e una spinta: “come dire va!!”. Il fatto di essere giovani è il presupposto per poter fare della propria vita quasi tutto. Fare qualcosa della propria vita e di non aspettarsi nulla dagli altri. Il mio consiglio può sembrare duro, poiché ho una certa età! “Sei Tu quello da cui gli altri devono aspettarsi qualcosa!”. Nei 5 minuti prima di salire sulle scalette, ti viene in mente al Lorenzo di “Give me five”? Ti saresti mai immaginato di arrivare fino a qui? “Ci penso ancora. Non ho mai immaginato. Non ho mai visualizzato il successo. Ho sempre agito in maniera. Un parallelo con un libro (edito da Arcana)scritto su di me da un ragazzo con l’analogia su Pinocchio. Per trovare noi stessi si deve lasciare il “babbino”. Essere qui a Firenze, in questo stadio è un’emozione in più per te? “Beh, si ho visto concerti a destra e manca e non ci ho visto mai nessun concerto. Qui ha suonato Patti Smith, il Boss. Nella tua carriera cosa ti fa sentire fortunato? “Tante cose, il fatto di poter cantare canzoni che possono fare emozionare la gente”. Già al lavoro la macchina organizzativa in vista del concerto del 23 giugno. Da qualche giorno è attivo il sito internet www.lorenzoafirenze.it dove sono pubblicate info e curiosità del concerto, oltre ad orari, navette, bus, treni, parcheggi e altre notizie utili. Il giorno del concerto un social team coordinato da Aperion.it, terrà costantemente informato il pubblico, comunicando tutto quello che c’è da sapere e che succede in città. Il sito andrà ad affiancare il canale ufficiale web della Prg, www.bitconcerti.it. A dieci giorni dall’evento sono già 33.000 i biglietti venduti, molti dei quali fuori dalla Toscana, rimangono gli ultimi 5000 tagliandi. Sul palco, oltre ai Tre Allegri Ragazzi Morti, ci sarà anche una star del djing italiano, Ralf. E ovviamente Lorenzo, oltre due ore di spettacolo che attingono a piene mani dal recente “Backup Lorenzo 1987-2012”, una raccolta che “pesa come un volume della Treccani”, come ha detto il musicista di Cortona, in cui scorrono venticinque anni di carriera, attraverso capisaldi e inediti, collaborazioni, rarità, remix, outakes e versioni alternative. Annamaria Pecoraro (Articolo pubblicato su Toscana Musiche: http://www.toscanamusiche.it/jovanotti-che-emozione-nello-stadio-di-patti-smith/) Alcuni anni fa l’assessore Terzi del Comune di Milano propose che a Bruce Springsteen venisse conferito l’Ambrogino d’oro, lo storico riconoscimento che ogni anno viene assegnato alle persone che si sono particolarmente distinte. Non se ne fece più nulla, ma forse è il caso che quella proposta venga ripresentata o che almeno, sulle rampe dello stadio di San Siro, magari accanto alla targa che ricorda la figura di Giuseppe Meazza (“questo glorioso stadio più volte illuminato dalle sue gesta d’atleta”), venga collocata un’insegna che ricordi a tutti il sacro fuoco con cui il rocker del New Jersey ha infiammato il petto degli spettatori durante i suoi cinque show incendiari tenuti nella Scala del calcio (e del rock). Lunedì 3 giugno 2013 è stata la quinta volta che Bruce Springsteen si è esibito a San Siro, luogo speciale per l’atmosferica magica che sprigiona e che lui stesso si ricorda sempre con grandissimo affetto: “Milano…always primo!” esclamò l’anno scorso, “Ti amo San Siro!, Ti amo Milano! Ti amo Italia!” ha detto in questa occasione. Nel 1985 ci fu il primo show, epico, strepitoso, leggendario, uno dei cinque concerti considerati dallo stesso Bruce tra i migliori della sua carriera, ricordato con orgoglio da chi fu presente, con rammarico da chi mancò (sciaguratamente) all’appuntamento. Nel 2003 un’altra esibizione memorabile sotto il diluvio, con uno Springsteen felice sotto l’acqua quasi fosse un ragazzino che si getta in una pozzanghera per puro divertimento. Nel 2008 Bruce sforò di 22 minuti l’assurdo orario di chiusura che gli era stato imposto, rovesciando sul pubblico una tonnellata di rock’n roll passato alla leggenda. L’anno scorso ci fu un nuovo grande spettacolo, uno di quelli che ti mettono ko e che ti inebriano per settimane, protrattosi fino a sfiorare le quattro ore filate.
Alle 20.12 di lunedì 3 giugno 2013, all’entrata di Bruce e della band una grande coreografia (Our love is real) si materializza lungo tutto l’anello rosso di fronte al palco, un pensiero affettuoso che senza dubbio lo colpisce particolarmente. Lo show parte forte, con la E street band che gira a mille e con Bruce che, come al solito, non si risparmia se non per i pochi secondi necessari a cambiare le chitarre. Scende verso il pubblico, raccoglie cartelli con i titoli delle canzoni che ciascun fan spera di udire, ed alla fine regala la tour premiere costituita dalla cover, impeccabile e trascinante, di Long Tall Sally di Little Richard. E’ una festa, una ricorrenza e come tale va giustamente celebrata con l’esecuzione per intero dell’album “Born in the Usa” presentato nel lontano 1985 in questo stesso stadio. Non mancano i cori, i battimani, la partecipazione entusiastica degli oltre 50.000 spettatori che lo costringe, ad esempio, con The river ormai terminata, ad accompagnare il canto del pubblico che non ne vuole sapere di smettere, con un’aggiunta di note soffiate nell’armonica. Naturalmente non c’è solo e soltanto il puro divertimento, ma anche momenti intensi nei quali Bruce si rivolge a tutti quelli che stanno lottando per il loro presente e per il loro futuro, in questo nuovo ordine mondiale che ha creato fame e disperazione, come ad esempio in Death to my hometown. I predatori sono giunti nella notte e hanno portato la morte nella mia città morte nella mia città Hanno distrutto le nostre famiglie, le nostre aziende e hanno preso le nostre case. Le travolgenti Twist and shout e Shout sembrano porre fine allo spettacolo, ma Bruce ha ancora in serbo una sorpresa: con la E street band già nel retropalco e con gli addetti allo smontaggio delle attrezzature già pronti per iniziare il lavoro, Bruce agguanta la chitarra e regala una toccante versione di Thunder Road, forse LA canzone che meglio rappresenta la sua poetica. Roy Orbison sta cantando per i solitari Hey, sono io e voglio solo te non mandarmi di nuovo a casa non posso vedermi ancora solo. Be' io non sono proprio un eroe questo è chiaro. Tutta la redenzione che posso offrirti, ragazza è sotto questo sporco cofano con la speranza di renderlo migliore, in qualche modo. Hei, cos'altro possiamo fare se non abbassare il finestrino e lasciare che il vento soffi indietro i tuoi capelli. La notte si apre davanti a noi. Queste due corsie ci porteranno ovunque. Abbiamo un'ultima chance di realizzare i nostri sogni per trasformare le nostre ali in buone ruote. Monta su! Il paradiso ci aspetta in questa strada! Mary salta su! È una città piena di perdenti e io me ne sto tirando fuori per vincere Il concerto termina intorno alle 23.40, per un totale di circa tre ore e mezzo di musica ininterrotta. Si replica l’11 luglio prossimo a Roma all’Ippodromo delle Capannelle, ottima occasione per rivederlo dal vivo ancora una volta. Questa la setlist di Milano 2013 Land of Hope and Dreams My Love Will Not Let You Down Out in the Street American Land Long Tall Sally Loose Ends Wrecking Ball Death to My Hometown Atlantic City The River Born in the U.S.A. Cover Me Darlington Country Working on the Highway Downbound Train I'm on Fire No Surrender Bobby Jean I'm Goin' Down Glory Days Dancing in the Dark My Hometown Shackled and Drawn Waitin' on a Sunny Day The Rising Badlands Hungry Heart * * * This Land is Your Land (solo acoustic) / We Are Alive Born to Run Tenth Avenue Freeze-out Twist and Shout Shout * * * Thunder Road (solo acoustic) Eugenio Nascimbeni Un autore che è compositore, un compositore che è arrangiatore, un arrangiatore che diventa ..... Tino Bisagni un artista che sta riscuotendo un successo inaspettato on air. Dopo quasi due mesi dall'inizio del suo Tour Radio, convoglia fan da tutte le parti del mondo in quanto la sua musica può essere facilmente scaricata e ascoltata con l'applicazione 'Tino Bisagni” per Android e Iphone. Il suo nutrito seguito sull'official fan page ormai stima più di 45000 likes ed è confermato anche dagli Stats del circuito Radio Airplay. Un maggio impegnato per il Bisagni dopo il suo viaggio a Biscarrosse (Francia) per la presentazione di due nuovi brani in francese, evento organizzato da Jean-Cleaude Blondin che anticipa l'uscita e la presentazione in via ufficiale dell'album 'Tino Bisagni chante Jean-Claude. Blondin' prevista per ottobre 2013. Ma Tino non finisce mai di stupirci ed oltre che accompagnarci per tutta l'estate con ulteriori interviste e passaggi, si cimenta come speaker, un vero e proprio evolution travel nell'etere. Con la collaborazione sempre viva di ELFA Promotions, Tino entra a far parte del palinsesto RCM lanciando lo start up del suo programma “A TUTTI QUELLI CHE” che andrà in onda da sabato 25 maggio dalle 22 alle 24 su Radio Centro Musica (www.radiocentromusica.it). Tutti gli aggiornamenti del caso li troverete su ELFA Promotions, ufficio stampa ufficiale di Tino Bisagni. Tour Radio maggio/giugno 2013
www.radiocentromusica.it
Repliche:
PASSAGGI
Orari passaggi: Ecco la scaletta di trasmissione, per la durata di due settimane: lunedì ore 08.00 e 16.00 martedì ore 09.00 e 17.00 mercoledì ore 10.00 e 18.00 giovedì ore 11.00 e 19.00 venerdì ore 12.00 e 20.00 sabato ore 13.00 e 21.00 domenica ore 14.00 e 22.00 Gli orari sono "di massima", possono variare leggermente in base alle esigenze di palinsesto. CONTATTI: Tino Bisagni è su FB: https://www.facebook.com/tino.bisagni?fref=ts Official Site: http://bisagni.ch/tinobisagni/WELCOME.html Ufficio Stampa e promozione ELFA Promotions www.elfapromotions.com Concerto: "Quattro mani per strada.." (Francesco De Gregori & Nicola Piovani) Domenica 19 maggio 2013 ore 21:30 Cinema Teatro EXCELSIOR Via Alighieri, 7Reggello info@teatroexcelsior.it Telefono: +39 055 869190 Mobile phone:+39 339 7615968 / +39 339 2643266 Un’altra, straordinaria, “chicca” al teatro Excelsior di Reggello ! "Quattro mani per strada.." L'amato cantautore romano e il premio Oscar per le musiche del film “La vita è bella” si incontrano a Reggello sul nostro palco, in un evento singolare ed esclusivo, creato espressamente per questa unica serata. La sperimentata complicità dei due grandi artisti si fonderà con l'atmosfera intima dello spazio, offrendo al pubblico l'occasione di assaporare musica e parole quasi fosse nel salotto di casa propria. Prezzi: 1° settore € 35 2° settore € 25 Prevendite: Sabato 11 maggio dalle 10:00 alle 13:00 Martedì 14 maggio dalle 16:00 alle 20:00 Sabato 18 maggio dalle 10:00 alle 13:00 Domenica 19 Maggio apertura biglietteria dalle ore 19:00 I biglietti sono acquistabili anche presso i punti vendita del circuito BoxOfficeToscana, o direttamente online: TINO BISAGNI, LA LIBERTA' DI AFFASCINARE CON LA MUSICA di Michela Zanarella La sua pagina fan su Facebook ha superato i 38.700 “like” in poco tempo, il suo tour radio è un crescendo di successi.Tino Bisagni, autore e compositore di grande sensibilità artistica, nato a Parigi, vive e lavora in Svizzera ed ha una carriera di autentico spessore. I suoi album , “Catch me!” e “Looking at you”, sono in tutti i negozi di vendita on line. L’ultimo album è 4° in classifica sulla top chart di Reverbnation per la sezione pop. Michela Zanarella lo incontra per un’intervista esclusiva D- Ti sei avvicinato alla musica in giovane età. Cosa significa essere figlio d’arte? Che ricordi hai della tua infanzia? Ci racconti qualche episodio particolare? R- Essendo cresciuto in pieno ambiente artistico e grazie a mio padre, Getty Bisagni, pittore di rilievo internazionale, sono già da piccolo abituato a stare in compagnia di grandi personaggi. Walter Chiari era un amico di famiglia. Lucio Battisti passava delle serate con i miei genitori un locale nel centro di Milano che si chiamava “Da Pino, alla parete”. Pino, un filantropo che spesso aiutava gli artisti a cui dava volentieri un buon pasto in cambio di uno schizzo o un ritratto, era anche mio zio. E così era del tutto normale passare qualche serata con a fianco le Gemelle Kessler, anche loro frequentatrici del locale, e persino Christian Barnard, il famoso chirurgo Sud Africano che per primo effettuò il trapianto di cuore. Non parliamo di grandi personaggi della pittura e tantissimi altri che incrociavo regolarmente. In questo modo ho potuto vedere il mondo artistico fin dalla mia nascita, dal suo interno prima ancora che entrassi a farne parte io. Vedevo la fama, nel suo significato più ampio, con il suo volto reale, con le illusioni, le soddisfazioni ma anche le amarezze e le tristezze. Per questo nella mia vita ho sempre rivolto le mia attenzioni a quei miei colleghi molto bravi ma che non raggiungevano vette che meritavano ampiamente mentre altri di capacità molto più scarse, ottenevano successi del tutto immeritati. Hai presente la canzone che personalmente odio, di Gianni Morandi, “uno su mille ce la fa”? Ecco, io ho sempre cercato di andare a braccetto con gli altri 999. Quell’uno su mille ha sempre rappresentato per me quella figura odiosa di uno che arriva al successo prevalentemente per culo, anche se bravo, ovviamente, ma sempre per culo. Mi sono dedicato quindi alla tutela dei diritti dei artisti, dei musicisti, dei lavoratori dello spettacolo con varie associazioni che ho costituito, rintracciabili tranquillamente su internet digitando il mio nome e spulciando una ventina di pagine che riportano il link delle attività esposte su internet. Sono tuttora Presidente in Svizzera dell’associazione per la tutela die Diritti Civili, Il COSTUDICI ( www.costudici.org ) che ha la sua pagina anche su Facebook, un’associazione di quelle VERE, senza peli sulla lingua che non dipende politicamente da nessuno. Resto continuamente in contatto, grazie a Facebook, con molti miei colleghi dei locali notturni con i quali mantengo uno splendido rapporto di reciproca stima ed affetto. Molti di loro si sono trasferiti all’estero, e molti altri vorrebbero andarci ma non per suonare, per starci. Questo la dice lunga su quanto è cambiato nell’ambiente musicale col tempo. D- Il tuo percorso di studi prettamente tecnico ti ha portato dei benefici anche nella musica? R- Grazie agli studi di elettronica sono riuscito a fare delle sperimentazioni e ricerche, a 14 anni già stupivo i miei compagni, pensa che avevo costruito un distorsore e mi ingegnavo spesso nella creazione di sonorità particolari. Mio padre mi ripeteva sempre di mettere le spalle al sicuro, di fare degli studi che mi garantissero una tranquillità nel tempo, così ho proseguito in quella direzione, mantenendo sempre vivo il mio interesse per la musica. Tutto andava di pari passo. D- Ci citi alcuni artisti con cui hai collaborato durante la tua carriera? R- Ho suonato con vari artisti durante varie tounées. Ero una buona spalla ma con nessuno di questi è mai nata una vera amicizia e professionalmente erano più gelosie ed invidie a farla da padrone. Ero piuttosto coinvolgente, parlavo col pubblico, scaldavo l’ambiente al punto tale che davo fastidio non tanto al gruppo, ma agli organizzatori e agli agenti del gruppo. Per questo spesso ci spegnevano i monitor sul palco, dato che per forza di cose, di spazio e di personale, dovevamo suonare con la strumentazione del gruppo attrazione e non riuscivamo più a sentirci. Da buoni professionisti in quella metà degli anni 70, avevamo però i nostri trucchi per sincronizzarci seguendo la batteria, col batterista bravissimo che cercava di minimizzare i passaggi per non mandarci fuori tempo. Ho trascorso serate musicali con Memo Remigi, Giovanna, Leone di Lernia, che allora andavano fortissimo ma col tempo nessuno di questi si è più ricordato di nulla. Persino Memo Remigi che a suo tempo ho cercato di contattare via Facebook non mi ha mai risposto. Io stavo con il mio gruppo, loro si esibivano insieme a noi e poi ognuno per la sua strada, malgrado promesse, progetti che ci si scambiava al momento, ma che passavano subito nel dimenticatoio. Non ho mai suonato con nomi famosi, perché già a 19 anni avevo costituito il mio gruppo. Ho sempre avuto una costante continuità lavorativa come musicista e non sono mai rimasto a piedi lavorando prevalentemente nei locali notturni. Forse per questo né io avevo la necessità di rivolgermi ad altri, né altri a me per cui sono andato avanti per mia grande fortuna con la mia tranquilla carriera, senza compromessi, senza pericolosi sbalzi di livello. Questo non significa non avere grandi ambizioni, anzi ne ho sempre avute molte, ma queste vanno rapportate alla propria realtà. Nel mio giro professionale ero conosciuto ed apprezzato e tanto mi bastava per non scendere a compromessi di cui col tempo avrei potuto pentirmi. D-Quali sono le situazioni, i riconoscimenti che più ti hanno gratificato? R-Quest’ impostazione professionale mi ha permesso di viaggiare molto, di conoscere molti paesi, persone, usi e costumi. E’ sempre stato il lato più entusiasmante del mio percorso. Conoscere nuovi posti da turisti è un conto, ma conoscerlo da musicisti è tutta un’altra cosa. Si diventa durante il periodo di permanenza che può durare dai quindici giorni a due, tre o quattro mesi, parte integrante del luogo, come se si vivesse lì da molto più tempo. Viaggiare mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze con la fotografia e con le riprese video, cosa che mi è tuttora di enorme utilità. Anche qui come nella musica, ho ricevuto vari premi, ma nulla che valga veramente la pena di essere citato. Invece il riconoscimento ufficiale, una bellissima coppa, consegnatami dal Presidente del Consiglio delle Landes, in Francia, per la realizzazione del mio album musicale “Catch Me” è importante in quanto mi ha permesso di passare all’attenzione delle Arts-Sciences- Lettres dell’Accademia di Parigi la quale mi ha conferito un’onorificenza che mi sarà consegnata durante la cerimonia di premiazione l’8 giugno a Parigi, nei saloni dell’Opéra, Ravel et La Verrière de l’Hôtel InterContinental Paris le Grand. E’ per me una soddisfazione inequiparabile, ponendomi orgogliosamente sulla scia di grandi nomi di fama mondiale appartenenti alla Società Accademica. D-Una tua riflessione sui talent show. Secondo te emerge davvero il talento da queste trasmissioni? R- Sono trasmissioni fatte a tavolino, non c’è quasi niente di reale, una volta il musicista, l’artista faceva un percorso di crescita, una gavetta, adesso si mira subito al successo. C’è gente di talento, ma i talenti sono davvero pochi. D-Una tua definizione di poesia. R- Lo straordinario potere di saper adagiare le proprie emozioni nell’animo altrui. D- Che cosa rappresenta nella tua quotidianità la musica? R- La musica è tutto ciò che si sente. Se è sgradevole diventa rumore. Quando parli emetti note musicali che possono essere trascritte. Una persona può avere una parlata gradevole o sgradevole, noiosa o entusiasmante a seconda delle note che emette. Un cane non capisce tutte le parole che gli rivolgi, ma capisce il tono della tua voce e questo tono potrà incutergli sicurezza, tranquillità paura o terrore. Questa è la musica di tutti i giorni, è il vero linguaggio universale di tutti gli esseri viventi. D-Progetti per il futuro? R- Sto lavorando ad alcuni progetti musicali per la Francia, non voglio anticipare troppo. Mi raccomando seguite tutte le mie prossime attività sul sito di ELFA Promotions! CONTATTI: Tino Bisagni è su FB: https://www.facebook.com/tino.bisagni?fref=ts Official Site: http://bisagni.ch/tinobisagni/WELCOME.html Ufficio Stampa e promozione ELFA Promotions www.elfapromotions.com GIOVANNI ALLEVI Sabato 27 aprile 2013 – ore 21,15 Politeama Pratese – Via Garibaldi, 33/35 - Prato Biglietti posti numerati: 20/25/30/37 euro Prevendite www.ticketone.it (tel. 892 101) www.boxol.it (tel. 055-210804) Info tel 055.667566 - www.bitconcerti.it Non smette di sorprendere Giovanni Allevi. Dopo il successo del suo ultimo album “Sunrise”, che lo ha visto nel poliedrico ruolo di compositore, pianista e direttore d’orchestra, l’artista torna nella dimensione più intima del pianoforte solo. L’attesa data di sabato 27 aprile al Politeama Pratese – ore 21,15; biglietti da 20 a 37 euro, prevendite Box Office e Ticketone – arriva in chiusura di un tour nel segno del tutto esaurito. “Piano Solo Tour 2013” porta sul palco le melodie entrate ormai nell’immaginario musicale del suo pubblico e che lo hanno portato ad essere considerato l’enfant terrible della Musica Classica Contemporanea: da “Go with the flow”, a “Vento d’Europa”, senza dimenticare “Secret Love” e altri brani dell’ultimo album per piano solo “Alien”. In scaletta non mancano poi brani storici come “Cassetto” e “Filo di perle”, che Allevi non esegue da oltre 15 anni. Un appuntamento imperdibile dunque per i fan ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire il compositore Allevi, grazie ad un programma per pianoforte solo che abbraccia la sua ventennale attività compositiva. Un modo, per Allevi, di festeggiare con il suo pubblico un periodo particolarmente positivo e ricco di risultati, tra cui il successo di pubblico e critica del suo nuovo album “Sunrise” (che ha debuttato ai primi posti delle classifiche di vendita), il riconoscimento al merito di “Cavaliere della Repubblica Italiana”, la pubblicazione in Francia della raccolta di successi intitolata “Secret Love” e la sua presenza alle Olimpiadi di Londra 2012 come portavoce della musica italiana nel mondo. Info tel 055.667566 - www.bitconcerti.it Biglietti posti numerati (esclusi diritti di prevendita) 1° settore Platea 37 euro 2° settore Platea 30 euro 3° settore Galleria 25 euro 4° settore Platea 20 euro Prevendite www.ticketone.it (tel. 892 101) www.boxol.it (tel. 055-210804) Ufficio stampa Marco Mannucci (*) Img presa dalla rete Genere: Progressive Rock Membri: Sandro Parrinello - Voce Filippo Mattioli - Organo, Synth Jacopo Fallai - Chitarre Marco Brenzini - Flauto traverso Giulio Sieni - Batteria Città natale: Firenze Quando la prima volta ho ascoltato le canzoni di questa band fiorentina, ho pensato ad uno scherzo. Ho detto tra me e me, qua sta succedendo, che un super gruppo di icone del progressive rock italiano epoca '70, abbia inciso questo disco senza molto clamore. Poi, al momento della scoperta di questa giovane band fiorentina, dal nome molto particolare "LE PORTE NON APERTE" (che secondo me è un nick splendido e propositivo, in quanto, sono porte non aperte, ma non chiuse), le mie emozioni sono volate su in alto, assieme alle note che svolazzavano libere e folli per la mia casa. L'ascolto di "Golem", questo splendido album, mi ha coinvolto come da molto tempo non mi succedeva. Il progressive rock italiano nei '70, ha insegnato a molti, si ricordi soltanto, che il pubblico italiano era molto avanti come gusti musicali, (almeno in quello) e succedeva che gruppi che nella loro patria non erano quasi nessuno, in Italia venivano amati alla follia. Un esempio erano i Genesis, che divennero famosi nella terra di Albione, solo dopo esserlo diventati in Italia. Ma parliamo di Golem, innanzitutto, spieghiamo che si tratta di un concept album, ovvero che ogni canzone è legata all'altra da un filo invisibile, che altro non è che il testo delle canzoni e il solo sapere che dal vivo, venga eseguito come fosse una piece teatrale mi mette veramente bene. Ogni canzone, pur essendo collegata all'altra dal testo, vive di luce propria, l'intro cosiddetta:
Morale della favola, questo album de LE PORTE NON APERTE è proprio una favola, dove il progressive rock italiano, torna di diritto prepotente nei nostri orecchi, a prendere padronananza di un genere, che forse dorme ma non è ancora morto .... quindi Golem, potrebbe risvegliare quel sogno, che in molti di noi ancora esiste e vive forte. Come cantava la P.F.M.: "Qui per sognare mi tocca dormire o come sempre SUONARE SUONARE!!!!!!". Info band: NB: Il prossimo concerto: 26 MAGGIO 2013 a Villanova d'albenga(SV) alla "FIM Fiera Internazionale Della Musica" Con G.C.NERI BAND, IL CERCHIO D'ORO, IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE, GARYBALDI, LATTE E MIELE, DELIRIUM, THE TRIP, BIGLIETTO PER L'INFERNO.... sito web:http://portenonaperte.wix.com/leportenonaperte FB: https://www.facebook.com/pages/Le-Porte-Non-Aperte/164760820217675?ref=ts&fref=ts Roberto Bruno Erriquez Bandabardo “THE DREAMERS” in CONCERTO Giovedì 6 dicembre 2012 - ore 21 – ingresso libero Teatro Everest - via Volterrana, 4/b – Firenze con ERRIQUEZ (Bandabardò) RICCARDO TESI MASSIMILIANO LAROCCA PAOLO BENVEGNU' special guest MIRO SASSOLINI S.M.S. RICCARDO VENTRELLA GIANFILIPPO BONI GIORGIA DEL MESE e tutti i ragazzi dei laboratori musicali "The Dreamers"!! Dopo il successo dei laboratori musicali tenutisi a Firenze nei mesi di settembre e ottobre 2012 da artisti di fama nazionale Massimiliano Larocca, Enrico Greppi (in arte Erriquez della Bandabardò), Paolo Benvegnù e Riccardo Tesi, i ragazzi di “The Dreamers” sono pronti per il concerto dal vivo che si terrà il giovedì 6 dicembre alle ore 21 presso il teatro Everest di Firenze, zona Galluzzo. Nel corso della serata saranno presentate le canzoni scritte dai “The Dreamers” assieme ai 4 “insegnanti-tutor” (Massimiliano Larocca, Riccardo Tesi, Erriquez, Paolo Benvegnù) che hanno condotto i ragazzi durante i 10 incontri-laboratorio a San Salvi, presso Chille della Balanza. Al concerto si esibiranno tutti i ragazzi, gli artisti sopra citati e gli special guest Gianfilippo Boni, Miro Sassolini s.m.s., Riccardo Ventrella e Giorgia Del Mese. L’ingresso al concerto è gratuito: è gradita la prenotazione che può essere effettuata compilando la scheda che troverete sul sito www.aicssolidarieta.org. Durante il concerto verrà distribuito gratuitamente il cd che nel mese di novembre i ragazzi hanno inciso con tutti gli altri artisti. È prevista una replica del concerto al Teatro “ERA” di Pontedera (Pisa) il 13 gennaio 2013. Un prezioso contributo allo svolgimento di questa importante iniziativa è dato dalla collaborazione con Associazione Musicastradafestival, Aics Solidarietà Firenze, Associazione culturale Wardance, Chille de la Balanza, Radiogas Srl. THE DREAMERS - “The dreamers” è nato come un progetto di divertimento musicale e linguistico, produzione libera e creativa destinato a un gruppo di ragazzi diversamente abili (età 14-35), "contaminato" da un gruppo di ragazzi normodotati. L’iniziativa si è articolata in una serie di laboratori condotti da personalità del mondo artistico, culturale, musicale (scrittori, musicisti, cantanti, cantautori) che hanno aiutato il gruppo a scoprire inespresse capacità di creative e comunicative. Il gruppo di utenti, "the dreamers", appunto, ha creato e musica di nuove canzoni, nate dalla libera espressione del singolo individuo, e delle vivaci e creative interrelazioni con il gruppo. “Siamo veramente orgogliosi di questo progetto THE DREAMERS – spiega Andrea Faggi, ideatore dell’iniziativa assieme a Massimiliano Larocca – grazie alla collaborazione delle associazioni, dei partner, dei genitori che hanno accompagnato e sostenuto i ragazzi in questo percorso ludico-sociale, si sono formati nuovi itinerari di solidarietà e arte che accrescono la valenza del volontariato toscano. Un’esperienza di vita che speriamo si possa ripetere e diventare un’opportunità stabile per altri ragazzi”. Le novità sono pubblicate puntualmente sul nostro sito www.aicssolidarieta.org . siamo anche su facebook: AicsSolidarietaToscana Marco Mannucci Il programma “ Musica e parole “ ideato e condotto da Tony Esposito, va in onda tutti i sabato dalle 17:30 alle 19:00. E’ uno spazio di intrattenimento riservato alle persone che amano la poesia, la musica e la cultura. L’invito e’ rivolto a tutti coloro che hanno il desiderio di raccontare un sogno, a tutti quelli che credono ancora che, una “domanda” sia il bene più prezioso del singolo, una “risposta”, il regalo più bello da parte di tutti. Se volete che un vostro contributo o solo una dedica sia letta in diretta, inviatela su musicaeparole.org@gmail.com Ascolta la radio mentre navighi nel web Stazione Locale, nazionale e internazionale. Tramite il sito http://www.musicaeparole.org/ alla sezione Ascolta la radio. http://fplayer.newradio.it/napoliemmelive http://radionapoliemmelive.listen2myradio.com/ http://www.radionapoliemme.it/radionapoliemmelive.asx http://musicaeparole.listen2myradio.com/ Libro degli ospiti ove scrivere i vostri commenti. http://users2.smartgb.com/g/g.php?a=s&i=g26-22215-8c tutti i sabato dalle 17.30 alle 19.00 vi aspettooooo... 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