Ho sempre pensato che gli Yes siano una grande band; allo stesso tempo, la mia mente è sopraffatta all'idea che forse avrebbero meritato molto di più. Gli Yes hanno fatto la storia del prog rock mondiale, anche senza avere mai avuto più di tanto l'attenzione dei media. A Firenze, abbiamo vissuto una serata splendida sul palco: Steve Howe (chitarra); Alan White (batteria); Geoff Downes (tastiere); Jon Davison (voce); Billy Sherwood (basso) ovvero gli Yes di oggi, che hanno scaldato a dovere l'Obihall fiorentino. Una scaletta ben definita, in quanto questo tour (che sta riscuotendo un ottimo numero di presenze agli show), è nato per suonare dal vivo due album della loro discografia "Fragile" del 1971 e "Drama" del 1980. I due album sono stati eseguiti come è il trend odierno, con le canzoni che rispettano la linea del vinile. Il fatto che non ci sia la sorpresa ho sempre pensato che fosse un lato negativo di questi show, ma spesso incontriamo ai concerti gente che riesce perfettamente ad immergersi in questo mare conosciuto di note. La serata inizia con l'album "Drama", disco che al suo interno nasconde svariate perle, tra queste: "Does it really happen", oltre a "Machine Messiah" o "Into the lens (I am the camera)". I presenti apprezzano di buon grado lo spettacolo proposto e rispondono con applausi sinceri al termine di ogni canzone. Gli Yes, anche se per ovvi motivi non in formazione originale, ammaliano, conquistano, scaldano, e soprattutto, permettono al pubblico presente, di entrare a pieno regime nel loro mondo progressive. La bellezza della musica di questa leggendaria band è tanto così dall'essere vicina alla musica classica. "Drama" è un album che per molto tempo non è stato apprezzato a dovere, anzi criticato molto dai fans più veri della band, ritenuto a torto: commerciale, forse per la presenza di un singolo come "Does it really happen" che se ascoltato in formato 45 giri, diventa una canzone pop anche se di alta classe, ma ascoltando la versione album, che dura circa dieci minuti, si ha invece la sensazione vera e propria della bellezza del disco. Colpisce la voce di Jon Davison, molto più simile di quanto si possa sperare a quella del leggendario leader e fondatore della band Jon Anderson. Dopo un intervallo di venti minuti, si riparte con due sorprese che non fanno parte di "Drama" e neppure di "Fragile", ecco infatti che in sequenza arrivano "Going for the one" e soprattutto "Owner of a lonely heart" estratta dal fortunatissimo "90125" il loro The big one, come viene annunciata da Steve Howe. A questo punto tutti in piedi come giustamente la band merita e si entra a pieno regime di nuovo nel mondo prog degli Yes con la seconda parte dello show e l'esecuzine dell'album "Fragile", sicuramente molto più amato di "Drama". Si comincia con Steve Howe e la sua acustica e da lì è il tripudio; gli spettatori presenti partecipano allo show, la band è perfetta e canzoni come "Roundabout", "Heart of the sunrise" e "America", prendono forma e vigore donando ancora una volta che quel non so che di folle e mistico, che solo il progressive rock vero, sa dare ai propri fans. Grazie Yes. Roberto Bruno I LEGGENDARI YES IN CONCERTO A FIRENZE 31 MAGGIO @ OBIHALL Per la prima volta eseguiti dal vivo interamente gli storici album “Drama” e “Fragile” L'occasione per riscoprire gemme indiscusse accanto ai più grandi successi Gli YES, leggendaria band di rock progressive, saranno a Firenze per un imperdibile live il 31 maggio all’Obihall. Il Tour Europeo 2016, partito dalla Scozia il 27 aprile, si concluderà proprio nel nostro Paese. In questo tour i fan avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica: la band suonerà dal vivo, per intero, due album tra i più rappresentativi della loro carriera, “Fragile” (del 1971) e, per la prima volta in assoluto, “Drama” (del 1980). Il pubblico avrà così l’occasione di ascoltare i brani più amati nella sequenza originale dell'album, tra cui “Roundabout”, “Long Distance Runaround”, “Heart of the Sunrise”, “Machine Messiah”, “Into the Lens” e “Tempus Fugit”. Non mancheranno altri brani fondamentali della loro carriera e i loro cavalli di battaglia, tra cui “Owner of a Lonely Heart” e “Starship Trooper”. “E’ la prima volta che suoneremo interamente Drama“ commenta Steve Howe, chitarrista della band. “Non abbiamo suonato la maggior parte della canzoni di Drama per 30 anni”. Aggiunge Alan White, batterista degli YES: “Drama è un album magnifico, e abbiamo deciso che fosse ora di riportare sul palco tutta la sua energia. Penso che i fan impazziranno quando ascolteranno gli album per intero, sicuramente noi non vediamo l’ora di suonarli. Rivivere quegli anni sarà molto emozionante. So che Chris sarebbe voluto essere con noi, adesso”. Gli YES hanno recentemente perso il loro bassista e co-fondatore Chris Squire, un grande lutto per tutto il mondo del rock. A imbracciare il basso in questo tour sarà Billy Sherwood, che ha avuto il coraggio di accogliere una sfida impossibile permettendo agli YES di onorare la memoria di Chris Squire alla maniera dei musicisti: mantenendo viva e portando ai fan l'eredità musicale di una band leggendaria. Questa la formazione dal vivo: Steve Howe (chitarra); Alan White (batteria); Geoff Downes (tastiere); Jon Davison (voce); Billy Sherwood (basso). Di recente la band è stata in tour negli Usa insieme ad un'altra leggenda del rock, i celebri Toto, accolti da un grandissimo entusiasmo di pubblico. Da poco su Itunes il catalogo degli YES, ripubblicato dalla Warner a cui si aggiungono Drama e Fragile su vinile. Gli YES sono stati fondati da Jon Anderson e Chris Squire nel 1968. Caratterizzati da uno stile prog sinfonico unico nel rock, da composizioni molto lunghe e dall’uso di testi mistici e cosmici, la band ha conosciuto il grande successo nel 1971 con due tra i loro dischi più famosi, “The YES Album” e “Fragile”. Hanno registrato 21 album e vinto molti premi prestigiosi tra cui vari Grammy. Tra le icone più influenti del rock (apprezzati oggi quanto lo erano negli anni settanta) gli YES hanno mantenuto un pubblico fedelissimo, continuando costantemente ad attrarre nuove folle di appassionati di musica nel corso dei loro 47 anni di eccezionale carriera. yesworld.com / twitter.com/YESofficial / facebook.com/YEStheband Informazioni sulla Setlist Fragile (1971) 1. Roundabout 2. Cans and Brahms 3. We Have Heaven 4. Southside of the Sky 5. Five Percent for Nothing 6. Long Distance Runaround 7. The Fish (Schindleria Praematurus) 8. Mood for a Day 9. Heart of the Sunrise Drama (1980) 1. Machine Messiah 2. White Car 3. Does It Really Happen? 4. Into the Lens 5. Run Through the Light 6. Tempus Fugit YES - 31 maggio 2016 – Firenze, Obihall Biglietti posti numerati (esclusi diritti di prevendita) 1° settore 60 euro 2° settore 50 euro 3° settore 35 euro Sconti e riduzioni I bambini sotto 5 anni entrano gratuitamente accompagnati da un adulto, in numero di un bambino/a per ogni adulto, ma non hanno diritto ad occupare un posto a sedere. Prevendite Boxol www.boxol.it (tel. 055 210804) TicketOne www.ticketone.it (tel. 892 101) Info spettacolo Obihall – via Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro – Firenze Tel 055.667566 - 055.6504112 www.bitconcerti.it www.obihall.it - info@bpmconcerti.com - #yesfi16 Info tour italiano: tel. 0434.29001- info@bpmconcerti.com - www.bpmconcerti.com - http://www.musicalbox2-0promotion.it/ Sono eventi come quello di ieri all’Obihall di Firenze che ci fanno comprendere, (se ancora ce ne fosse bisogno), quanto mancano i Queen nel mondo musicale. Volete sapere cos’è per me “Queen at the opera”? Un sogno, una favola, uno spettacolo emozionante ed allo stesso tempo: un bellissimo evento rock. Forse i Queen erano e sono la band, che più si adatta al musical. "Queen at the opera" ne è certamente la prova concreta. Il teatro era pieno. L’orchestra sinfonica accompagna i quattro cantanti dalla matrice decisamente rock. Una perfetta fusione, che lascia sbalordito il pubblico fiorentino presente, che si diverte e canta con i “quattro moschettieri” armati di microfono e soprattutto: armati di quattro voci fantastiche. Credetemi se vi dico che non sto esagerando, ma "Queen at the opera", è uno spettacolo da non perdere. Un collage musicale che inizia con "One vision" e non finisce più. Lo show termina, ma il pubblico è estasiato e resta al proprio posto, incitando il ritorno sul palco. Ciò viene esaudito ed è emozionante. Non vi nascondo che mi sono commosso durante l’esibizione di "Barcellona”. Ascoltare Roberta Orrù che raggiunge livelli vocali incredibili, mi ha sbalordito. Lo show è un vero e proprio percorso di storia musicale da vere “Regine”: "One vision", "Another one bites the dust", "Radio Ga Ga", "Breakthru", "I want to break free", "We will rock you", "We are the champions", "Somebody to love", "Barcellona", "Innuendo" e molte altre. Durante il concerto, Roberta Orrù, Federica Buda, Jordan Trey e Luca Marconi si cambiano di abito ed entusiasmano con le loro performance. Sono ugole vere, vive, potenti e hanno dentro l’anima la voglia di arrivare, lottare e far vedere a tutti ciò di cui sono capaci. Special guest Capitan Fede Poggipollini, che anche ieri sera mi ha dato la consapevolezza di essere un bravissimo guitar hero, e con Ligabue sia secondo me troppo limitato. Ancora complimenti a tutta la produzione per il coraggio che ha messo in campo. … The show must go on!!! Roberto Bruno Siamo reduci dalla prima data del tour solista di Gianni Maroccolo. Ieri sera (teatro esaurito) ho provato emozione... tanta emozione, perchè quando sul palco trovi cotanta bella gente, l'emozione non può certo essere un dettaglio poco importante. Ognuno sul palco ha dato il massimo e l'arte della musica, ha vinto in ogni senso. Gianni ha finalmente capito, che ciò che ha creato in questi anni da solo o assieme a tutti gli altri amici del palco della sua vita è qualcosa di importante. Personalmente abbiamo assistito al trionfo della bellezza; quella di rivivere le canzoni dei Litfiba, sotto una forma più teatrale, quella di vedere Gianni messo in prima persona sul palco, dove ci ha raccontato la sua vita, le sue emozioni e dove ha martoriato benevolmente il suo strumento, con dolcezza in certi casi, oppure con selvaggeria durante "La battaglia sacra" con ospite Ghigo Renzulli. Ospiti sul palco, anche se la parola corretta sarebbe amici: Francesco Magnelli (sublime), Ginevra Di Marco (meravigliosa come sempre), Ghigo Renzulli (devastante nel senso più bello dell'aggettivo). Tutto veramente bello, Antonio Aiazzi alle tastiere e tutto il resto, che è sempre bello veder suonare, Alessandra Celletti al piano, eterea quanto splendida, Simone Filippi alla batteria che stimo molto ed ho imparato a conoscere coi C.S.I, Beppe Brotto, superbo, con quei magici sitar che non ho resistito dal non vedere da vicino. Andrea Chimenti, che secondo me non è apprezzato a dovere per ciò che ha fatto, ma soprattutto per ciò che sta portando avanti oggi, magica voce, classe ed eleganza sul palco. Ah ... già c'era anche il musicista Gianni Maroccolo, cosa aggiungere di questo signore: che si tratta di una persona molto umile nella vita, lo vedi suonare sul palco e le emozioni arrivavano fino in platea. Un vero professionista, dal volto umano. Il concerto durato ben due ore, ha concentrato la storia del rock italiano, rivestendolo del più bel doppio petto artistico che si possa indossare. Personalmente siamo rimasti molto colpiti da questo esempio di arte che è il tour solista di Gianni, mi rendo conto a distanza di 24, ore che in molti momenti ero proprio assorto all'ascolto. La strada è giusta il viaggio è iniziato ... Buon viaggio e sono sicuro che "nulla andrà perso!" Roberto Bruno Ci sono concerti che almeno una volta nella vita vanno visti, specialmente se si è amanti del buon rock e soprattutto dello spettacolo considerato estremo. È passato da Firenze il' "THE HELL NOT HALLELUJA TOUR 2015"
del reverendo del rock Marilyn Manson. Il cantante americano ha regalato una performance molto intensa che ha riscaldato le anime del pubblico presente all'Obihall di Firenze. Devo essere sincero, non avevo mai visto il teatro fiorentino così pieno, forse proprio al limite massimo di capienza. Un pubblico decisamente colorato ma tendente al nero sia come look che come trucchi, gotico nella sua atmosfera darkeggiante, in estasi davanti al loro cantante preferito, artista che ha saputo costruirsi un immagine e soprattutto un personaggio da spettacolo. Certe mosse che sono un mix perfetto tra il punk, il dark ed il metal portano i concerti di Manson ad alti livelli di spettacolarità. Pochi gli effetti speciali, anche perché all'interno dello show il vero effetto speciale è proprio lui. Sappiamo bene quanto l'umore del reverendo influenzi la riuscita del concerto e va detto che a Firenze abbiamo visto un Manson con tanta voglia di fare, anche se l'ho trovato piuttosto imbolsito nel fisico, ma si sa gli anni passano per tutti per fortuna. La scaletta ha visto classici del suo repertorio e brani tratti dal suo bellissimo ultimo album. La grave pecca di questo show "mansoniano" è come sempre la durata decisamente breve. Quando al concerto arrivano persone da ogni parte della nazione, che si sono sobbarcati chilometri in auto o in treno, dopo aver comprato un biglietto ad almeno 50/70 euro non puoi cantare tredici canzoni, far durare lo show circa un'ora e venti e soprattutto fare pause di cinque minuti tra canzone e canzone. Comunque nel contesto non è più il Manson degli esordi, esageratamente estremo e violento, oggi c'è un signore di 47 anni che sa accaparrarsi il pubblico, colpire seguendo le regole dello spettacolo. Chi non lo conosce di Manson può pensare di tutto, chi lo ama, riesce a perdonare tutto di lui, sia che bruci la Bibbia o che magari prenda un tablet da un suo fan in mezzo al pubblico e lo spacchi per terra. È la seconda volta che lo vedo dal vivo e trovo che la sua carica incendiaria sia aumentata e nonostante gli anni, i celebri come una rockstar con tutti i suoi pro e contro. Ma giuro che un concerto del reverendo Manson, tornerei a vederlo anche domani... magari in una posizione più comoda. Grazie a Bernardo Lapini ed alle sue foto. TRacklist: Firenze 9/nov/15 Deep Six Disposable Teens mOBSCENE No Reflection Cupid Carries a Gun Sweet Dreams (Are Made of This) Angel With the Scabbed Wings Cruci-Fiction in Space Irresponsible Hate Anthem The Dope Show Antichrist Superstar The Beautiful People Encore: Coma White Roberto Bruno Come???!!! Vai a vedere ancora i Deep Purple? Ma che ci vai a fare? 1) Ian Gillan non ha più voce! 2) Ian Paice ha quasi 70 anni, figurati se regge un concerto a quei ritmi. 3) Ma tanto non c'è più Blackmore. Queste sono alcune delle tante motivazioni per cui ascoltando molte persone, mi sarei dovuto perdere un concerto pazzesco come quello fiorentino dei mitici Deep Purple. Precedentemente la mia unica nota negativa era dovuta al fatto che fino al ritorno in Italia, in questo tour che accompagna "Now What" il nuovo album, non avevano ancora eseguito il mio cavallo di battaglia "Highway Star", comunque l'intenzione era di esserci, anche solo per rivedere la storia del rock rappresentata da loro da almeno 40 anni. Inizia lo show e dopo la consueta intro, le note travolgenti proprio di "Highway star" allontanano anche la più piccola ritrosia di essere presente al Mandela Forum. Gillan la canta alla grande, sguaiato come deve essere. È l'inizio della serata più sognato direi. Al fianco di Gillan il fido Roger Glover e dietro le pelli, il vero fondatore della band Ian Paice. La scaletta del live non è proprio densa di super classici, ma devo dire che con l'arrivo di due fantastici musicisti come Steve Morse alla chitarra e del grande Don Airey alle tastiere, il concerto dei DP trasporta con dei veri e propri flashback, negli anni settanta con tanti assoli dei componenti della band, attualizzando con molti pezzi del nuovo corso dei Purple. Ci sono canzoni da scoprire, nascoste negli ultimi dischi che sono bellissime e l'ultimo album. "Now what" è secondo me un capolavoro. Pezzi come "Apres vous", "Vincent Price", "Uncommon man" e "Hell to pay", sono un nuovo "biglietto da visita da mostrare orgogliosi. Il concerto viaggia su un binario di fantasia allo stato brado. Vengono suonati brani storici come "Strange kind of woman", "Lazy" splendida, "The Mule" con Paice ed il suo assolo. Il numeroso pubblico del Mandela Forum, non ha tempo neanche di respirare, in quanto questi "nonni" del rock mondiale, non concedono pause. Poche chiacchiere e tante canzoni: arrivano brani recenti e non, come "Demon's eye, "The well dressed guitar" e "Perfect strangers", arriva dopo un fantastico assolo/intro del grande Don Airey. Non c'è una sbavatura in questa serata musicalmente magnifica, e il pubblico presente raccoglie tre generazioni. Il feeling creato con Gillan è al top, e sul palco non c'è un vero leader, poichè ogni musicista calca la scena esemplarmente avendo il suo spazio. Il finale è da brividi: "Space truckin'" apre una sequenza da storia del rock di ogni tempo. A seguire: "Smoke on the water", "Hush" e il momento solo di Roger Glover. L'apoteosi arriva con una devastante "Black night". I Deep Purple, hanno avuto molte Mark nella loro carriera e la seconda rimane la più storica. Oggi questa formazione va al passo con tempi, senza essere assolutamente vintage e i tanti giovani presenti nel palasport fiorentino, sono la giusta conferma. Roberto Bruno Ph. Annamaria Pecoraro Descrivere in una sola parola un concerto live di Joe Satriani? Mostruoso! Si, mostruoso è proprio l’aggettivo giusto per poter parlare di Giuseppe Joe Satriani, il chitarrista americano di chiare origini italiane che proprio ieri sera ha infiammato il teatro Obi Hall di Firenze. Sono sempre volutamente stato alla larga dai concerti musicali e perché nascondere che quando ho avuto l’opportunità di essere presente ad alcuni mi sono clamorosamente addormentato. Ieri sera no, anche perché addormentarsi di fronte a cotanta bravura sarebbe proprio un delitto musicale. Joe Satriani incanta e soprattutto ti rende partecipe nei suoi spettacoli dei suoi viaggi musicali, le sue chitarre vengono accolte dal pubblico fiorentino come l’ingresso sul palco di ospiti eccellenti, anche se poi ti rendi conto che più che ospiti sono proprio loro l’oggetto del desiderio dei fans presenti. Un pubblico di tutte le età ha assistito al crescente show di Satriani, crescente perché ad ogni canzone il livello di guardia saliva, ti rendi conto che tu spettatore vorresti staccare gli occhi di dosso da quell’uomo con gli occhiali da sole che inforca le sue chitarre, ma non ci riesci, allora visto che nei live la fortuna di Satriani sono anche gli splendidi musicisti che lo accompagnano sul palco è proprio lui che si fa piccolo piccolo e si mette ai lati per dare ad ognuno di loro il suo spazio ed immancabilmente gli applausi, che in questo caso sono meritati e non di circostanza. Lo “Shockwave world tour 2015” è veramente un grande show, 22 canzoni estratte un po’ da tutta la discografia di Satriani, naturalmente fa da padrone il suo ultimo disco: “ Shockwawe supernova” che con il brano omonimo dà il via alla serata. Dopo è un susseguirsi di note e di grande musica ” Flying in a blue dream”; “Ice 9”; “Crystal planet”, “Not of this earth”. Il bello di “Giuseppe” (come ama presentarsi in Italia ricordando le origini italiane: emiliano, pugliesi) è anche il fatto che pur essendo considerato un virtuoso della chitarra non eccede mai in megalomani virtuosismi ma rimane (eccellendo) in quello che è il formato della canzone., tanto che le sue corde sostituiscono alla perfezione la voce di un cantante. Lo show continua con altre perle: ”On peregrine wings”, “Friends”, “Time” , “If Icould fly”, “Butterfly and zebra”. Le chitarre Ibanez, Satriani non le suona solamente, le indossa come un bellissimo vestito, rossa orange, viola tre suoni che hanno caratterizzato l’andamento dello show, svariate le tecniche durante il concerto d’altronde per non dimenticare, ma Satriani è stato il maestro di Steve Vai, Kirk Hammet dei Metallica e Alex Skolnich dei Testament. Ancora musica, sempre senza sosta e soprattutto col pubblico sempre più caldo, arrivano: “If there is no heaven”, “Cataclysmic”, “Crazy Joey”, “All of my life”, che ci portano direttamente al "solo" di batteria di Marco Minnemann, veramente splendido tanto da prendersi una bella standing ovation del pubblico presente. "Luminous Flesh Giants", " Always With Me, Always With You", "God Is Crying", "Goodbye Supernova", "Satch boogie" chiudono lo show prima dei bis, che naturalmente non potranno che essere: "Big Bad Moon" ma soprattutto "Surfing With the Alien". Dopo circa due ore di performance l'alieno e i suoi compari lasciano Firenze col pubblico felice di aver assistito allo show di un musicista "mostruoso". Da segnalare l'ottima performance ed il gradimento del pubblico a Markus James, che hanno fatto da apripista a Satriani. Roberto Bruno Continuo a pensare e ad esserne sempre più certo che il rock italiano abbia un solo nome: Litfiba.
Non bastava l'afa e la calura di questo pazzo luglio, la band ci ha messo tutto l'impegno possibile per riscaldare la temperatura. Il gruppo ha vissuto metamorfosi importanti. Sono partiti dall'essere i numeri uno della New Wave, fino ad arrivare ad oggi, dove riportando sul palco "La tetralogia degli elementi" (composta da brani tratti dal primo periodo post trilogia), li vede trionfare in una versione decisamente più rock. Piero & Ghigo sono in forma e regalano una performance perfetta. Il pubblico parte, recependo il messaggio iniziale. Si inizia con "Resisti" (da El Diablo), in una veste nuova, più tosta ed importante e così anche "Africa". Pochi effetti speciali, solo vera musica. Una scaletta splendida avvolge Firenze, canzoni come "Linea d'ombra”, “Dimmi il nome”, conquistano i cornucuori infiammati. Sul palco il divertimento. Luca Martelli già presente nel tour precedente è la solita macchina da guerra, Federico"Sago" Sagona è un tastierista folle dalle grandi potenzialità, che sa suonare e dal forte impatto musicale ma in questo tour, l'uomo che più mi sorprende, è Ciccio Li Causi che col suo basso e il suo aspetto splendidamente selvaggio conquista. Devo ammettere che lo avevo visto suonare molte volte con i “Negrita”, ma nei Litfiba ha veramente trovato una linfa vitale incredibile. Il concerto continua imperterrito, e i cori per Piero e Ghigo si sentono, ma si canta e soprattutto si balla a tempo di rock. "Lo spettacolo”, “Tammuria”, “Ora d'aria”, “Siamo umani" non permettono di stare fermi. C'è anche tempo per pensare, ad un concerto dei Litfiba, il pensiero sociale non manca; la musica dei "ragazzacci" è anche questo. Il pugno di Terremoto sullo sfondo, metaforicamente rappresenta la forte roccia granitica dei Litfiba. All'ippodromo tutto ciò che è liquido è finito ma si continua a ballare, a pogare, a cantare ed a sognare. Nel frattempo vanno: "Sotto il vulcano”, “Dinosauro”, “Animale di Zona”, “El diablo”, “Dottor M". Fuoco e fiamme con le chitarre di Ghigo, sempre prodigo di sorrisi verso il pubblico, e in una forma eccezionale. Hanno sempre sostenuto di non voler essere una band da stadio, il loro rapporto diretto col pubblico volerebbe via. Finale coi classici, brani come: “Fata Morgana, Ragazzo, Spirito, Regina di cuori, Proibito, Gioconda e Ritmo2#” scatenerebbero chiunque. La chiusura ed i saluti arrivano con Cangaceiro, per uno dei migliori concerti dei Litfiba degli ultimi anni. E Firenze sogna col sound dei suoi figli e i Litfiba ringraziano, donando oltre due ore e mezza di abbondante sano rock/blues. Reportage fotografico a cura del direttore di Deliri Progressivi: Annamaria Dulcinea Pecoraro. Roberto Bruno LITFIBA live all’Ippodromo Visarno di Firenze
Tetralogia degli Elementi Live. Special guest DIAFRAMMA LITFIBA apre il concerto FEDERICO FIUMANI con i DIAFRAMMA Giovedì 23 luglio - ore 21,15 – Visarno Arena Ippodromo del Visarno – ingresso da piazzale delle Cascine - Parco delle Cascine – Firenze Biglietti: Tribuna primo settore 34 euro; tribuna secondo settore 30 euro; parterre in piedi 27 euro Prevendite: Box Office www.boxofficetoscana.it; (tel 055 210804); Ticket One www.ticketone.it (tel. 892 101). Info tel. 055.0460993 – 055.667566 - www.lndf.it – www.bitconcerti.it Lo scorso aprile all’Obihall fu sold-out. In un amen. Biglietti esauriti con settimane d’anticipo e pubblico da tutta Italia. Un concerto dei Litfiba nella “loro” Firenze, del resto, è sempre un evento. A grande richiesta si replica, stavolta in versione open air. Appuntamento giovedì 23 luglio all’Ippodromo del Visarno (ore 21,15 - ingresso da piazzale delle Cascine – biglietti da 27 a 34 euro – prevendite Box Office www.boxofficetoscana.it tel. 055 210804; www.ticketone.it tel. 892 101 - info tel. 055.0460993 – 055.667566 - www.lndf.it – www.bitconcerti.it) per una serata che si annuncia davvero affollata. Ad impreziosire l’evento sarà la presenza dell’amico e collega Federico Fiumani, che con i suoi Diaframma aprirà il concerto. In primo piano è sempre la “Tetralogia degli Elementi”, uno dei manifesti del rock italiano targato ’90, ma rispetto al tour primaverile, le date estive dei Litfiba propongono una diversa scelta dei brani. Si tratta dei quattro dischi che i Litfiba dedicarono agli elementi della natura: fuoco con “El Diablo” (1990), terra con “Terremoto” (1993), aria con “Spirito” (1994) e acqua con “Mondi Sommersi” (1997). La Warner li ha ripubblicati di recente, un cofanetto speciale che contiene anche un dvd inedito con le immagini del tour del ’93 (regia di Adam Dubin per il live act e quella di Piero Pelù per la parte backstage). “Stiamo parlando di composizioni che hanno anche 25 anni ma che, forse per lungimiranza nostra, mantengono tutt’oggi una grande forza – spiega Piero Pelù – la scaletta cambia di sera in sera, abbiamo quaranta canzoni pronte, risistemate e modernizzate. A ogni tappa decidiamo cosa suonare. Noi siamo sempre i ragazzacci di allora...". “Le musiche di quegli anni – aggiunge Ghigo Renzulli – funzionano anche grazie alla nuova band con cui le suoniamo: Federico Sagona alle tastiere, Ciccio Licausi al basso e Luca Martelli alla batteria”. RTL 102.5 è la radio partner ufficiale del tour, prodotto e organizzato da F&P Group. Segui i Litfiba www.litfiba.net https://www.facebook.com/litfibaufficiale https://twitter.com/Litfiba http://www.youtube.com/user/litfibaufficiale Prossimi concerti Le Nozze di Figaro Informazioni, prevendite e aggiornamenti www.lndf.it. Prezzi biglietti escluso diritto di prevendita. DAVID RIONDINO - gio 30 luglio – 21 – Centro Unipol Bologna – ingresso gratuito DAVID GARRETT – gio 3 settembre – 21 – Obihall – Firenze – 55/50/40/35 euro PAOLO BENVEGNÙ – mar 8 settembre – 21 Centro Unipol Bologna – ingresso gratuito DAVID GILMOUR - mar 15 settembre – 21 - Visarno Arena – Firenze (biglietti e accrediti stampa esauriti) MARILYN MANSON – lun 9 novembre - 20 – Obihall - Firenze – 36/45 euro KRAFTWERK 3D – lun 16 novembre – 20,30 - Opera di Firenze – viale Rosselli – Firenze (biglietti e accrediti stampa esauriti) GUE’ PEQUENO – sab 27 febbraio 2016 – 21 - Viper Theatre - Firenze – 18 euro www.lndf.it Spazi/indirizzi Obihall – Lungarno Aldo Moro angolo via Fabrizio De Andrè – Firenze Visarno Arena – piazzale delle Cascine - Parco delle Cascine – Firenze Anfiteatro delle Cascine – Parco delle Cascine – Firenze Opera di Firenze - Piazzale Vittorio Gui, 1 (accesso da viale Fratelli Rosselli) Centro Unipol Bologna - Piazza Sergio Vieira de Mello 3 - Bologna Biglietti Tribuna numerata 1° Settore 34 euro Tribuna numerata 2° Settore 30 euro Parterre in piedi 27 euro Prevendite Box Office www.boxofficetoscana.it (tel 055 210804) Ticket One www.ticketone.it (tel. 892 101) Info Info tel. 055.0460993 – 055.667566 www.lndf.it – www.bitconcerti.it Partner LNDF Publiacqua ADF - Aeroporto di Firenze Seguici sui nostri social https://www.facebook.com/LNDF.live https://twitter.com/nozzedifigaro http://instagram.com/lenozzedifigaro Ufficio stampa LNDF Firenze: Marco Mannucci cell 3477985172 – press@lenozzedifigaro.it Ufficio Promozione F&P Group Francesco Colombo – Francesco Negroni Ufficio Stampa Litfiba Parole & Dintorni Le Nozze di Figaro Vicolo di Santa Maria Maggiore, 1 – Firenze Tel 055 0460993 – Fax 055 0460995 www.lnfd.it - info@lenozzedifigaro.it Ufficio stampa: Marco Mannucci Al Franchi di Firenze il primo “action poetico” che
arriva dal futuro… Ultimi biglietti disponibili JOVANOTTI LORENZO NEGLI STADI SABATO 4 E DOMENICA 5 LUGLIO – ORE 21,15 - FIRENZE STADIO COMUNALE ARTEMIO FRANCHI www.tridentmanagement.it - www.soleluna.com www.bitconcerti.it - #lorenzoafirenze15 Scarica la brochure con pianta e info http://www.bitconcerti.it/attachments/6/9/69-allegato-lorenzo.pdf (in allegato file info servizio completo) E’ una marcia trionfale quella che porta Jovanotti allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, sabato 4 e domenica 5 luglio per l’ennesimo bagno di folla del “Lorenzo negli stadi tour 2015”. Dopo il trionfale debutto ad Ancona, le tre date di Milano e la tappa padovana, Lorenzo Cherubini torna a sciacquare i panni in Arno. Per la data di sabato 4 luglio ultimi biglietti per Maratona II settore, Parterre Maratona e Curva Fiesole. Per il concerto di domenica 5 luglio sono disponibili biglietti per tutti i settori (prezzi da 30 a 70 euro, prevendite Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it tel. 055 210804 e TicketOne www.ticketone.it tel. 892 101). Biglietti in vendita anche i giorni dei concerti, dalle ore 10, presso le casse del Mandela Forum (piazza Enrico Berlinguer) e al Centro di Coordinamento Viola Club (viale Manfredo Fanti 69/71- in prossimità della Curva Fiesole). Prodotto da Trident Management, “Lorenzo negli Stadi 2015” è il primo tour “action poetico”, due ore di grande musica consigliate “a tutti i bambini da 4 a 99 anni”. “Lo show nasce nel 2184 - spiega Lorenzo - Lo show è la mia idea di ‘rock’n’roll show’ oggi. Rispetto al 2013 lo spettacolo è molto più tirato, è un ‘action poetico’ che punta dritto alla leggerezza, ha molto a che fare con la mia infanzia (“ho salutato la gioventù... per ritornare bambino”) e con il senso di stupore e di coinvolgimento che si prova prima di confrontarsi con il mondo reale, quello delle furbizie e del retro pensiero”. La BAND è quella che ha accompagnato Lorenzo negli ultimi 3 tour ed è composta da Saturnino al basso, Riccardo Onori alle chitarre, Danny Bronzini (giovanissimo talento che è stato recentemente scoperto da Riccardo Onori in un bar di Pisa) alle chitarre, Franco Santarnecchi al piano, Christian “Noochie” Rigano alle tastiere, Gareth Brown alla batteria, Leonardo Di Angilla alle percussioni, Federico Pierantoni al trombone, Glauco Benedetti al susaphone, Mattia Dalla Pozza al sax e Antonello Dal Sordo alla tromba. Il sound è curato da un team di eccezionali professionisti composto da Pino Pischetola insieme a Leo Fresco e Daniele Tramontani. Per la prima volta in un concerto live ci sarà uno speciale filtro per la postproduzione in diretta di alcuni straordinari momenti da DJ curati da Lorenzo stesso e dal Maestro Pinaxa. LE LUCI sono affidate al canadese Andrew J Pen che ha iniziato con Safari la sua collaborazione con Jovanotti: incorniciano il palco colorato con la sua incredibile estensione che consente una visuale perfetta in ogni ordine di posto. Lo schermo di 800 mq è a forma di fulmine e ha una definizione altissima, con una nuova tecnologia 4K. Tutto il lavoro di ideazione e progettazione è cominciato più di un anno fa quando Lorenzo ha iniziato le prime riunioni con Giancarlo Sforza e la sua Utopia e con Giorgio Ioan e la sua Lemon and Pepper con cui collabora dal 1992. “Ho scelto il fulmine perché è contemporaneamente il passaggio tra il cielo e la terra, energia, elettricità, rapidità, meraviglia, velocità, luce nella notte ma è anche una crepa che dichiara la nostra fragilità che, dinamica e pericolosa, dichiara uno stato di assoluta precarietà delle cose. Avevo in mente i grandi palchi dei concerti che mi hanno fatto impazzire, i giganteschi spazi degli U2, o gli spettacoli come quelli di Springsteen, e quella cosa che riesce a trasformare uno stadio in uno spazio intimo dove è possibile il contatto”. Solo l'inizio del concerto vale un intero show. L'investimento di energia nella parte VISUAL è importante come sempre negli ultimi show di Lorenzo. E questa volta lo è ancora di più. Un lunghissimo lavoro di progettazione con una squadra (diretta da Sergio Pappalettera e Carlo Zoratti) di videomaker, programmatori registi, animatori, creativi e tutti i collaboratori dello Studio Pro-Design, Full Scream, Ced Pakusevskij, Sugo e il live visual di Stefano Polli, Filippo Rossi e Riccardo Cavazza. Il film iniziale è scritto da Lorenzo in collaborazione con i due registi Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per Younuts Production (che insieme a Salmo lo avevano diretto nel video di Sabato), con Carlo Zoratti e con l’amichevole collaborazione di Francesco Piccolo. Tanti i ringraziamenti e le collaborazioni eccezionali. A cominciare da quella di Claudio Cecchetto che apre lo show nel ruolo del DJ che parla alla radio nell’anno 2184. Ma anche l'amico Fiorello in versione “super Fiorello”. E ancora Carlo Conti in una surreale versione del suo popolarissimo quiz e Filippo Timi che ha dato la voce ad un magico Siri/ Leonardo Da Vinci. E grazie anche a Roberto Minervini che ha concesso le straordinarie immagini del suo film per accompagnare L’Alba e a Fox National Geographic. Grazie a Cartoon Network (canale 607 di Sky e 353 di Mediaset Premium) - partner creativo del tour – che ha realizzato un video ad hoc dove Lorenzo, grande fan della serie cult del canale Adventure Time, è proiettato nel fantastico mondo di Ooo con i due mitici protagonisti: Finn e Jake. Grazie a Davide Toffolo, grande fumettista e cantante dei “Tre allegri ragazzi morti” che, in un momento particolarmente suggestivo, illustra “il dialogo tra la bionda e il gorilla”. Grazie a Michele Truglio per la regia live, grazie a Sergio Pappalettera con cui Lorenzo ha coordinato tutta la parte visual dello show “E un immenso grazie – da parte di Lorenzo - alla Divina Ornella Muti che ha regalato allo show la sua meravigliosa e preziosa partecipazione, regina del film di inizio concerto. All’inizio della scrittura dello spettacolo - racconta Lorenzo - mentre registravo i demo di Lorenzo 2015CC, è nato il desiderio di voler realizzare un grande show per bambini di ogni età, dai 4 a 99 anni. Nel tempo le intenzioni si sono un po’ modificate ma è rimasta la spinta di base, quella di voler divertire ed emozionare evocando l’essere umano che è in noi, che si stupisce, si anima, si emoziona, si diverte, si eccita, si arrabbia, si rigenera, ama. Questo spettacolo è il frutto di un grande lavoro e figlio di un grande sogno che si realizza grazie alla mia squadra e all’affetto del pubblico”. I costumi di scena di Lorenzo e della band sono tutti originali, disegnati apposta per lo show, e sono stati ideati da Lorenzo insieme a Nicolò Cerioni: due abiti sono sviluppati, progettati e realizzati dalla prestigiosa firma di Ennio Capasa, direttore creativo di CoSTUME NATIONAL (che rinnova la sua collaborazione e la sua amicizia di tanti anni e tanti spettacoli) e due, per la prima volta, esclusivamente disegnati da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori creativi di Maison Valentino che collaborano per la prima volta con Lorenzo. Gli abiti dei musicisti raccontano un mondo di storie frullate e sparate nello spazio. L'astronauta, l'indiano, la rockstar, il western_samurai, l'apprendista supereroe, lo stregone ritmico, i soldati della "forza", Mr.T jamaicano. Lo spettacolo e l’intero progetto Lorenzo 2015CC, uscito per Universal Music lo scorso febbraio, sono stati accompagnati dall’inizio dalle telecamere della JovaTV, curata da Lorenzo insieme a Michele Maikid Lugaresi, che ogni giorno propone contenuti esclusivi e che nel periodo dei concerti si arricchisce della presenza di alcune finestre in diretta che Lorenzo, con il supporto di Tiscali, proporrà in diretta sulla sua pagina Facebook. Mediapartner è anche RDS che accompagna da diversi anni i concerti di Lorenzo. Lo show è realizzato con il supporto di RedBull, Luxottica, AirBnB, Subito.it, e Bmw Italia. Nei pre-show Lorenzo ha voluto dare a giovani professionisti la possibilità di esibirsi nei pomeriggi con un loro personalissimo DJ Set, uno per ciascun concerto. A Salmo, “uno dei rapper più interessanti del panorama dello spettacolo italiano”, Lorenzo ha affidato il compito di accompagnare il pubblico al “più grande spettacolo dopo il big bang”. Si parte alle 19,15 con i live di Ed Menichella e Salmo. Quindi spazio ai dj-set, con ospiti diversi per ogni serata, il duo Ackeejuice Rockers (sab 4) e Rudeejay (dom 5). Lorenzo salirà sul palco alle 21,15, e ci resterà per due ore e mezza. LA SCALETTA 1) Penso positivo 2) Tutto acceso 3) Attaccami la spina 4) L’Alba 5) Una scintilla 6) Sabato 7) Il più grande spettacolo dopo il big bang 8) Bella 9) Stella cometa 10) Ora 11) Fango 12) Il mondo è tuo 13) Non mi annoio/ Falla girare La scienza bellezza Tanto 14) L’ombelico del mondo 15) Musica la nascita di musica 16) L’estate addosso 17) Estate 18) Le tasche piene di sassi 19) L’Astronauta 20) Serenata rap 21) Come musica 22) Tutto l’amore che ho 23) La notte dei desideri 24) Tensione evolutiva 25) Mezzogiorno 26) Ragazzo fortunato 27) A te 28) Gli immortali video 29) Ti porto via con me INFO IN TEMPO REALE Nei giorni dei concerti, durante l’intero arco della giornata, un social team coordinato da Aperion.it, terrà informato il pubblico su tutto quello che c’è da sapere e che succede in città. Grazie al collegamento con la Sala Gos interna allo Stadio, dove saranno presenti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il team aggiornerà in tempo reale su viabilità, parcheggi e notizie di servizio fin dalla prima mattinata. Gli aggiornamenti saranno disponibili su RDF 102.7, Lady Radio 102.1, sul sito ufficiale bitconcerti.it e sui canali social BitconcertiFanpage, @bitconcerti. Si può utilizzare l’hashtag #lorenzoafirenze15 per condividere immagini, commenti e info. DISPONIBILITA’ BIGLIETTI Per la data di sabato 4 luglio ultimi biglietti per Maratona II settore, Parterre Maratona e Curva Fiesole. Per il concerto di domenica 5 luglio sono disponibili biglietti per tutti i settori, prezzi da 30 a 70 euro esclusi diritti di prevendita. Prevendite www.boxofficetoscana.it (tel. 055 210804) e TicketOne www.ticketone.it (tel. 892 101). Biglietti in vendita anche i giorni dei concerti, dalle ore 10, presso le casse del Mandela Forum (piazza Enrico Berlinguer) e al Centro di Coordinamento Viola Club (viale Manfredo Fanti 69/71- in prossimità della Curva Fiesole). CAMBIO PRENOTAZIONI INTERNET Tre le biglietterie riservate a chi ha acquistato via internet. Importante: ogni settore ha una biglietteria dedicata. Prima di dirigersi alle casse consigliamo di controllare le indicazioni riportate sulla mail di conferma dei biglietti. AREA CONCERTO - PALCO E ORARI L’area intorno allo stadio è transennata, l’accesso è consentito solo a chi è in possesso del biglietto. Il palco è allestito in Curva Ferrovia. Si parte alle 19,15 con i live di Ed Menichella e Salmo. Quindi spazio ai dj-set, con ospiti diversi per ogni serata, il duo Ackeejuice Rockers (sab 4) e Rudeejay (dom 5). Lorenzo salirà sul palco alle 21,15, e ci resterà per due ore e mezza. INGRESSO ALLO STADIO Sono previste nove porte di accesso allo stadio a seconda del biglietto e del relativo settore. E’ quindi importante controllare il codice del proprio tagliando prima di dirigersi ai varchi d’ingresso. Ingresso allo Stadio dalle ore 17 (anche per i settori Prato e Curva Fiesole, inizialmente previsto per le ore 15). TRENI STRAORDINARI Il treno è in assoluto il miglior mezzo per andare ai concerti di Jovanotti. Lo Stadio Comunale Artemio Franchi dista infatti 300 metri dalla stazione Firenze Campo di Marte, ben servita durante il giorno da treni regionali e nazionali. In collaborazione con Trenitalia sono stati predisposti treni straordinari al termine degli spettacoli. Nei giorni dei concerti, inoltre, tutti i treni in percorrenza dalle 8 alle 20 fermeranno alla Stazione di Rovezzano (adiacente al parcheggio di via della Chimera, consigliato per chi viene in auto) e potranno essere utilizzati come treno navetta (frequenza ogni 25 minuti circa). BUS E NAVETTE Per raggiungere lo stadio si possono utilizzare le linee Ataf 6 e 17 (transitano da piazza Stazione) e 20 (transita da piazza S. Marco). Il biglietto corsa semplice costa 1,20 euro se si acquista presso bar e tabacchi, 1,50 euro via sms, inviando un messaggio con scritto “Ataf” al numero 4880105. Due le linee di bus-navetta in servizio al termine dei concerti. Da via dei Sette Santi (in prossimità dell’incrocio con viale dei Mille) partenza del bus di collegamento con piazza S. Marco e la stazione S. Maria Novella. Da viale Calatafimi (in prossimità dell’incrocio con viale Manfredo Fanti) partenza del bus navetta diretto a Bagno a Ripoli (con fermate a Gavinana, viale Europa, Grassina, Antella). Quest’ultimo è stato pensato appositamente per coprire un’area della città non servita dalla ferrovia. Le navette sono in funzione da 15 minuti prima della fine dei concerti fino a 60 minuti dopo il termine. Da piazza Stazione partono inoltre navette per: Galluzzo-Tavarnelle (capolinea linea 37), Rifredi-Careggi (capolinea linee 2-28), Campi Bisenzio (capolinea linea 30 in via Alamanni) e Novoli (dalla fermata Stazione Scalette). TRAMVIA Resterà in funzione fino alle 2,30 di notte la Tramvia che collega la stazione FS di S. Maria Novella a Scandicci. Una soluzione utile ai mezzi privati in arrivo dalla superstrada Firenze-Pisa-Livorno e dall’Autostrada A1 (Uscita Firenze Scandicci). Alla fermata Villa Costanza (in prossimità del capolinea, a Scandicci) è disponibile un ampio parcheggio gratuito. Inoltre lungo il percorso della Tramvia sono in funzione le seguenti aree di sosta: fermata De André (via Sassetti, da evitare mercoledì mattina per la concomitanza con la pulizia stradale, gratuito), fermata Resistenza (in prossimità del Centro Rogers a Scandicci), fermata Nenni-Torregalli (nei pressi del centro commerciale Coop Ponte a Greve) TRAMVIA + BICI - Inoltre sarà possibile portare in Tram la propria bici fino alla Stazione S.M. Novella, per poi raggiungere lo Stadio e viceversa. VIABILITA’ E PARCHEGGI AUTO Il parcheggio dedicato ai concerti è quello in via della Chimera davanti alla Stazione FS di Rovezzano: il parcheggio – costo 2 euro per tutta la giornata - si trova vicino all’uscita autostradale Firenze Sud ed è accessibile solo procedendo da via Vitelli, può contenere oltre 400 posti auto. La Stazione FS Firenze Rovezzano è ben collegata con la Stazione FS Campo di Marte e treni speciali sono previsti alla fine dei concerti. I parcheggi auto più vicini allo stadio sono quelli di Piazza Alberti, Piazza Beccaria, piazza Ghiberti. Da qui è possibile raggiungere a piedi lo stadio nel giro di un quarto d’ora, massimo venti minuti. Dagli altri parcheggi (Parterre, Fortezza da Basso, Stazione SMN, Porta al Prato) si può raggiungere lo stadio combinando lo spostamento con i mezzi pubblici. I possessori del Telepass di Società Autostrade possono accedere alle aree di Firenze Parcheggi da una porta dedicata: il costo è addebito direttamente sul conto Telepass e non c’è bisogno di ritirare il biglietto all’ingresso. CAR2GO – Chi utilizza il servizio di car-sharing Car2Go può parcheggiare gratuitamente presso lo Stadio Ridolfi (a pochi metri dallo Stadio Franchi) fino ad esaurimento posti. BICI Andare in bici ai concerti di Jovanotti è un’ottima idea. Il posteggio – gratuito – è in via Pasquale Paoli, tra lo stadio e il Mandela Forum (lato campi sportivi). MOTO Moto e motorini possono raggiungere l’area concerto solo da piazza Leon Battista Alberti. Il posteggio – gratuito - è adiacente alla piscina Costoli, con ingresso da viale Manfredo Fanti. PRONTO SOCCORSO L’assistenza sanitaria è presente in ogni settore dello stadio e con due punti esterni in viale Nervi e viale Manfredo Fanti (in prossimità della Curva Fiesole). PUNTO INFORMAZIONI Sono attivi due punti informazioni all’esterno dello Stadio, entrambi nella zona Curva Ferrovia: all’incrocio tra viale Manfredo Fanti e viale Pasquale Paoli; all’incrocio tra viale Nervi e viale Pasquale Paoli. TAXI Il Taxi Point è posizionato all’incrocio tra via Mannelli e via Fra Paolo Sarpi, sotto una delle due passerelle pedonali che permettono di attraversare la ferrovia. Dallo stadio ci si arriva in dieci minuti a piedi. Partendo da qui, i taxi evitano gran parte del traffico in uscita dallo stadio. Scarica la cartella stampa completa (link non pubblicabile, grazie) http://www.soleluna.com/stampa USER: stampa PASSWORD: stadi2015 Info spettacoli Tel. 055.667566 - www.bitconcerti.it - facebook: BitconcertiFanpage twitter:@Bitconcerti - diretta evento: #lorenzoafirenze15 Scarica la brochure con pianta e info http://www.bitconcerti.it/attachments/6/9/69-allegato-lorenzo.pdf Ufficio Stampa Goigest www.goigest.com Ufficio stampa PRG Marco Mannucci Festival “Fiume d’Arte” alla “Casetta del Buon Vino” Gio 02 ore 20 Chiara White & Giulia Nuti Duo7/1/2015 LA CASETTA DEL BUON VINO Gio 02 Chiara White & Giulia Nuti Duo dalle 20 Il viaggio sperimentale di un plettro e un archetto. Chiara White (voce e chitarra acustica) e Giulia Nuti (viola, violino e ukulele) presentano un percorso musicale attraverso il tempo e lo spazio, dalla canzone d’autore italiana alle proposte inedite di Chiara White, passando per alcune rivisitazioni di successi internazionali. *** Chiara White nasce a Fiesole (FI) il 16 maggio 1985, laureata in studi interculturali e in scienze geologiche, è attualmente impegnata in diverse attività musicali. Fin dall’adolescenza Chiara canta, suona la chitarra e scrive canzoni. Inizia a studiare canto nel 2005 e dal 2009 è allieva di Laura Landi al Parsifal di Sesto Fiorentino. Nel dicembre del 2012 partecipa in qualità di stagista al seminario “la voce non mente” tenuto da Vittorio Matteucci. Dopo alcune prime esperienze come cantante e chitarrista in progetti rock, dal 2011 sceglie la strada del cantautorato moderno ispirandosi a cantautrici come Cristina Donà e Carmen Consoli. Ha all’attivo diversi progetti acustici nei quali affianca le proprie creazioni con reinterpretazioni di canzoni d’autore italiane e di brani internazionali, collaborando frequentemente con la violista fiorentina Giulia Nuti (Il Popolo del Blues). Nel 2012 vince il premio miglior cantante del contest Suoni Nella Notte di Cerreto Guidi. Chiara White è anche scrittrice di poesie ed ha pubblicato il suo primo libro “Il cavaliere della Solitudine” nel novembre del 2011 con la casa editrice Albatros-Il Filo. Attualmente impegnata anche in attività di tipo organizzativo come co-direttrice artistica del locale The Speakeasy 23 nel centro di Firenze **** Giulia Nuti studia viola alla Scuola di Musica di Fiesole, diplomandosi nel 2008 al Conservatorio G.B. Martini di Bologna. E’ violista e tastierista degli Underfloor, con cui suona dal 2011 dopo aver collaborato come ospite e arrangiatrice anche ai loro dischi precedenti. Suona inoltre con Chiara White, spesso in formazione in duo. Fa parte della Fabrizio Berti Jug Band. Nel 2003 si unisce alla rinata formazione di Hypnodance, e nel 2005 a quella dei Lightshine. Nel dicembre 2003 suona per la prima volta alla finale del Premio Ciampi di Livorno, accompagnando il gruppo vincitore, e torna ed esibirsi alla serata finale della manifestazione numerose volte con artisti come Graziano Romani, Simone Felice, Emma Tricca, Claire Hamill, Underfloor, Kenny White. Il Premio Ciampi nel 2012 le attribuisce un riconoscimento per la continuità della sua presenza. Collabora come arrangiatore e musicista al disco di esordio del rapper italo americano DropAflo (Warner Italia, 2004). Ha partecipato con violino e viola alle registrazioni dell’album solista di Ernesto De Pascale, Morning Manic Music (2007), dove è anche co-autrice di alcuni brani. Dal 2006 al 2007 ha fatto parte del progetto di canti tradizionali natalizi siciliani guidato da Salvatore Meccio, con cui ha registrato il cd “Una Rosa Per Natale” (Materiali Sonori Associated) suonando dal vivo nel Natale 2006 (nord Italia e Svizzera), collaborando poi anche con il progetto elettrico basato su materiale originale “Salvatore Meccio e Bandakaleido”. Sempre nel 2006 ha preso parte all’album “Tre Colori” (Freedom Rain) di Graziano Romani. Dalle registrazioni è nata una collaborazione che ha portato Giulia a fare insieme a Graziano alcuni showcase e concerti e a suonare anche sui suoi dischi successivi. Nel 2008 è tra i musicisti che prendono parte all’album di Ashley Hutchings (Fairport Convention) ed Ernesto De Pascale “My Land is Your Land”, pubblicato in Inghilterra da Esoteric Recordings/Cherry Red. Nel 2009 accompagna dal vivo la cantautrice inglese Claire Hamill nei suoi due mini tour italiani e con lei registra nell’ottobre dello stesso anno. Ha prodotto assieme a Guido Melis e Giovanni De Liguori l'album postumo di Ernesto De Pascale – Seven Songs While The City is Sleeping. All’estero ha suonato con il cantautore Kenny White. Ha collaborato con Le Macchie di Rorschach, Deadburger, Pericle Sponzilli, Francesco Gazzara e ha partecipato come arrangiatore e musicista a circa 25 album. Evento FB INGRESSO FREE Ufficio stampa: Deliri Progressivi www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) CONTATTI E LINK Pagina Facebook Festival “Fiume d’Arte” alla “Casetta del Buon Vino” Mer 01M&M AcouStick Duo Piazza Demidoff Firenze LA CASETTA DEL BUON VINO Mercoledì 01 luglio M&M AcouStick Duo dalle 20 Uno spettacolo mozzafiato... da non perdere.... e sarete catturati dalla musica! MATTEO URRO (voce e chitarra elettrica) e MIKI “MITCHA” VITULLI (Chapman Stick), ovvero gli M&M ACOUSTICK DUO, costituiscono un progetto assolutamente unico in Italia, sia per il tipo di formazione (Chitarra/Voce e Chapman Stick), che per i territori musicali che esplorano, ovvero il Rock degli ultimi 40 anni del ‘900 (dagli anni ’60 agli anni ’90), dalle radici nere alle varie contaminazioni che ne hanno fatto un genere globale, pur mantenendo una forte connotazione anglo-americana. Gli arrangiamenti dei vari brani, minimalisti ma estremamente curati, particolari e più “ricchi” di quelli di un comune duo, fondono le sonorità singolari del Chapman Stick con quelle più “tradizionali” della chitarra, strumento principe della musica rock, creando un sound originale ed esclusivo su cui si libra la voce graffiante di Matteo. La presenza del Chapman Stick, strumento eccezionale e decisamente peculiare tanto nell’aspetto quanto nel suono, e molto raro da vedere in giro, rende la performance del duo assolutamente accattivante anche dal punto di vista visivo. **** MATTEO URRO – cantante, chitarrista, autore e producer. Da molti anni è estremamente attivo nel circuito rock underground toscano, militando in varie formazioni tra cui i Pandora (vincitori del Trofeo Roxy Bar nel 1999) e gli Underfloor (con i quali pubblica gli album “Underfloor”, nel 2004 e “Vertigine”, nel 2008, vincendo il Premio Ciampi 2008 come miglior cover con l’arrangiamento del brano “Bambino mio”), vantando un’intensa attività live sui palchi d’Italia e all’estero. Nel 2010 inizia una collaborazione con l’associazione Magno Prog con cui partecipa all’allestimento del classico “Hair”, in anteprima al Teatro Romano di Fiesole nel luglio 2013, di cui cura la direzione musicale e gli arrangiamenti. Da sempre appassionato di paesaggi sonori, nel 2009 inizia un percorso solista che si concretizza nella produzione dell’album strumentale “Mineralpark” (2012), in cui sperimenta le potenzialità espressive ed emozionali della chitarra elettrica con l’ausilio di effetti analogici e digitali che ne ampliano e ne dilatano il suono. Nel 2013 il brano “Phersu” viene inserito nelle playlist di Soma FM di San Francisco. MIKI “MITCHA” VITULLI – musicista (Chapman Stick e basso elettrico), autore e producer. Professionista dal 1998, bassista “storico” degli Articolo 31 (dal 1999 fino al loro scioglimento nel 2005), ha lavorato, live ed in studio, anche con Irene Grandi, Paolo Vallesi e Shel Shapiro, oltre a collaborazioni più o meno occasionali con alcuni grandi nomi della musica italiana e non solo, come Dolcenera, Gemelli Diversi, Andrea Mingardi, Kurtis Blow, Walter Savelli, Paola Folli, Francesca Toure’, Mariella Nava, Valeria Vaglio, Alberto Rocchetti (Vasco Rossi Band), Nico Gori, Dj Blade (Jestofunk), Mia Cooper, Paolo Brera (Xsense), Bengi (Ridillo), Simone, e molti altri artisti, ed ha all'attivo diverse centinaia di concerti (stadi, piazze, club e teatri), vari video ed apparizioni televisive, un piccolo cameo nel film Cha Cha Cha (di Marco Risi, insieme a Shel Shapiro, uscito nel 2013) e molte incisioni tra album, singoli, cd e dvd live e partecipazioni a compilation ed album di vari artisti. Parallelamente ha svolto attività di insegnamento (basso elettrico e musica d’insieme) presso alcune tra le migliori scuole di musica di Firenze e provincia, tra cui l’Accademia Musicale di Firenze e la Scuola Comunale di Musica di Scandicci, formando alcuni tra i più promettenti giovani musicisti della scena fiorentina.Il 12 giugno 2014 è uscito il suo primo disco solista:“Mitcha – DisCovering, Vol. 1”, EP, Music Valley Records/Warner Music, con la partecipazione di vari cantanti della scena fiorentina come ospiti nella rielaborazione di 7 brani, tutti grandi classici molto noti. Evento FB INGRESSO FREE Ufficio stampa: Deliri Progressivi www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) CONTATTI E LINK Pagina Facebook Ufficio stampa: Deliri Progressivi – Annamaria Pecoraro www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) Festival “Fiume d’Arte” alla “Casetta del Buon Vino”
Mar 30/06: Micol Barsanti e Sara DD Acoustic Duo LUGLIO Mer 01M&M, Gio 02 Chiara White Ven 03 Wet Table, Sab 04 Going to Samoa Dom 05 Pres. Libro Roberto Bonfanti: ”ALICE” Piazza Demidoff Firenze LA CASETTA DEL BUON VINO Una settimana ricca di eventi quella che si prospetta alla #CasettadelBuonVino la musica e il divertimento vi aspettano qui! Mar 30/06 Micol Barsanti e Sara DD Acoustic Duo: con il loro repertorio fatto di successi pop rock arrangiati in acustico: da Alanis Morrisette ad Anouk, da Sting a Tracy Chapman. In più, pezzi di cantautori italiani di ieri e di oggi. Mer 01/07 M&M AcouStick Duo Uno spettacolo mozzafiato... da non perdere.... MATTEO URRO (voce e chitarra elettrica) e MIKI “MITCHA” VITULLI (Chapman Stick), ovvero gli M&M ACOUSTICK DUO, costituiscono un progetto assolutamente unico in Italia, sia per il tipo di formazione (Chitarra/Voce e Chapman Stick), che per i territori musicali che esplorano, ovvero il Rock degli ultimi 40 anni del ‘900 (dagli anni ’60 agli anni ’90), dalle radici nere alle varie contaminazioni che ne hanno fatto un genere globale, pur mantenendo una forte connotazione anglo-americana. Gio 02/07 Chiara White (voce e chitarra acustica) e Giulia Nuti (viola, violino e ukulele) presentano un percorso musicale attraverso il tempo e lo spazio, dalla canzone d’autore italiana alle proposte inedite di Chiara White, passando per alcune rivisitazioni di successi internazionali. Il viaggio sperimentale di un plettro e un archetto. Ven 03/07 The Wet Table: ritorna la premiata ditta Massimo Bianchi & Stefano "Era Chiaro." Pettini con Cover Internazionali acustiche. Due chitarre / voci ispirati a John Norum, Richie Sambora e Gary Moore. Sab 04/07 Going to Samoa: trio progetto acustico dalle sonorità pop e dalle influenze indie/folk. Due voci, due chitarre e alcune magiche percussioni, un semplice connubio in grado di creare un'atmosfera intima e leggera. Leila Sampaoli: Vocals / Guitar / Keyboards - Claudia Vignolo: Guitar / Back vocals - Sergio Carleo: Cajon / Egg shaker Dom 05/07 Pres. Libro Roberto Bonfanti: ”ALICE” (Ed. Del Faro): performance con letture e musica. Conduce Annamaria Pecoraro (Dulcinea)- Direttore di Deliri Progressivi. Sono i fili di una complicità antica, quelli che Alice e Francesco si sorprendono a riannodare in una notte di neve. Ma quella notte sarà anche l’inizio di un pugno di settimane destinate a rimettere in discussione molte cose. Roberto Bonfanti ha pubblicato la raccolta di racconti “Tutto passa invano” (Uni Service, 2007) e i romanzi “L'uomo a pedali” (Falzea, 2009), “In fondo ai suoi occhi” (Falzea, 2010), “Suonando pezzi di vetro” (Edizioni del Faro, 2012) e "Alice" (Edizioni del Faro, 2015). CONTATTI E LINK Pagina Facebook Ufficio stampa: Deliri Progressivi – Annamaria Pecoraro www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) Sab 27 con i Tea for Two ore 20
Aperitivo, lungarno con vista mozzafiato e musica... che volete di più? Vi aspettiamo alla #Casettadelbuonvino piazza Demidoff - FI La musica è una moltiplicazione di luoghi uniti insieme da note. Ogni luogo conserva una storia, un sound ben preciso che ci conduce a un artista, ed è proprio questo susseguirsi di grandi storie che sta alla base del progetto dei Tea for Two. Suonare grandi successi è un po’ come rivivere quella Liverpool dei Beatles, la Parigi di Edith Piaf o respirare la nuova New York di Lady Gaga. In chiave acustica, solo voce e chitarra, il repertorio offre migliori brani degli ultimi decenni, cercando appunto di comporre un viaggio nella musica. Margherita alla voce, Lorenzo alla chitarra: il viaggio inizia… I Tea For Two sono un duo acustico di Firenze che porta sul palco cover acustiche con arrangiamenti originali di grandi artisti del passato e attuali: Adele, Beatles, Noir Desir, Skin, Caro Emerald, Joss Stone, KT Tunstall, Katy Perry, Zaz, Rihanna, Yael Naim, Alanis Morissette, Lady Gaga… Brani voce e chitarra si alternano a arrangiamenti più strutturati con campionamenti di chitarra in tempo reale per raccontare con la sola voce e chitarra tutte le sfumature di brani di successo. Margherita Novelli: studentessa di canto presso la VoiceAccademy di Luisella Sordini (Mondo Candido) ama il vintage, i viaggi e il cinema. Sul palco usa un Sennheiser VoiceLive e TC Helicon VoiceTone Harmony G XT Lorenzo Bartolini: ha studiato chitarra con Carlo Paoletti e Alessandro Finazzo (Bandabardò) e frequentato seminari di Massimo Varini (Nek, Celentano, Pausini, Vasco Rossi e molti altri). Ama la fotografia, il design e Londra. Con i Tea For Two usa: Taylor 214 con ShadowDoubleplay – Martin JC-16 GTE Premium – Furch A-40 G&E Music Lab customized – Alhambra 5p CWE . Pedalboard con CustomAudio Boost – FishmanAuraSpectrum – Boss OC-3 – Boss RC-30 - Strymon Mobius – Strymon Timelone – Hardwire RV7. Amplificazione Trobadour T80. La band è stata scelta da Scarlett Entertainment nella propria rosa di artisti per eventi in Italia ed Europa. Evento FB: https://www.facebook.com/events/715362345258993/ http://www.teafortwo.it INGRESSO FREE Ufficio stampa: Deliri Progressivi www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) Alla #casettadelbuonvino il venerdì si colora di Jazz e Africa...
Ven 26 dalle 20 - NIGHT and DAY duo - Casetta del buon vino piazza Demidoff - FI Speak Low Amore Marcalain, voce - Valentina Bartoli, organo Hammond Nato dall'incontro di Valentina Bartoli, organista dall'impronta blues e Amore Marcalain cantante dal colore bossa, il duo spazia passando da Duke Ellington a Tom Jobim fino a Steve Wonder, fondendo in chiave jazz standards della musica afroamericana e brasiliana. INGRESSO FREE Ufficio stampa: Deliri Progressivi www.deliriprogressivi.com (info@deliriprogressivi.com) |
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