DOPO UN 2019 DI SUCCESSI IN ITALIA E ALL’ESTERO ALESSANDRO QUARTA il violinista senza frac che ha reso rock il violino AL LAVORO SU UN NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO Dopo un 2019 ricco di soddisfazioni, l’anno nuovo vede il polistrumentista, compositore e straordinario violinista ALESSANDRO QUARTA al lavoro su un NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO! Alessandro Quarta, cresciuto con i più grandi direttori d’orchestra al mondo, ha studiato e perfezionato con rigore e disciplina l’arte del violino e si è esibito in alcune delle più prestigiose sale di musica classica del mondo. Su questi stessi palchi però Alessandro è anche riuscito a svestire del frac la sua musica, il suo violino e sè stesso, abbattendo qualsiasi barriera e superando i confini dei generi musicali. «Ho sempre creduto che per fare una grande carriera ed arrivare al successo non basti solo il talento ma ci voglia molta disciplina e un’attenzione maniacale nella cura dei dettagli – racconta Alessandro Quarta – Ed è esattamente quello che faccio nella mia musica attraverso il violino, svestendolo dal frac per impreziosirlo di emozioni, di arte e cultura e di innovazione». Nel 2019 il violinista ha presentato su palchi italiani ed europei la versatilità e la sensualità del suo violino interpretando, con tutta la raffinatezza degli arrangiamenti e il ritmo elettrizzante, il suo ultimo album “Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla”, un tributo al riformatore del tango Astor Piazzolla. L’ultimo anno è stato ricco di collaborazioni, il 1° gennaio Alessandro ha rinnovato il sodalizio artistico con Roberto Bolle, esibendosi per lo show in onda su RaiUno “Danza con Me” davanti a 5 milioni di telespettatori con il brano “Dorian Gray”, precedentemente composto e arrangiato appositamente per il tour “Roberto Bolle & Friends 2018”. Il 24 agosto il violinista si è esibito in onda su Rai 2 per la “Notte della Taranta” con 3 brani arrangiati da lui per violino e orchestra classica e popolare. Alessandro Quarta è stato inoltre ospite di alcune date del tour estivo de Il Volo, tra cui l’ultima data all’Arena di Verona il 24 settembre 2019, dopo averli accompagnati sul palco dell’Ariston durante la serata dei duetti della 69° edizione del Festival di Sanremo. Alessandro Quarta, classe 1976, ha suonato come violino di spalla e seconda spalla per celebri direttori d’orchestra, tra i quali L. Maazel, E. Inbal, C. Dutoit, M. Rostropovich, M.W. Chung, G. Pretre, Z. Metha, effettuando tournée come spalla in Europa, America, Cina, Giappone, Medio Oriente nelle più prestigiose sale del mondo. Dopo il successo ottenuto con il suo primo disco “One More Time” (2010), viene definito “Musical Genius” nel 2013 dall’emittente televisiva CNN. L’anno seguente ha presentato al pubblico l’album autobiografico “Charlot” e nel tempo la sua carriera è stata costellata di grandi traguardi tra cui l’apertura nel 2015 del Concerto del Primo Maggio a Roma in diretta Rai e la premiazione a Montecitorio come “Miglior Eccellenza Italiana nel Mondo” per la musica nel 2017, rinnovata poi nel 2018. Il violinista vanta collaborazioni con Lionel Richie, Lucio Dalla, Liza Minnelli, Celine Dion, Lenny Kravitz, Jovanotti, Roberto Bolle, Il Volo, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Toquinho, Quartetto del Teatro alla Scala, Sestetto Stradivari, Solisti dei Berliner Philharmoniker e molti altri. Alessandro Quarta suona un Alessandro Gagliano del 1723 "ex Principe della famiglia Clelia Biondi", un Giovanni Battista Guadagnini del 1761 e due violini moderni di Ezia Di Labio. www.alessandroquarta.it www.facebook.com/alessandro.quarta.52 www.instagram.com/alessandroquartaofficial/?hl=it
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Il 10 aprile esce "La Festa", il nuovo album di inediti di CRISTIANO TURATO, l'ex voce dei Nomadi3/9/2020 L’EX VOCE DEI NOMADI CRISTIANO TURATO TORNA SULLE SCENE CON UN NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO! IL 10 PRILE ESCE IL NUOVO ALBUM DI INEDITI “LA FESTA” L’ex voce dei Nomadi, CRISTIANO TURATO torna sulle scene con un nuovo progetto discografico! Il 10 aprile esce il nuovo album di inediti, “LA FESTA” (etichetta Aereostella), anticipato dai due singoli “Atlantide” (certificato oro in Brasile con più di 1.500.000 ascolti collecting streaming) e “Follia”. Il disco sarà disponibile in tutti i negozi, in digital download e sulle piattaforme streaming. "La festa " è un album composto da dieci brani inediti in cui il cantautore rivive i momenti più importanti della sua vita analizzando le scelte compiute nel corso degli anni, senza rinnegare nulla. «Nei brani si legge la volontà di mettere a nudo le mie fragilità, le domande e i dubbi di una vita intensa, vissuta fin da subito per le strade, nei cortili delle chiese e nei bar del paese: da qui “La festa” – dichiara Cristiano Turato – Ho avuto la pretesa di ridipingere la mia anima, svestendola delle proprie certezze, trovando qualche spunto ironico per irridere vecchie pose, frantumatesi nel corso della mia vita». Scritto e prodotto dallo stesso Cristiano Turato insieme a Alberto Roveroni e Francesco Pisana (che vanta collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Dolcenera, Elio e le Storie Tese) per la produzione esecutiva di “La festa”, il disco si avvale delle collaborazioni importanti di Carlo Kaneba (per il monologo in siciliano presente nel brano “La festa”), Max Greco, Daniel Bestonzo e Francesco Pisana. “La Festa” è stato registrato e mixato da Alberto Roveroni presso Le Park-Milano e masterizzato da Pietro Caramelli presso gli studi Energy Mastering e LePark-Milano. Nato a Padova nel 1973, Cristiano Turato comincia a suonare la chitarra classica e al suo dodicesimo compleanno riceve dai suoi genitori la prima chitarra elettrica. Studia canto moderno e chitarra, per poi proseguire negli anni successivi con lo studio del pianoforte e del basso elettrico. Si interessa di armonia, partecipando a molti seminari. Nello stesso periodo si dedica alla computer music e a tutto il mondo dei sintetizzatori analogici e conosce Alberto Roveroni, in quegli anni owner della Fabbrica del Suono, con cui inizia a fare esperienza come assistente di studio e arrangiatore. La sua musica nel corso degli anni cambia, cresce e si trasforma toccando mondi diversi e con Luca Sartori, Stefano Miozzo e Daniele Facci porta in giro un progetto “Madaleine” che riassume il percorso di tanti anni in un elettro-rock. Con Alberto Roveroni dà vita al progetto pop-elettronico denominato “Ivideo” e successivamente nel 2016 esce con Egea Music il primo disco “Quando sogno sparisco”, un concentrato di stili che racchiudono un lavoro di 20 anni. Dal 2012 fino al 2017 fa parte del gruppo dei Nomadi. Il 2017 e 2018 ha un intensa attività live che passa attraverso eventi importanti al Teatro Geox, Teatro Verdi, Teatro Esperia e in varie piazze d’Italia. In questo periodo scrive molto e intraprende una collaborazione con Francesco Pisana di Thunder Label che porta all’uscita il 7 maggio 2019, il giorno del suo compleanno, del singolo “Atlantide”. Il 22 novembre 2019 esce il singolo “Follia” targato Aereostella. Poco dopo entra a far parte della squadra Warner Germany come arrangiatore. www.facebook.com/cristianoturatoofficialpage/ https://open.spotify.com/artist/2d4Hza4Uz82LryOJe1IgbL?si=QwbOYcigRPaoWI_MGMRVmg https://www.facebook.com/aereostellamusica/ SILVER NIGHTMARES: THE WANDERING ANGEL Ep (Uscita prevista: 31 Marzo 2020 ) Disponibile in CD e in tutti i supporti digitali Recorded at Downbeat & Pink House (Palermo) Mixed at Mind House (Palermo) Mastered by Ace of Lovers (Milano) Cd Autoprodotto Il concept è incentrato sulla perdita della spiritualità dell’uomo che ha smarrito il proprio cammino di vita. È nato libero ma si è riempito di catene. Un angelo errante, proveniente da una stella lontana, la stella della vita, cade giù dal cielo ed inizia il proprio percorso di contaminazione sulla terra. Eroi del passato, personaggi impavidi e scaltri del presente, ma il vero metro della sua ricerca sarà il viaggio nell'universo... Tracklist: 1) The Wandering Angel 2) D.D (Dick Dastardly) 3) Light years away 4) David the King 5) Dame Nature SILVER NIGHTMARES ARE: (Formatesi nel 2018 a Palermo) ALESSIO MADDALONI : TRUMPET, DRUMS AND PERCUSSION GABRIELE ESPOSITO: BASS GABRIELE TAORMINA : KEYBOARDS Additional musicians: Mimmo Garofalo: Guitars Tody Nuzzo: Guitars Davide Severino: Trumpet Ace of Lovers: Flute Simone Bonomo: Vocals Michele Vitrano: Vocals Pagina Ufficiale FB Presenti anche nei canali Youtube/Instagram/Twitter Inconfondibile e travolgente il rock-blues in bisiacco della band goriziana: uno spaccato dissacrante di vita di provincia tra satira, AC/DC e il dialetto come 'faro sull'identità'. Produce Antonio Gramentieri Mulo de paese: tornano Marongiu & I Sporcaccioni! MULO DE PAESE Marongiu & I Sporcaccioni Boogie Records 2020 «Non credo affatto che il dialetto sia un limite ma anzi, un prezioso faro sull’identità». Affermazione lapidaria ma più che condivisibile, quella di Claudio Marongiu, fondatore e leader di Marongiu & I Sporcaccioni, che combinando ancora una volta rock-blues e dialetto "bisiacco" pubblicano con Boogie Records il terzo disco, l'atteso Mulo de paese. Atteso perchè giunto al culmine di un percorso di notevole attività in studio e dal vivo, di crescita musicale e di apprezzamenti da parte di pubblico e critica dopo i primi due dischi Una vita in panchina (2017) e Austria e puttane (2018). Anticipato dal singolo Isons, in anteprima su RadioCoop, Mulo de paese conferma l'originalità del quintetto goriziano, che unisce humour e serietà, approccio dissacrante e consapevolezza musicale. La peculiarità del rock di Marongiu & I Sporcaccioni è la scelta vernacolare. La band proviene dalla provincia di Gorizia, dall'insieme dei paesi costituenti la "bisiacaria", e la motivazione di Marongiu nell'unire rock e dialettoparte da lontano: «Sono stato un pessimo studente e i genitori mi hanno forzato ad accettare lavori di fatica che spesso non ero in grado di svolgere. Turnazioni notturne in una fabbrica di valvole, un’ altra di bulloni, brevi e disastrose parentesi nel mondo delle Poste, un po’ di tutto e molto male. Da questo marasma di esperienze però è nata un’ esigenza sincera di scrivere canzoni che non fossero né il solito diarietto da universitario al primo anno, né un’adesione faziosa al terribile mondo delle Pro Loco. In sostanza, avevo intuito di poter essere più credibile – e felice – urlando nel mio dialetto che in modalità espressive trite e alienate». Mulo de paese rilancia dunque le canzoni apparentemente demenziali e sgangherate, in realtà efficaci nel fotografare la vita di provincia sulle rive dell'Isonzo e i personaggi che la animano, con una scelta di fondo: sonorità che partono dagli AC/DC e arrivano agli Skiantos, senza dimenticare la comunicazione più diretta. Ricorda Marongiu: «Scartabellando fra i cd in offerta al fu Mercatone Zeta, a quindici anni portai a casa Powerage degli AC/DC e tutto iniziò. Ero completamente estraneo a un certo senso di tragressione, a casa si ascoltava Radio Birikina, ma quel suono di chitarre grandissimo – nel senso di una vastità psicoacustica – che arrivava dall’Australia mi colpì al cuore. Ora però sto cercando di unire Radio Birikina con gli AC/DC, dire pop non è spregiativo ed apprendere che quel pop Italiano era confezionato benissimo e beneficiava di interpreti di altissima levatura è una piacevole riscoperta». In studio di registrazione I Sporcaccioni hanno avuto collaborazioni importanti, da Franco Beat a Joe Perrino, e in particolare Antonio Gramentieri, in arte Don Antonio. Il chitarrista, noto anche all'estero per il suo lavoro con Hugo Race, Howe Gelb, Alejandro Escovedo e Cesare Basile, ha prodotto anche i quattordici brani di questo terzo album: «Antonio è un generoso e gli piacciono le sfide, sicché penso che l’idea di prendere (nel caso nostro) un gruppo incompiuto – ma con una poetica e un potenziale a lui congeniali – e mettere le proprie conoscenze a disposizione del progetto, l’abbia in una certa misura divertito. Serba anche una visione pura della musica e dell’arte, sicché se ha detto di “sì” agli Sporcaccioni non l’ha fatto per questioni venali, così come da parte nostra non c’è stato alcun calcolo di sfruttamento della sua rotonda immagine. Ha riscattato la nostra piccola carriera e rilanciato un gruppo che nonostante si esibisse regolarmente da decenni, non era ancora riuscito a registrare un buon disco». Claudio Marongiu – voce Andrea Farnè – basso Gioppi Bertossi – chitarra Enrico Granzotto - tastiere Michele Cuzziol – batteria http://www.isporcaccioni.it Marongiu & I Sporcaccioni SENHIT IN GARA ALL'EUROVISION SONG CONTEST 2020 in rappresentanza di San Marino! NEL TEAM ANCHE IL CREATIVE DIRECTOR LUCA TOMMASSINI Per la prima volta la canzone da portare sul palco di Rotterdam verrà scelta attraverso una digital battle! Attiva da domani www.senhit.com/eurovision L'Eurovision Song Contest è l'evento televisivo musicale più visto al mondo, trasmesso da tutte le nazioni partecipanti sulle proprie emittenti pubbliche televisive. Per l'undicesimo anno San Marino parteciperà alla gara canora, rappresentato da una cantante con la quale condivide un profilo internazionale: SENHIT! L'artista italo eritrea ha già concorso per San Marino all'ESC del 2011 e quest'anno torna in gara forte di un'esperienza che si è consolidata sui palchi dei club di tutta Europa e degli Stai Uniti, con brani sia in italiano sia in inglese. Il successo del recente singolo dal sound elettro pop "Dark Room" è stato uno dei motivi che ha spinto San Marino, guidata per l’undicesimo anno dall’esperienza di Alessandro Capicchioni, a volerla fortemente di nuovo in sua rappresentanza. Un team quindi che si ricongiunge rinnovando la fiducia reciproca e che riserverà molte sorprese. Non a caso lo staff artistico di alto livello è capitanato dall’eclettico creative director LUCA TOMMASSINI! Coreografo e regista di livello mondiale, ha lavorato con Madonna, Michael Jackson, Geri Halliwell, Whitney Houston, Kylie Minogue e tanti altri. Per la stagione 2008/2009 ha firmato il musical Hair come coreografo con David Parsons, è stato direttore artistico e coreografo agli MTV Europe Music Awards a Liverpool, di X Factor Italia per 10 edizioni, X Factor UK, X Factor Spain e Amici 17. Tommassini ha già lavorato con Senhit alla regia del video del singolo "Dark Room" https://youtu.be/TsKreqNZtNw. Senhit ha deciso di condividere la scelta della canzone da portare all'Eurovision Song Contest con i suoi fan e con il grande pubblico eurovisivo, invitandoli a offrire il loro consiglio. Da domani, sabato 7 marzo alle ore 9.00, fino alla mezzanotte di domenica 8 marzo, sarà possibile infatti esprimere la propria preferenza per la canzone che Senhit dovrebbe interpretare all'ESC 2020 tra "Freaky!" e "Obsessed", due brani colmi di energia elettro pop e sonorità internazionali e tra i quali sembra impossibile fare una scelta! Un’inedita digital battle che chiama a raccolta il pubblico di tutto il mondo eurovisivo e che sarà attiva al seguente link https://www.senhit.com/eurovision. Lunedì 9 marzo, sulla base dei dati raccolti, sarà finalmente svelata la canzone che la cantante italo eritrea porterà sul palco di Rotterdam. Senhit è "la più internazionale delle artiste italiane", non solo per le sue origini, ma anche (e soprattutto) per il suo percorso musicale. Nata in Italia da genitori di origine eritrea, è cresciuta tra Bologna, la vicina San Marino e il mondo dei musical internazionali, essendo spesso in tour con Disney on Broadway ("The Lion King", dove aveva il ruolo della protagonista Nala, "Hair", "Fame") e altre compagnie come quella de "Il Grande Campione" di Massimo Ranieri. Successivamente ha lasciato il teatro e ha iniziato la sua carriera musicale da solista. Ai nuovi singoli in lingua italiana, affianca da sempre l'attività musicale all'estero. Senhit, infatti, si è esibita nei club di tutta Europa e degli Stati Uniti e ai suoi brani hanno collaborato produttori internazionali del calibro di Brian Higgins e Busbee. È stata tra i 100 giudici del Muro umano di All Together Now lo show musicale andato in onda in prima serata su Canale 5, condotto da Michelle Hunziker con J-Ax. Ultimi singoli: "Un bel niente" (il video è stato girato a Berlino) e "Dark Room", disponibile anche nella versione inglese "Heart Ache". www.senhit.com - www.facebook.com/senhitofficial/ - https://twitter.com/senhitofficial - www.instagram.com/senhitofficial/ - www.youtube.com/user/senhitofficial/featured GIANNA NANNINI LIVE 2020 Dal 15 maggio in tour in Europa Il 30 maggio un concerto speciale allo Stadio Artemio Franchi di Firenze Dal 18 novembre nei principali palasport d’Italia Dopo l’uscita del nuovo album di inediti “La differenza”, GIANNA NANNINI torna sulle scene live europee con la sua voce unica e la sua presenza scenica inconfondibile. Il tour partirà da Londra il 15 maggio per poi proseguire a Parigi, Bruxelles, Lussemburgo e arrivare a giugno in Germania per 4 date. Un lungo viaggio in tutta Europa che si concluderà ad ottobre, quando si esibirà di nuovo sui palchi della Germania, con 6 date, e poi su quelli della Svizzera, con 2 date (#GNEuropeanTour). Il primo appuntamento in Italia sarà il 30 maggio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze per un evento unico con tutta l’energia di una vera… Gianna da stadio! Un concerto speciale, in cui la rocker sarà accompagnata sul palco da illustri musicisti internazionali tra i quali il grande batterista Simon Phillips! Gianna Nannini dal 18 novembre porterà poi nei palasport italiani “La differenza” e i grandi successi che hanno segnato la sua lunga carriera, in cui ha conquistato generazioni di fan con il suo marchio di fabbrica! Queste le date dell’attività live nel 2020 di Gianna Nannini: 15 maggio – Londra (UK) – Shepherd’s Bush 18 maggio – Parigi (FR) – Olympia 20 maggio – Bruxelles (BE) – Cirque Royal 21 maggio – Lussemburgo (LU) – Rockal 30 maggio – Firenze – STADIO ARTEMIO FRANCHI 23 giugno – Colonia (DE) – Tanzbrunnen 24 giugno – Ehingen (DE) – Marktplatz 26 giugno – Berlino (DE) – Zitadelle 27 giugno – Amburgo (DE) – Stadtpark Openair 9 ottobre – Aalen (DE) – Ulrich Pfeifle Halle 10 ottobre – Ludwigsburg (DE) – Mhp Arena 12 ottobre – Monaco di Baviera (DE) – Philharmonie 13 ottobre – Francoforte (DE) – Alte Oper Frankfurt 15 ottobre – Kempen (DE) – Big Box Allgau 17 ottobre - Norimberga (DE) – Meistersingerhalle 21 ottobre – Zurigo (CH) – Hallenstadion 23 ottobre – Ginevra (CH) – Theatre Du Leman 18 novembre – Bari – Pala Florio 19 novembre – Napoli – Pala Partenope 21 novembre – Catania – Pala Catania 25 novembre – Treviso – Pala Verde 28 novembre – Torino – Pala Alpitour 1 dicembre – Assago, Milano – Mediolanum Forum 3 dicembre – Roma – Palazzo dello Sport I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone.it e nei punti vendita abituali (info su www.friendsandpartners.it). Il tour europeo, il concerto allo Stadio Artemio Franchi e il tour nei palasport italiani sono prodotti e organizzati da Friends & Partners. Il nuovo album di Gianna Nannini, “La differenza” (Charing Cross Records Limited / Sony Music), è disponibile nei negozi tradizionali e sulle piattaforme digitali, in versione fisica (CD e vinile) e in digitale: https://SMI.lnk.to/La_Differenza. L’album è uscito il 15 novembre 2019, proprio nei giorni del trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, alla quale Gianna Nannini era presente nel 1989: «Dopo la caduta di quel muro, purtroppo ne sono nati molti altri, mentali, e con queste canzoni vorrei abbatterli. Ognuno ha la sua differenza, questo è il bello» ha affermato la rocker, vincitrice del PREMIO TENCO 2019, che ha sempre cantato di libertà e uguaglianza. In un periodo storico in cui spesso la realizzazione dei dischi è affidata prevalentemente al digitale, Gianna Nannini ha scelto di realizzare “La differenza” a Nashville, Tennessee, nel regno dell’analogico, sede di grandi produzioni artistiche blues-rock. È ripartita dalle origini folk, blues e rock alla ricerca di ciò che fa la differenza, senza prestare il fianco a nessuna moda ma riaprendo quel capitolo rimasto in sospeso con l’album “California”. Il risultato sono 10 tracce registrate in presa diretta, «che bruciano di un fuoco puro e antico ma suonate in epoca digitale», come l’artista stessa le ha definite. Questa la tracklist dell’album: La differenza, Romantico e bestiale, Motivo feat. Coez, Gloucester Road, L’aria sta finendo, Canzoni buttate, Per oggi non si muore, Assenza, A chi non ha risposte e Liberiamo. Il singolo attualmente in radio è “Motivo” ft. COEZ, che è il primo brano scritto da Gianna per il suo album “La differenza” ed è l’unico in duetto. Il video, con la regia di YouNuts!, utilizza la tecnica dello slow motion per sottolineare la delicatezza del brano, canzone d’amore e d’abbandono, e fondere due voci uniche. Gianna Nannini e Coez si muovono in uno spazio asettico circondati da ballerini che danzano nell’acqua con movimenti che ricordano l’assenza di gravità. www.giannanannini.com www.instagram.com/officialnannini/?hl=it www.facebook.com/giannanannini/ PINO SCOTTO VENERDÌ 13 MARZO esce “DON’T WASTE YOUR TIME” singolo che anticipa il nuovo album “DOG EAT DOG” in uscita VENERDÌ 27 MARZO Dal 17 aprile live in tutta Italia con il “Dog Eat Dog Tour” Venerdì 13 marzo sarà disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download “Don’t Waste Your Time”, il nuovo singolo di PINO SCOTTO. Il brano anticipa l’uscita del nuovo album “DOG EAT DOG” (Nadir Music), disponibile da venerdì 27 marzo in tutti i negozi, in digital download e sulle piattaforme streaming! «Voglio che ogni nuovo album che scrivo sia diverso dai precedenti – racconta Pino Scotto – Mi piace sperimentare, ma sempre mantenendo un sound coerente, quello che mi contraddistingue ormai da anni. Con “Dog Eat Dog” ho voluto portare 11 brani inediti che raccontassero a modo mio la società di oggi: il titolo si riferisce infatti alle piccole battaglie sociali che ogni giorno scoppiano inutilmente.» Tra riff e assoli di chitarra, con “Dog Eat Dog” Pino Scotto realizza un percorso musicale che parte dagli ’70 per arrivare ai giorni d’oggi, con testi che vogliono far riflettere l’ascoltatore sull’egoismo e la superficialità del mondo odierno. Composto da 11 brani inediti e dalla cover dello storico brano dei Vanadium “Don’t Be Looking Back”, il disco affronta anche tematiche più personali, come “Same Old Story”, dedicata alle storie d’amore di una vita, o “One World One Life”, dedicata a suo figlio. L’album, prodotto artisticamente da Pino Scotto, è mixato e masterizzato da Tommy Talamanca presso i Nadir Music Studios di Genova, mentre la produzione esecutiva è dello stesso Pino Scotto e Federico Gasperi. Alle chitarre e arrangiamenti Steve Volta, al basso Leone Villani Conti (Trick or Treat), alla batteria Federico Paulovich (Destrage) e alle tastiere Mauri Belluzzo (Graham Bonnett, ex Rainbow). Questa la tracklist dell’album: “Don’t Waste Your Time”, “Not Too Late”, “Before It’s Time To Go”, “Right From Wrong”, “Dust To Dust”, “Dog Eat Dog”, “Rock This Town”, “One World One Life”, “Talking Trash”, “Same Old Story”, “Don’t Be Lookin’ Back”, “Ghost Of Death”. Da aprile Pino Scotto presenterà live al pubblico di tutta Italia i brani del nuovo disco con il “Dog Eat Dog Tour”. Queste le date ad oggi confermate: il 17 aprile all’Athena Live Club di Ponte Dell’ Olio (PC), il 18 aprile al Crazy Bull di Genova (GE), il 24 aprile al Tattoo Village di Colonnella (TE), il 25 aprile all’LND Club di Cellino Attanasio (TE), l’8 maggio all’A Skeggia di Bologna (BO), il 9 maggio allo Scrivia Bikers Festival di Mornese (AL), il 22 maggio al 34° Bikers Fest International di Lignano Sabbiadoro (UD), il 23 maggio a Il Peocio di Torfarello (TO), il 29 maggio al 6500 Music Club di Bellinzona (Svizzera), il 30 maggio al Legend Club di Milano (MI), il 05 giugno al Bellott's Pub di Cappella Cantone (CR), il 12 luglio al CastelRock Festival 2020 di Castelnuovo Magra (SP), il 16 luglio al Music Under The Rock di Castro Dei Volsci (FR), il 25 luglio al Molise Biker Fest di Santa Maria del Molise (IS), il 18 settembre all’Audiodrome di Moncalieri (TO), 10 ottobre al Rock On The Road di Desio (MB). Pino Scotto rappresenta l'icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni '70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza sette grandi album. Fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana "Il Grido Disperato di Mille Bands" ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project. Nel 1993 inizia a collaborare con artisti del livello di Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) con cui forma il “Progetto Sinergia” e realizza un album omonimo nel 1994. Nel 1995, a seguito del ritorno con i Vanadium, pubblica "Nel Cuore del Caos". Successivamente esce la compilation “Segnali di Fuoco”, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati ed alcuni brani inediti, comprensivo di un mini – fumetto disegnato da Giacomo Basolu. Nel 2000 esce “Guado”, disco sanguigno articolato in undici pezzi, in cui il rocker si avvale della collaborazione di membri di band rinomate come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli. Dal 2003 al 2008 torna sulle scene con un nuovo progetto, i Fire Trails, accompagnato da Steve Anghartal e da altri musicisti, con cui apre anche il concerto dei Deep Purple. Già dall'inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l'emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database. Il ritorno sulle scene arriva con “Datevi Fuoco (Lo Scotto da pagare)”, un album in italiano nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera da solista di Pino e uscito insieme alla biografia di Pino Scotto. Il progetto è portato in giro in Italia con oltre 150 date, e viene infine coronato dall’uscita del dvd live dal titolo “Outlaw now’n ever”. Nel frattempo la Tzunami Edizioni pubblica un libro intervista biografico scritto da Cristiano Canali, sulla carriera e la vita dell’artista dal titolo “Fottetevi Tutti”. Nel 2010 esce “Buena Suerte”, un grande album Rock 'N' Roll con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 esce l’album “Codici Kappaò”, il suo settimo album da solista. Nell'aprile 2014 esce “Vuoti di memoria”, un progetto ambizioso con cinque cover in italiano con un brano inedito e cinque cover internazionali con un inedito in inglese. Nel 2018 pubblica invece “Live For a Dream”, album che racchiude due inediti ed una ri-registrazione dei brani più famosi della sua lunga carriera, con ospiti di grande livello tra cui Sadist, Strana Officina, Roberto Tiranti, Fabio Lione, Marco di Salvia, Fabio Treves, Stef Burns e tanti altri. Il 20 Aprile 2018 esce “Eye for an Eye”, il suo ottavo album di inediti, il primo album contenente esclusivamente brani cantati in inglese. www.pinoscotto.it www.facebook.com/pino.scotto www.youtube.com/user/PinoTV1 www.instagram.com/pinoscotto_real/?hl=it MARIO VENUTI A SORPRESA L’ARTISTA PUBBLICA UN VIDEO DAL SALOTTO DI CASA SUA A sorpresa MARIO VENUTI pubblica un nuovo video sul suo canale Youtube. Un’intima esecuzione di “Il tempo di una canzone”, brano contenuto nel suo ultimo album “Soyuz 10”, per la quale il cantautore ha scelto il salotto di casa sua. Ecco cosa ha dichiarato Mario Venuti in merito: «Le occasioni sociali diminuiscono per l’emergenza e la casa torna ad essere un palcoscenico ideale. Entrate a casa mia, qui si fa musica! “Il tempo di una canzone”». Il video è disponibile a partire dalle ore 12.00 di oggi, venerdì 6 marzo. Biografia MARIO VENUTI, cantautore e chitarrista catanese, inizia la sua carriera negli anni ’80 con la band “Denovo”. Dopo otto anni, intraprende la carriera da solista e nel 1994 pubblica il suo primo disco da solista “Un po’ di febbre” e nel 1996 il secondo album “Microclima”. Nel 1997 partecipa a Sanremo Giovani con il brano “Il più bravo del reame”, preludio del disco “Mai come ieri” che ottiene un grande successo di pubblico e critica. A gennaio del 2003 pubblica l’album “Grandimprese”, anticipato dal singolo “Veramente”. Nel 2004 con il brano “Crudele”, Mario Venuti, riceve a Sanremo il Premio della Critica e il Premio Radio e Tv. Nel 2005 esce il disco “Magneti”, mentre nella 56esima edizione del Festival di Sanremo porta, insieme agli Arancia Sonora, il brano “Un altro posto nel mondo”. Segue una tournée di un anno che sfocia nella pubblicazione dell’antologia “L’officina del fantastico” che ripercorre quattordici anni di successi del cantautore catanese e che viene presentato al Festival di Sanremo del 2008 con l’inedito “A ferro e fuoco”. Nell’ottobre 2009 pubblica l’album di inediti “Recidivo”. Nel 2011 Mario si esibisce in concerti acustici, senza accompagnatori sul palco, in tutta Italia. Nel 2012, anticipato in radio dal singolo “Quello che ci manca”, pubblica il suo settimo album da solista, “L’ultimo romantico” e nel 2014 esce con il suo ottavo disco da solista “Il tramonto dell’occidente”, un concept-album scritto a sei mani, con Kaballà e Francesco Bianconi. Nel 2016 decide di rivisitare con gli Urban Fabula in chiave Jazz i classici della canzone italiana e internazionale e canzoni del proprio repertorio, dando vita al progetto Mario Meets Jazz. Quest’anno in primavera ha pubblicato il suo nuovo album “Motore di vita”, prodotto artisticamente da Mario Venuti insieme a Seba. Il disco vanta anche la collaborazione artistica di Kaballà e la presenza del batterista jazz e arrangiatore ritmico Luca Scorziello. Tutto il disco emana un umore disteso e positivo e suona come un ripetuto “grazie” per gli immensi doni che la vita può donarci. Dopo “Motore di vita”, nel 2019 è la volta del decimo album “Soyuz 10” dal quale vengono estratti tre singoli: “Il pubblico sei tu”, “Ciao cuore”, e “Silenzio al silenzio”, attualmente in rotazione radiofonica. Dal prossimo 2 aprile inizierà il “SOYUZ 10 TOUR” con diverse date in giro per l’Italia. Sito: https://www.mariovenuti.com/ Fb: https://www.facebook.com/mariovenutiofficial/ Ig: https://www.instagram.com/mariovenuti/?hl=it MAM0’S BAND OGGI ESCE MAMO O NON M’AMO Il disco di debutto della formazione capitanata da Massimo Pedrani e prodotta da Gigi Marrese http://bit.ly/MamoONonMamoSpotify Da oggi, venerdì 6 marzo, è disponibile in digital download, sulle piattaforme streaming e in formato fisico “Mamo o non M’amo” (Abeat Records), il nuovo disco della Mamo’s Band, poliedrica formazione con alla guida Massimo “Mamo” Pedrani, dal quale prende il nome, e prodotta da Gigi Marrese. Il lavoro, composto da 10 brani, nasce dalla voglia di artisti e musicisti, tutti confluiti nella numerosa Mamo’s Band, di realizzare un prodotto discografico originale per soggetti, parole e musica. Nasce così un disco dai testi mai scontati e poeticamente cantautorali, narrati su musiche dall’ampio ventaglio stilistico, nel quale la matrice pop viene piacevolmente contaminata dal jazz, dal blues e dal prog rock anni ’70. Ecco la tracklist di Mamo o non M’amo Ricordi Amo dire Una fiaba Gli ori di nade Partire adesso Fermati a guardare il mare E o e Un fiore per te Il silenzio della luce Ricordi… In “Mamo o non M’amo” la dolce armoniosità delle voci e degli strumenti entrano ed escono “dal palco” come un piccolo vortice melodico ed ogni artista, componente della Mamo’s Band o special guest in alcune tracce del disco, trova uno spazio da protagonista, in una concezione che non prevede leader ma tanti solisti, tutti accomunati dalla volontà di mettersi in gioco a favore della musica e dei propri sentimenti. I testi delle canzoni, che dipingono quadri pennellati a parole, come nella migliore tradizione cantautorale del nostro Paese, trattano tematiche profonde e al contempo quotidiane, con poesia e delicatezza: l’amore, la spiritualità, il rapporto ancestrale tra uomo e natura, la malinconia dei ricordi del passato e i desideri da realizzare nel nostro futuro. “Mamo o non M’amo” è stato scritto da Massimo Pedrani e composto dalla Mamo’s Band. Produzione artistica di Gigi Marrese. Registrato da Antonio Nicoletta, che ne ha curato anche mix e master, e Carmine Iorio. Mamo’s Band: Massimo “Mamo” Pedrani (Basso, Voce), Fabio Agatea (Pianoforte, Tastiere), Fabio Buonarota (Tromba, Flicorno), Angelo Corvino (Batteria), Christian Tassi (Voce, Tastiere, Flauto Traverso, Fisarmanica), Gigi Marrese (Chitarra elettrica, Chitarra acustica, Mandolino), Luca Marino (Voce, Chitarra acustica), Giovanni Mirolli (Violino, Viola). Ospiti e special guest: Carlo Napolitano (Trombone), David Ambrosioni (Sax tenore, Soprano, Clarinetto), Florian Del Core (Violoncello), Serena Erenti (Corno Francese), Claudio Borroni (Voce), Marco D’Errico (Voce), Tonino Nicoletta (Cori), Flavio Stefano (Voce), Irene Serra (Voce, Cori), Gianfranco Calvi (Piano). Mamo’s Band Quando arte e musica si incontrano in un “nuovo progetto” Musicisti e artisti che sfuggono per un momento dalle loro esperienze musicali, band e orchestre, per incontrarsi e partecipare inconsciamente, alla realizzazione di un originale prodotto discografico presentato al Teatro Manzoni di Busto Arsizio lo scorso 24 Gennaio 2020. Tutto nasce inconsapevolmente fra i banchi di scuola, molti anni fa, e rinasce, come tutte le cose ancestrali e congiunzioni astrali, in modo casuale dal rincontrarsi di vecchi e nuovi amici involontariamente determinati a volare oltre la musica e i propri sentimenti. Questa è la Mamo’s band, nata dal desiderio di alcune persone di aprire la porta a tutti coloro che avessero voluto contribuire alla nascita e costruzione di brani originali per soggetti, parole e musiche. Un percorso che unisce il desiderio di mettersi in gioco con l’originalità dei testi cantautorali e la dolce armoniosità delle voci e degli strumenti che entrano ed escono dal palco come un piccolo vortice melodico. Non c’è un leader ma tanti solisti e coristi magistralmente diretti, questo si , da un direttore artistico eclettico e professionale. Il 6 Marzo 2020 pubblicano il disco di debutto “Mamo o non M’amo” per Abeat Records. FB https://www.facebook.com/mamosband/ IG https://www.instagram.com/mamosband/ http://www.abeatrecords.com/ Kurt Cobain, i Nirvana e la rivoluzione grunge in 80 scatti Dal 7 marzo al 14 giugno, a Firenze, Palazzo Medici Riccardi ospita la mostra fotografica Peterson – Lavine Come as you are Kurt Cobain and the Grunge Revolution “Non ho mai saputo come rapportarmi con il successo. Se ci fosse stato un corso per come essere una rockstar lo avrei frequentato volentieri. Magari mi sarebbe stato utile” (Kurt Cobain) Dal 7 marzo al 14 giugno 2020, a Firenze, Palazzo Medici Riccardi ospita la mostra fotografica “Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution”. A cura di ONO arte contemporanea, l’esposizione è organizzata e promossa da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro, in collaborazione con MUS.E e con il patrocinio di Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze. Viaggio nella storia della scena musicale grunge e in quella del suo eroe, Kurt Cobain, simbolo della controcultura americana della fine del XX secolo, la mostra presenta oltre 80 foto, tra cui alcune inedite, di Charles Peterson e Micheal Lavine, proposte in un accostamento inusuale che immerge il pubblico nella fascinazione di quegli anni straordinari, in cui i fan erano parte integrante di una rivoluzione musicale, e ci restituisce un ritratto ora intimo ora iconico del leader di un gruppo che ha segnato la storia del rock contemporaneo. "Per raccontare l’avventura di Kurt Cobain, dei Nirvana e il grunge abbiamo scelto le fotografie di Michael Lavine e di Charles Peterson – spiega Vittoria Mainoldi, curatrice della mostra per ONO arte contemporanea - non solo perché sono alcune delle più iconiche ma anche perché, meglio di chiunque altro, i loro lavori restituiscono quello che era il clima culturale nella mitica Seattle anni ’90. Il percorso espositivo, che compenetra perfettamente i bianconeri di Peterson con i colori pop di Lavine, segue quella che è la cronologia della band, partendo dai primi anni, quando al posto del batterista Dave Grohl c’era Chad Channing, fino a quelli del successo internazionale per concludersi con una sezione dedicata ad altri gruppi che hanno popolato la scena musicale grunge". “In mezzo a tutto il caos di un concerto dal vivo, volevo trovare come un senso di grazia, volevo che le persone sperimentassero come fosse l'essere lì: il sudore, il rumore, l’essere schiacciati gli unici contro gli altri”. (Charles Peterson) Peterson, utilizzando uno stile personale, crea un proprio marchio di fabbrica inconfondibile: i suoi flash, molto potenti per poter squarciare il buio dei club, sono in grado di isolare i soggetti in modo classico e iconico al tempo stesso; il suo è un Cobain ritratto in immagini intime e rivelatrici come quella scattata sul palco dello storico Reading Festival in UK nell’agosto del ’92 quando il cantante, di cui già si vociferavano le precarie condizioni psicofisiche, si presentò sul palco in sedia a rotelle, esibendosi in uno degli show più memorabili nella storia del gruppo. Oppure quella, in mostra come la precedente, del ’92 che lo vede assieme alla figlia, davanti agli elementi di un collage che rappresenta modellini di feti umani su una distesa di gigli e orchidee, idea che gli ispirò poi la realizzazione del retro della copertina dell’album In Utero. Charles Peterson fu chiamato da Kurt proprio per immortalare l’opera d’arte del collage, abbozzato sul pavimento di casa a Seattle, ma il fotografo non si lasciò sfuggire l’occasione di fotografare Kurt e Francis Bean, proprio davanti a tutti quegli elementi sparsi sul pavimento. “Ripensandoci adesso è eccezionale come io abbia cominciato come un ragazzino con una macchina fotografica nel mezzo del nulla e abbia finito con il grande privilegio di testimoniare e documentare un pezzo così importante e forte della storia del rock”. (Micheal Lavine) Lavine immortala il gruppo in studio dai mesi della loro prima formazione, fino agli anni del successo mondiale, quando accanto al leader della band c’era la moglie Courtney Love. Contraddistinto da una cifra stilistica del tutto inconsueta, pop e patinata, Lavine viene molto apprezzato fin dai suoi primi lavori fotografici e subito gli vengono commissionati servizi per le cover di celebri album musicali. Californiano di nascita, giunto a Seattle nei primi Anni ’90, Lavine stringe amicizia con molti dei membri delle band della scena grunge, e su tutti con Kurt Cobain, cosa che gli permette di cogliere immagini dei Nirvana nei diversi momenti della loro breve ma intensa storia musicale, proprio fino a pochi giorni prima dalla scomparsa di Cobain stesso. Iconiche le foto in mostra delle sessioni fotografiche per la promozione degli album “Nevermind” e “In Utero”. Questi scatti, diventati simbolo di un’era, sono una vera e propria registrazione visiva del gruppo, che il fotografo accompagna in studio in tutti i diversi momenti della propria parabola, fino a pochi giorni dalla scomparsa del suo leader. Lavine è capace di cogliere immagini di un mondo che di lì a poco sarebbe scomparso, soprattutto dopo la drammatica morte di Kurt Cobain e la fine dei Nirvana. Nel novembre del 1993 i Nirvana registrano un concerto acustico, il celebre MTV Unplugged, ma a fine anno le condizioni di Cobain peggiorano drasticamente. Nonostante questo, la band parte all’inizio del 1994 per un nuovo tour europeo, che viene però bruscamente interrotto il 4 marzo, a Roma, quando Courtney Love trova il marito privo di sensi nella stanza d’albergo. La band fa immediato ritorno negli Stati Uniti, dove Cobain comincia una riabilitazione in clinica che dura solo una settimana. Dopo un’altra settimana di latitanza, l’8 aprile 1994, Cobain viene trovato morto nella sua casa di Seattle: un colpo di fucile alla testa e una lettera di addio. La mostra, che grazie alla selezione musicale di sottofondo permette ai visitatori di ascoltare i brani più significativi del movimento grunge, si conclude con una sezione interamente dedicata agli altri esponenti della scena di Seattle tra cui Pearl Jam, Soundgarden, Mudhoney, immortalando così non solo l’epopea di un gruppo ma le atmosfere di un periodo fortemente significativo della recente storia americana. “Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution” è in programma da sabato 7 marzo a domenica 14 giugno a Palazzo Medici Riccardi, via Cavour, 1 – Firenze. Orari: da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00). Mercoledì chiuso. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i giovani fino ai 17 anni. Info tel. 055 0946163 - 055 2760552, www.oeoart.com, www.lndf.it, www.palazzomediciriccardi.it. QUANDO dal 7 Marzo al 14 giugno 2020 DOVE Palazzo Medici Riccardi - via Cavour, 1 – Firenze ORARI da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00 (mercoledì chiuso) . Chiusura biglietteria ore 18.00 COSTO BIGLIETTO intero 10 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i giovani fino ai 17 anni PRESS OFFICES: Marco Mannucci |
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Maggio 2020
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