Si è svolta il 21 dicembre 2013 a Roma in via Casilina 1665 con un'affluenza di pubblico giovane, con la presenza di giornalisti ed operatori televisivi, la prima edizione del Premio Letterario "Il Vulcano" 2013, presieduto da Giovanna D'Urso. Il premio è stato organizzato dall'associazione culturale Giovyely International ed ha visto la partecipazione di autori provenienti da diverse città italiane. Tra i vincitori la poetessa padovana Michela Zanarella, che si è aggiudicata il primo posto con il libro "L'Estetica dell'oltre" edito da David & Matthaus Edizioni Letterarie. Premiati anche l'autrice Mirella Boccacci, discendente dallo scrittore Giovanni Boccaccio, Elyson Puleo, la più giovane stilista del mondo, Massimo D'Urso, Giuseppe Lorin, che si è classificato al secondo posto con ben due libri, il"Manuale di dizione" prefatto da Corrado Calabrò e Dacia Maraini, "Da Monteverde al mare", con prefazione del principe Jonathan Doria Pamphilj. La cerimonia ha visto premiati Antonella Lombardo, Roberto Cantoni, Marzia Panzetti, Alessandro Bellini e Giorgia Madonna. Lo staff di Deliri Progressivi fa le proprie congratulazioni ai premiati, in particolare alla poetessa Michela Zanarella della quale ci pregiamo della sua collaborazione.
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STARTpoint 2013/2014 DISEGNO CONTEMPORANEO processi, soggetti, materiali, espressioni Da giovedì 12 a mercoledì 18 dicembre – Firenze – ingresso gratuito Esposizione, incontri, workshop. Ospiti importanti esponenti italiani dell’arte contemporanea Suc - Le Murate Progetti Arte Contemporanea – piazza delle Murate Accademia di Belle Arti di Firenze - via Ricasoli E’ il “disegno”, nella sua accezione contemporanea di progettazione, proiezione, misura e definizione, il tema di StARTpoint 2013/2014, la rassegna organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Firenze che inaugura questa nuova edizione con l’iniziativa/laboratorio “Disegno ConTemporaneo” a cura di Massimo Orsini, Marco Raffaele e Vincenzo Ventimiglia: cinque giornate di esposizioni, incontri, workshop, film e riflessioni insieme ad artisti e personalità del mondo della cultura e dell’arte, da giovedì 12 a mercoledì 18 dicembre presso l’Aula Ghiberti dell’Accademia di Belle Arti e lo spazio Le Murate Progetti di Arte Contemporanea. Come nello spirito di StARTpoint – progetto ideato nel 2009 dal compianto ex Presidente dell’Accademia Paolo Targetti con l’intento di aprire l’istituto fiorentino alla città e al suo contesto – tutti gli appuntamenti di “Disegno ConTemporaneo” sono aperti al pubblico e ad ingresso gratuito. L’iniziativa si propone come laboratorio aperto intorno a un’idea espositiva nata dalla pubblicazione de “Il disegno dopo il disegno”, raccolta di saggi a cura di Valeria Bruni, Stefano Socci e Franco Speroni, tutti docenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Artisti di rilievo internazionale come Gianfranco Baruchello, Luca Bertolo, Fabio Cresci, Raffaele Di Vaia, Andrea Granchi e Remo Salvadori proporranno riflessioni sul disegno come linguaggio o soggetto dell’arte, coadiuvati da docenti e studiosi quali Massimo Carboni, Francesco Galluzzi, Sergio Givone, Gianni Pozzi, Carla Subrizi e Laura Vecere. L’inaugurazione di StARTpoint 2013/2014 avrà luogo giovedì 12 dicembre (ore 10,30) all’Accademia di Belle Arti. Alla cerimonia ufficiale parteciperanno il Presidente dell’Accademia Luciano Modica, il Direttore Giuseppe Andreani, il responsabile del settore valorizzazione del patrimonio culturale della Regione Toscana Massimo Gregorini, l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Sergio Givone ed i curatori. Alle ore 12, presso l’Aula Ghiberti, è in programma la vernice dell’esposizione “Disegno ConTemporaneo”, con opere di artisti/docenti presenti ne “Il disegno dopo il disegno” e di giovani artisti/allievi dell’Accademia (fino a giovedì 18 dicembre – orari: lun/ven 10-18 / sab 10-13). Ad aprire i laboratori (ore 15) sarà una delle figure preminenti dell’arte contemporanea italiana, Gianfranco Baruchello, sperimentatore “extra-mediale”, attivo da oltre mezzo secolo nella pittura, nel cinema, nella produzione letteraria. L’incontro su “Sperimentazione e intersezione dei linguaggi” affronterà il ruolo del disegno nella progettualità del contemporaneo. Al suo fianco Carla Subrizi dell’Università La Sapienza e direttrice artistica della fondazione Baruchello. Modera Franco Speroni. Trasformazione, deframmentazione e ricomposizione contraddistinguono le opere dell’artista Luca Bertolo, che sempre all’Accademia, venerdì 13 dicembre alle 10,30, proporrà il tema “Disegnare è vedere meglio”. “Disegno e Cinema” è invece il titolo dell’incontro che seguirà, alle 15, con l’artista Andrea Granchi e Stefano Socci dell’Accademia. Al termine proiezione del film “Teoria dell’incertezza” (1978 - super8) di Andrea Granchi – l’opera prevede un sonoro improvvisato dal pubblico - e del documentario di Werner Herzog “Cave of Forgotten Dreams” (2010) dedicato ai disegni di arte rupestre della grotta Chauvet in Francia. Gli appuntamenti all’Accademia di Belle Arti si chiuderanno lunedì 16 (ore 10,30) insieme ad un altro ospite eccellente, Remo Salvadori. L’artista toscano, esponente della generazione successiva a quella dell’arte povera e dell’arte concettuale, presenterà un confronto sulla propria produzione dal titolo "L'autore/L'opera necessaria", incalzato dalle domande di Gianni Pozzi, docente dell’Accademia. Da martedì 17 ConTemporaneo continuerà alle Murate (piazza delle Murate – Firenze): si parte (ore 10,30) con l’incontro/laboratorio dell’artista Raffaele Di Vaia sul tema “Disegno e riflesso”. Alle ore 15 “Dialogo aperto su ciò che si intende, ciò che si comprende e ciò che si conclude per mezzo dell’osservazione” con l’artista Fabio Cresci e Laura Vecere, storico dell’arte. La rassegna si concluderà mercoledì 18 alle ore 11 con l’incontro sul tema “Il senso del disegno”. Parteciperanno il filosofo Sergio Givone, Francesco Galluzzi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Massimo Carboni e Valeria Bruni dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. StARTpoint 2013/2014 è realizzato nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2013 della Regione Toscana, con il sostegno della Provincia e del Comune di Firenze. In collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Le Murate Progetti di Arte Contemporanea. Comitato curatoriale: Loris Cecchini, Massimo Orsini, Luca Pancrazzi, Paolo Parisi, Mauro Pratesi, Marco Raffaele, Susanna Ragionieri, Vincenzo Ventimiglia. Comitato scientifico: Giuseppe Andreani, Giovanna Fezzi, Rosanna Fioravanti, Monica Franchini, Massimo Mattioli, Massimo Orsini, Gianni Pozzi, Marco Raffaele, Francesca Taliani, Vincenzo Ventimiglia. Collaborazioni: Alberto Brogi URLTV; Giovanna Fezzi, Biennio di Progettazione e Cura degli Allestimenti Artistici, Accademia di Belle Arti di Firenze; Valentina Gensini, direzione artistica Le Murate Progetti Arte Contemporanea; Giada Margheri, coordinamento; Alessandra Scappini, Sincresis Associazione Culturale per le arti contemporanee. Accademia di Belle Arti di Firenze Sede: Via Ricasoli 66 - Firenze Tel. 055 215449 – 055 2398660 www.accademia.firenze.it Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti di Firenze Marco Mannucci ufficiostampa@accademia.firenze.it a cura di Eugenio Nascimbeni Se l’arte nasce da una forma creativa in grado di suscitare emozioni, allora è giusto considerare nel novero degli artisti anche Bert Stern, uno dei fotografi più creativi degli anni Sessanta, noto in tutto il mondo per i 2.500 scatti che fece a Marilyn Monroe poco prima della sua morte.
Nato a Brooklyn il 3 ottobre 1929 da una famiglia molto povera, cominciò ben presto ad interessarsi alla fotografia, complice il lavoro di suo padre, fotografo ritrattista. Nel corso della sua permanenza nell’esercito, ebbe modo di lavorare proprio come fotografo in una base militare in Giappone, e grazie ai suoi primi lavori cominciò a farsi notare fino a quando non venne assunto dalla rivista Look con l’incarico di seguire la fotografia commerciale. La foto che fece diventare famosissimo Stern riguarda una pubblicità nella quale all’interno di un bicchiere di Vodka Smirnoff, in pieno deserto egiziano, è riprodotta capovolta la Piramide di Cheope. Riguardo a questo celebre scatto, Stern confidò che l’idea, davvero geniale, gli maturò mentre stava passeggiando a New York con un bicchiere in mano, intento ad osservare i giochi di luce e le rifrazioni dei grattacieli attraverso il vetro. Fotografo commerciale, di moda, ritrattista di molte celebrità del cinema, si cimentò persino con il cinema quando nel 1958 diresse un documentario sul jazz dal titolo “Jazz on a Summer’s Day” che gli valse la menzione di film dalla grande rilevanza culturale da parte della Library of Congress degli Stati Uniti, e l’inserimento della sua pellicola nella lista di film preservati nel National Film Registry. Il momento più importante della sua vita di artista, quello che lo fece diventare celebre dappertutto, fu la serie di fotografie a Marilyn Monroe scattate per la rivista Vogue nel giugno 1962, a meno di due mesi dalla morte della grande attrice. Si tratta di un lavoro che comprende ben 2.500 fotografie, forse tra quelle più belle scattate alla diva di Hollywood e che confluiranno nel libro” Marilyn Monroe The Complete Last Sitting”. Per tre giorni Stern si dedicò alla sua famosissima modella con la stessa intensità di un amante: per lui, in effetti, scattare delle foto costituiva una grandissima ed intensa emozione. Molte di quelle sequenze sono conosciutissime, come lo sono quelle che la stessa Marilyn Monroe cassò con un pennarello indelebile, facendole diventare, inconsapevolmente, vere e proprie opere di pop art. Bert Stern, colui che rivoluzionò l’arte della fotografia, è morto lo scorso 26 giugno 2013 a Manhattan. Eugenio Nascimbeni |
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