Daniela Morozzi al Teatro delle Donne con un testo tratto da “Amy Foster” di Conrad Sabato 13 aprile 2019 - ore 21.15 - biglietti 13/10/5 euro Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) Produzione Il Teatro delle Donne AMY STORIA DI UN NAUFRAGIO Liberamente ispirato al racconto Amy Foster di Joseph Conrad un progetto di e con DANIELA MOROZZI Testo Valerio Nardoni e Daniela Morozzi Regia Matteo Marsan Musiche originali Stefano “Cocco” Cantini È il 1901 quando Joseph Conrad scrive “Amy Foster”. Leggendo questa specie di incubo, l'impressione è che 118 anni siano passati invano.
Liberamente ispirato al racconto, “Amy, storia di un naufragio” è lo spettacolo che Daniela Morozzi presenta sabato 13 aprile al Teatro Manzoni di Calenzano/Firenze (ore 21 - biglietti 13/10/5 euro – prevendite www.ticketone.it – info tel. 055.8877213 - www.teatrodelledonne.com). Yanko viene dai Carpazi ed è l'unico sopravvissuto di un bastimento andato a fondo davanti alle coste dell'Inghilterra, col suo carico di emigranti stipato in condizioni spaventose. Allora erano emigranti che dall'Est Europa volevano raggiungere in massa l'America, oggi sono africani e asiatici, forse ancora più affamati. ma disperazione, truffe, furti, scafisti e naufragi sono identici. Come tristemente uguali sono i cadaveri dei bambini sulle spiagge e quella sensazione di fastidio (o lo vogliamo chiamare odio?) verso lo straniero che scuote i valori della società mortalmente fissa in se stessa. Yanko è bello, sa lavorare la terra, mungere le vacche, è religioso, impara l'inglese e addirittura salva da morte certa la nipotina di un ricco possidente inglese. Amy Foster, la “grulla” del paese, lo aiuta. Si innamora di lui e, contro la volontà di tutti, lo sposa. Mettono al mondo un figlio. Ma nell'opaca comunità, Yanko appare alla stregua di un pagano, una specie di stregone, forse un pazzo, molto probabilmente un demonio. Di sicuro uno straniero. E tanto basta per condannarlo. Per stoltezza, Amy Foster lo salverà; per stoltezza, lo lascerà morire con la faccia nel fango. La vicenda di Yanko è la storia di una tenace speranza infranta mille volte, infine sconfitta e caduta, ma che ha radicato nella terra come un seme. Una violenta storia accaduta un secolo fa in Inghilterra, o forse proprio qui, da noi, questa notte. Scritto da Valerio Nardoni e Daniela Morozzi per la regia di Matteo Marsan, “Amy, storia di un naufragio” si impreziosisce delle musiche originali di Stefano “Cocco” Cantini, sassofonista, compositore e nome noto del jazz internazionale. Produzione Teatro delle Donne. Biglietti da 5 a 13 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, ATC, iscritti ai corsi di formazione, studenti universitari e residenti nel comune di Calenzano. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info e prenotazioni tel. 055 8877213 - teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com. Daniela Morozzi, scoperta per il cinema da Paolo Virzì con cui gira Ovosodo e Baci e Abbracci, per dieci anni è stata la protagonista di una delle Fiction più apprezzate da pubblico e critica Distretto di Polizia, nel ruolo di Vittoria Guerra e “Il Commissario Manara“ per citarne solo alcune, partecipa a Film e Fiction diretta da molti registi come Margarethe Von Trotta, Antonello Grimaldi, Roan Johnson, Davide Marengo, Monica Vullo, Paolo Bianchini, Renato De Maria, Tiziana Aristarco, Gianluca Greco, solo per citarne alcuni. Dopo una lunga esperienza nella Lega Italiana Improvvisazione Teatrale, approda la teatro di prosa in spettacoli teatrali con tournèe teatrali in tutta Italia e all’estero. Negli ultimi due anni collabora in pianta stabile con il Teatro Saint Pauli di Amburgo. E’ stata diretta da Augusto e Toni Fornari, Emanuele Barresi, Ulrich Wahler, Dania Hohmann, Matteo Marsan, Eugenio Allegri, Nicola Pistoia, Riccardo Sottili e altri. Ideatrice e regista di molti spettacoli, sviluppa una sua particolare idea di reading-musicale in alcuni concerti spettacolo con grandi musicisti,: Stefano Cocco Cantini, Ares Tavolazzi, Francesco Maccianti, Piero Borri, Alda dalle Lucche, Susanna Berticcioli.. Insegna teatro e improvvisazione teatrale con seminari e corsi sul territorio nazionale. Collabora con autori come Valerio Nardoni, Leonardo Ciardi, Fabrizio dall’Aglio, Sergio Pierattini, Augusto Fornari e Toni Fornari. Da tre anni gira in convegni, scuole e corsi di formazione insieme alla D.ssa Irene Biemmi con una conferenza spettacolo sull’abbattimento degli stereotipi di genere partendo dalla scuola e dai testi scolastici. Vince numerosi Premi tra cui il Premio Charlot, il Premio Ernesto Calindri, Il Premio Sorelle Grammatica , il Premio Fiumicino Contro tutte le mafie. Attiva nel settore sociale si occupa di problemi legati al mondo femminile, all‘immigrazione e alla legalità diventando spesso Testimonial di grandi Campagne di solidarietà. Valerio Nardoni (Livorno, 1977) si occupa di letteratura e traduzione letteraria, materie che ha insegnato presso vari atenei italiani. Ha curato un'antologia di García Lorca per «Il Corriere della Sera» e, per i tipi di Einaudi, la raccolta di racconti Mentre le donne dormono di Javier Marías. È direttore della sezione straniera del Premio Ciampi – Valigie Rosse, di cui è uno dei fondatori. Scrittore eclettico, è autore di un romanzo, Capelli blu (Edizioni e/o, 2012), di una raccolta poetica, Senso di facilità (Passigli Editori, 2014) e, con Leonardo Ciardi, di uno spettacolo teatrale Io, John Coltrane (2016). Attualmente è docente di scrittura creativa presso la Scuola Carver di Livorno. Matteo Marsan (Firenze, 1972) Nasce come attore ma ben presto si dedica alla regia e alla scrittura teatrale. Dirige il Teatro Alfieri di Castelnuovo B.ga, nel Chianti senese dal 1997. Si avvicina alla tradizione popolare dell’ottava rima tramite il Cantiere del Bruscello di Castelnuovo e con David Riondino partecipa alla creazione dell’Accademia dell’Ottava , curando seminari, incontri e performance. Collabora da anni alla direzione degli eventi artistici nell’ambito de “L’Eroica”, manifestazione ciclistica di livello internazionale, per la quale, insieme agli attori Massimo Poggio e Gualtiero Burzi, scrive ed interpreta una tetralogia sui miti delle due ruote. Nel luglio 2014 insieme al regista Ulrich Waller (direttore del Teatro St. Pauli di Amburgo) e alla regista Dania Hohmann realizza lo spettacolo “Albicocche Rosse”. Progetto italo tedesco realizzato in occasione del 70° anniversario dell’eccidio del “Palazzaccio”. La collaborazione con U. Waller e D. Hohmann prosegue con lo spettacolo bilingue “Amara terra mia” (interpretato da Daniela Morozzi e Adriana Altaras) Nel 2017 è nominato direttore artistico degli eventi culturali dal Comune di Monteriggioni. Teatro delle Donne online www.teatrodelledonne.com facebook.com/ilteatrodelledonne twitter.com/teatro_donne instagram.com/teatrodelledonne Biglietti, riduzioni e prevendite Intero 13 euro; ridotti 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC) ridotti 8 euro per studenti universitari (con carta dello studente) ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Promozione residenti Comune di Calenzano: 7 euro Abbonamento 5 spettacoli a scelta 35 euro - abbonamento 10 spettacoli 60 euro Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.ticketone.it Biglietteria del teatro dalle ore 18 Info e prenotazioni Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Fi) teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci
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Debutto nazionale per la nuova produzione della Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci In scena danzatori, attori e un coro di giovani danzatrici Al Teatro delle Arti, nell’ambito della rasssegna Resi_Dance 2018/2019 Venerdì 5 aprile 2019 – ore 21 – biglietti 15/13/8 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti Coproduzione Teatro Popolare d'Arte DALL'ANTIGONE Liberamente ispirato ad Antigone di Sofocle Si chiude stasera, venerdì 5 aprile (ore 21) con la prima nazionale di “Dall’Antigone” la rassegna di danza Resi_Dance 2018/2019 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze), a cura della Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti. “Antigone” pone in primo piano il contrasto tra Antigone e Creonte, tra legge naturale e legge umana, tra Re e suddito, tra potere politico e potere cittadino, tra famiglia e Stato. Sono i conflitti inconciliabili che si ritrovano anche nella nostra società contemporanea, così complessa e ricca di contraddizioni. Lo spettacolo è una rilettura, in chiave contemporanea, della tragedia di Sofocle e si concentra sulla contrapposizione delle due figure femminili: Ismene e Antigone. Da una parte c’è Ismene: rinunciataria e rispettosa delle regole, un personaggio che segue le correnti di pensiero vigente, abbandonando le proprie idee e scegliendo il compromesso meno rischioso; il suo opposto è la sorella Antigone: passionale, pronta a sacrificare la propria vita per amore e inseguire il principio divino. L’atto d’amore di Antigone darà inizio alle morti volontarie che alimentano la tragedia. Antigone è colei che lotta per la giustizia e non a favore delle leggi, a volte inique. Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti in coproduzione con Teatro Popolare d’Arte. Con il sostegno di: MiBac Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana. Ideazione e coreografia sono a firma di Roberto Lori, consulenza alla regia e alla drammaturgia di Gianfranco Pedullà. In scena i danzatori Fabio Bacaloni, Ilaria Battaglioni, Elisa Carletti, Roberto Lori, Michela Paoloni. E con Giulia Anastasio, Matilde Baldessari, Letizia Bani, Iris Berdicchia, Francesca Bruno, Giulia Caneschi, Sabrina Cecere, Paola Fontana, Giulia Francavilla, Marta Iucci, Shasa Lastrucci, Giuditta Macaluso, Asia Neri, Alessia Parenti, Cristina Poli, Yuli Spiegelman, Arianna Terreno, Chiara Tufaro. Con la partecipazione dell’attrice Rosanna Gentili e con Matteo Zoppi. Musiche originali composte da Andrea Alessi, Giovanni Bedetti, Simone Bompadre. Biglietti 15/13 euro, riduzioni per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Biglietto speciale a 8 euro per allievi delle scuole di danza (prenotazioni tel. 3401369666 - compagniasimonabucci@gmail.com). Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa. Per chi lo desidera, la sera dello spettacolo dalle 19.45, c’è l’aperitivo teatrale, con buffet e drink 6 euro (prenotazione consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo - 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com). Come di consueto, è disponibile su prenotazione un servizio navetta dal capolinea Villa Costanza della tramvia, a Scandicci, e ritorno. Ideazione e coreografia: Roberto Lori Consulenza alla regia e alla drammaturgia: Gianfranco Pedullà Danzatori: Fabio Bacaloni, Ilaria Battaglioni, Elisa Carletti, Roberto Lori, Michela Paoloni, E con: Giulia Anastasio, Matilde Baldessari, Letizia Bani, Iris Berdicchia, Francesca Bruno, Giulia Caneschi, Sabrina Cecere, Paola Fontana, Giulia Francavilla, Marta Iucci, Shasa Lastrucci, Giuditta Macaluso, Asia Neri, Alessia Parenti, Cristina Poli, Yuli Spiegelman, Arianna Terreno, Chiara Tufaro Con la partecipazione dell’attrice Rosanna Gentili e con Matteo Zoppi Musiche originali composte da: Andrea Alessi, Giovanni Bedetti, Simone Bompadre Costumi: Helen Cerina Organizzazione: Marika Errigo Comunicazione: Giedre Bagdziunaite Co-Produzione: Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti e Compagnia Teatro Popolare d’Arte Con il sostegno di: MiBac Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana Biglietti Intero 15 euro Ridotto 13 euro per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Biglietto speciale a 8 euro per allievi delle scuole di danza (prenotazioni tel. 3401369666 - compagniasimonabucci@gmail.com). Info, prevendite e prenotazioni Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) Tel. 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com promozione@tparte.it - www.tparte.it Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e Ticketone (tel. 892.101) compresa Coop Lastra a Signa. Presso il teatro delle Arti dal lun al ven 10-14 mart giov ven anche 14-17. La sera di spettacolo dalle 19.00. Ufficio stampa Marco Mannucci, A teatro le novelle della tradizione toscana rivisitate dagli scrittori Marco Vichi, Enzo Fileno Carabba, Anna Maria Falchi, Gianni Garamanti Progetto sostenuto dal bando Nuovi Pubblici 2018 promosso da Fondazione CR Firenze Lorenzo Degl’Innocenti in STORIE CRUDELI Lo spirito delle novelle toscane, oggi Testi di Enzo Fileno Carabba, Anna Maria Falchi, Gianni Garamanti, Marco Vichi Musica suonata dal vivo da Aldo Gentileschi Illustrazioni Marco Serpieri Regia Lorenzo Degl’Innocenti sabato 30 marzo 2019 – ore 21.15 Piccolo Teatro della Rufina venerdì 12 aprile 2019 – ore 21.15 Topical Circolo Arci – Casa del Popolo di Montespertoli venerdì 24 maggio 2019 – ore 21.15 Teatro Comunale Antella E prossimamente al Teatro delle Arti di Lastra a Signa e al Castello di Calenzano La tradizione orale delle fiabe si perde nella notte dei tempi e il fascino di quei racconti continua a sedurre l’immaginario degli scrittori. “Storie Crudeli. Lo spirito delle novelle toscane, oggi” è lo spettacolo che vede in scena Lorenzo Degl’Innocenti accompagnato dalla musica suonata dal vivo da Aldo Gentileschi. I testi sono di Marco Vichi, Enzo Fileno Carabba, Anna Maria Falchi e Gianni Garamanti. Progetto sostenuto dal bando “Nuovi pubblici 2018” indetto dalla Fondazione CR Firenze, “Storie Crudeli” con la regia dello stesso Lorenzo Degl’Innocenti e le illustrazioni di Marco Serpieri è in programma sabato 30 marzo al Piccolo Teatro della Rufina, venerdì 12 aprile alla Sala Topical della Casa del Popolo di Montespertoli e venerdì 24 maggio al Teatro Comunale Antella (calendario in aggiornamento - ore 21.15 - biglietto posto unico 10 euro. È consigliata la prenotazione per telefono 320.4084797 o via mail info@museodellanarrazione.it). I quattro scrittori toscani hanno recuperato novelle popolari arcinote quali “L’assassino senza mano”, “Bellinda e il mostro”, “La ragazza mela” e “Dodicino” per trasformarle in storie nuove e moderne. Mantenendo la logica della fiaba originale (se mai esistesse un originale!), hanno creato qualcosa di molto attuale. Il linguaggio utilizzato, a tratti, diventa slang di giovani di oggi. Marco Vichi trasforma “L’assassino senza mano” in “Disobbediente”, il racconto di una nonna a sua nipote sulle sue terribili esperienze di vita vissuta nei mitici anni ’60, la lotta per l’emancipazione, la violenza e le drammatiche difficoltà delle donne. Nelle mani di Enzo Fileno Carabba, la più nota fiaba toscana, “Bellinda e il mostro”, diventa “Bellezza in scatola”, con personaggi che combattono più dall’interno dei loro pensieri che contro nemici reali: le ossessioni, le compulsioni, il panico e le ansie. Anna Maria Falchi parte da “La ragazza mela” e nasce “Melina”, con un nuovo stile caustico e ironico che racconta la maturità sessuale e l’accettazione di un nuovo sé. Gianni Garamanti trae spunto da “Dodicino” per creare “I colori del tramonto“ in cui si parla di immigrazione, di esclusione e di senso di appartenenza a una comunità, di lavoro, di violenza e soprusi, di connivenza e intolleranza. Molto particolari le illustrazioni di Marco Serpieri che segnano i diversi momenti dello spettacolo. Aldo Gentileschi, musicista già noto per essere la metà del Duo Baldo in numerosi palcoscenici nazionali e internazionali, accompagna e fa risaltare i toni del racconto con improvvisazioni e commenti musicali creati sul momento. Moderne e contemporanee per la scrittura e i contenuti, queste nuove fiabe mantengono l’incanto di un mondo di inesauribile fantasia e, proprio come le favole, si rivolgono a un pubblico di tutte le età. Gli spettacoli vanno in scena anche al mattino con ingresso riservato agli Istituti scolastici secondari di primo grado. Gli autori Enzo Fileno Carabba è nato a Firenze nel 1966. Vince nel 1991 il premio Calvino con il romanzo Jakob Pesciolini (poi pubblicato per Einaudi, 1992). Oltre a numerosi romanzi e racconti, è autore anche di libretti d’opera, di sceneggiature radiofoniche e di storie per ragazzi. Anna Maria Falchi è nata e vive a Firenze. Dopo l’infanzia e l’adolescenza trascorse in Sardegna, nel 1988 si è trasferita a Firenze, dove attualmente lavora. È autrice di romanzi (per Guanda editore) e racconti. Gianni Garamanti è nato a Firenze. Presidente del Museo della Narrazione – APS, si occupa di progetti per prodotti e servizi in ambito culturale e di intrattenimento. Autore di romanzi, racconti, testi per teatro e radiodrammi. Marco Vichi è nato a Firenze, vive tra le colline del Chianti e scrive storie. Guanda ha in catalogo molti dei suoi lavori. Le storie del commissario Bordelli sono quelle più note al pubblico. I suoi romanzi e racconti sono tradotti in molte lingue diverse nel mondo. Lorenzo Degl’Innocenti è nato a Firenze, studia recitazione a Firenze, Bologna e Genova. Lavora in teatro a fianco di Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà, Franco di Francescantonio, Irene Papas, la compagnia Fura dels Baus, Carla Fracci e Beppe Menegatti. Marco Serpieri è nato a Rimini nel 1969. Grafico, web designer e, soprattutto, illustratore dal 1998. La sua formazione è scientifica e artistica. Ha illustrato tre libri per Mondadori Ragazzi e tre diari per la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Nuovi Pubblici 2018”, il progetto “La novella ‘un è bella se sopra ‘un ci si rappella” è stato presentato da ASD Dance Performance ottenendo un co-finanziamento. Partner organizzativo del progetto è MUNAR - Museo della Narrazione APS. Associazione Artemisia onlus sostiene il progetto “Storie crudeli” per le tematiche trattate specificamente sulla violenza contro donne e minori. A ogni rappresentazione cerca di essere presente con i propri volontari per mostrare le proprie iniziative, attestando l’impegno e il suo encomiabile supporto in situazioni sociali difficili o complesse. INFO Prezzo biglietto posto unico € 10 per tutti gli spettacoli E’ consigliata la prenotazione per telefono (320.4084797) o via mail info@museodellanarrazione.it SITO WEB: www.storiecrudeli.it Ufficio stampa Marco Mannucci Audizioni, che stress! Gaia Nanni e Alessandro Riccio ci portano dietro le quinte del teatro Giovedì 21 e venerdì 22 marzo 2019 – ore 21 – biglietti 15/13/10 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) Tedavi ‘98 AUDIZIONI Scritto e diretto da Alessandro Riccio Con Gaia Nanni e Alessandro Riccio Due attori. Un palco vuoto. Un regista che chiede sempre di più. Questo è teatro. Trovarsi di fronte a un regista esigente è davvero una sfida che può mettere a dura prova. Giovedì 21 e venerdì 22 marzo al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze - ore 21) va in scena "Audizioni", nuovo spettacolo di Alessandro Riccio, sul palco ancora una volta con Gaia Nanni. Un'affiatata coppia che ci ha fatto ridere e commuovere con “La meccanica dell’amore” e anche piangere con “H come amore”, in cui hanno affrontato la difficile tematica di sesso e disabilità. Si parla di teatro in "Audizioni", di ciò che accade prima, di quella parte nascosta che il pubblico non conosce. Due attori per un solo ruolo. Gli attori sono di un’altra pasta, sono abituati alle sfide. E i due attori che si sono presentati per l’Audizione sono disposti a qualunque cosa pur di ottenere la parte. Riccio e Nanni senza veli. Ciò che viene raccontato è solo finzione o parte della loro vita? Emozioni vere o finte? Sentire le emozioni che il proprio personaggio prova o farle provare solo al pubblico? Compiacere il regista o imporre il proprio stile? Domande che abbracciano metodi di recitazione diversi, approcci alla scena anche diametralmente opposti che aprono finestre interpretative molto contrastanti. Nella loro carriera teatrale Riccio e Nanni di audizioni ne hanno fatte tante, ricevendo reazioni diverse, strane, a volte opposte, e il materiale da cui prendere spunto non manca. In "Audizioni" ci stupiscono ancora con trovate sempre più sorprendenti ed emozionanti. In fondo si va a teatro anche per questo, per ricordarsi di avere un cuore. Biglietti 15/13/8 euro, riduzioni per per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa. Per chi lo desidera, dalle 19.45, c’è l’aperitivo teatrale, con buffet e drink 6 euro (prenotazione consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo - 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com). Come di consueto, è disponibile su prenotazione un servizio navetta dal capolinea Villa Costanza della tramvia, a Scandicci, e ritorno. Biglietti Intero 15 euro Ridotto 13 euro per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso Ridotto 10 euro fino a 21 anni Info, prevendite e prenotazioni Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) Tel. 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com promozione@tparte.it - www.tparte.it Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e Ticketone (tel. 892.101) compresa Coop Lastra a Signa. Presso il teatro delle Arti dal lun al ven 10-14 mart giov ven anche 14-17. La sera di spettacolo dalle 19.00. Ufficio stampa Teatro delle Arti Marco Mannucci, “Circeo, il massacro”, prima nazionale al Teatro delle Donne Sabato 9 marzo ore 21,15 / domenica 10 marzo ore 16,30 - biglietti 13/10/5 euro Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) Il Teatro delle Donne e Idiot Savant In collaborazione con Riccione Teatro, Associazione DIG, Rete degli archivi per non dimenticare, Corte Ospitale, Alchemico Tre CIRCEO, IL MASSACRO di Filippo Renda, Elisa Casseri con MICHELE DI GIACOMO, ALICE SPISA, ARIANNA PRIMAVERA, LUCA MAMMOLI regia Filippo Renda aiuto regia Matteo Gatta allestimento e disegno luci Andrea Narese Il 29 settembre 1975 Angelo Izzo, a soli vent’anni, aiutato dai coetanei Andrea Ghira e Gianni Guido, compie uno dei delitti che più profondamente si sono impressi nelle coscienze degli italiani: il massacro del Circeo. Ancora oggi, chi nel 1975 era già nato e lo sente soltanto nominare, rabbrividisce e riporta alla memoria il turbamento di un intero Paese di fronte a un evento così assurdo. Presentato in prima nazionale sabato 9 marzo alle 21,15 e domenica 10 marzo ore 16,30 al Teatro Manzoni/Teatro delle Donne di Calenzano (Firenze), “Circeo, il massacro” racconta quella società e quelle tensioni che si riverberavano nella vita di tutti i giorni e che, con un gioco al rialzo, arrivarono a permettere che certi fatti straordinari accadessero. Scritto da Filippo Renda e Elisa Casseri, “Circeo, il massacro” vede in scena gli attori Michele Di Giacomo, Alice Spisa, Arianna Primavera, Luca Mammoli. Regia di Filippo Renda, aiuto regia Matteo Gatta. Si riflette specularmente sulla nostra società, in cui tensioni molto simili non sfogano più solo sulla violenza di genere, ma anche su quella contro lo straniero. Basta scorrere le cronache degli ultimi dodici mesi per rendersi conto che la violenza e il sadismo sono già in circolo e che si arriva ormai a reagire con indifferenza davanti a certe dichiarazioni che incitano all’odio e al razzismo: occorrerà un nuovo massacro per scioccare e risvegliare le nostre coscienze? “Raccontare il massacro del Circeo per cercare di capire cos'è la violenza ma senza mettere in scena quella specifica violenza né i suoi protagonisti: è stata questa la premessa che ha portato alla scrittura di un testo che, nonostante abbia le sue radici negli atti di uno dei processi giudiziari più famosi di questo paese, drammaturgicamente si muove intorno a un altro tipo di processo, quello di negazione - spiega Elisa Casseri, autrice insieme a Filippo Renda. L'idea è che Donatella Colasanti per difendersi dalla morbosità, dalle domande, dal reiterarsi dei ricordi all'interno della sua testa, immagini una storia qualunque, quasi da fotoromanzo, di due giovani in una villa al mare, in vacanza, che discutono, scherzano, litigano, si amano. Quella è la scena principale: una storia qualunque, appunto, per raccontare come la violenza arrivi nella vita, nel corpo e nella testa di tutti noi, anche quando neghiamo a noi stessi che stia succedendo o che sia successo. E la violenza arriva, sottile, nutrendosi dei ricordi e dei particolari di quel massacro, perché è Donatella Colasanti che la sta immaginando, cercando di camuffarla da altro. Il punto centrale, nella scrittura di questo testo, è sempre stato non la violenza nella sua straordinarietà, quando si manifesta in eventi mostruosi come quello del Circeo, ma la sua normalizzazione all'interno del quotidiano, dove si mescola all'aria che respiriamo fino (quasi) a non farsi vedere più”. Il massacro del Circeo fu davvero un fatto “assurdo”? Nel 1975 una ricerca giornalistica di Maria Adele Teodori ha stimato, solo in quell’anno, 11.000 casi di stupro in Italia, uno ogni 40 minuti. L’anno prima lo stesso Angelo Izzo (uno dei tre massacratori) era già stato accusato e condannato per aver rinchiuso in una villa e stuprato una ragazza di soli sedici anni. Pier Paolo Pasolini, in una delle sue lettere luterane pubblicata su Il mondo un mese dopo i fatti del Circeo, tratteggia una società pervasa dalla violenza, dal sadismo, indipendentemente dall’appartenenza di classe. Non ci sono ambiti circoscritti, situazioni straordinarie, nelle quali la violenza si scatena, al contrario, la violenza è una presenza quotidiana, abituale sia tra i borgatari che tra i borghesi. “Ho da ridire sul fatto che si creino dei capri espiatori, che sono: “parte della borghesia”, “Roma”, i “neofascisti”. La loro criminalità pare interessante perché riguarda i nuovi figli della borghesia. Tutta la stampa italiana negli assassini del Circeo vede un caso che la riguarda, un caso, ripeto, privilegiato. Se a fare le stesse cose fossero stati dei “poveri” delle borgate romane, oppure dei “poveri” immigrati a Milano o a Torino, non se ne sarebbe parlato tanto e a quel modo. Per razzismo. Perché i “poveri” delle borgate o i “poveri” immigrati sono considerati delinquenti a priori.(…) Ebbene, i “poveri” delle borgate romane e i “poveri” immigrati, cioè i giovani del popolo, possono fare e fanno effettivamente (come dicono con spaventosa chiarezza le cronache) le stesse cose che hanno fatto i giovani dei Parioli: e con lo stesso identico spirito”. Circeo: un viaggio tra memoria e oblio. Il delitto del Circeo è nella storia d’Italia anche perché rappresenta uno spartiacque nella lotta per la parità di genere. Infatti proprio il processo ai danni dei tre assassini aprirà il percorso che porterà lo stuprò a divenire un reato contro la persona e non più contro la morale. Un percorso che durerà ben vent’anni e diventerà legge solo nel 1996. È quindi fondamentale ricordare questo evento, e così è stato fatto, non solo dai movimenti femministi, ma da tutta l’opinione pubblica del nostro paese. Donatella Colasanti, la sopravvissuta al massacro, che nel 1975 aveva soltanto diciassette anni, è stata chiamata per tutta la vita a ripercorrere quei fatti, a rispondere alle domande dettagliate dei commentatori, a interpretare i nuovi crimini dei propri torturatori. Già durante il processo d’appello era stata chiamata a visitare nuovamente, in presenza degli inquirenti, villa Moresca, il luogo del massacro, in compagnia dei propri aguzzini. Donatella Colasanti ha provato in tutti i modi a lasciarsi alle spalle quel dramma: ha cambiato nome e ha richiesto il diritto all’oblio, che però le è stato negato proprio perché il dovere alla memoria era più importante. L’Italia non poteva e non può cancellare, dimenticare la propria Storia, e così la Colasanti, che all’età di soli quarantasette anni è morta per un tumore al seno, cinque mesi dopo il nuovo delitto di Angelo Izzo. Qual è il confine tra dovere alla Memoria e diritto all’oblio? La storicizzazione giustifica che la vita delle vittime diventi simile a un martirio? Produzione Teatro delle Donne e Idiot Savant, in collaborazione con Riccione Teatro, Associazione DIG, Rete degli archivi per non dimenticare, Corte Ospitale, Alchemico Tre. Biglietti da 5 a 13 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, ATC, iscritti ai corsi di formazione, studenti universitari e residenti nel comune di Calenzano. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info e prenotazioni tel. 055 8877213 - teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com. Teatro delle Donne online www.teatrodelledonne.com facebook.com/ilteatrodelledonne twitter.com/teatro_donne instagram.com/teatrodelledonne Biglietti, riduzioni e prevendite Intero 13 euro; ridotti 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC) ridotti 8 euro per studenti universitari (con carta dello studente) ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Promozione residenti Comune di Calenzano: 7 euro Abbonamento 5 spettacoli a scelta 35 euro - abbonamento 10 spettacoli 60 euro Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.ticketone.it Biglietteria del teatro dalle ore 18 Info e prenotazioni Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Fi) teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci Naso (ME) - Il grande Flavio Bucci al Teatro Vittorio Alfieri All'interno della rassegna "Il Teatro siamo Noi", la Città di Naso ospita uno dei più grandi attori italiani. Con lo spettacolo "E pensare che ero partito così bene…". Flavio Bucci porta la sua vita in Teatro e da dicembre attraversa lo Stivale conquistando pubblico e critica. Il 15 marzo approda a Naso grazie a Oriana Civile, Coordinatore Artistico della Rassegna. Flavio Bucci racconta e si racconta fuori dai denti: la sua vita, la sua carriera; i successi e le defaillances; aneddoti e riflessioni filosofiche; citazioni dei suoi lavori e di quelli degli altri; consuetudini, vizi privati e pubbliche virtù dello spettacolo italiano e non; ritratti di personaggi celebri; la politica e l’impegno, per disegnare un percorso e un periodo storico e artistico poco lontano nel tempo, ma molto distante da noi, tutto con la proverbiale spregiudicatezza del grande attore. Sarà una scorribanda senza trionfalismi e senza vergogna, di libere associazioni, ricordi di teatro e di cinema, ma anche la confessione delle dipendenze e del suo irrefrenabile bisogno di libertà, del suo rapporto con le donne, attraverso il racconto spudorato di mogli, figli ed amori, l’occasione per far rivivere con immagini e parole i suoi grandi successi (da Ligabue, a Il Marchese del Grillo), i grandi classici teatrali contemporanei, i film con i maggiori autori italiani e stranieri e persino la sua attività di doppiatore di Gerard Depardieu e John Travolta. Gloria Pomardi interpreta le varie fasi storiche, i personaggi e i lavori citati, le mode musicali attraverso essenziali interventi danzati su brani noti o composizioni originali di Lucio Gregoretti. Il racconto a quattro mani scritto da Bucci con Marco Mattolini (che ha collaborato con lui più volte nel tempo e in grandi successi come Il Fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila..., Chi ha paura di Virginia Wolf? e altri) sarà un vulcano di spunti comici e rievocazioni emozionanti teso a far ricordare ai meno giovani e a far conoscere ai meno vecchi un periodo storico vivacissimo e un protagonista straordinario. Occasione imperdibile per essere testimoni, attraverso le tavole di un palcoscenico, della vita fantastica di un uomo eccezionale. Appuntamento il 15 marzo alle ore 21:30 al Teatro Vittorio Alfieri di Naso con E pensare che ero partito così bene... Scritto da Flavio Bucci e Marco Mattolini Raccontato e interpretato da Flavio Bucci con la partecipazione di Gloria Pomardi Costumi Patrizia Pontesilli Musiche originali Lucio Gregoretti Regia Marco Mattolini Produzione É20 Ingresso: da 30 a 20 euro Lo spettacolo inizierà puntuale alle 21:30 Il botteghino aprirà alle 20:00 INFO E PRENOTAZIONI Ufficio Turistico 0941960076 ufficioturistico@comune.naso.me.it Fuga da Mosul: Ottavia Piccolo al Teatro delle Arti con il testo di Stefano Massini tratto da una storia vera Venerdì 15 febbraio 2019 – ore 21 – biglietti 15/13/10 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) OCCIDENT EXPRESS Haifa è nata per star ferma Scritto da Stefano Massini A cura di Enrico Fink e Ottavia Piccolo Con OTTAVIA PICCOLO ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO Musiche composte e dirette da Enrico Fink Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipotina di 4 anni, per sottrarre se stessa e la piccola all’orrore della guerra: percorse 5.000 chilometri in 118 giorni, dall’Iraq fino al Baltico. Nato dal talento drammaturgico di Stefano Massini, “Occident Express” è la cronaca di un viaggio, il diario di una fuga che Ottavia Piccolo porta in scena insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink, venerdì 15 febbraio al Teatro delle Arti di Lastra a Signa. Occident Express è l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma soprattutto è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Un racconto spietato fra parole e musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza. La musica dal vivo dell’Orchestra Multietnica di Arezzo contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi. Ottavia Piccolo interpreta la protagonista, Haifa, perché “mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte. Mi metto in cammino con Haifa e dopo non sarò più la stessa”. “Trattando la realtà dei fatti come un terreno fertile da cui far sorgere la pianta verde di un’epica moderna – spiega Stefano Massini – il viaggio di Haifa si aggiunge a quella lista di miti davanti a cui ogni Omero chinerebbe la testa: sono leggende già pronte; impossibile non dargli forma scritta”. Biglietti 15/13/8 euro, riduzioni per per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa. Per chi lo desidera, la sera dello spettacolo dalle 19.45, c’è l’aperitivo teatrale, con buffet e drink 6 euro (prenotazione consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo - 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com). Come di consueto, è disponibile su prenotazione un servizio navetta dal capolinea Villa Costanza della tramvia, a Scandicci, e ritorno. Biglietti Intero 15 euro Ridotto 13 euro per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso Ridotto 10 euro fino a 21 anni Info, prevendite e prenotazioni Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) Tel. 055 8720058 - 331 9002510 teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com promozione@tparte.it - www.tparte.it Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e Ticketone (tel. 892.101) compresa Coop Lastra a Signa. Presso il teatro delle Arti dal lun al ven 10-14 mart giov ven anche 14-17. La sera di spettacolo dalle 19.00. Ufficio stampa Teatro delle Arti Marco Mannucci Intercity Winter 2019 Teatro della Limonaia- Sesto Fno (FI) 24 febbraio 2019 ore 15 ANNI IN MOVIMENTO Incontri, documenti visivi, immagini, suoni, vinili, teatro, libri, culture giovanili. 1970-1990 a Firenze a cura di Giacomo Aloigi, Bruno Casini e Carlo Gardenti. Un pomeriggio domenicale in cui raccontiamo due decenni a Firenze attraverso la voce di alcuni protagonisti che raccontano le loro avventure culturali attraverso vinili, libri, fotocopie, documenti, video, esperienze. Si ringrazia il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Sarà allestito un piccolo bookshop con libri e memorabilia. I 10 vinili della vostra vita: GardentiVision presenta Simone Siliani (ex Assessore alla Cultura Comune Firenze) Bruno Casini presenta Antonio Aiazzi (Litfiba,Beau Geste) Giacomo Aloigi presenta Nicola Vannini (ex Diaframma,Soul Hunters,Audioglobe) ed inoltre Nicola Vannini parla con Giacomo Aloigi su: “Dalla Rokkoteca Brighton al Marquee. La nascita della new wave fiorentina tra Settignano e Londra". Incontro Anni 70 curato da Bruno Casini : “ 1969- 2019: Lo Space Electronic e dintorni a Firenze” con Vincenzo Ponticiello (Spettri) and others. Saranno presentati video originali dall’archivio della GardentiVision, presentati da Carlo Gardenti con ospiti: Overload - Steps. ( 2.50 min) Gli Overload erano un quartetto composto da un fiorentino e tre sestesi di musica Rock con riferimenti alla musica Inglese. Una strana formazione Voce, basso, batteria e minimoog. Fecero un EP con 6 brani nel 1986. Poi scritturati da un'agenzia ebbero un po' di promozione anche estera. Fecero un concerto all'Hammersmith Odeon di Londra che fu ripreso dalle telecamere di Italia 1 (Mediaset) e trasmesso tempo dopo su quella stazione tv. Litfiba al Tenax. (6.15 min). Sono delle parti del concerto che furono girate per un servizio giornalistico mai realizzato, per questo non ci sono brani interi. Si vedono anche alcuni locali del Tenax come erano in quegli anni. Mon Bijou - Just a Lover (7 min) I Mon Bijoux erano un gruppo Fiorentino formato da Massimo Tilli, chitarrista degli Sniff (gruppo di rock demenziale che aveva avuto un po' di visibilità alla fine degli anni '70). Francesco Calamai ex batterista (e membro fondatore dei Litfiba). Antonio Torrini, ex bassista degli Alcool, gruppo rock Fiorentino che aveva realizzato un EP nel 1981. Il video fu realizzato per la promozione del singolo della canzone Just a Lover prodotto dalla Materiali Sonori. Sfilata dei Milanesi al Manila (20 min). Oltre alla sfilata ci sono anche le interviste fatte da Cascone (all'epoca di Controradio). Erano riprese e interviste effettuate per una video rivista di moda. A sfilare ci sono anche personaggi conosciuti della movida Fiorentina. Ingresso gratuito organizzazione info@teatrodellalimonaia.it Informazioni :Teatro Della Limonaia Tel.055-440852 Arriva in teatro: "Pensione Serena" una commedia di Paola Nicoletti e Alessandro Bellomarini2/11/2019 Arriva in teatro: "Pensione Serena"; una commedia di Paola Nicoletti e Alessandro Bellomarini
“Pensione Serena”: una frizzante commedia al femminile, dal risvolto “giallo”. Cinque donne nevrotiche sono vittime delle abitudini, dei vizi dell’epoca moderna e come inevitabile, si scontrano con se stesse, con il tempo che passa e con il mondo che cambia. Una vacanza imprevista a Ischia le riunisce tutte insieme nella Pensione Serena, un piccolo albergo in cui una piacevole atmosfera familiare facilita confidenze e crea relazioni. Cosa accadrà? Ah, nella pensione non è poi tutto così tranquillo. MASSIMO SESTINI "mediterraneum" mar 12/2 inaugurazione mostra permanente c/o Mandela Forum Firenze2/7/2019 Le foto di Massimo Sestini diventano mostra permanente al Mandela Forum di Firenze Inaugurazione mediterraneum Il diritto alla speranza - Scatti dal mare Martedì 12 febbraio 2019 alle ore 15 Nelson Mandela Forum - Piazza Berlinguer - Firenze Mostra fotografica permanente di Massimo Sestini Scatti realizzati durante le operazioni di soccorso ai migranti della Marina Militare Italiana Sarà presentata martedì 12 febbraio alle ore 15, al Mandela Forum di Firenze (piazza Berlinguer), la mostra fotografica “mediterraneum - il diritto alla speranza, scatti dal mare” di Massimo Sestini, tra i maggiori foto-reporter italiani. Tra le 14 foto, stampate in formato extra large (5x3 e 3x2), retro-illuminate e poste all’ingresso della struttura – alcune a soffitto – anche il celebre scatto “mare nostrum” con cui Massimo Sestini si è aggiudicato il World Press Photo 2015, tra i più importanti premi foto-giornalistici al mondo. Il servizio fotografico da cui sono tratte le immagini è stato realizzato durante le operazioni di soccorso ai migranti della Marina Militare Italiana. Il vernissage è aperto al pubblico. La stampa è cordialmente invitata. Saranno presenti l’autore, Massimo Sestini, il presidente della Nelson Mandela Foundation Sello Hatang e le massime autorità cittadine e regionali. L’iniziativa conclude l'anno di attività che l'associazione Nelson Mandela Forum ha dedicato al centenario della nascita di Nelson Mandela. Comunicazione Mandela Forum Firenze Marco Mannucci |
Deliri progressivi
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Maggio 2020
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