BRYAN ADAMS - l'atteso ritorno! Sei date nei palasport a Novembre Biglietti in vendita da Venerdì 20 Gennaio su www.dalessandroegalli.com Tutte le hit di Bryan Adams e i brani dell’ultimo album "Get Up!" in 6 serate che segnano il ritorno in italia del rocker canadese dopo 4 anni Bryan Adams GET UP TOUR 10 novembre | padova | kioene arena 11 novembre | milano | mediolanum forum 12 novembre | torino | pala alpitour 14 novembre | roma | palalottomatica 15 novembre | rimini | 105 stadium 16 novembre | bolzano | palasport Sei concerti nei palasport italiani. Sei serate in cui ascoltare per la prima volta nel nostro Paese i brani del suo ultimo album “Get Up!”, prodotto dal frontman della ! Electric Light Orchestra Jeff Lynne, che nei quindici mesi trascorsi dalla sua uscita ha riscosso un ampio successo di pubblico e critica. Accanto a nuovi successi come You Belong To Me, in scaletta ci sarà spazio per le hit che hanno segnato i suoi trentacinque anni di carriera come Summer of ‘69, Heaven, Run To You, Please Forgive Me. Brani che hanno cementato un rapporto speciale tra Bryan Adams e il pubblico italiano, un rapporto di cui si scriverà un nuovo entusiasmante capitolo in questi attesissimi sei concerti. Biglietti in vendita dalle ore 11:00 di venerdì 20 gennaio su www.dalessandroegalli.com e www.ticketone.it
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Il primo vagito di una creatura 'electro-classical' tutta in divenire: le immagini del compositore prendono nuova forma attraverso il 'rework' dei giovani colleghi e le visioni di 3112htm, in un originalissimo 'Almendra piano album' Ecuba | Ifigenia: il pianoforte di Marco Betta, l'elettronica di Naiupoche e Di Giandomenico MARCO BETTA | NAIUPOCHE | GIOVANNI DI GIANDOMENICO Ecuba | Ifigenia 5 tracce | 37.32 Almendra Music (AM0026) BandCamp e Digitale (iTunes, Spotify, Amazon, etc) | Distr. The Orchard Un compositore che ha fatto transitare i linguaggi del tardo XX secolo nell'attualità. Musiche per il teatro, il cinema e la televisione, musica sinfonica e da camera, opere liriche e multimediali, l'insegnamento al Conservatorio e alla LUISS: Marco Betta ha una storia prestigiosa, di dimensione internazionale, in cammino tra il respiro antico del Mediterraneo e il cosmopolitismo. Un produttore visionario, creatore e ricreatore di materia propria e altrui, electrowizard dalla forte personalità, sempre riconoscibile nonostante i multiformi progetti: Naiupoche è una delle identità con cui opera Luca Rinaudo, pittore di suoni dalla tavolozza in perenne cambiamento. Un folletto dei tasti d'avorio e della circuiteria elettronica, difficile da tener fisso a un pianoforte, in movimento com'è tra Berlino, Palermo, la musica contemporanea e le nuove pulsioni indie-classical: Giovanni Di Giandomenico non fa in tempo a sfornare un disco che si trova già altrove, a lavorare ad un altro, nel suo ribollente laboratorio del tempo e della memoria. È curioso vedere insieme questi tre musicisti, che solo in Almendra Music avrebbero potuto trovare l'ideale 'sedes materiae' per collaborare, in un gioco di specchi, richiami e intrecci unico nel suo genere. Ecuba | Ifigenia è la prima tappa di una lunga navigazione che di volta in volta toccherà la terraferma per condividere col proprio pubblico singoli ed EP, e giungere così insieme alla fine del viaggio, con una pubblicazione "fisica" che raccoglierà tutto il materiale. Marco Betta, Naiupoche e Giovanni Di Giandomenico offrono il primo fermo-immagine del loro progetto, nel quale l'elemento visivo, evocativo e immaginifico è centrale: un EP sviluppato in quattro brani - due al pianoforte, due rework elettronici – e un “continuous mix” degli stessi che ne sottolinea ulteriormente la spiccata narratività. Le composizioni di Betta, con lo stesso compositore per la prima volta su disco al pianoforte, sono colate laviche nate ciascuna da uno spunto, una sorta di 'idée-fixe trasfigurata', come sottolinea l'autore: "Ecuba, Ifigenia sono ombre e cristalli di melodie e armonie nate solo ascoltando il suono dei nomi, figure da ritrarre ma personaggi irraggiungibili che rimangono sospesi nel fondo della memoria. Immagini di personaggi di Euripide che per la loro organizzazione in suoni possiedono la leggera vertigine che hanno i ritratti nel non somigliare completamente ai soggetti che raffigurano, sorte di figure non viste ma che vivono dentro di noi e che emergono a tratti nei pensieri come immagini di anime o ombre che attendono di essere confermate ad ogni nuova lettura, ad ogni nuovo incontro, ad ogni nuovo sogno". Ecuba e Ifigenia sono i due brani ai quali Naiupoche e Di Giandomenico rispondono con le rispettive elaborazioni elettroniche, alla luce della propria personalità: ancora una volta gli "Almendra piano album" rivelano un concept originale, una sorta di "opera aperta" rimessa all'ascoltatore stimolato anche dal lavoro visivo di 3112htm (Antonio Cusimano), ideatore di un artwork quanto mai onirico ed enigmatico. A proposito di pianoforte e del senso complessivo dell'operazione nella visione di Almendra Music, Naiupoche afferma: "Il lavoro di Marco, con lui stesso al pianoforte, è in qualche modo "antipianistico", nel senso che distrugge la esperienza solita dello strumento: ti spinge a concentrarti più sulla musica che sul "pianismo" o sul pianoforte in sé e per sé. [...] In Almendra cerchiamo sempre di “prenderci delle libertà”, abbiamo cominciato a farlo col violoncello di Giovanni Sollima in Sonate di terra e di mare, e credo sia proprio nella nostra natura: smontare e rimontare continuamente, inventare il nuovo dentro il nuovo. A questo gioco ha cominciato a giocare anche Giovanni...". Giovanni Di Giandomenico conferma: “La musica di Marco attiva spesso in me un processo di fantasia molto legato al senso della vista. Ho voluto quindi tradurre Ifigenia come una piccola architettura di immagini, molto definite, nitide, un palazzo di piani non allineati che si affacciano l’uno sull’altro senza che mai si riesca a trovarne un principio e una fine”. Il rework di Naiupoche e Di Giandomenico si ricollega all'altra faccia di Almendra: accanto a una rigorosa e informata visione "classica", un intervento eversivo che fa penetrare nel cuore delle composizioni un'elettronica destabilizzante, ma a suo modo rispettosa del pianoforte, delle composizioni e della coerenza, intellettuale ed emotiva, dell'intera operazione. Ecuba | Ifigenia esce martedì 17 gennaio 2017 in download e streaming su BandCamp, piattaforma che permette e agevola la relazione diretta tra musicisti e pubblico senza mediazioni. Il download sarà con la formula “name your price”, quindi anche gratis, secondo le disponibilità di ciascuno: una soluzione voluta dagli autori come ulteriore segnale di condivisione diretta col proprio pubblico, per una 'musica a km. zero'. A seguire, l'EP sarà anche disponibile su tutte le usuali piattaforme digitali di download e streaming (distr. The Orchard), in attesa delle nuove visioni dei tre artisti, in una navigazione che non ha, conclude Marco Betta: "nessuna direzione se non quella del sentirsi insieme per condividere con semplicità e naturalezza la bellezza dell’esserci con e per la musica che vive in noi. Siamo fatti anche di suoni". La prossima release Almendra Music, decima tra le quindici in calendario dal settembre 2016 fino al prossimo maggio 2017, è prevista per venerdì 27 gennaio 2017. Si tratta di Altri Mondi (prodotto dallo stesso Luca Rinaudo), atteso secondo album della band che unisce il Monte Fuji con Monte Pellegrino, gli Utveggi: un raffinato lavoro 'divertissepunk', con la presenza – rilevante eccezione nel catalogo tutto strumentale di Almendra - di testi ironici e letterari, colti e leggeri, dopo il quale sarà la volta, il 21 febbraio 2017, di un nuovo “Almendra piano album”: Cycles di Marcello Bonanno. Ecuba | Ifigenia: 1. Ecuba | Ifigenia [continuous mix] 2. Ecuba 3. Ifigenia [Giovanni Di Giandomenico rework] 4. Ifigenia 5. Ecuba [Naiupoche rework] Marco Betta: piano Naiupoche: electronics, programming Giovanni Di Giandomenico: electronics, programming Info: Almendra Music: www.almendramusic.com Marco Betta: http://www.marcobetta.com/ Betta/Naiupoche/Di Giandimenico - Ecuba | Ifigenia: https://almendramusic.bandcamp.com/album/ecuba-ifigenia Il “Fi-Pi-Li Horror Festival” 2017 – Ad aprile Livorno diventa il centro cinefilo e letterario della paura «Si può facilmente dimostrare che il senso dell’orrore ha sempre accompagnato l’uomo lungo la propria storia come un inevitabile corollario dell’umanissima e archetipale paura dell’ignoto, differenziando i suoi temi e gli oggetti della paura in accordo con il diverso contesto culturale che lo ospitava». Questo scriveva Gianni Montanari nel 1979 nell’introduzione a un’antologia di racconti horror. Le paure filmate e scritte saranno le protagoniste della sesta edizione del Fi-Pi-Li Horror Festival di Livorno che si terrà ad aprile e i bandi dei concorsi abbinati alla kermesse sono stati pubblicati assieme ai nomi dei giurati. Il concorso video, con scadenza fissata al 5 marzo 2017 e riservato ai cortometraggi di durata non superiore ai 20 minuti, avrà due sezioni: la categoria horror e thriller e la categoria fantascienza e fantastico nonché la possibilità di essere premiati anche per il miglior soggetto e la migliore interpretazione. Ci sarà anche una sezione riservata alle opere internazionali. Per il concorso letterario La paura fa 90 (righe), anch'esso con la medesima data di scadenza, vale il limite massimo delle 90 righe per i racconti e quello delle 90 parole per le poesie. La giuria dei concorsi video potrà contare sull’appoggio dei Manetti Bros, i cineasti tricolore con l’immaginario più pop, di Filippo Mazzarella, penna critica di FilmTv, Duels e redattore del Dizionario dei Film Il Mereghetti, del critico-videotecaro Federico Frusciante, di Valentina D’Amico, redattrice e inviata ai festival per Movieplayer.it e di Fabio Canessa, inviato del Il Tirreno ai festival più importanti del panorama nazionale ed internazionale. La giuria dei concorsi letterari vedrà la partecipazione del giallista Maurizio De Giovanni, creatore dell’ispettore Ricciardi e de I bastardi di Pizzofalcone da cui è stata prodotta una fiction con Alessandro Gassman, di Cecilia Scerbanenco, traduttrice e fondatrice degli Archivi Scerbanenco, del giornalista Paolo Morelli, premio Satira Politica Forte Dei Marmi 2013 e di Valerio Nardoni, ispanista, docente di scrittura creativa e direttore della sezione straniera del Premio Ciampi. Da sei anni la manifestazione che porta la firma del Teatro della Cipolla e che può vantare la collaborazione del Comune di Livorno e della Scuola Carver, è riuscita ad attirare nella cittadina labronica grandi nomi del cinema italiano come Pupi Avati, Lamberto Bava, Ruggero Deodato, i Manetti Bros; è riuscita ad intervistare George A. Romero durante il Lucca Film Festival 2016 e ha coinvolto scrittori come Massimo Carlotto, Giampaolo Simi, Roberto Riccardi e Valter Casotto. Edizione dopo edizione il Fi-Pi-Li Horror Festival di Livorno ha visto crescere la partecipazione ai concorsi video e letterari. Infatti contando le prime cinque edizioni del festival, sono stati in media ben 500 i cortometraggi e più di 600 gli elaborati letterari a pervenire alla segreteria; gran parte provenienti dall’Italia ma con sorprese internazionali da Francia, Germania, Stati Uniti e Australia. Per questo motivo il concorso video dell’edizione 2017 del Fi-Pi-Li Horror Festival si sdoppia: ci sarà un premio per i cortometraggi italiani e uno per quelli internazionali. DOPO IL GRANDE SUCCESSO DI #RICCANZA DA DOMANI, MARTEDÌ 17 GENNAIO, OGNI MARTEDÌ ALLE 22.50 ARRIVA SU MTV (in esclusiva su Sky al canale 133) “RICH KIDS OF SOCIAL MEDIA” la serie sui giovani ragazzi ricchi che raccontano la loro vita sui social media Sull’onda del successo di #Riccanza, la produzione originale di MTV Italia sulla vita dorata dei giovani “nativi ricchi” italiani che si è conclusa da poco, da domani, martedì 17 gennaio, alle 22.50 arriva “RICH KIDS OF SOCIAL MEDIA”, la serie sui giovani ricchi di tutto il mondo diventati un fenomeno virale sui social. Il programma andrà in onda ogni martedì alle 22.50 solo su MTV, il canale di intrattenimento di Viacom International Media Networks Italia presente in esclusiva su Sky al canale 133. Lo show ci introduce nel favoloso mondo del jet set internazionale dei ragazzi, giovani e molto ricchi, che amano raccontare sui social media la loro vita straordinaria. Un fenomeno diventato virale su Instagram nel corso degli ultimi mesi e che ha contagiato anche il nostro Paese. In “Rich Kids of Social Media” vedremo, quindi, le storie di Emir, erede di un impero immobiliare, Cheshire, che è solita andare a prendere i suoi amici con l’autista a bordo della sua Bentley, Abdullah, che prende il suo jet privato per andare a pernottare nella suite più esclusiva del The Shard a Londra, e Taylor, che ama farsi fotografare mentre fa il bagno nel vino rosso. Segui MTV Italia online su mtv.it, Facebook, Twitter, Instagram e G+. Commenta le puntate con l’hashtag #RichKids Of Social Media. Stagione 2016/2017 Venerdì 20 e sabato 21 gennaio ore 21.15 Europa Teatri [Via Oradour – Parma] “IMPROVVISAMENTE ALICE” liberamente ispirato a "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll dedicato a Giacomino Reverberi il "Grande vecchio dell'aquilonismo italiano" scritto e interpretato da Giulia Canali regia Franca Tragni luci Lucia Manghi musiche e suoni Patrizia Mattioli registrazioni a cura di Caffettino Area con le voci di Leonardo Bianconi, Aurelia Cipollini e Leo Ventura in coproduzione con Europa Teatri È liberamente ispirato a “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll “Improvvisamente Alice” scritto ed interpretato dalla giovane Giulia Canali in scena ad Europa Teatri venerdì 20 e sabato 21 gennaio (ore 21.15), regia di Franca Tragni, luci di Lucia Manghi, musiche e suoni di Patrizia Mattioli, appuntamento inserito nell’ambito della sezione ‘Creazioni’ di Materie Prime dedicata alle nuove proposte e ad artisti emergenti. Una ragazza, Camilla, si ritrova bloccata in una piccola stazione. Sta per affrontare un viaggio o meglio sta mantenendo una promessa fatta al nonno: rifare l’attraversata in treno fino a Capo di Leuca che lui fece molti anni prima della morte della moglie e con quel viaggio la sua vita era cambiata. Aveva, per caso, visto un aquilone nel cielo della fine dell’Italia, in riva al mare. Quella visione si trasformò nel suo nuovo amore che gli ha permesso di girare l’Italia e l’Europa dandogli la possibilità di avere un nuova giovinezza che per via della povertà non era mai riuscito ad avere. Il viaggio di Camilla però si blocca e la noia che è sempre dietro l'angolo, in questi luoghi un po' di tutti e po' di nessuno, trasforma improvvisamente il suo viaggio in una serie di eventi che la porteranno ad incontrare personaggi improbabili, che le faranno domande, che le insinueranno dubbi e la metteranno in difficoltà. Personaggi che le ricordano un viaggio o un sogno che le era stato raccontato da una piccola bambina di nome Alice. “Tutto improvvisamente accade – scrive l’attrice - e ti ritrovi a inseguire un Coniglio Bianco, a parlare del tempo con il Cappellaio Matto, a chiedere informazioni a un Gatto e a scappare da una Regina che taglia teste. Alla ricerca di chi sei”. Uno spettacolo che Giulia Canali dedica al nonno, Reverberi Giacomino, il più vecchio aquilonista italiano morto tre anni fa. INGRESSO SPETTACOLI Intero 10 Euro - Ridotto 8 Euro (under 18 - over 65) - Professional 6 Euro INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Europa Teatri, Via Oradour 14 – Parma 0521 243377 europateatri.pr@gmail.com www.europateatri.it www.facebook.com/europateatri "M" al Teatro Le Sedie Dal 13 al 15 gennaio 2017 al Teatro Le Sedie di Roma va in scena "M", scritto e diretto da Alessandra Caputo con Chiara Pavoni. M è un iniziale. Dopo di Lei cosa viene? Una sinfonia. Nessun racconto, nessuna storia, semmai un terribile vissuto, quello di una famiglia immersa nella Linea della Madre al Nero. Una mamma che non ha mai smesso di essere “solo una figlia” ha ucciso la propria bambina, è sola e allo stesso tempo costantemente invasa e confusa dalle identità femminili del proprio albero genealogico fatto di soprusi e di violenze morali, psicologiche e fisiche. Quando l’odio si tramanda al posto dell’amore, come una catena che non si spezza se non c’è il coraggio di cambiare da soli, di essere diversi da chi ti ha cresciuto, da chi ancora ti controlla dal di dentro. Nessuna giustificazione, nessun assolvimento, solo un tentativo di comprensione delle emozioni e pulsioni di violenza indagate per mezzo di una strada che esplora un lato oscuro del femminile con la musica, i simboli, il corpo, il rito. M scritto e diretto Alessandra Caputo con Chiara Pavoni; musiche Rodolfo Valentino Puccio; costumi e trucco Roberta Budicin; fotografie Stefano Guidoni. Interventi pittorici di Natalia Mancini. Teatro Le Sedie vicolo del Labaro 7 dal 13 al 15 gennaio ore 21.00 domenica ore 18.00 Ingresso: € 10 intero; € 8 ridotto info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it AD APRILE GRANDE RITORNO A FIRENZE CON DUE NUOVE DATE 1 Aprile – Mandela Forum 2 Aprile – Mandela Forum A MARZO LO SHOW DEL TRIO TOSCANO ANCHE NEI PALASPORT DI TUTTA ITALIA! 12 marzo – Pala Alpitour di TORINO 17 marzo – Kioene Arena di PADOVA 18 marzo – Mediolanum Forum di MILANO 24 marzo – Unipol Arena di BOLOGNA 25 marzo – Modigliani Forum di LIVORNO Da oggi disponibili in prevendita i biglietti per le 2 nuove date di Firenze! Prosegue il successo straordinario de “IL TOUR”, lo spettacolo degli amici da sempre GIORGIO PANARIELLO, CARLO CONTI e LEONARDO PIERACCIONI che sta collezionando un sold out dopo l’altro per un totale di oltre 80.000 spettatori. A grande richiesta, si aggiungono 2 nuove date al tour primaverile. L’1 e il 2 aprile, infatti, lo spettacolo tornerà al Mandela Forum di Firenze dove è in scena proprio in questi giorni, fino al 7 febbraio. I biglietti per le nuove date saranno disponibili in prevendita dal 5 gennaio su Ticketone (www.ticketone.it) e nelle prevendite abituali (info www.fepgroup.It e www.bitconcerti.it). Con queste due nuove tappe di aprile diventano 16 gli spettacoli del trio nel capoluogo toscano dall’inizio de “Il Tour”. Oltre alla doppia di Firenze, ecco gli altri appuntamenti in primavera: il 12 marzo al Pala Alpitour di Torino, il 17 marzo alla Kioene Arena di Padova, il 18 marzo al Mediolanum Forum di Assago – Milano, il 24 marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 25 marzo al Modigliani Forum di Livorno. Il Tour è uno spettacolo a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecciano per un varietà unico che vede Panariello, Conti e Pieraccioni insieme di nuovo sul palco, a oltre vent'anni di distanza dal loro debutto per uno spettacolo inedito ricco di sorprese e di emozioni e che li vedrà coinvolti in sketch divertenti con uno sguardo sempre rivolto all’attualità. RTL 102.5 è media partner de “IL TOUR”. www.fepgroup.it www.giorgiopanariello.it - www.carloconti.net - www.leonardopieraccioni.net Chi è il vero italiano? Dal 12 al 22 gennaio 2017 a mare culturale urbano in via G. Gabetti 15 a Milano debutta la prima coproduzione internazionale di mare e Wunderbaum, esito della residenza artistica del collettivo olandese, che in febbraio sarà anche a Rotterdam. Una paradossale assemblea di condominio ideata, realizzata e portata in scena da Marleen Scholten di Wunderbaum, i musicisti Florentijn Boddendijk, Remco de Jong e nove abitanti del quartiere, con la collaborazione drammaturgica di Silvia Bottiroli. Da ottobre 2016 mare culturale urbano ha ospitato la residenza artistica del collettivo olandese Wunderbaum che dal 2001 realizza performance e progetti dedicati a temi sociali e politici con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, in spazi teatrali e non. Prima coproduzione internazionale di mare, Chi è il vero italiano? è l’esito del lavoro di ricerca della compagnia sul territorio e dell’incontro con il quartiere. La performance sarà in scena in via G. Gabetti 15 a Milano dal 12 al 22 gennaio (12, 14, 19, 21/01, ore 21.00; 15, 22/01, ore 16.00) e a Rotterdam in febbraio. L’ingresso è offerta libera e consapevole (capienza limitata, si consiglia la prenotazione a info@maremilano.org). Giovedì 12 gennaio dopo il debutto dello spettacolo, la serata proseguirà con uno speciale dj set a cura dei due fanatici della Italo Disco Florentijn Boddendijk e Remco de Jong, autori ed esecutori delle musiche di scena. Chi è il vero italiano? è un’incursione paradossale in un’assemblea di condominio, un incontro possibile ma assurdo tra vicini e vicine di casa, aperto allo sguardo di spettatori e spettatrici. Lo spettacolo è stato ideato e creato da Marleen Scholten di Wunderbaum e nove abitanti del quartiere coinvolti nel progetto in questi mesi, Nadia Alloggio, Angelo Carnevali, Walter Carluccio Cabrera, Naby Eco Camara, Angela Felicita Bonu, Luciana Lodi Rizzini, Edda Lo Russo, Paolo Mastromo, Michele Traficante, con la collaborazione drammaturgica di Silvia Bottiroli. In scena la musica è eseguita dal vivo da Remco de Jong e Florentijn Boddendijk, mentre le scenografie sono di Maarten van Otterdijk. La performance prende le mosse dall’esperienza personale di Marleen Scholten, una delle fondatrici di Wunderbaum, recentemente trasferitasi da Amsterdam a Milano. Trovandosi nella nuova condizione di straniera in una grande metropoli come Milano, che aggrega persone di origini molto diverse, Marleen si è interrogata su quale fosse ora la sua identità e quale quella di chi la circonda. “Per conoscere l’Italia devi andare a un’assemblea di condominio: è lì che si vede chi è il vero italiano” le ha detto una sera un suo vicino di casa. Così Marleen ha iniziato a frequentare le assemblee del suo palazzo, cercando possibili risposte alla domanda, provocatoria, su chi fossero i veri italiani e le vere italiane. Accompagnata da nove nuovi vicini e vicine, ha ricostruito la riunione del 17 ottobre 2016. WUNDERBAUM - IL COLLETTIVO La ricerca artistica di Wunderbaum, collettivo di performer olandesi e fiamminghi insieme dal 2001, è incentrata sulla creazione di una comunità, The New Forest: un ecosistema di relazioni in cui pensare e creare fuori dagli schemi prestabiliti. Protagonisti infatti, oltre ai performer del gruppo stabile, sono cittadine e cittadini, professionisti e professioniste provenienti da diversi ambiti, dall’architettura all’ecologia, dalla politica alla sociologia, dal diritto alla letteratura, ma anche individui emarginati (senza tetto, rifugiati, migranti…). Pur affrontando tematiche importanti e complesse, il linguaggio della compagnia è lieve, dotato di un umorismo che sconfina nell’assurdo. Gli esiti pubblici di progetti e performance avvengono per lo più in luoghi non strettamente teatrali, occupando lo spazio urbano e infiltrandosi nella quotidianità della gente. Questo permette alla compagnia di incontrare ogni volta nuovi pubblici, attirando l’attenzione di chi non frequenta abitualmente le sale teatrali e rendendo spettatori e spettatrici persone che, in alcuni casi, non lo avevano nemmeno previsto. Partendo dalla ricerca e dalla pratica teatrale, Wunderbaum realizza collettivamente la scrittura scenica dei progetti performativi che porta in scena ovunque, dall’Europa al Nord America, dal Medio Oriente al Sud America. Negli anni ha preso parte a importanti festival internazionali, come Theater der Welt, Under the Radar (Los Angeles), The Wiener Festwochen, Tempo Festival (Rio de Janeiro), Ruhrtriennale e Holland Festival. Il gruppo ha ricevuto il Mary Dresselhuys Award e il VSCD Proscenium Award, oltre che il Total Theatre Award al Fringe Festival di Edimburgo nel 2014. Nel 2017 Wunderbaum darà il via a un nuovo progetto quadriennale per indagare il concetto di gated communities (comunità chiuse), portando l’attenzione del pubblico sui confini e i limiti di ciascuno, geografici e fisici. La compagnia lavorerà in paesi diversi, cercando di infiltrarsi in alcune comunità per interrogarsi su identità, radici, origini, xenofobia, orgoglio nazionale, paure, con l’umorismo e la levità che la contraddistingue. Marleen Scholten è una performer olandese. Si è formata come attrice all'Accademia di Teatro di Maastricht e dal 2001 ha fondato con altri quattro artisti il collettivo Wunderbaum, con il quale ha ideato, scritto e realizzato negli anni più di 40 spettacoli, portati in scena in tutto il mondo. Oltre al lavoro con Wunderbaum, ha realizzato e preso parte a molti altri progetti performativi, oltre ad aver avuto diverse esperienze come cantante e aver recitato in alcuni film e programmi televisivi. IL PROGRAMMA DI RESIDENZE ARTISTICHE DI MARE CULTURALE URBANO Chi è il vero italiano? è la prima coproduzione internazionale in ambito performativo di mare culturale urbano, centro di produzione artistica che da maggio 2016 realizza le proprie attività in una cascina del ‘600 nella periferia ovest di Milano[1] [2] [3] . Grazie a un’intensa programmazione culturale, alla realizzazione di progetti pensati per e con il territorio (attivazioni urbane) e a un programma di residenze artistiche, mare attiva processi di inclusione sociale, rigenerazione urbana e innovazione culturale, per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo territoriale delle periferie. Il programma di residenze di mare si sviluppa grazie alla sinergia tra gli spazi di lavoro di via G. Gabetti 15 e due alloggi situati nel complesso di Housing Sociale Borgo Sostenibile a Figino, grazie a Arte in borgo, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo. Le artiste e gli artisti che portano negli spazi di mare la propria ricerca sono invitate/i a creare contenuti che abbiano un legame e una ricaduta sul territorio di riferimento, per favorire incontro e confronto all’interno delle comunità locali, fra queste e gli/le artisti/e coinvolti/e e fra loro stessi. LA PROSSIMA RESIDENZA - CATERINA MORONI Nell’estate 2016 mare ha lanciato una call per accogliere in residenza tre progetti, tra performance e nuovo circo. Nell’ambito delle performing arts è stato selezionato Per fare spazio a sè di Caterina Moroni, progetto realizzato in collaborazione con la piattaforma Euro-Mediterranean Lab for Arts in Public Spaces, le cui tematiche e il cui approccio multidisciplinare rispecchiano l’interesse di mare per la contaminazione tra i diversi ambiti della creazione e per la costruzione di una comunità. Il lavoro che Caterina porterà avanti in questi mesi e che sarà presentato in primavera, risponde con efficacia e poesia all’esigenza di mare di stabilire sempre nuove connessioni con il territorio, stimolando a più livelli la partecipazione di cittadine e cittadini alla costruzione di un senso condiviso. L’intervento si articolerà in un percorso psicosensoriale guidato da auricolari attraverso un cimitero, luogo estremamente caratterizzato nell’immaginario collettivo. L’artista inoltre porterà a mare una sua performance di repertorio: Duck March, un’incursione urbana di donne in stato di gravidanza. Le azioni performative di Caterina Moroni spaziano dal teatro fisico alla video arte, non limitandosi alla semplice messa in scena, ma rappresentando un’opportunità di incontro, conoscenza e crescita collettiva. ALTRE RESIDENZE ARTISTICHE, PRESENTI E FUTURE Dopo Wunderbaum e Caterina Moroni, porteranno nei prossimi mesi a mare la propria ricerca il gruppo nomade di teatro fisico Balletto Civile, guidato da Michela Lucenti, il giovane collettivo olandese Project Wildeman, due compagnie emergenti di nuovo circo selezionate attraverso il bando “Call me” della scorsa estate, le compagnie teatrali che compongono il collettivo Melting, che in primavera si uniranno per una produzione “collettiva” realizzata a mare. Inoltre una speciale residenza, creativa realizzata in collaborazione con Spazio Teatro 89, è affidata alla compagnia VoceAllOpera, impegnata[4] nella promozione della musica lirica e nella realizzazione di opere “di piccolo formato”, dinamiche e leggere, pensate per essere fruite da tutte e tutti. Da gennaio 2017 la compagnia lavorerà negli spazi di mare su Il Barbiere di Siviglia di G. Paisiello (15 e il 16 febbraio - in scena allo Spazio Teatro 89), Madama Butterfly di G. Puccini (22 e 23 marzo - in scena allo Spazio Teatro 89) e su L’incoronazione di Poppea di C. Monteverdi (in scena in primavera a mare). Per conoscere il calendario completo degli appuntamenti e trovare maggiori informazioni su tutte le attività, visitare il sito maremilano.org Chi è il vero italiano? di e con Marleen Scholten, Nadia Alloggio, Angelo Carnevali, Walter Carluccio Cabrera Naby Eco Camara, Angela Felicita Bonu, Luciana Lodi Rizzini, Edda Lo Russo Paolo Mastromo, Michele Traficante musiche Florentijn Boddendijk, Remco de Jong scenografie Maarten van Otterdijk collaborazione drammaturgica Silvia Bottiroli coproduzione Wunderbaum, mare culturale urbano ... Siamo arrivati a uno dei momenti più memorabili di quella assemblea del 17 ottobre. Uno dei temi più caldi che mi ha provocato notti d'insonnia per la paura di sbagliare. Il pozzo nero della società italiana, dove tutto si ritrova, tutte le carte vecchie, le bucce di cipolla e i barattoli di sugo di pomodoro, i sacchetti di plastica e i cartoni della pizza, tutte le bottiglie di vino e soprattutto il controllo sociale. Siamo arrivati alla divisione della spazzatura. mare culturale urbano, via G. Gabetti 15 Milano - 12 e 14 gennaio 2017, ore 21.00; 15 gennaio 2017, ore 16.00; 19 e 21 gennaio 2017, ore 21.00; 22 gennaio 2017, ore 16.00 ingresso a offerta libera (e consapevole) - capienza limitata per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo territoriale Partendo da un forte legame con la dimensione locale, mare sviluppa scambi a livello internazionale Il modello operativo di mare prevede il coordinamento di La permanenza di VoceAllOpera a mare prende il via a gennaio 2017. Le opere sulle quali lavorerà la compagnia vanno da uno dei più importanti e famosi titoli del barocco, L’incoronazione di Poppea di C. Monteverdi, a uno dei capolavori del ‘700 italiano, Il Barbiere di Siviglia di G. Paisiello, fino a Madama Butterfly di G. Puccini. Domenica 8 gennaio 2017, ore 18:00 presso il Polmone Pulsante, Salita del Grillo, 21. Cromosoma XXX presenta MADRI BUONE MADRI CATTIVE Un indagine condotta coi tragitti della visione e dell’incanto nel tema della maternità e degli archetipi che la distinguono problematicamente in buona e cattiva, nutriente e terribile, accogliente e respingente. Un’esplorazione dei poteri della femminilità quando si apre alla maternità non sempre sapendo gestirne l’emozione complessa. Tutto comincia con l’anteprima dello spettacolo M, il suono di un’iniziale possibile della parola “mamma”, ma anche quella di “mostro”. La protagonista è un erede della violenza fisica, e prima ancora psicologica, della propria catena famigliare che l’ha formata in un terribile linguaggio d’amore. Segue una discesa nell’inconscio, strutturato dai labirinti sotterranei del Polmone Pulsante, in questi corridoi incontriamo due creature, l’istallazione della Madre Buona (La mamma del Pane) e quella della Madre Cattiva (Mater Terribilis), due facce di una sola difficile medaglia da comprendere e accettare come unica. Tutto il viaggio è accompagnato da una sinfonia di pittura e musica con una mostra sul tema della maternità che si integra alle performance e vive di una speciale vita propria. C’era una volta una Bestia che aveva la Rabbia. Allora quella Rabbia faceva un Sangue cattivo, un Sangue che fa male. Nella culla. Nella stanza. Nella casa. E fuori? Fuori ci sono i Lupi. Anteprima dello spettacolo M di Alessandra Caputo con Chiara Pavoni, musiche Rodolfo V. Puccio, costumi Roberta Budicin Mostra di pittura di Natalia Mancini Istallazione La mamma del Pane di e con Alessandra Caputo Istallazione Mater Terribilis di Alessandra Caputo con Chiara Pavoni Musiche e suoni Rofolfo V. Puccio Mamma che chiami nella Notte. Mamma che c’è sempre. La mamma che non muore. Ti bacio i piedi e non ti abbandono. Mia mamma del latte buono. Parigi, Institut des Cultures d'Islam nell’ambito di Sacrées Graines venerdì 6 e sabato 7 gennaio 2017 ore 20.00 Teatro delle Ariette TEATRO NATURALE? Io, il couscous e Albert Camus di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini Arriva al Centro Islamico di Parigi il Teatro delle Ariette con “TEATRO NATURALE? Io, il couscous e Albert Camus” in scena presso l’École Pierre Budin venerdì 6 e sabato 7 gennaio, nell’ambito di Sacrées Graines. Come tutte le creazioni della Compagnia il lavoro affida un ruolo centrale allo spettatore dell’evento teatrale, che sta dentro lo spettacolo invece di osservarlo da fuori. La drammaturgia si sviluppa attorno al cibo preparato in scena, in questo caso il couscous, e condiviso con gli spettatori come elemento evocativo concreto della memoria sensoriale del racconto che vede Stefano Pasquini ricordare i suoi anni giovanili e il suo incontro con la parola letteraria di Albert Camus. “Abbiamo deciso di fare questo spettacolo per parlare dell'oggi - scrive il regista Stefano Pasquini che con Paola Berselli è anche autore del testo - E per parlare dell'oggi abbiamo pensato di raccontare una storia di molti anni fa, quando avevo 17 anni. È la storia di una piccola odissea personale fatta di incontri, di scoperte, di sconfitte e di viaggi, da Bologna alla Francia e dalla Francia al Mediterraneo, alla Spagna, all'Algeria. È la storia di formazione di un giovane diciassettenne che, seguendo l'amore, arriva in Francia dove è accolto da una famiglia di spagnoli, fuggiti in Algeria alla fine della Guerra Civile e arrivati in Francia per sfuggire alla Guerra di Indipendenza algerina. I pochi mesi dell'estate del 1978 mi hanno fanno incontrare in un lampo 50 anni di cultura e di storia del Mediterraneo, mescolando l'Italia degli anni di piombo, alla Spagna della Guerra Civile e poi della dittatura di Franco, all'Algeria colonia francese e poi in guerra per l'indipendenza. L'incontro con l'amore mi ha aperto le strade della conoscenza, mi ha fatto mangiare per la prima volta il couscous e mi ha fatto scoprire "Lo straniero" di Albert Camus, un libro che mi ha cambiato la vita e mi ha messo di fronte all'eterno conflitto tra uomo naturale e uomo sociale. Mersault, il protagonista de "Lo straniero", è un uomo che rifiuta di mentire e obbedisce soltanto alle leggi della natura. Conduce una vita semplice, sfugge agli obblighi delle convenzioni sociali, è vero e sincero fino alle estreme conseguenze. Vive la sua vita naturale, solitaria e sensuale, fatta di cieli e di profumi d'estate anche in prigione, quando viene arrestato per avere ucciso un uomo. Come potevo, giovane diciassettenne, non identificarmi completamente con questo uomo? Come potevo non appassionarmi alla straordinaria esperienza umana, intellettuale e artistica di Albert Camus?”. Nello spettacolo si intrecciano e si confondono passato e presente: il passato della storia che viene raccontata e il presente dello spettacolo. Perché il teatro si fa solo al presente e parla solo di oggi anche quando racconta storie di molti anni fa. Lo spettacolo proseguirà la tournée francese al Théâtre Massalia di Marsiglia (dall’11 al 14 gennaio). 6 e 7 gennaio 2017 Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus Institut des Cultures d'Islam - Paris Francia Sacrées Graines +33 (0)1 53 09 99 84 Sito web dell'evento 9 e 10 gennaio 2017 La vie autour d'une table - Atelier Action culturelle Théâtre Massalia - Marseille Francia saison 2016 - 2017 +33 (0)4 95 04 95 75 Sito web dell'evento Dall’11 al 14 gennaio 2017 Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus Studio de La Friche la Belle de Mai - Marseille Francia saison 2016 - 2017 +33 (0)4 95 04 95 95 Sito web dell'evento |
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