La giustizia che abbiamo è l’angelo del diavolo. Mefisto è figlio di quell’angelo! Infine, vox populi fa trapelare un fatto inquietante: Mefisto a quanto pare ha abbandonato distintivo, mitra, pistola e bombe a mano, alla ricerca di un’identità perduta.
a cura di Cristiano Scardella

Uno degli indiziati, dell’omicidio per il quale fu accusato innocente Aldo, successivamente imputato, fu interrogato da lui per ben 5 ore. Gli fu posta soltanto una domanda, tra l’altro. Dopo tre ore che stava davanti a lui e con gli occhi rivolti al soffitto del suo ufficio, disse all’indiziato: ma lei e` più alto di me?
Si tratta di un vice questore, all’epoca dei fatti attivo in una città di provincia di nome Karalis, in cui accadde il delitto, per il quale fu perseguito Aldo, conosciuto come il mefisto della questura. L’ultima volta che rise era intorno agli anni 80, ma era alle prese con una gravissima influenza e forti allucinazioni causati dalla febbre. Quando sorride, il Ministero dell’Interno fa gli debiti scongiuri. Si ritiene che abbia qualcosa di infernale... Infatti, appena ha un accenno di sorriso lo Stato vuole essere avvertito in tempo reale: ordine tassativo, altrimenti incorrono nel reato di tentata strage! Sciamani, medium e stregoni di tutto il mondo seguono il fenomeno del suo sorriso... Ma su questo lui e` tenuto all’oscuro, perchè una volta presa coscienza, stava per succedere di tutto. Proprio in quella occasione disse: "io che sono un investigatore, uno dei precursori dell’immolazione di Aldo Scardella, morto innocente in carcere in una cella d’isolamento dopo sei mesi... io che feci mettere le cimici in alcune abitazioni di un paese senza autorizzazione, nonostante tutto sono stato, più di 20 anni dopo il caso Scardella, anima e cuore con la procura, la stessa che non fece mai mea culpa per quell’infamia... Io che ho fatto le scarpe ad un mio pari grado partenopeo per soffiargli il posto di dirigente DIGOS, abituato a risolvere i casi polizieschi" ... che strana contraddizione ad essere oggetto di mistero! Concluse con una sonora risata, dopo di che accadde un violento temporale con tuoni e fulmini. La Durbans e la Colgate hanno bandito l’investigatore dall' usare si suoi prodotti. I noti produttori di dentifrici hanno presentato da tempo una denuncia cautelativa affinché la giustizia provvedesse a vietare al pseudo investigatore di non acquistare i dentifrici. Sono più di quattro anni che lasciò Karalis, a seguito di una denuncia di Zeb Machain, indirizzata alla Squadra Mobile diretta da lui e da un' interrogazione dei Radicali del dicembre 2010, che chiedeva delucidazioni al Ministro della Giustizia e al Capo della polizia di un procedimento anomalo, subito dall’Americano, dal Vice Questore, attraverso i suoi uomini. infatti i primi di gennaio del 2011, a pochi giorni dopo l’interrogazione parlamentare, del dirigente si sono perse le tracce. La stampa, come di consueto, quando se ne va un rappresentante dello Stato fa notizia coll solito picchetto d’onore e l’immancabile intervista dello 007, che se ne va con la Sardità cucita nel cuore, come il distintivo di cui va tanto fiero, attaccato al petto con il rammarico di non aver concluso l’ultima indagine.
C'è chi dice che sia andato in pensione a soli 56 anni,altri dicono che sia stato promosso ai vertici del Viminale, chi sostiene con fermezza che gli Statunitensi gli abbiano dato un incarico da responsabile per la sicurezza del mondo; ma i nostalgici e i suoi fedelissimi assicurano che il Capo sta per tornare con ampi poteri e carta bianca. La stessa come l'ebbe il Battaglione San Marco della Marina, tanti anni orsono, quando per vendicare alcuni marinai pestati in una città, sbarcarono dalla nave e distrussero la zona vecchia di quella città... E adesso, ahimè, dovrebbe tornare a Karalis, in qualità di Mefisto tre: la vendetta! Parrebbe che di recente sia apparso in incognito. La sua presenza viene collegata alla morte di 45 cani randagi avvenuta a Medau su Cramu, una zona selvaggia di Karalis. Il referto autoptico sugli animali non riscontrò nessun segno di violenza... una morte tuttora inspiegabile. Ancora gli inquirenti brancolano nel buio, ma una fonte sconosciuta al vaglio della magistratura sostiene che le povere bestie sono passate nell’ora e nel posto sbagliato. Incontrando Mefisto sotto forma di un Licantrupus, il loro cuore non ha retto! Quel tragico e inquietante fatto portò alla memoria dei Kalaritani ad un'altra triste storia: la morte strana e prematura del commissario Dux, un pastore tedesco della scientifica.
Fu il primo a escludere Aldo Scardella al fatto delittuoso di cui venne accusato innocente: Aldo e altri fermati vennero sottoposti ad un esperimento giudiziario. Il commissario Dux doveva annusare un passamontagna, usato presumibilmente dagli assassini, e il maglione di Aldo per poter individuarne, eventualmente, il proprietario, ma Dux e l’esperimento in sè esclusero categoricamente che i capi annusati appartenessero ai fermati. Un mese dopo il dott. Dux morì improvvisamente e inspiegabilmente. E` stato l’unico poliziotto, assieme a Rin Tin Tin, che abbia riconosciuto in tutta la mia vita.
Credo che non gli abbiano perdonato il fatto acclarato che fosse più intelligente di tutti i colleghi umani. Il lavoro, di solito, Mefisto non lo lascia mai a metà; lo ha sempre pianificato? Ecco il motivo della sua presenza a Karalis: finire il servizio che iniziò tanti anni prima quando decise le sorti di quel povero disgraziato accusato e morto innocente. Idearono il suo arresto ancor prima che il reato per quale fu arrestato si verificasse. Leggendo le carte processuali non è campata in aria questa interpretazione; lo si evince soprattutto dalla strana fretta di concludere il caso.
La giustizia che abbiamo è l’angelo del diavolo. Mefisto è figlio di quell’angelo! Infine, vox populi fa trapelare un fatto inquietante: Mefisto a quanto pare ha abbandonato distintivo, mitra, pistola e bombe a mano, alla ricerca di un’identità perduta. Dieci anni prima che Zeb Machain subisse quel procedimento anomalo al vaglio del parlamento,visto che ancora non hanno ancora risposto, avvertì Amnesty e altri organi internazionali che Mefisto sarebbe piombato in casa sua, utilizzando le sue solite Rambate... Machain un veggente? Non saprei, credo che questa sua preveggenza non ha avuto la stessa sorte di quando si intercede per la Madonna di Lourdes, perché l’irruzione degli uomini di Mefisto a momenti uccidevano lui e la vecchia madre.
All’epoca in cui maturarono storiacce, in cui rimase coinvolto Aldo Scardella, o se vogliamo chiamarla semplicemente brutta pagina, vi era un P.M. più ambiguo, Gringo che spesse volte si lamentava della Questura incompetente: non si trovavano mai proiettili, spariva tutto... Interrogato da un supermagistrato in merito a quella morte in carcere, in quella occasione nelle vesti di vice ministro andò in escandescenze, negando categoricamente che avesse detto a Zeb Machain che il detenuto tentò il suicidio. Per tre volte ammise sì, di aver incontrato Machain all’obitorio il giorno dell’autopsia su Aldo,,ma omesse al super magistrato gli incontri avuti con lui in procura per elemosinare colloqui col congiunto in carcere. Gringo era il titolare della morte di Aldo; infatti entrò subito in carcere con un sottufficiale della scientifica, del quale non si seppe mai il nome e nè che cosa abbia rilevato visto che si presume non ci sia andato per niente. Tornando al maglione usato per l’esperimento in questura che scomparse nel nulla, Zeb si rivolse ad un dirigente donna della Questura per recuperarlo, ma finì con un litigio: a Karalis quel giorno sentirono solo le loro urla. Machain urlava: non mi prenda per uno sprovveduto, mi ha inviato Gringo!
Gringo ha lavorato, dopo il Tribunale di Karalis, nei più importanti organi istituzionali del mondo. Svolse anche l’incarico di consulente ad un ministro di destra con un passato di lanciatore di molotov. Scrisse in un suo articolo una famosa penna Sarda: leggere come si muove la macchina schiacciasassi della giustizia è illuminante! E deprimente in qualche caso... Aldo è incensurato ma nel primo rapporto che la squadra mobile invia in Procura diventa “pregiudicato”. Perché? C'era bisogno di fare colore. Infatti quell’informativa finì proprio nelle mani di Gringo. C'era un altro P.M. che nel periodo di Natale si faceva procurare i maialetti da una sua paesana; non dovevano superare i cinque kg. Dedicò la sua esistenza professionale contro una famosa banda metropolitana, che negli ultimi anni fece il salto di qualità nel narcotraffico. Il magistrato la fece in mille pezzi con una serie di condanne che non finivano più. Anni dopo un suo ex amico avvocato disse che era impossibile gestirlo; dove c'era lui c'era polizia, sfruttando il suo passato di ex poliziotto. Infine, concluse che sapeva tutto di quella banda. Strano pero` a non sapere chi erano i responsabili, dove per causa loro fu arrestato e morì un innocente.
Questo caso giudiziario, nel corso degli anni, non ha colmato i misteri e quella strana inquietudine che l'accompagna da tempo. Non perché nessuno abbia visto e conosca, ma perché tutti avevano e hanno paura di parlare, di dire la verità.
Almeno sino ad oggi sembrerebbe, quando ne parlavano appena morto era solo per depistare i fatti, come d'altronde fece il tossicologo. E ugualmente con lo stesso intento di depistare, fecero ancora tre anni dopo altre persone. In un’inchiesta capitanata dal solito gringo, secondo me, c'è qualche morte e fatto strano, terribile da coprire. Pensate all'arresto di Aldo: stesse stranezze, stesse anomalie, per non parlare del collaboratore, che con le sue dichiarazioni permise di far riaprire le indagini, ma fu messo in un carcere dove i collaboratori di giustizia di solito non sarebbero vissuti bene; tanto è vero che poi è morto suicida. La sua morte per molti era ed è considerata sospetta poiché non fu minacciato dai vari clan di cui una volta era complice, ma da persone, che in un modo e in un altro, erano coinvolti nel delitto del commerciante. Per non parlare poi delle ingerenze subite da me: appena avevo chiesto la riapertura del caso, subito dopo si presentarono a casa mia con un pretesto dei poliziotti. Tuttavia, il fatto più sconcertante è che il dirigente è lo stesso che arrestò Aldo.
Secondo me, la morte in carcere di Aldo fu stata ideata nel momento in cui gli inquirenti richiedevano indagini sulla vita del commerciante assassinato; infatti in quel periodo ci fu il trasferito a Karalis.
Oggi sembrerebbe che tutto sia ancora uguale a quello che accadeva più di venti anni fa, ma le imprese di gringo o la sua impulsività )sono solo un ricordo. Oggi hanno altri metodi non meno incisivi e sempre crudeli. Anni dopo se ne sono andati, o mandati via, alcuni magistrati. Essi dicono di no, che hanno voluto farsi altre esperienze, anche se l’autogoverno dei giudici, in qualche modo, si interessò a loro in relazione ad indagini disciplinari nei loro confronti. E dopo tanti anni ancora se ne andò anche Mefisto, come già scritto prima. E qua si evidenzia che la guerra non e` mai finita, anche se e` sempre stata la loro, perche` il sottoscritto ha usato la via della ragione e umanità.
Gringo non è più in campo, ma ci sono i suoi gringhini piazzati un po’ dappertutto, classisti e perbenisti, avvallati dai grembiulini, poiché senza di loro non ci sarebbe energia, pronti a mostrare gli artigli al sottoscritto, non appena la giustizia giusta gli darà il segnale.
Un segnale convenzionale, come se dovessero comprendere in qualche modo l’atteggiamento da assumere per poter poi giungere ad un agognato finale ancora da scrivere.