Questo disco rappresenta seriamente ciò che siamo noi italiani. Sinceramente mi ha colpito dal primo ascolto, e non me lo aspettavo. Un disco che emana la musica italiana di oggi; quel cantautorato folk che tanto piace, ma che raramente riesce bene. Contaminazioni di altri ce ne sono sicuramente (come ci piace fare paragoni a noi)!!!!
Ma andiamo per gradi: si comincia con l'omonima "Ufficialmente pazzi" e qui già la poesia di Pallante è a dir poco devastante nel senso buono della cosa. L'ascolto e mi ricorda i Pink Floyd, periodo “The final cut”, (oppure sono ufficialmente pazzo anch'io).
"Io sono il massimo" scatena con un testo ironico, (ma fino ad un certo punto ), musica frenetica che non lascia fermi. Davvero un bel pezzo (m'immagino dal vivo).
"Andiamo in pace" è un altro pezzo da novanta. Brano semplice con un testo splendido. Questo moderno cantautore sa mescolare bene musica e parole, coinvolgendo l'ascoltatore nel godere di entrambe le cose con la giusta importanza.
"King un nome da re", testo importante, e con magie alla Capossela, che felicemente si affacciano nel disco in varie occasioni.
"Sono le parole" è un pezzo soft, molto più sul cantautore che sul folk. Ma le parole sono belle ed ogni momento musicale che accompagna il testo è sempre un bel sentire.
"Tutto quel che resta (del perduto amor)" è un sognante pezzo estivo che vede la collaborazione di Alex Britti.
"L'egoista" è un modo diverso di cantare l'amore, ma quello di Pallante è decisamente meno noioso.
"La Caroppa e Carmelo casalingo", tenete il tempo e preparatevi a ballare questo valzer, che sa di vecchia Italia, quella di una volta che oramai non esiste più.
"Fino alle ossa" è una ballad “De Gregori’style”, e le parole continuano a colpire. Il modo di Pallante di scrivere i testi è concretamente ... vero.
"Per sempre" porta avanti il disco con dolcezza, ed è sicuramente la migliore tra le ballad.
"Che ci importa" dà di nuovo gas ad un disco, che a questo punto posso anche affermarlo, è veramente bello.
"Ufficialmente pazzi" chiude con "A night in manduria", dove Pallante ottimo cantante fa intendere di essere anche un bravissimo musicista. Ascoltare per credere.
Sinceramente colpito dal disco "Ufficialmente pazzi", Pallante dimostra e merita fortuna, e dalla redazione di Deliri Progressivi, gliela auguriamo di tutto cuore.
Roberto Bruno