del reverendo del rock Marilyn Manson.
Il cantante americano ha regalato una performance molto intensa che ha riscaldato le anime del pubblico presente all'Obihall di Firenze.
Devo essere sincero, non avevo mai visto il teatro fiorentino così pieno, forse proprio al limite massimo di capienza. Un pubblico decisamente colorato ma tendente al nero sia come look che come trucchi, gotico nella sua atmosfera darkeggiante, in estasi davanti al loro cantante preferito, artista che ha saputo costruirsi un immagine e soprattutto un personaggio da spettacolo. Certe mosse che sono un mix perfetto tra il punk, il dark ed il metal portano i concerti di Manson ad alti livelli di spettacolarità. Pochi gli effetti speciali, anche perché all'interno dello show il vero effetto speciale è proprio lui. Sappiamo bene quanto l'umore del reverendo influenzi la riuscita del concerto e va detto che a Firenze abbiamo visto un Manson con tanta voglia di fare, anche se l'ho trovato piuttosto imbolsito nel fisico, ma si sa gli anni passano per tutti per fortuna. La scaletta ha visto classici del suo repertorio e brani tratti dal suo bellissimo ultimo album. La grave pecca di questo show "mansoniano" è come sempre la durata decisamente breve. Quando al concerto arrivano persone da ogni parte della nazione, che si sono sobbarcati chilometri in auto
o in treno, dopo aver comprato un biglietto ad almeno 50/70 euro non puoi cantare tredici canzoni, far durare lo
show circa un'ora e venti e soprattutto fare pause di cinque minuti tra canzone e canzone.
Comunque nel contesto non è più il Manson degli esordi, esageratamente estremo e violento, oggi c'è un signore di 47 anni che sa accaparrarsi il pubblico, colpire seguendo le regole dello spettacolo.
Chi non lo conosce di Manson può pensare di tutto, chi lo ama, riesce a perdonare tutto di lui, sia che bruci la Bibbia o che magari prenda un tablet da un suo fan in mezzo al pubblico e lo spacchi per terra.
È la seconda volta che lo vedo dal vivo e trovo che la sua carica incendiaria sia aumentata e nonostante gli anni,
i celebri come una rockstar con tutti i suoi pro e contro. Ma giuro che un concerto del reverendo Manson, tornerei a vederlo anche domani... magari in una posizione più comoda.
Grazie a Bernardo Lapini ed alle sue foto.
TRacklist: Firenze 9/nov/15
Deep Six
Disposable Teens
mOBSCENE
No Reflection
Cupid Carries a Gun
Sweet Dreams (Are Made of This)
Angel With the Scabbed Wings
Cruci-Fiction in Space
Irresponsible Hate Anthem
The Dope Show
Antichrist Superstar
The Beautiful People
Encore:
Coma White
Roberto Bruno