Ieri sera (teatro esaurito) ho provato emozione... tanta emozione, perchè quando sul palco trovi cotanta bella gente, l'emozione non può certo essere un dettaglio poco importante.
Ognuno sul palco ha dato il massimo e l'arte della musica, ha vinto in ogni senso.
Gianni ha finalmente capito, che ciò che ha creato in questi anni da solo o assieme a tutti gli altri amici del palco della sua vita è qualcosa di importante.
Personalmente abbiamo assistito al trionfo della bellezza; quella di rivivere le canzoni dei Litfiba, sotto una forma più teatrale, quella di vedere Gianni messo in prima persona sul palco, dove ci ha raccontato la sua vita, le sue emozioni e dove ha martoriato benevolmente il suo strumento, con dolcezza in certi casi, oppure con selvaggeria durante
"La battaglia sacra" con ospite Ghigo Renzulli.
Ospiti sul palco, anche se la parola corretta sarebbe amici:
Francesco Magnelli (sublime), Ginevra Di Marco (meravigliosa come sempre), Ghigo Renzulli (devastante nel senso più bello dell'aggettivo).
Tutto veramente bello, Antonio Aiazzi alle tastiere e tutto il resto, che è sempre bello veder suonare,
Alessandra Celletti al piano, eterea quanto splendida, Simone Filippi alla batteria che stimo molto ed ho imparato a conoscere coi C.S.I, Beppe Brotto, superbo, con quei magici sitar che non ho resistito dal non vedere da vicino.
Andrea Chimenti, che secondo me non è apprezzato a dovere per ciò che ha fatto, ma soprattutto per ciò che sta portando avanti oggi, magica voce, classe ed eleganza sul palco.
Ah ... già c'era anche il musicista Gianni Maroccolo, cosa aggiungere di questo signore: che si tratta di una persona molto umile nella vita, lo vedi suonare sul palco e le emozioni arrivavano fino in platea.
Un vero professionista, dal volto umano.
Il concerto durato ben due ore, ha concentrato la storia del rock italiano, rivestendolo del più bel doppio petto artistico che si possa indossare. Personalmente siamo rimasti molto colpiti da questo esempio di arte che è il tour solista di Gianni, mi rendo conto a distanza di 24, ore che in molti momenti ero proprio assorto all'ascolto.
La strada è giusta il viaggio è iniziato ... Buon viaggio e sono sicuro che "nulla andrà perso!"
Roberto Bruno