
Come racconteranno i ragazzi stessi nell'intervista che segue, per il punk in Italia la vita non è decisamente facile ed ancor di più per quanto riguarda le nostre band italiche.
Gli X Zone non hanno niente da invidiare a punk band di oltre oceano e noi di Deliri Progressivi abbiamo scambiato due chiacchiere con loro, per farveli conoscere meglio.
1) Salve ragazzi cominciamo col presentarvi ai lettori di Deliri Progressivi come nasce la band e come cade la scelta del nome X Zone?
Ciao, la band nasce nel 2005, quando Teo l’attuale chitarrista- cantante decise di formare una punkrock band per sfuggire alla noia e alla mediocrità della zona dove viviamo, cupa e industriale,ed è anche il tema ricorrente nelle nostre canzoni,si parla infatti di industrializzazione, speculazione edilizia, sfruttamento della manodopera nelle fabbriche, capitalismo industriale sfrenato a discapito dell’ambiente e del disagio della gente di quest’epoca costretta a vivere tra deprimenti scatole bianche e grigie quali appunto le industrie.
Il nome deriva da questo, X- zone sta a indicare proprio la zona industriale tipica delle città moderne, purtroppo sempre più in espansione. La zona ad incognita, la zona della noia in contrasto con una musica energica e viva quale il punkrock, sarebbe dunque la nostra risposta a tutto lo squallore che ci circonda nella vita quotidiana.
2) il vostro è un ottimo sound ditemi se sbaglio: trovo qualcosa dei Bad Religion possibile?
A chi vi ispirate?
Grazie mille!
Si certo i Bad Religion sono una tra le tante band punkrock d’oltreoceano a cui ci ispiriamo e molto prendiamo anche da loro, non solo nel sound,ma anche nei contenuti. Loro infatti scrivono testi molto impegnati, socialmente parlando e tengono tantissimo al messaggio che cercano di far arrivare alla gente, sono dei maestri assoluti e noi siamo fieri di ispirarci a loro, anche se nel nostro modestissimo piccolo. Altre band che sono per noi fonte di ispirazione, sono ovviamente gli oramai storici gruppi come: Rancid, Ramones, Nofx , Anti –Flag, Descendentes e tutti quelli della scena punk rock americana 80 -90 insomma.
3) Farete delle date live?
Guarda noi siamo sempre “on the road” come si dice, non ci piace pianificare nulla, perciò siamo sempre alla ricerca di live e per fortuna da dieci anni, oramai, a questa parte, abbiamo sempre suonato bene o male, non abbiamo mai pianificato pause oppure periodi di suonate intense, siamo sempre pronti a fare live ovunque capita e in qualsiasi stagione dell’anno ehehe (salvo imprevisti personali ovvio) .
4) E' difficile suonare punk in Italia?
Dobbiamo dire “Purtroppo si! “ non c’è molto spazio in Italia per questo genere di musica, e pensiamo non solo per il poco interesse diciamo delle “gente in generale” , ma anche per contrasti tra le band che fanno questo tipo di musica, purtroppo ci si aiuta poco, tra i vari gruppi c’è rivalità a parte poche eccezioni e questo penalizza la possibilità di suonare magari in altre regioni…ovvio poi moltissimo dipende anche dalla mancanza di locali live o della possibilità degli stessi di far suonare una musica caotica.
5) Avete fatto molte date all'estero qual'il paese che vi è rimato nel cuore e perchè?
Assolutamente la Germania, c’è un bel fermento per la musica punk, la gente ti sta a sentire dalla prima all’ ultima canzone si diverte fa casino ti compra il disco, insomma un altro mondo rispetto l’Italia.
6) Progetti futuri?
Da poco è uscito un nuovo ep con 3 brani che abbiamo registrato lo scorso inverno e più altri che facevano parte di vecchi ep, insomma diciamo una sorta di “best of” di questi ultimi anni,per ora ci prefissiamo di suonare in giro e magari rifare un tour in europa per il prossimo autunno dovremmo anche fare un video di una nuova canzone probabilmente anche questo uscirà in autunno.
Questi sono gli X-zone.
Se vi capita di leggere il loro nome, su un manifesto per un concerto, non esitate e correte a vederli suonare dal vivo, non rimarrete delusi.
Roberto Bruno