una curiosità in più per il mondo undergound che seguiva la musica in quegli anni.
Ora è uno degli scogli che ti impediscono di avere i tuoi brani in radio per quanto belli siano.
Intervista a Furio a cura di Roberto Bruno

Ho amato la Venezia dei Pitura Freska sin dai tempi di "Na bruta banda", album che posseggo in vinile e che adoro.
Quando mi è stata proposta l'intervista a Marco "Furio" Forieri per parlare del suo progetto solista e soprattutto del suo album d'esordio "Furiology" ho accettato di buon grado.
Salve Marco, 30 anni di Pitura Freska e adesso sei in ballo con Furiology la tua prima opera solista. Come ti senti?
Molto bene, grazie!
L'uscita di un nuovo lavoro per un musicista è come la nascita di un figlio e devo dire che questo è un bel pargoletto di cui sono molto fiero!
Come nasce la voglia di un disco solista, ma soprattutto come nasce Furiology, un disco che con la tua precedente esperienza non ha proprio molto da condividere (e questo ti fa onore).
In realtà volevo fare un disco di duetti, dopo l'esperienza con gli Ska-J che è durata più di un decennio.
Poi le difficoltà insorte con il management dei vari artisti, mi hanno spinto verso un disco completamente mio, sia nella musica che nei testi. Molto utile la presenza al mio fianco, di grandi musicisti amanti della bella musica allegra e divertente: come Gianluca Ballarin, che ha curato la produzione artistica, Frank Martino per gli arrangiamenti e Filippo Vignato per i fiati.
"Orietta Berti" è il tuo singolo ... perdonami ma non sono riuscito a trovare alcun nesso con ... Orietta Berti. Ce lo presenti tu?
E' frutto della mia dislessia che mi porta a dire una parola al posto di un'altra.
"Orietta Berti" invece di "Orientamento". Tutto questo per fare una autodichiarazione di onestà (anche intellettuale) nei confronti degli ascoltatori e dunque anche se il mondo cambia io "Non ho perso il senso dell'Orietta Berti..."
Cosa basilare, le canzoni sono cantate in veneziano anche nel tuo progetto.
Voi siete stati dei veri precursori del dialetto che ne pensi?
Penso che il dialetto all'inizio sia stato un valore aggiunto e parlo degli anni 80/90, una curiosità in più per il mondo undergound, che seguiva la musica in quegli anni. Ora è uno degli scogli che ti impediscono di avere i tuoi brani in radio per quanto belli siano. La grande soddisfazione devo dire è stata però la classificazione tra i finalisti della Targa Tenco per la musica dialettale 2016.
"Furiology" che secondo me ha un gran bel suono, sembra fatta apposta per essere suonato live.
Hai in previsione un tour?
Ho suonato molto (ma mai abbastanza per tener vivo e soddisfatto un gruppo o artista) questa estate.
Ora sto cercando i concerti per Natale, visti i nostri tre dischi di Natale fatti uscire con gli Ska-J dal titolo Des Canta Claus volumi 1, 2, 3.
Il disco chiude con "Fradei". Un saluto alla tua precedente esperienza che non mi sembra un addio...
Più che altro è una speranza e un'affermazione che il lavoro fatto dai Pitura Freska ma anche da altri gruppi negli anni 80/90 non fosse affatto da buttare; anzi aveva un valenza che è tuttora attuale.
Vuoi mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi?
Ciao fiori del deserto Furiology per voi sarà una vera oasi di buona musica.
Saluti da un forzato del rock, un guerriero dell'amore, un' avanguardia della poesia!
Roberto Bruno
Furiology lo puoi trovare su
iTunes: https://itunes.apple.com/it/album/furiology/id1121517474
Spotify: https://open.spotify.com/album/26qArUvzmBjIIBiWLwL0nS
Youtube: https://www.youtube.com/user/furiokpt