Recensione, fotografie e video a cura Violetta Serreli - E20WEBTV
Grinta e dolcezza caratterizzano la performance di Kiara Laetitia, a Milano per presentare - in un live acustico - alcuni brani tratti dal suo EP "Fight Now", debutto da solista dopo l'importante esperienza con gli Skylark.
Emozionata e visibilmente entusiasta del suo lavoro, Kiara Laetitia apre il live con Victory is mine, cover dei Virgin Steel, come a voler sottolineare l'importanza del passo appena compiuto.
La breve ma intensa esibizione è caratterizzata da interventi in cui la cantante racconta le sue esperienze, i suoi sacrifici, la determinazione e l'ispirazione di alcuni suoi brani. Un'atmosfera che ricorda quelle di un récital rende ancora più particolare questa fredda serata milanese, svelando la profondità di testi che forse meriterebbero di essere ascoltati anche in italiano.
A parte qualche nota biografica, Kiara esprime il suo pensiero anche sull'indifferenza e il cinismo che sembrano regolare una società senza scrupoli né valori. E sulla scia di queste riflessioni ascoltiamo piacevolmente anche la sua "I'm not God".
Un'esibizione curata e di buon auspicio per il futuro di Kiara Laetitia, purtroppo penalizzata da un'acustica non eccellente e da un pubblico di pochi ("ma buoni") intimi, elementi che hanno probabilmente determinato la chiusura anticipata. Un'anima rock, forse... Ma si ha quasi l'impressione che la sua reale indole - appassionata e melodica - si nasconda dietro requisiti di immagine che soddisfino il facile etichettamento dei generi e dei personaggi. Più a suo agio nella sobrietà dei suoi testi che nel rock di cover strasentite (come Highway to Hell degli AC/DC), merita sicuramente di essere approfondita.
Violetta Serreli