
Domenica 17 marzo 2013 – ore 21,30
Sala Vanni – piazza del Carmine, 14 – Firenze
Info tel 055.415390 – 055.287347 – www.lenozzedifigaro.it - www.musicusconcentus.com
Biglietti: 20/17 euro – Prevendite www.ticketone.it (tel. 892 101)
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Biglietti ridotti (17 euro) www.musicusconcentus.com/liste
Remo Anzovino sa infrangere come pochi altri i labili confini dei generi creando una musica immediata eppure incredibilmente raffinata, con una capacità narrativa ed emotiva unica, che lo rende il più cinematografico e trasversale tra i pianisti-compositori italiani. Osannato dalla critica ed amato dal pubblico, agli album “Dispari”, “Tabù” e “Igloo” si aggiunge l'ultimo “Viaggiatore immobile”, capolavoro di immaginazione e comunicazione con la straordinaria copertina di Oliviero Toscani, le prime parti della Scala, e una commovente suite dedicata al Vajont con attorno al suo piano le 42 voci maschili del Polifonico di Ruda.
''Ho immaginato il grande piano a coda come un viaggiatore che gira il mondo solo con la fantasia - racconta il pianista e compositore friulano -. E ho visto non paesaggi ma l'Uomo, con tutto il suo catalogo di imperfezioni, istinti, desideri. E mi è sembrato il viaggio più vero che potessi fare con la musica, parlare del mio tempo''. Prodotto da Taketo Gohara (sound designer di Vinicio Capossela, Baustelle, Verdena, Mauro Pagani) per la Egea Music, l'album propone 12 tracce. Composizioni brevi dove il pianoforte, ''più che rappresentare il canto sembra il cantante'', spiega Anzovino ed è il protagonista assoluto della narrazione, creando una dimensione visiva in bilico tra musica popolare e colta.
Difficile da catalogare, insofferente alle appartenenze di genere, il suono di Anzovino che attraversa jazz, pop e musica classica su una cifra fortemente internazionale e contemporanea, conserva un gusto profondamente italiano per la melodia che lo rende un unicum nel panorama musicale attuale.
Sul palco con lui tre musicisti che rappresentano tre mondi musicali distinti, i tre filoni che da sempre coesistono nella musica del compositore friulano, la classica contemporanea, il pop e il jazz rock: Vincenzo Vasi, anima sperimentale del gruppo (già punta di diamante del gruppo di Vinicio Capossela e collaboratore abituale di Mike Patton) al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce; Alberto Milani alla chitarra elettrica, il suo modo pittorico di suonare riesce ad infondere al suono del piano un’ impronta rock e moderna; Marco Anzovino alle percussioni e chitarre acustiche, già produttore di nomi di rilievo come Fabio Concato e Gino Paoli, a lui si deve il motore ritmico.
In scaletta i brani del nuovo album e successi del passato, oltre a due inediti che confermano, ancora una volta, la sua profonda passione per il mondo cinematografico: il tema d’amore de “Il Circo” di Chaplin e la marcetta del film “The cameraman” di Buster Keaton.
Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, avvocato penalista (si è laureato con una tesi sui casi di favoreggiamento del cliente da parte dell’avvocato difensore...), ha formato il suo stile musicale attraverso l’esperienza maturata sin da giovanissimo nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità lavorando a oltre di 50 produzioni.
Ha, in particolare, composto le musiche per capolavori del cinema muto (oltre di trenta pellicole) collaborando con prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione a Festival e rassegne internazionali.
Il suo album di debutto è del 2006, “Dispari”, che si piazza al primo posto della classifica dei dischi jazz italiani su iTunes. Lo stesso avviene per i successivi, “Tabù” (2008) e “Igloo” (2010). Da quel momento le sue melodie vengono utilizzate come commento musicale di trasmissioni tv come “Ballarò”, “Otto e Mezzo”, “Linea Verde”, “Geo&Geo”. Collabora con Simone Cristicchi, che sceglie il suo brano “L'immagine ritrovata” come tema principale del film-documentario “Dall'altra parte del cancello” e dello spettacolo teatrale “Centro di Igiene Mentale”. E, nel 2010, con Franz Di Cioccio (PFM). Partecipa all'album de I Tre Allegri Ragazzi Morti e quest'anno con Gino Paoli ha inciso “Santo me”, apertura del disco-tributo in italiano a Cesaria Evora.
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