Dall'ultima volta che l'ho visto live, sono passati almeno otto anni, poi le vicissitudini di questi ultimi due anni, lo hanno portato a dire delle cose e ad avere certi atteggiamenti che mi hanno fatto allontanare ancor di più fino quasi ad ignorare la sua musica.
Ieri sera per Deliri Progressivi, ho accettato l'invito e sono andato allo stadio Artemio Franchi ad assistere alla seconda data fiorentina del LIVE KOM.015.
La seconda data non era piena di pubblico come la prima, ma lo stadio era ben gremito,diciamo che c'era molta più gente a sedere in curva e negli altri settori aperti che sul prato.
La prima cosa che mi sono chiesto è stata: " Ma se siamo ad un concerto rock" perché dal palco si ostinano a mettere musica dance commerciale? Va beh .. questa devo ancora capirla".
Ma andiamo dritti al sodo: lo show di Vasco. Innanzitutto il palco: decisamente splendido e maestoso, in tutta la sua presenza. Si inizia quasi in orario con "Sono innocente ma.." e "Duro incontro" dal suo ultimo album, il pubblico è già scatenato ma è con "Deviazioni" che il concerto prende decisamente il volo.
Vasco si sa come sempre è di poche parole, ma quando sul palco hai ad accompagnarti una band che potrebbe essere paragonabile ad una vera e propria macchina da guerra, ben vengano le canzoni, poi si sa cosa dovrebbe dire Vasco, non è un cantante dai testi impegnati, quindi è giusto che le canzoni la facciano da padrona.
Si continua con "L'uomo più semplice" e "Dannate nuvole". Ormai il pubblico è sciolto ed anche Vasco e la sua band, tra l'altro col passare dei minuti è stato scansato il pericolo temporale, quindi siamo tutti decisamente felici.
Si va avanti in un connubio artisti/pubblico decisamente in sintonia, come pochi in Italia. Lo show non ha effetti speciali, ma solo canzoni, anzi direi che proprio queste sono l'effetto speciale della serata.
La scaletta va avanti tra canzoni vecchi e nuove. " Quanti anni hai", "Siamo soli", "Credi davvero", "Guai",
"Il blues della chitarra sola" ,"Manifesto futurista della nuova umanità".
Dopo questa bella cavalcata, Vasco prende la sua pausa e lascia spazio alla sua band, che così hanno il loro meritato momento di gloria con "Rockstar".
La ripresa è unplugged con "Nessun pericolo ...per te", "E...", "L'una per te" ma soprattutto "La noia".
Si riparte alla grande in chiave di nuovo rock con: "Quante volte", "... Stupendo", "C'è chi dice no",
"Sballi ravvicinati del terzo tipo" e soprattutto una scatenata e scatenante "Rewind" dove le ragazze inquadrate dai mega schermi danno il meglio di se.
Inizia la parte finale dello show coi classici "Vivere", "Come vorrei" e in particolar modo la sempre emozionante
"Gli Angeli" con l'assolo malinconicamente mozzafiato di Stef Burns.
Siamo alla fine, all'ultimo step, che si apre col medley "Delusa/Mi piaci perché/T'immagini/gioca con me", e che va avanti magicamente con "Sally", "Siamo solo noi", "Vita spericolata"e che culmina con la storica "Albachiara".
Due ore abbondanti di grande musica.Credo che la band che ha oggi Vasco Rossi,sia decisamente la sua migliore in assoluto, almeno per il tipo di musica del Vasco di oggi.
Vorrei aggiungere che sono contrario a quando si definisce FULL METAL VASCO, il concerto del rocker di Zocca non ha niente a che vedere con l'heavy metal, però resta un bellissimo concerto rock, dove sul palco c'è un Komandante e i suoi fantastici soldati.
Roberto Bruno