
La band di stasera arriva da Napoli ed ha un nome molto particolare, ovvero Sula Ventrebianco.
E' uscito il loro album: "Via la faccia", che è arrivato in redazione pronto per la recensione.
Già al primo ascolto, ti rendi conto della potenza allo stato brado, che sprigionano questi ragazzi.
Il loro è un sound alternative, sono energici, grezzi allo stato puro.
Hanno una carica impressionante e per l'ennesima volta mi rendo conto che in redazione è arrivato un bellissimo disco.
Non esagero, anche perchè di mio non lo faccio mai, è che ogni canzone di "Via la faccia", è una bomba che ti esplode tra le mani.
Undici canzoni, per un totale di 40 minuti, la cover del disco mette un po' di ansia, ma sicuramente è ciò che la band vuole.
La confezione è semplice ma essenziale, nel senso che non è esagerato, ma c'è tutto.
Imbattersi nel 2014 in un disco così, ti fa capire molte cose, la prima è che nei circuiti undergrond, ci sono delle band pazzesche, ed i Sula Ventrebianco sono una di queste.
Il loro suono molto rock, a tratti stoner, con all'interno sostanze chimiche alla Afterhours, con contaminazioni di System of a down e Queens of the stone age.
Questo è un gran disco, che ha bisogno di visibilità, in quanto la band in questione ha tutte le carte per sfondare.
Si apre con "Strappi alla carne", ma è con "Run up" e soprattutto "La peste", che il disco acquista potenza, la mia sedia comincia a muoversi con me, ad un ritmo forsennato quasi pazzoide, nell'ascoltare il disco.
La chitarra stoner di: "Uomini feroci d'amore del nero" è un bel cazzotto in faccia.
La voce di Sasio Carannanante, è molto particolare, a volte sembra persino stranger e in "Oca mia" dà forse il meglio di se.
Continuando l'ascolto di questo bel disco ci imbattiamo in "Erosa" una semi ballad rock che vi invito ad ascoltare, veramente un bel pezzo.
L'apertura ed il riff di "Largo al re", ci fanno incontrare anche momenti doom metal contaminato stoner, tanta energia insomma!!!!!
"Ragazza muta" ipnotica, con la voce di Carannanante al top, bellissimo pezzo anche questo.
"Via la faccia" con quella chitarra malinconicamente meravigliosa, ci porta alla scoperta forse, del pezzo più malinconico del disco, con un bel finale in crescendo.
Arriviamo quasi alla fine e ci appare "32 denti", un rock, senza pretese, bellissimo nella sua semplicità.
"Scheletro", chiude questo disco, è qui che si sente prepotente l'influenza Q.O.T.S.A, arriva dritto allo stomaco il finale di questo disco, che potrebbe cambiare la storia di questi ragazzi napoletani.
In italia, il rock è considerato Vasco, Ligabue o i Negramaro.
Per il sottoscritto, il rock in Italia sono gli Afterhours, il Teatro degli Orrori e da stasera, anche i Sula Ventrebianco.
Biografia (fonte la pagina ufficiale di Facebook)
I Sula Ventrebianco nascono nel 2007, dall'unione di due band che militavano nell'hinterland napoletano, Moist e Kimera. E ciò che ne è venuto fuori è una nonna, tutta rughe e gobba, abiti sudici e fiatone, che ti insegue, con in mano strani oggetti, per cancellarti quel ghigno che hai sulla faccia. Redenta, ritorna a riempire i tuoi pomeriggi di favole e torte di mele.
Il nostro è un istinto primordiale, che desidera venire fuori, senza grattarci troppo. Ci limitiamo solo ad avvisarvi ed accarezzarvi, poi a voi le armi ed a voi le scuse.
La musica è arte? L'arte è pittura? Poesia, scultura? Architettura?
E la sofferenza, o la pace? O la violenza? O l'amore, o la felicità? E il sesso? Ed il farsi male per non farlo agli altri?
L'essere è già arte. Tu mi insegni che l'arte è tutto ciò che è forte, soprattutto quando non fa rumore?
La band:
Sasio Carannanante: Voci e Chitarre
Giuseppe Cataldo; chitarre e Cori
Mirko Grande: Basso e Cori
Aldo Canditone: Batteria e Percussioni
Salvatore Carannante: Synth e Tastiere
Caterina Bianco: Violini
Contatti:
http://www.sulaventrebianco.net
http://www.youtube.com/user/SulaVentrebi...
http://sulaventrebianco.bandcamp.com/
Roberto Bruno