
Si tratta di un Ep di quattro canzoni + due bonus tracks, cantato in inglese, onestamente non so o forse non voglio accostare i Finister a nessuno dei grandi gruppi rock inglesi od americani, anche se magari, durante le recensioni qualcosa può venir fuori, diciamo che un qualcosa lo si può sentire, ma li trovo molto originali e soprattutto godibilissimi, magistrali nella chitarra e nei synth.
SIMON SAYS: Apre l'Ep, questo bellissimo pezzo, una via di mezzo tra un prog alla Porcupine Tree e la sperimentazione dei nostri ragazzi. Il testo parla di Simon uno strumento virtuale, che ordina come vivere ai giovani d'oggi, troppo presi dalla tecnologia. Ottimi i passaggi chitarra/tastiere. Un solo consiglio che darei alla band, in fase di una eventuale nuova registrazione, per un album d'esordio, proverei a sostituire la voce soffusa di Simon Says con una voce femminile.
PROVOCATION (The Necklace Part One)/ISOLATION (The Necklace Part Two): Potrebbe essere considerata una ballad della band, parla di un amore spezzato e lo splendido assolo di chitarra, trasforma in musica la malinconia (rock) del momento. Molto bella la canzone ed anche qui, grandi tastiere e chitarre che quando dialogano tra loro sono superlative.
MY DREAMS ARE AWAY FROM HERE: Questa è un bel pezzo, mi piace, perché ogni strumento regala una parte di se stesso, testo duro e secondo me è un po' uno spartiacque in questo Ep, le tastiere ricordano splendidamente Mark Kelly degli storici Marillion periodo anni '80.
THE NECKLACE SUITE: Ho sentito i Genesis, entrare nei corpi dei Finister e suonare questa canzone meravigliosa .... loro la chiamano bonus track, ci sono due assoli incredibili uno di chitarra ed uno di tastiera, che mi riportano ancora alle sonorità Marillion (e meno male, che avevo detto che non avrei fatto paragoni con altre band...)
ABSINTHIC VISION: L'altra bonus track, quella che chiude questo bellissimo disco. La canzone più sperimentale di tutto il cd. Ti fa pensare tra te e te come queste baby rockstar, possano aver partorito un pezzo così, un album così. Sono del parere che il futuro del rock stia abitando nelle anime dei giovani Finister.
Questo è "Nothing is real" un Ep che spero possa al più presto trasformarsi nel loro vero primo esordio su cd, un album che possa prendere il meglio dell'Ep migliorarlo, (perché si può decisamente migliorare, specie se aiutati da qualche guru del rock, che li segua e soprattutto creda in loro) ed aggiungere degli inediti. Prossima tappa di Deliri sarà appena possibile andare a vedere live queste mascotte del rock fiorentino.
Finister sono:
Elia Rinaldi: Chitarra, Voce e Cori
Leonardo Brambilla: Basso, Voce e Cori
Orlando Cialli: Tastiere e Cori
Lorenzo Burgio: Batteria e Cori
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Roberto Bruno