La chitarra di un giovane diciannovenne calabrese, Gianpaolo Capraro, dà inizio alla storia... le note sono belle, sono quelle di una rivisitazione in chiave rock, della mitica Eneyde di Krypton, l'inizio della nostra storia. Quando sale sul palco colui che è l'ideatore di tutto, Giancarlo Cauteruccio, la platea si scalda in un fragoroso applauso. A lui si devono forse molte cose, anzi senza il forse, visto che ancora prima dell'uscita di Desaparecido, un uomo avanti con lo sguardo chiamò, un gruppo di ragazzetti darkettoni di Firenze, a musicare la sua opera teatrale, l' Eneyde.
Ora voi signori della corte, vi chiederete chi mai potessero essere questi baldi giovani, ebbene si proprio loro, avete indovinato, si trattava dei Litfiba.
Piero, Ghigo, Gianni, Antonio e l'allora primo batterista, Renzo Franchi, ovvero tutti gli attuali Litfiba, tranne Renzo, che oggi è il batterista di un progetto denominato: Radio Luxembourg.
Questi ragazzotti allora pitonati, o vestiti rigorosamente di nero, adesso sono uomini e artisti affermati, perchè nel frattempo i Litfiba da Firenze, hanno musicato la storia del rock italiano. Contano milioni di fans e si è perso il numero di quanti dischi, nel frattempo possano aver venduto. Sono artisti umili, tutti quanti, ognuno con la propria personalità, che in tutti questi anni li ha portati a perdersi ed a ritrovarsi. Stasera però sono tutti seduti su quel palco, perchè mai e poi mai avrebbero perso questo anniversario, la prova certa ne è Piero Pelù, che è arrivato subito dopo l'inizio dello spettacolo, ma non perchè volesse fare l'entrata da divo, semplicemente perchè è in giro per l'Italia per la promozione dell'ultimo disco solista, "Identikit", in uscita fra qualche giorno e quindi sceso al volo senza neanche fermarsi.
Cauteruccio è uno showman, il regista sul palco e dirige questi ex ragazzi con amicizia, orgoglioso della strada che hanno saputo fare e trova in loro dei baldi compari, nel raccontare aneddoti di quell'epoca, Piero poi, diventa primattore, imitando lo stesso regista, nel suo simpatico slang, ancora splendidamente da uomo del sud trapiantato a Firenze, nel rispondere a ciò che il maestro raccontava.
Tanti ricordi di uno ieri che fu, ma che è ancora indelebile ai giorni d'ogg.
Su quel palco tanta amicizia, voglia di stare insieme.
Dopo le chiacchierate, Gianpaolo Capraro, dà il via alle musiche e saluta con una splendida Eruption, firmata da quello stratosferico guitar hero che risponde al nome di Eddie Van Halen, quindi salgono sul palco, una delle migliori tribute band italiane dei Litfiba: gli "Eneide Litfiba Tribute Band".
Il quintetto romano, ha catapultato il folto pubblico presente, nelle atmosfere degli anni '80, con un suono meravigliosamente Litfiba primordiale, magici i pezzi estratti proprio dall' Eneyde, ma al di sopra di tutto, la mitica accoppiata Vendette/Luna.
La diretta dell'evento è stata ad esclusiva, della streaming radio LITFIBA CHANNEL, che durante la trasmissione Linea d'Ombra, in onda il venerdì sera dalle 21 e 30, hanno raccontato per quasi tre ore dalla regia del teatro, la bellissima serata. Conduttori erano i due directors di Deliri Progressivi, ovvero la poetessa Annamaria Dulcinea Pecoraro ed il sottoscritto, raggiunti direttamente dalla capitale, dal collega radiofonico, Alenuvolarossa Dionisi, speaker anch'egli di Litfiba Channel e conduttore del Gierre mattutino, assieme al direttore Valentina Parigi e conduttore anche del programma "Sotto il vulcano" in onda la domenica sera.
Durante la diretta radio dello show, ci sono stati momenti esilaranti in compagnia di Luca Martelli, attuale drummer dei Litfiba e l'amico Mattia, poi in regia, sono arrivati Ivan Casale e Claudio Romagnoli, dei bravissimi Marcomale, che sono tornati da pochi giorni da Londra, dove hanno mandato avanti la registrazione del loro primo disco e di cui prossimamente Deliri Progressivi, vi darà news, per finire è venuto ai microfoni Ghigo Renzulli, lo storico chitarrista dei Litfiba, con il quale si sono scambiate delle belle chiacchierate musicali, il tutto rigorosamente in diretta.
Roberto Bruno