GINEVRA DI MARCO, DIODATO, RAIZ, RENZO RUBINO AD AVERSA PER IL PREMIO BIANCA D'APONTE
LA CANZONE FEMMINILE SI DÀ APPUNTAMENTO IL 16 E 17 OTTOBRE ALLE 20 AL TEATRO CIMAROSA CON ALCUNE MADRINE DELLE PASSATE EDIZIONI E MOLTI ALTRI OSPITI Ginevra Di Marco, Diodato, Renzo Rubino, Raiz, Elena Ledda, Andrea Mirò, Mariella Nava, Brunella Selo, Fausta Vetere: sono solo alcuni degli ospiti che animeranno la straordinaria due giorni del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, il più importante festival di canzone al femminile in Italia, dedicato alla cantautrice campana scomparsa nel 2003 a soli 23 anni. La manifestazione è in programma venerdì 16 e sabato 17 ottobre prossimi alle ore 20 nell'affascinante Teatro Cimarosa di Aversa, come sempre con la direzione artistica di Fausto Mesolella. A Ginevra Di Marco, una delle voci più belle e sofisticate del panorama musicale italiano, spetterà il compito, in qualità di madrina di questa edizione, il compito di presiedere una vasta giuria (di circa cinquanta componenti) formata da giornalisti, discografici e addetti ai lavori di altissimo livello. Due serate di grande spettacolo durante le quali le dieci finaliste si esibiranno proponendo, nella prima, un loro brano fuori concorso, e, in quella di sabato, la canzone in gara. Si fronteggeranno: Rossella Aliano di Catania con “Sangue”; Amelie (Paola Memeo) di Milano con “Che cosa c’è”; Priscilla Bei di Roma con “Ulisse”; C.F.F. ( Anna Maria Stasi e Anna Surico) di Bari con “La frana”; Grazia Cinquetti di Parma con “L’alta marea”; Irene Ghiotto di Vicenza con “La filastrocca della sera”; Helena Hellwig di Milano con “Come Marylin morrò”; Francesca Incudine di Enna con “Di notti nasciunu i canzuni”; Giulia Olivari di Bologna con “Riso e sangria”; Francesca Pignatelli di Taranto con “Sbaglio”. Il venerdì saliranno sul palco come ospiti Giuseppe Anastasi, Giuseppe Barbera, Bastian Contrario, Diodato, Carlo Mercadante, Elisa Rossi, Renzo Rubino e, per la sezione internazionale, Sílvia Comes, Claudia Crabuzza, Samantha De Siena, M’Barka Ben Taleb, Celine Pruvost. Il sabato toccherà a Elena Ledda, Andrea Mirò, Mariella Nava, Raiz, Brunella Selo, Corrado Sfogli, Fausta Vetere, oltre alle artiste straniere che torneranno in scena. A condurre saranno Antonio Silva, storico presentatore del Premio Tenco, e Carlotta Scarlatto, presentatrice e cantante con il nome d'arte di Carlotta. Le serate sono con prenotazione obbligatoria (per informazioni: 336/694666 - 335/7665665 – 389/1139869). Il d'Aponte inoltre quest'anno allargherà i suoi confini e diventerà internazionale. Verrà assegnato infatti anche un Premio oltre-confine, alla cantautrice catalana Silvia Comes, oltre a rinnovare nel marzo prossimo il suo appuntamento estero inaugurato qualche mese fa a Barcellona. ------------ Per la vincitrice del Premio è prevista una borsa di studio di € 1.000,00 mentre a quella del premio della critica andrà una borsa di studio € 800,00; ci saranno inoltre riconoscimenti speciali alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore composizione musicale. Anche per questa edizione, ai premi previsti dagli organizzatori, si aggiungeranno quello assegnato da Mariella Nava, che con la sua nuova etichetta discografica “Suoni dall’Italia – Produzioni Musicali” proporrà ad una cantautrice un contratto discografico con concrete prospettive di avvio all’attività musicale a livello professionale, e quello conferito da Alberto Salerno e Mara Maionchi, affiancati da Gianfranco D’Amato, che, sempre in piena autonomia, sceglieranno una delle dieci finaliste per proporla, attraverso il loro seguitissimo blog, FMD, ad un pubblico più ampio. La grande novità di questa edizione è proprio l’istituzione di una sezione internazionale, che nasce dal Bianca d’Aponte International, evento ideato e voluto da Sergio Secondiano Sacchi, grande esperto di cantautori e tra i responsabili del Club Tenco, tenutosi lo scorso 8 marzo a Barcellona dopo essere stato annunciato e presentato al Tenco dello scorso anno. Il premio viene attribuito ad un’artista scelta, tra le tante monitorate, in accordo tra l’Associazione barcellonese “Cose di Amilcare” e l’Associazione Bianca d’Aponte, ideatrice del Premio. La prima a fregiarsi del Premio Bianca d’Aponte International sarà la cantautrice catalana Silvia Comes che, fra i molteplici meriti artistici, sarà premiata “per il ventennale impegno in cui si è dedicata al mettere in musica tante pagine di poesia femminile spagnola e catalana”; la scelta è, insieme, una forma di gratitudine per la città catalana che ha ospitato la prima edizione dell’evento internazionale dedicato a Bianca d'Aponte ed ospiterà la seconda il 6 marzo 2016, ed un trampolino per l’istituzione di una nuova sezione, prevista per la XII edizione del Premio Bianca d'Aponte, che consisterà nel musicare versi di poetesse. Ma, ad Aversa, l’apertura internazionale del Premio non si limiterà alla presenza della sola Comes; ci saranno con lei l’inglese Samantha de Siena, la francese Céline Pruvost, la tunisina M’Barka Ben Taleb, la sarda algherese Claudia Crabuzza. Ciascuna proporrà, nel corso delle due serate, un proprio brano e uno di Bianca d'Aponte tradotto e cantato nelle loro rispettive lingue. Per l’occasione brani della cantautrice aversana, tradotti ed interpretati da artiste di diversa nazionalità, sono stati raccolti in un album intitolato “Estensioni”. Sia quest’album sia quello contenente i brani finalisti di quest’edizione, integrati da un brano di Bianca d'Aponte cantato da Ginevra di Marco, in qualità di madrina di quest’anno, saranno disponibili in teatro e si potranno ricevere devolvendo un contributo ad Emergency a sostegno del “Programma Italia”. Tra gli eventi collaterali, è da segnalare il seminario presso l’Auditorium Bianca d’Aponte, il 15 ottobre, dalle 10 alle 17, sul tema “La qualità della scrittura”; il seminario, aperto al pubblico, sarà tenuto da Angelo Franchi (Universal) e da Giuseppe Anastasi (autore e cantautore) con Giuseppe Barbera (musicista ed arrangiatore), entrambi insegnanti al CET di Mogol. Ricordiamo che Anastasi è l’autore di canzoni, scritte per Arisa, come “Sincerità”, vincitrice nel 2009 di Sanremo Giovani, “La notte”, arrivata al secondo posto a Sanremo 2012, e “Controvento” vincitrice del Festival di Sanremo 2014. La mattina del 17 ottobre, alle ore 12, ci sarà la presentazione del CD “Estensioni”; tra i relatori Sergio Secondiano Sacchi, Marco Nereo Rotelli, Steven Forti e Paolo Talanca; moderatore Paolo Pasi. A seguire la conferenza stampa con Silvia Comes. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Aversa e da SIAE. Il Premio Bianca d’Aponte annovera tra i propri partner RaiRadio 7 live, “Suoni dall’Italia – Produzioni Musicali”, “FMD”, Cose di Amilcare, Premio Andrea Parodi, M.A.U. ed Emergency. Informazioni: www.premiobiancadaponte.it – www.sonounisola.it Prenotazione serate finali (obbligatoria): 336/694666 – 335/7665665 – 389/1139869 o presso la sede dell’Associazione Musicale Onlus “Bianca d’Aponte”, via Nobel, 2 – Aversa, dalle ore 19:00 alle ore 20:00 dal lunedì al venerdì. Ufficio Stampa nazionale Monferr’Autore IL PREMIO D'APONTE DIVENTA INTERNAZIONALE TRA GLI OSPITI: GINEVRA DI MARCO, RAIZ, DIODATO E RENZO RUBINO
Premio Bianca d’Aponte - Città di Aversa 2015 Venerdì 16 e sabato 17 ottobre - ore 20.00 Teatro Cimarosa – Aversa Il “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa” allarga i suoi confini e diventa internazionale. Il più importante festival di canzone d’autore al femminile in Italia - dedicato alla cantautrice aversana scomparsa nel 2003 a soli 23 anni - da quest’anno assegnerà infatti anche un riconoscimento oltre-confine, oltre a rinnovare nel marzo prossimo il suo appuntamento estero inaugurato qualche mese fa a Barcellona. In un’affollata, e ricca di spunti, conferenza stampa tenutasi giovedì 1° ottobre, presso la Biblioteca SIAE, al Palazzo del Burcardo, a Roma, è stata presentata l’XI edizione del Premio che, come sempre con la direzione artistica di Fausto Mesolella, si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 ottobre prossimi al Teatro Cimarosa di Aversa. Tanti gli ospiti di prestigio che si alterneranno sul palco del d’Aponte, a partire dalla “madrina” di quest’anno, una delle voci più belle e sofisticate del panorama musicale italiano, Ginevra Di Marco, che, prima con il rock di Csi e Pgr e poi con i suoi tanti progetti di ricerca musicale e culturale, ha tracciato un percorso unico nella canzone italiana di qualità. Ma con lei ci saranno anche Elena Ledda, Mariella Nava, Brunella Selo, Fausta Vetere, Raiz, Giuseppe Anastasi, Diodato, Renzo Rubino, Carlo Mercadante e altri ospiti a sorpresa. Dopo il decennale del 2014, che aveva imposto una variazione alla consolidata formula del festival, si ritorna a quella classica; due serate durante le quali le dieci finaliste si esibiranno proponendo, nella prima, un loro brano fuori concorso, e, in quella di sabato, la canzone in gara. Le finaliste di questa edizione, come già noto, sono Rossella Aliano di Catania con “Sangue”; Amelie (Paola Memeo) di Milano con “Che cosa c’è”; Priscilla Bei di Roma con “Ulisse”; C.F.F. ( Anna Maria Stasi e Anna Surico) di Bari con “La frana”; Grazia Cinquetti di Parma con “L’alta marea”; Irene Ghiotto di Vicenza con “La filastrocca della sera”; Helena Hellwig di Milano con “Come Marylin morrò”; Francesca Incudine di Enna con “Di notti nasciunu i canzuni”; Giulia Olivari di Bologna con “Riso e sangria”; Francesca Pignatelli di Taranto con “Sbaglio”. A condurre saranno Antonio Silva, storico presentatore del Premio Tenco, e Carlotta Scarlatto, presentatrice e cantante con il nome d'arte di Carlotta. Per la vincitrice del Premio è prevista una borsa di studio di € 1.000,00 mentre a quella del premio della critica andrà una borsa di studio € 800,00; ci saranno inoltre riconoscimenti speciali alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore composizione musicale. Anche per questa edizione, ai premi previsti dagli organizzatori, si aggiungeranno quello assegnato da Mariella Nava, che con la sua nuova etichetta discografica “Suoni dall’Italia – Produzioni Musicali” proporrà ad una cantautrice un contratto discografico con concrete prospettive di avvio all’attività musicale a livello professionale, e quello conferito da Alberto Salerno e Mara Maionchi, affiancati da Gianfranco D’Amato, che, sempre in piena autonomia, sceglieranno una delle dieci finaliste per proporla, attraverso il loro seguitissimo blog, FMD, ad un pubblico più ampio. La vera grande novità di questa edizione è, però, l’istituzione di una sezione internazionale che nasce dal Bianca d’Aponte International, evento ideato e voluto da Sergio Secondiano Sacchi, grande esperto di cantautori e tra i responsabili del Club Tenco, tenutosi lo scorso 8 marzo a Barcellona dopo essere stato annunciato e presentato al Tenco dello scorso anno. Il premio viene attribuito ad un’artista scelta, tra le tante monitorate, in accordo tra l’Associazione barcellonese “Cose di Amilcare” e l’Associazione Bianca d’Aponte ideatrice del Premio. La prima a fregiarsi del Premio Bianca d’Aponte International sarà la cantautrice catalana Silvia Comes che, fra i molteplici meriti artistici, sarà premiata “per il ventennale impegno in cui si è dedicata al mettere in musica tante pagine di poesia femminile spagnola e catalana”; la scelta è, insieme, una forma di gratitudine per la città catalana che ha ospitato la prima edizione dell’evento internazionale dedicato a Bianca d'Aponte ed ospiterà la seconda il 6 marzo 2016, ed un trampolino per l’istituzione di una nuova sezione, prevista per la XII edizione del Premio Bianca d'Aponte, che consisterà nel musicare versi di poetesse. Ma, ad Aversa, l’apertura internazionale del Premio non si limiterà alla presenza della sola Comes; ci saranno con lei l’inglese Samantha de Siena, la francese Céline Pruvost, la tunisina M’Barka Ben Taleb, la sarda algherese Claudia Crabuzza. Ciascuna proporrà, nel corso delle due serate, un proprio brano e uno di Bianca d'Aponte tradotto e cantato nelle loro rispettive lingue. Per l’occasione brani della cantautrice aversana, tradotti ed interpretati da artiste di diversa nazionalità, sono stati raccolti in un album intitolato “Estensioni”. Sia quest’album sia quello contenente i brani finalisti di quest’edizione, integrati da un brano di Bianca d'Aponte cantato da Ginevra di Marco, in qualità di madrina di quest’anno, saranno disponibili in teatro e si potranno ricevere devolvendo un contributo ad Emergency a sostegno del “Programma Italia”. Tra gli eventi collaterali, è da segnalare il seminario presso l’Auditorium Bianca d’Aponte, il 15 ottobre, dalle 10 alle 17, sul tema “La qualità della scrittura”; il seminario, aperto al pubblico, sarà tenuto da Angelo Franchi (Universal) e da Giuseppe Anastasi (autore e cantautore) con Giuseppe Barbera (musicista ed arrangiatore), entrambi insegnanti al CET di Mogol. Ricordiamo che Anastasi è l’autore di canzoni, scritte per Arisa, come “Sincerità”, vincitrice nel 2009 di Sanremo Giovani, “La notte”, arrivata al secondo posto a Sanremo 2012, e “Controvento” vincitrice del Festival di Sanremo 2014. La mattina del 17 ottobre, alle ore 12, ci sarà la presentazione del CD “Estensioni”; tra i relatori Sergio Secondiano Sacchi, Marco Nereo Rotelli, Steven Forti e Paolo Talanca; moderatore Paolo Pasi. A seguire la conferenza stampa con Silvia Comes. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Aversa e da SIAE. Il Premio Bianca d’Aponte annovera tra i propri partner “Suoni dall’Italia – Produzioni Musicali”, “FMD”, il Premio Andrea Parodi, M.A.U. ed Emergency. Informazioni: www.premiobiancadaponte.it – www.sonounisola.it Prenotazione serate finali (obbligatoria): 336/694666 – 335/7665665 – 389/1139869 o recarsi presso la sede dell’Associazione Musicale Onlus “Bianca d’Aponte”, via Nobel, 2 – Aversa, dalle ore 19:00 alle ore 20:00 dal lunedì al venerdì. IL 1 AGOSTO A SANT’ANNA ARRESI GINEVRA DI MARCO IN CONCERTO CON CANTI, RICHIAMI D’AMORE Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna - Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, dopo il grande successo riscosso dallo spettacolo Danze Del Mare 2.0 andato in scena il 27 Luglio ad Iglesias, presenta sabato 1 Agosto, a Sant'Anna Arresi (CI), il concerto "Canti. Richiami D'Amore" di Ginevra Di Marco. Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium) per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSIe PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente. Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco . Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena - con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei CSI - Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci. BELLA CIAO Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Alessio Lega, Andrea Salvadori, Gigi Biolcati, Riccardo Tesi. cd. visage music @materialisonori VM 3008 - 8012957991210 Bella Ciao, il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano, diventa un disco con Lucilla Galeazzi, voce Elena Ledda, voce Ginevra Di Marco, voce Alessio Lega, voce, chitarra Andrea Salvadori, chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti Gigi Biolcati, percussioni, voce Riccardo Tesi, organetto, arrangiamenti, direzione musicale Bella ciao è storicamente lo spettacolo che ha segnato l’inizio del lavoro di riproposta del canto sociale italiano. E’ stato il primo dei grandi spettacoli didascalici messi in atto dal Nuovo Canzoniere Italiano per rendere disponibile il grande patrimonio di canti popolari raccolti sul campo nel decennio precedente (1954/1964) e qui interpretati da artisti come Caterina Bueno, Giovanna Daffini, Giovanna Marini, il Gruppo di Piadena, Ivan Della Mea, Michele L. Straniero, Sandra Mantovani, considerati a ragione i veri pionieri del folk italiano. Dalla sua prima rappresentazione nel 1964 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, accompagnata da furiose polemiche, deriva il lavoro di tutti i musicisti che con grande successo lavorano oggi portando la musica popolare italiana nelle piazze di tutto il mondo. Le canzoni di Bella ciao oggi non solo conservano tutta la loro potenza espressiva, ma hanno acquisito una nuova urgenza nel mondo globalizzato per i loro valori libertari, pacifisti e civili. Bella ciao è una lezione di democrazia che nasce dal basso. Un romanzo storico costruito attraverso la musica, i suoni e le parole. L’innovazione di questo riallestimento che nasce in occasione del cinquantenario dello spettacolo originale, sta nel trattamento musicale affidato a un ensemble diretto e concertato dall’organettista Riccardo Tesi, uno dei più brillanti e attenti protagonisti della musica popolare mondiale. Non più dunque l’accompagnamento della sola chitarra, ma un lavoro di arrangiamento che instaura un dialogo più sofisticato fra suoni e significati, per una sinfonia popolare ricca con l’aiuto del chitarrista Andrea Salvadori e del percussionista Gigi Biolcati. Bella Ciao però era e rimane uno spettacolo di canzoni popolari e la centralità del canto viene confermata dalla presenza di alcune delle voci più importanti della musica popolare e del canto sociale italiani negli ultimi trent’anni, che di Bella ciao sono i figli diretti: Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi,Elena Ledda e Alessio Lega. L’ideazione e la direzione artistica del progetto sono di Franco Fabbri * i brani: BELLA CIAO MAREMMA AMARA POVERE FILANDERE CADE L’ULIVA STORNELLI MUGELLANI SANT’ANTONIO A LU DESERTU NO MI GIAMEDAS MARIA JOLICOEUR MIA MAMMA VUEL CHE FILA PORTA ROMANA GORIZIA CON GLI OCCHI BIANCHI E NERI AMORE MIO NON PIANGERE SON CIECO LA LEGA ADDIO LUGANO BELLA * i musicisti: Riccardo Tesi: musicista, concertatore e autore degli arrangiamenti. Organettista di fama internazionale è un assiduo travalicatore di frontiere geografiche e stilistiche, nel corso della sua trentennale carriera ha collaborato con nomi prestigiosi della world music italiana e straniera (C.Bueno, E.Ledda, D.Sepe, P.Vaillant, J.Kirkpatrick, J.Vali, M.Perrone, K.Junkera), del jazz (G.Mirabassi, G.Trovesi, M.P.De Vito), del rock (P. Pelù, G. Di Marco, F. Magnelli, Skiantos) fino allagrande canzone d'autore (F.De Andrè, I. Fossati, G.M.Testa, G.Gaber, C.Donà…). È il leader fondatore di Banditaliana, uno dei gruppi italiani di world music più acclamati a livello internazionale Ginevra Di Marco : questa straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con CSI e PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente. Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili diffrenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Nel 2009 vince ancora la Targa Tenco per “Donna Ginevra” (Materiali Sonori). Elena Ledda : cantante di formazione classica e sperimentatrice delle potenzialità della voce, è l’ambasciatrice nel mondo della musica popolare sarda. Nella sua esperienza musicale il rigore si fonde alla ricerca di un linguaggio universale attraverso la collaborazione con artisti come Fabrizio De Andrè, Lester Bowie, Don Cherry, Andreas Vollenweider, Savina Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa e Andrea Parodi, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Gavino Murgia, Riccardo Tesi. Vincitrice di una targa Tenco nel 2007. Lucilla Galeazzi : formatasi nel quartetto di Giovanna Marini e col maestro Roberto de Simone è attualmente considerata la più versatile interprete di repertori di musica popolare del nord e sud Italia. Vincitrice di una targa Tenco nel 2006, vanta una notevole carriera internazionale ed ha collaborato con importanti artisti di varia estrazione dal jazz (G.Trovesi, E.Colombo, C.Barthelemy ) alla musica antica (Ensemble Arpeggiata con cui ha vinto un Grammy Awards nel 2003) fino alla world music (B’net Houarijat, Faraualla, J.J.Mosalini, A.Sparagna, C.Rizzo, R.Tesi). Alessio Lega : cantante e autore di sei dischi, vincitore di una Targa Tenco, è considerato oggi il rappresentante più coerente del canto sociale, in bilico fra canzone d’autore e riproposizione di musica popolare. Andrea Salvadori : Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco . Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano .La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità didrammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena - con cui stabilisce un vero sodalizio. Gigi Biolcati : Percussionista eclettico e creativo da cinque anni fa parte del del gruppo toscano Banditaliana con il quale un originale set percussivo in cui convivono strumenti etnici ed altri autocostruiti. Vanta numerose collaborazioni in ambito jazzistico (Alboran trio), cantautoriale (Cristiano De Andrè) e world (gli inglesi Scarp, Maurizio Martinotti, Jean Blanchard). ___________________________________________________________________________ => MATERIALI SONORI : www.youtube.com/materialisonori www.cloudsound.com/materialisonori www.twitter.com/materialisonori www.materialisonori.com www.materialisonori.it Senza peli sulla lingua, la nascita del giovane bassista Maroccolo a tutti è nota. All’interno di un’umida cantina in via dei Bardi 32 a Firenze, 5 ragazzi, messi insieme e accordati dalla sintonia di volere andare contro corrente e di provare a dire e fare quello che altri manco immaginavano. Un incontro per gli amanti della musica, del rock, della sua storia in tutte le sue forme, aneddoti, punti di vista. Pomeriggio ricco di contenuti quella che ha visto protagonista Gianni Maroccolo, venerdì scorso alle Murate di Firenze per presentare il volume autobiografico “vdb/23 Storie di un suonatore indipendente”. Al suo fianco gli amici di una vita: Francesco Magnelli e Bruno Casini. Personaggi che si emozionano, sfogliando le pagine di un libro che profuma di vita. Un catalogo che ripercorre attraverso le fotografie e le parole di amici e artisti, quello che è stato un trentennio di fermento.
Senza peli sulla lingua, la nascita del giovane bassista Maroccolo a tutti è nota. All’interno di un’umida cantina in via dei Bardi 32 a Firenze, 5 ragazzi, messi insieme e accordati dalla sintonia di volere andare contro corrente e di provare a dire e fare quello che altri manco immaginavano. Provare di notte, nuovi riff che hanno poi segnato canzoni di successo come: “Guerra, Luna, Onda araba, momenti in musica che fanno della “trilogia del potere” la conquista della scena del gruppo Litfiba. Il volere andare oltre e spesso il non essere capiti. Fino a giungere alla soglia degli anni 90 e a vedere un Marok che lascia all’apice del successo un gruppo, dopo una grande litigata con Pirelli. La ricerca di un nuovo arrangiatore, che cambiasse la ricetta del gruppo, è stata la scintilla che fece infuriare Marok, e l’ingresso di un ventiduenne (giovane ma molto preparato) Francesco Magnelli. “Se Magnelli entra ad arrangiare … io me ne vado”, questo fu l’exploit di Gianni, tanto da registrare il suono del suo mitico basso Attilio, sulla batteria già incisa senza lavorare col resto della band. I numeri tornano a essere simbolicamente importanti nella vita di Marok. Dopo 3 album in studio lascia i Litfiba, entra come produttore nei CCCP dove chiude l’epoca che porta al cambio di nome in C.S.I., dopo 3 album e varie mutazioni ciò che resta dei C.S.I. si trasforma in P.G.R. che si sciolgono dopo 3 dischi. Ancora una volta il numero 3 è una presenza costante nella vita musicale di Gianni. Un “3”, che sembra essere il numero protagonista che vede nascere e rinascere il musicista, fino ad arrivare, ai giorni nostri. Tempi di una maturata riconciliazione con sé stesso e all’incontro fortuito (o destinato), in un workshop in Puglia con l’amico-fratello Claudio Rocchi. Claudio si presenta in stampelle, Gianni dopo un infarto. In una notte, tra due “malandati”, nasce un feeling che percorre gli ultimi tre anni intensi di Claudio ad affiancare instancabilmente quelli di Gianni e a dare vita al crowfounding con VDB23. Una presa di coscienza che ribalta numeri e simbologie e porta inevitabilmente indietro, per ripercorrere tratti e vuoti, per colmarli. Ecco così, una nuova scintilla quel 1 giugno 2012 a Firenze; dove vede riuniti i componenti storici dei Litfiba e si riaccende così la voglia di risuonare insieme. Consapevoli delle esperienze singole, professionali e mentali che ognuno portava con sé. La sfida all’Alcatraz con le prime due date, poi trasformate in 5. “Vedevo le perplessità di Ghigo e Piero. Tornare a risuonare in piccoli spazi, consapevoli che avremo potuto riempire stadi. In cuore mio io ci speravo, ci ho sempre creduto.” Il vedere “Oltre” è sempre stata la forza che ha reso grande questo uomo “orso”. “Il vedere che da solo, non riuscivo a essere quello che posso fare in un gruppo, il volere ricercare la solitudine, ma al contempo di essere il tramite che ha unito gruppi” dice Gianni. “L’effetto ”guizzo”, incipit di accordi che hanno dato vita a nuove creazioni , in questo Gianni era avanti e nonostante io avessi studiato, non capivo quello che mesi dopo, riascoltando, era l’essere avanti di Gianni, lui era ed è un vero talento”. Queste le parole dell’amico Magnelli, che con Gianni ne ha viste delle belle. Un Marok che dopo l’incazzatura con Pirelli, è il primo che chiama Francesco, per condividere una nuova avventura e iniziare poi a collaborare insieme con i CSI. Un Marok che in “segreto”, nel pulmino delle trasferte coi Litfiba, ascoltava i CCCP in cuffia. In questa bella chiacchierata spuntano aneddoti, litigate incredibili, ad esempio con Annarella la cosiddetta Artista del popolo dei CCCP. Una presenza scenica sul palco più che una cantante aggiunta nel gruppo. Gianni racconta di come dopo 16 ore di auto arrivino disfatti al concerto di Melpignano quando si accorgono che sul palco il camerino di Annarella ed il “laboratorio di Danilo Fatur” occupavano una buona parte delle assi del palco, questo scatenò una furibonda discussione col sindaco del paese tanto da dire agli organizzatori che se non sloggiavano quegli armamenti non avrebbero avuto lo spazio necessario per suonare e sarebbero quindi ripartiti verso casa. Lo stesso sindaco con cui fecero poi il tour in Russia, dove si ritrovarono a contrattazioni per via degli strumenti con la malavita di Leningrado. Sempre con Annarella, approvazioni e disapprovazioni, nel senso che l’arrivo di Gianni nei CCCP fu visto da qualcuno, come colui che venendo via dai Litfiba avrebbe portato i CCCP al successo, ma la professionalità espressa nel suo lavoro portò ad un allontanamento proprio di Annarella, che invece pretendeva sempre più spazio vocale. Se poi pensiamo che da questo cambio in punta di piedi è entrata a far parte dei C.S.I. Givevra di Marco, beh allora dobbiamo ringraziare una volta di più le scelte coraggiose e decise di Maroccolo. Una cavalcata tra i ricordi ci porta al concerto a Monza, l’ultimo dei Litfiba dopo la storica separazione, dove praticamente si ritrovarono sullo stesso palco anche se in momenti diversi o a quel viaggio in Bretagna dove coi C.S.I. nacque il loro primo disco “Ko De Mondo”. Gianni racconta di un Ferretti che rivolto verso il muro dava agli altri le spalle perché si vergognava e cantava le idee che aveva avuto per la canzone “Del Mondo”. Adesso eccoci a i 30 anni dell’Eneide di Kripton. Di nuovo come quella volta con Giancarlo Cauteruccio, Antonio Aiazzi ed ancora Francesco Magnelli, un ciclo che si era aperto e che si chiude. A maggio le “nuove” date, nate da una incontro a novembre per festeggiare l’amicizia. Ancora la creazione di un gruppo di artisti vince su tutto, emozionandosi.. Nuove inizi e fini che non hanno mai la fine, ma un continuo che corre su un filo di seta, nel bene e nel male… ma per sempre “MAROK”. “Vdb/23 Storie di un suonatore indipendente” esce per Arcana – Collana Musica (pp. 288 – 44,00 euro – fotografico a colori). Annamaria Pecoraro (articolo pubblicato su Toscana Musiche: http://www.toscanamusiche.it/quando-mandai-a-quel-paese-il-produttore-dei-litfiba/) 27 Novembre 2013 - Lucca - Lo spettacolo dell’Orchestra Di Piazza Vittorio si arricchisce di un ulteriore elemento alla loro formazione sul palco: l’incredibile e inconfondibile voce femminile dei CSI e PGR, Ginevra Di Marco, che si unisce alla più importante band multietnica in circolazione per un tour che li vedrà protagonisti nei teatri italiani a partire da novembre. Una collaborazione fortemente voluta da entrambe le parti e frutto di percorsi paralleli e comuni di ricerca per le diverse declinazioni della musica popolare. Ginevra di Marco e il Coro delle Mondine di Novi Data unica al Festival delle Colline 2013
Venerdì 19 luglio 2013 - ore 21.30 - ingresso 8 euro Villa Medicea – Poggio a Caiano – Prato (in caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Ambra, a pochi metri dalla Villa Medicea) GINEVRA DI MARCO CORO DELLE MONDINE DI NOVI in Canto la libertà “Canto la libertà, difficile, mai data, che va sempre difesa, sempre riconquistata...” Un verso tratto da “Montesole”, scritto da Giovanni Lindo Ferretti, che racchiude il senso di una serata che vede per la prima volta insieme Ginevra Di Marco ed il Coro delle Mondine di Novi di Modena, venerdì 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (ore 21,30 – biglietto 8 euro – in caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Ambra, a pochi metri dalla Villa Medicea) per l’edizione 2013 Festival delle Colline. Incontro unico tra una delle voci più ispirate della canzone italiana ed un ensemble costituito da “vere mondariso” - alcune ultra-ottantenni – ieri protagoniste e oggi testimoni di una tradizione che affonda le radici nella cultura rurale italiana. Donna Ginevra e le Mondine di Novi canteranno e suoneranno attingendo dai rispettivi repertori, proponendo canzoni legate al concetto di “libertà” e alle lotte per cui si è combattuto. Brani delle tradizioni toscana e emiliana, ma anche del resto d’Italia e del mondo, perché ovunque, prima o poi, ci si è dovuti confrontare con le angherie e le sopraffazioni a danno dei “deboli”. Libertà nell'amare e nelle lotte dei lavoratori. Libertà di scegliere il proprio destino. In scaletta non mancano poi alcune canzoni dal repertorio CSI, la storia musicale di Donna Ginevra. “Siamo contenti di salire finalmente su un palco per cantare con queste donne così forti, così semplici, così punk... – spiega Francesco Magnelli, ideatore del progetto insieme alla vocalist fiorentina - un vero coro del popolo. Anche Ginevra ha sempre ricercato questa immediatezza attraverso il suo modo di cantare, per cui il connubio prima poi doveva essere fatto. Ringraziamo il Festival delle Colline che ci offre questa splendida opportunità”. Oltre a Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli (tastiere), completano la formazione Andrea Salvadori alla chitarra e Luca Ragazzo alla batteria. Il Coro delle Mondine di Novi sostiene la raccolta fondi per la ricostruzione della Casa di Riposo di Novi di Modena, tra i comuni più colpiti dal terremoto del maggio 2012. Per info e donazioni www.mondinedinovi.it. Come di consueto, biglietti non sono disponibili in prevendita, ma è possibile prenotarli con una telefonata allo 0574 531828 (in orario d’ufficio) e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa. La trentaquattresima edizione del Festival delle Colline è organizzata da Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. Con il contributo di Estra S.p.A Prato, Consiag, A.S.M S.p.A. Prato, Publiacqua. Mediapartner Pratosfera. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. GINEVRA DI MARCO - Straordinaria interprete vocale, dotata di timbro vocale personale dolce e carnale, chiarezza di stile, passione senza risparmio, comincia la carriera come voce dei CSI, nel 1993. Da allora, tanto su disco che sul palco, Ginevra agirà in prima linea, e le composizioni inizieranno a strutturarsi anche attorno a lei. Nel 2002 i CSI diventano PGR, altra formazione di successo che Ginevra lascia nel 2004 per dedicarsi al sodalizio artistico con Francesco Magnelli, con il quale crea Stazioni Lunari, un progetto itinerante che prosegue tuttora con sempre nuovi stili e nuove collaborazioni (oltre quaranta gli artisti che hanno partecipato agli spettacoli dal vivo fino ad oggi). Un progetto in cui l’unica vera protagonista è la musica, e con il quale Ginevra si è dedicata da qualche tempo alla rielaborazione delle musiche del mondo e quelle della sua Toscana. Una progressione che sa di ritorno a casa, a quel retroterra vivo, radicato tra cuore e memoria, che da sempre distingue la cifra espressiva di Ginevra. CORO DELLE MONDINE DI NOVI – Il Coro delle Mondine di Novi (Modena), da qualcuno definito un gruppo musicale “unico al mondo”, è costituito in parte da “vere mondariso”, la cui età si avvicina ed in alcuni casi supera gli 80, e da figlie e nipoti di mondine e donne che amano le tradizioni popolari e si impegnano affinché nulla di tutto questo vada perduto. Nasce nei primi anni 70 da un’idea del maestro Torino Gilioli, una sera, in pullman, di ritorno da una gita. Con la guida di Torino hanno imparato a cantare, in modo organizzato, quelle canzoni che loro stesse avevano inventato e cantato mentre lavoravano nelle risaie del Vercellese. Bruscamente, tutto questo si è interrotto. Nell'autunno del 2000 il loro maestro le ha lasciate. Anche la voglia di cantare le aveva lasciate. Dopo molti mesi di inattività, sostenute da amici, invitate da altri gruppi corali, hanno pensato che il loro maestro non avrebbe voluto che le loro voci cadessero nel silenzio e così, grazie alla forza ed alla preparazione musicale di una di loro, Maria Giulia Contri, sono “rinate”. Si può ben dire che il coro, con le sue “canterine” che non conoscono la musica, di strada ne ha fatta veramente tanta. Con le loro voci “pulite e spiegate”, guidate solo dall’orecchio, queste donne sanno ottenere una coralità che commuove e coinvolge. Oggi il coro continua la sua meravigliosa avventura con l’impegno a ricercare sempre nuove espressioni musicali e con la consapevolezza che i valori e gli ideali che un tempo hanno consentito la conquista di diritti umani inalienabili, sono il vero patrimonio da trasmettere alle giovani generazioni. Da alcuni anni il repertorio si è arricchito abbinando ai canti intense letture di testi, scritti ed interpretati da Manuela Rossi, che danno vita a voci di donne che hanno condiviso la stessa esperienza in risaia, le stesse lotte e le stesse passioni. Questi i titoli degli spettacoli che abbracciano il vissuto in risaia, le lotte partigiane, la miseria ed il dolore dei primi del 900, i percorsi canori intorno al mondo, la salvaguardia della libertà e dei principi della nostra Costituzione: “I Mundaris”, “Eva sempre ribelle”, “Amica … nemica miseria”, “Amore … dolore”, “Spigolando tra le zolle”, “Quel sottile filo rosso”, “Pietà l’è morta”, “Con i piedi nell’acqua”. Pur continuando ad esibirsi presso le case di riposo, le scuole, i centri di volontariato, le associazioni culturali, il gruppo ha notevolmente ampliato il proprio mondo partecipando a manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale. Non si contano le partecipazioni in Francia, Bulgaria, Cecosvlovacchia, Ungheria, Crimea ed Argentina, le collaborazioni alla realizzazione di “CD” o direttamente in concerto, con gruppi giovanili che propongono una lettura moderna della canzone popolare (Fiamma Fumana, Modena City Ramblers, Tupamaros, Gang, Flexus). Dal Musicultura Festival di Macerata, a Terra madre 2006 - di Torino, dal Festival of Colors di Detroit, al Celtic Connections “Voci Dal mondo” in Scozia, dalla “Notte della taranta” in Puglia, ad un tour negli Stati Uniti ed in Canada, da Parigi a tournèe in Lussemburgo e Slovenia, le “mondine” hanno cantato nella loro lingua originale “la voce della protesta, del rifiuto, del dolore, dell’amore, del riso e del pianto” e, strano ma vero, tutti hanno compreso, tutti hanno respirato la passione che le accompagna e che come il vento tutto travolge e coinvolge. Vanta numerose collaborazioni con Ivana Monti, il gruppo “I Piadena”, i Flexus di Carpi con i quali sta proponendo concerti con le canzoni di Fabrizio De Andrè, esperienza quest’ultima veramente innovativa ed esaltante che allarga indubbiamente gli orizzonti musicali e con Cisco (fondatore dei Modena City Ramblers) con cui affrontano in chiave rock le canzoni della tradizione popolare italiana. Il momento più significativo di questi ultimi anni è stata la partecipazione, come protagoniste, al film “Di madre in figlia”, regia di Andrea Zambelli, prodotto da Davide Ferrario, film che ha rappresentato l’Italia nei festival di tutto il mondo con grandi consensi di pubblico e di critica. Non mancano rapporti con gruppi di altre regioni italiane, dalla Puglia alla Campania che consentono al coro interscambi musicali che arricchiscono ed allargano il proprio repertorio. Tutte le ragazze del coro: Giulia Berni, Annarosa Cesaretti, Gabriella Braioni, Italia Pignoli, Diva Lazzaretti, Silva Manicardi, Adriana Paltrinieri, Manuela Rossi, Annunciata Lavagnini, Catia Fiori, Cesarina Mantovani, Assunta Palermo, Rosella De Faveri, Delmina Cesaretti, Rina Cipolli, Nadia Patelli, Lina Pizzetti, Deanna Bertoni, Laura Bertoni, Margherita Pizzano, Margherita Paltrinieri, Renata Sala, Agnes Kergan Mc.Williams, Lidia Cavazzoni, Manuela Cavazzoni, Vivilde Cavaletti, Anna Maria Bernini, Lidia Ascari, Anna Salardi, Maria Giulia Contri. www.festivaldellecolline.com www.facebook.com/festivaldellecolline PROSSIMI APPUNTAMENTI FESTIVAL DELLE COLLINE “Cucinare è un atto politico”. Parola di Donpasta, economista pugliese ma soprattutto cuoco poeta ed ecologista stralunato, che martedì 23 luglio (ingresso 8 euro) alla Villa Il Mulinaccio di Vaiano porta lo spettacolo-concerto “La parmigiana e la rivoluzione live”, in cui mischia profumi di cucina e riflessioni sul nostro vivere moderno: Nick Drake, Coltrane, Tom Waits e i Clash q.b. Singolare anche il percorso di Teho Teardo, autore di alcune delle più particolari colonne sonore degli ultimi anni (“Il Divo”, “Diaz”, “La ragazza del lago”, “Gorbaciof”, “Denti”...). Dal rock underground degli esordi il suo stile si è evoluto verso un sound che intreccia elettronica e strumenti tradizionali. Mercoledì 24 luglio alla Rocca di Carmignano (ingresso 5 euro) presenta “Music, Film. Music”, insieme al violoncello di Martina Bertoni. Sodalizio, quello tra cinema e musica, che ritroviamo in “C’era una volta l’ Italia”, giovedì 25 luglio al Museo Soffici di Poggio a Caiano (ingresso 3 euro). Sul palco Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli, due chitarre, due cantanti e un proiettore per viaggiare attraverso la storia. Funambolica, onirica e scoppiettante la “Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin” dei Camillocromo, domenica 28 luglio al Parco dell’Albereta di Vernio (ingresso gratuito), mentre a chiudere il Festival delle Colline, mercoledì 31 luglio al Centro Pecci di Prato (ingresso gratuito) sono il Collettivo Snellinberg e la Band del Brasiliano, a tre anni dal cult-movie ambientato nelle periferie pratesi: party dichiaratamente “poliziottesco” per festeggiare l’uscita dell’album “Vol. 1” e per ricordare l’attore e amico Carlo Monni. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Info spettacoli e prenotazione biglietti Tel. 0574 531828 [email protected] - www.festivaldellecolline.com Ufficio stampa Ivan Aiazzi: tel 0574.531828 - [email protected] Marco Mannucci: [email protected] Uff. stampa nazionale: Big Time tel. 06 5012073 - [email protected] FESTIVAL DELLE COLLINE Up Patriots to Arts XXXIV edizione - 3 / 31 luglio 2013 - Colline della provincia di Prato King Of The Opera - Ramin Bahrami - The Word - Rosaria Parretti e Peppe Voltarelli “Storia di un bene comune” - Ginevra Di Marco e le Mondine Di Novi - Donpasta “La parmigiana e la rivoluzione live”- Teho Teardo - C’era una volta l’Italia – Camillocromo - Collettivo Snellinberg/ La Band del Brasiliano Alle armi, pardon, alle Arti! Se non un appello almeno un invito, che Festival delle Colline lancia per l’edizione 2013 chiamando a raccolta una truppa di musicisti, performer, cineasti, attori. Diversissimi tra loro, ma con in comune un concetto di arte militante che diventa scelta di vita, vocazione e, miracolo, professione! Capitani coraggiosi fuori da ogni mainstream. Che interpretano il passato, rielaborano il presente o si inventano linguaggi inediti. E per questo ancor più coraggiosi. Da Shangai ecco l’hip hop multi-etnico dei The Word, dall’Emilia d’antan il Coro delle Mondine di Novi incrocia per la prima volta la voce e la grazia di Ginevra di Marco. E poi il Bach immaginifico e immortale di Ramin Bahrami, le colonne sonore di Teho Teardo, Peppe Voltarelli alle prese con l’arte e le sue bufale, il coraggio di rimettersi in gioco di King of the Opera, la Parmigiana rivoluzionaria di Donpasta, la musica per ciarlatani dei Camillocromo, il viaggio a ritroso di “C’era una volta l’ Italia”, le atmosfere b-movie ’70 della Banda del Brasiliano e Collettivo Snellinberg. Particolari, come sempre, gli spazi che faranno da cornice: chiese, dimore storiche, musei, biblioteche e parchi del comprensorio pratese - da Poggio a Caiano a Carmignano, da Montemurlo a Vaiano, da Vernio alla città di Prato – dove si avvicenderanno ben dieci serate, dal 3 al 31 luglio. Due gli appuntamenti ad ingresso gratuito, per gli altri si spendono al massimo 8 euro. E anche questa è una battaglia, vinta. Giunto alla trentaquattresima edizione, Festival delle Colline prende il via mercoledì 3 luglio in una delle sue location più particolari, la Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano. A tagliare il nastro è King of the Opera, il nuovo progetto di Alberto Mariotti ex Samuel Katarro: ibrido dalle mille sfaccettature, tra blues-punk deforme, stralunate folk-ballad e digressioni psichedeliche (ingresso 5 euro). Dall’indie-rock a Bach. Mercoledì 10 luglio alla Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 8 euro) appuntamento con il pianista Ramin Bahrami, tra i massimi interpreti del compositore tedesco. Il suo “Viaggio in Italia” si snoda attraverso le meraviglie del Settecento musicale, in cui il venerato Johann Sebastian dialoga virtualmente con il coetaneo Domenico Scarlatti. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Un combo di base a Shangai ma composto da musicisti provenienti da sette Paesi diversi: Francia, America, Cina, Olanda, Portogallo, Mauricius e Norvegia. In due parole “The Word”, giovedì 11 luglio a Villa Giamari di Montemurlo (ingresso 5 euro), con un sound che intreccia hip hop e jazz, ma anche funk, groove e soul. Martedì 16 luglio, ancora alla Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 5 euro), il Festival delle Colline presenta la produzione originale “Storia di un bene comune”, spettacolo scaturito dalla penna di Rosaria Parretti e dall’estro musicale-teatrale di Peppe Voltarelli, per ricordarci la differenza tra bene culturale e Disneyland dell’arte. Nell’ambito di Prato Estate 2013. “Canto la libertà” è invece lo spettacolo che vede per la prima volta insieme Ginevra Di Marco e il Coro delle Mondine di Novi, venerdì 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (ingresso 8 euro): brani delle tradizioni toscana e emiliana, ma anche del resto d’Italia e del mondo, perché un po’ ovunque, prima o poi, ci si è dovuti confrontare con angherie e sopraffazioni. “Cucinare è un atto politico”. Parola di Donpasta, economista pugliese ma soprattutto cuoco poeta ed ecologista stralunato. Martedì 23 luglio (ingresso 8 euro) alla Villa Il Mulinaccio di Vaiano porta lo spettacolo-concerto “La parmigiana e la rivoluzione live”, in cui mischia profumi di cucina e riflessioni sul nostro vivere moderno: Nick Drake, Coltrane, Tom Waits e i Clash q.b. Singolare anche il percorso di Teho Teardo, autore di alcune delle più particolari colonne sonore degli ultimi anni (“Il Divo”, “Diaz”, “La ragazza del lago”, “Gorbaciof”, “Denti”...). Dal rock underground degli esordi il suo stile si è evoluto verso un sound che intreccia elettronica e strumenti tradizionali. Mercoledì 24 luglio alla Rocca di Carmignano (ingresso 5 euro) presenta “Music, Film. Music”, insieme al violoncello di Martina Bertoni. Sodalizio, quello tra cinema e musica, che ritroviamo in “C’era una volta l’ Italia”, giovedì 25 luglio al Museo Soffici di Poggio a Caiano (ingresso 3 euro). Sul palco Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli, due chitarre, due cantanti e un proiettore per viaggiare attraverso la storia. Funambolica, onirica e scoppiettante la “Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin” dei Camillocromo, domenica 28 luglio al Parco dell’Albereta di Vernio (ingresso gratuito), mentre a chiudere il Festival delle Colline, mercoledì 31 luglio al Centro Pecci di Prato (ingresso gratuito) sono il Collettivo Snellinberg e la Band del Brasiliano, a tre anni dal cult-movie ambientato nelle periferie pratesi: party dichiaratamente “poliziottesco” per festeggiare l’uscita dell’album “Vol. 1” e per ricordare l’attore e amico Carlo Monni. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Inizio spettacoli ore 21,30. Visti i prezzi contenuti, i biglietti non saranno disponibili attraverso i circuiti di prevendita. Sarà possibile prenotarli sul sito ufficiale www.festivaldellecolline.com e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa. La trentaquattresima edizione del Festival delle Colline è organizzata da Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. Con il contributo di Estra S.p.A Prato, Consiag, A.S.M S.p.A. Prato, Publiacqua. Mediapartner Pratosfera. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Programma Festival delle Colline 2013 Up Patriots to Arts Mercoledì 3 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Chiesa di Bonistallo - Poggio a Caiano KING OF THE OPERA Mercoledì 10 luglio - ore 21.30 - ingresso 8 euro Corte delle Sculture - Biblioteca Lazzerini - Prato RAMIN BAHRAMI (nell’ambito di Prato Estate 2013) Giovedì 11 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Villa Giamari - Montemurlo THE WORD Martedì 16 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Corte delle Sculture - Biblioteca Lazzerini -Prato STORIA DI UN BENE COMUNE di Rosaria Parretti e Peppe Voltarelli con Peppe Voltarelli Produzione Festival delle Colline (nell’ambito di Prato Estate 2013) Venerdì 19 luglio - ore 21.30 – ingresso 8 euro Villa Medicea di Poggio a Caiano GINEVRA DI MARCO E LE MONDINE DI NOVI Canto la Libertà Martedì 23 luglio – ore 21,30 - ingresso 8 euro Ninfeo, Villa Il Mulinaccio - Vaiano LA PARMIGIANA E LA RIVOLUZIONE LIVE Con Donpasta, Raffaele Casarano e Marco Bardoscia Mercoledì 24 luglio – ore 21,30 – ingresso 5 euro Rocca di Carmignano - Carmignano TEHO TEARDO Music, Film. Music Giovedì 25 luglio - ore 21.30 – ingresso 3 euro Cortile Museo Soffici - Poggio a Caiano C’ERA UNA VOLTA L’ ITALIA Con Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli Domenica 28 luglio - ore 21.30 – ingresso gratuito Parco dell’Albereta - Vernio CAMILLOCROMO Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin Mercoledì 31 luglio - ore 21.30 – ingresso gratuito Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato LA BAND DEL BRASILIANO/ COLLETTIVO SNELLINBERG THE PARTY Una festa dedicata a Carlo Monni (nell’ambito di Prato Estate 2013) Info e prenotazione biglietti www.festivaldellecolline.com Organizzazione Comune di Poggio a Caiano Regione Toscana In collaborazione con Comune di Prato - Comune di Carmignano - Comune di Montemurlo – Comune di Vaiano - Comune di Vernio Con il contributo di Estra S.p.A Prato Consiag A.S.M S.p.A. Prato Publiacqua media partner Pratosfera Direzione artistica Silvia Bacci per Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Info spettacoli e prenotazione biglietti Tel. 0574 531828 [email protected] - www.festivaldellecolline.com Ufficio stampa Ivan Aiazzi: tel 0574.531828 - [email protected] Marco Mannucci [email protected] Uff. stampa nazionale: Big Time tel. 06 5012073 - [email protected] FESTIVAL DELLE COLLINE Up Patriots to Arts XXXIV edizione - 3 / 31 luglio 2013 - Colline della provincia di Prato King Of The Opera - Ramin Bahrami - The Word - Rosaria Parretti e Peppe Voltarelli “Il bene di parte” - Ginevra Di Marco e le Mondine di Novi - Donpasta “La parmigiana e la rivoluzione live”- Teho Teardo - C’era una volta in Italia – Camillocromo - Collettivo Snellimberg/La Banda del Brasiliano Alle armi, pardon, alle Arti! Se non un appello almeno un invito, che Festival delle Colline lancia per l’edizione 2013 chiamando a raccolta una truppa di musicisti, performer, cineasti, attori. Diversissimi tra loro, ma con in comune un concetto di arte militante che diventa scelta di vita, vocazione e, miracolo, professione! Capitani coraggiosi fuori da ogni mainstream. Che interpretano il passato, rielaborano il presente o si inventano linguaggi inediti. E per questo ancor più coraggiosi. Da Shangai ecco l’hip hop multi-etnico dei The Word, dall’Emilia d’antan il Coro delle Mondine di Novi incrocia per la prima volta la voce e la grazia di Ginevra di Marco. E poi il Bach immaginifico e immortale di Ramin Bahrami, le colonne sonore di Teho Teardo, Peppe Voltarelli alle prese con l’arte e le sue bufale, il coraggio di rimettersi in gioco di King of the Opera, la Parmigiana rivoluzionaria di Donpasta, la musica per ciarlatani dei Camillocromo, il viaggio a ritroso di “C’era una volta in Italia”, le atmosfere b-movie ’70 della Banda del Brasiliano e Collettivo Snellimberg. Particolari, come sempre, gli spazi che faranno da cornice: chiese, dimore storiche, musei, biblioteche e parchi del comprensorio pratese - da Poggio a Caiano a Carmignano, da Montemurlo a Vaiano, da Vernio alla città di Prato – dove si avvicenderanno ben dieci serate, dal 3 al 31 luglio. Due gli appuntamenti ad ingresso gratuito, per gli altri si spendono al massimo 8 euro. E anche questa è una battaglia, vinta. Giunto alla trentaquattresima edizione, Festival delle Colline prende il via mercoledì 3 luglio in una delle sue location più particolari, la Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano. A tagliare il nastro è King of the Opera, il nuovo progetto di Alberto Mariotti ex Samuel Katarro: ibrido dalle mille sfaccettature, tra blues-punk deforme, stralunate folk-ballad e digressioni psichedeliche (ingresso 5 euro). Dall’indie-rock a Bach. Mercoledì 10 luglio alla Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 8 euro) appuntamento con il pianista Ramin Bahrami, tra i massimi interpreti del compositore tedesco. Il suo “Viaggio in Italia” si snoda attraverso le meraviglie del Settecento musicale, in cui il venerato Johann Sebastian dialoga virtualmente con il coetaneo Domenico Scarlatti. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Un combo di base a Shangai ma composto da musicisti provenienti da sette Paesi diversi: Francia, America, Cina, Olanda, Portogallo, Mauricius e Norvegia. In due parole “The Word”, giovedì 11 luglio a Villa Giammari di Montemurlo (ingresso 5 euro), con un sound che intreccia hip hop e jazz, ma anche funk, groove e soul. Martedì 16 luglio, ancora alla Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 5 euro), Festival delle Colline presenta la produzione originale “Il bene di parte”, monologo con canzoni per voce e chitarra scaturito dalla penna di Rosaria Parretti e dall’estro musicale-teatrale di Peppe Voltarelli, per ricordarci la differenza tra bene culturale e Disneyland dell’arte. Nell’ambito di Prato Estate 2013. “Canto la libertà” è invece lo spettacolo che vede per la prima volta insieme Ginevra Di Marco e il Coro delle Mondine di Novi, venerdì 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (ingresso 8 euro): brani delle tradizioni toscana e emiliana, ma anche del resto d’Italia e del mondo, perché un po’ ovunque, prima o poi, ci si è dovuti confrontare con angherie e sopraffazioni. “Cucinare è un atto politico”. Parola di Donpasta, economista pugliese ma soprattutto cuoco poeta ed ecologista stralunato. Martedì 23 luglio (ingresso 8 euro) alla Villa Il Mulinaccio di Vaiano porta lo spettacolo-concerto “La parmigiana e la rivoluzione live”, in cui mischia profumi di cucina e riflessioni sul nostro vivere moderno: Nick Drake, Coltrane, Tom Waits e i Clash q.b. Singolare anche il percorso di Theo Teardo, autore di alcune delle più particolari colonne sonore degli ultimi anni (“Il Divo”, “Diaz”, “La ragazza del lago”, “Gorbaciof”, “Denti”...). Dal rock underground degli esordi il suo stile si è evoluto verso un sound che intreccia elettronica e strumenti tradizionali. Mercoledì 24 luglio alla Rocca di Carmignano (ingresso 5 euro) presenta “Music, Film. Music”, insieme al violoncello di Martina Bertoni. Sodalizio, quello tra cinema e musica, che ritroviamo in “C’era una volta in Italia”, giovedì 25 luglio al Museo Soffici di Poggio a Caiano (ingresso 3 euro). Sul palco Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli, due chitarre, due cantanti e un proiettore per viaggiare attraverso la storia. Funambolica, onirica e scoppiettante la “Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin” dei Camillocromo, domenica 28 luglio al Parco dell’Albereta di Vernio (ingresso gratuito), mentre a chiudere il Festival delle Colline, mercoledì 31 luglio al Centro Pecci di Prato (ingresso gratuito) sono il Collettivo Snellimberg e la Band del Brasiliano, a tre anni dal cult-movie ambientato nelle periferie pratesi: party dichiaratamente “poliziottesco” per festeggiare l’uscita dell’album “Vol. 1” e per ricordare l’attore e amico Carlo Monni. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Inizio spettacoli ore 21,30. Visti i prezzi contenuti, i biglietti non saranno disponibili attraverso i circuiti di prevendita. Sarà possibile prenotarli sul sito ufficiale www.festivaldellecolline.com e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa. La trentaquattresima edizione del Festival delle Colline è organizzata da Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. Con il contributo di Estra S.p.A Prato, Consiag, A.S.M S.p.A. Prato, Publiacqua. Mediapartner Pratosfera. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Info e prenotazione biglietti www.festivaldellecolline.com Programma Festival delle Colline 2013 Up Patriots to Arts Mercoledì 3 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Chiesa di Bonistallo - Poggio a Caiano KING OF THE OPERA Mercoledì 10 luglio - ore 21.30 - ingresso 8 euro Corte delle Sculture - Biblioteca Lazzerini - Prato RAMIN BAHRAMI (nell’ambito di Prato Estate 2013) Giovedì 11 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Villa Giamari - Montemurlo THE WORD Martedì 16 luglio - ore 21.30 - ingresso 5 euro Corte delle Sculture - Biblioteca Lazzerini - Prato IL BENE DI PARTE di Rosaria Parretti - con Peppe Voltarelli Produzione Festival delle Colline - prima nazionale (nell’ambito di Prato Estate 2013) Venerdì 19 luglio - ore 21.30 – ingresso 8 euro Villa Medicea di Poggio a Caiano GINEVRA DI MARCO E LE MONDINE DI NOVI Canto la Libertà Martedì 23 luglio – ore 21,30 - ingresso 8 euro Ninfeo Villa Il Mulinaccio - Vaiano LA PARMIGIANA E LA RIVOLUZIONE LIVE Con Donpasta, Raffaele Casarano e Marco Bardoscia Mercoledì 24 luglio – ore 21,30 – ingresso 5 euro Rocca di Carmignano - Carmignano TEHO TEARDO Music, Film. Music Giovedì 25 luglio - ore 21.30 – ingresso 3 euro Cortile Museo Soffici - Poggio a Caiano C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA Con Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli Domenica 28 luglio - ore 21.30 – ingresso gratuito Parco dell’Albereta - Vernio CAMILLOCROMO Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin Mercoledì 31 luglio - ore 21.30 – ingresso gratuito Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato COLLETTIVO SNELLIMBERG/LA BANDA DEL BRASILIANO Una festa dedicata a Carlo Monni (nell’ambito di Prato Estate 2013) FESTIVAL DELLE COLLINE 2013 - “Up Patriots to Arts” 3 / 31 LUGLIO – COLLINE DELLA PROVINCIA DI PRATO Organizzazione Comune di Poggio a Caiano Regione Toscana In collaborazione con Comune di Prato - Comune di Carmignano - Comune di Montemurlo – Comune di Vaiano - Comune di Vernio Con il contributo di Estra S.p.A Prato Consiag A.S.M S.p.A. Prato Publiacqua Direzione artistica Silvia Bacci per Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Info spettacoli e prenotazione biglietti Tel. 0574 531828 [email protected] - www.festivaldellecolline.com Ufficio stampa Ivan Aiazzi: tel 0574.531828 - [email protected] Marco Mannucci: [email protected] Uff. stampa nazionale: Big Time tel. 06 5012073 - [email protected] |
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