
All’epoca c’era il blues che si era sviluppato nelle grandi aree metropolitane e che si rivolgeva, idealmente, alle masse di neri che lavoravano nelle industrie: accanto ad esso il country, l’altro grande filone di musica americana, che continuava ad essere l’espressione di un certo conservatorismo largamente diffuso.
I “germi” del rock’n roll erano forse già presenti in America prima ancora che questa musica nascesse, ma quando esplose divenne all’istante un fenomeno sociale e culturale di straordinaria importanza. Fu in quel momento che i giovani, trainati dal linguaggio “ribelle” di cui il r’n r si faceva portatore, diventano i grandi protagonisti: d’un colpo acquistano finalmente quell’identità che i padri avevano loro negata e che presto si tramuta in fiera opposizione con i vecchi modelli sociali di riferimento. In una voce carrellata, vediamo quali sono stati alcuni dei principali artefici di questa epocale rivoluzione.
Elvis Presley
Ha rappresentato l’idea stessa del sogno americano, quello secondo il quale chiunque può avere un’occasione per raggiungere il successo. Nato povero, nel giro di pochi anni viene incoronato Re, diventando ricchissimo e celebre ben oltre i confini nazionali. Quando appare, ha tutto per piacere al pubblico: dalla presenza fisica (quell’ondeggiare del bacino, fatto oggetto di censura televisiva, divenne famosissimo e gli valse il titolo di “The pelvis), al look curato, con abiti sempre più sgargianti, al sorriso accattivante, e alla voce calda e ricca di sfumature. Fu lui per primo a comprendere che quella nuova musica non aveva bisogno soltanto di orecchie per essere ascoltata, ma anche di occhi per essere “vista”.
Jerry Lee Lewis
Pianista dotato di una tecnica impressionante, era tutt’uno con il suo strumento.
Per un certo periodo di tempo sembrò davvero potesse insidiare lo scettro di Re del r’n r che aveva in mano Elvis. Sfoderò una serie di hit strepitosi (Whole lotta shakin’ goin on, Greatest balls of fire solo per citarne un paio) che dal vivo divennero incandescenti grazie ad esibizioni al fulmicotone nel corso dei quali giunse persino ad incendiare il suo pianoforte. Ha incarnato la vera figura de rocker, tutta fatta di sregolatezze e talento.
Bo Diddley
Divenne famoso per la sua chitarra di forma rettangolare ed è riconosciuto come il vero anello di congiunzione tra il blues e il rock’n roll. I suoi pezzi più celebri sono Mona, Who do you love, I’m a man, Before you accuse me.
Ha influenzato moltissimi altri musicisti come i Rolling Stones, The Doors, Eric Clapton.
Fu soprannominato “The Originator of Rock And Roll”.
Chuck Berry
Il suo modo di suonare la chitarra è stata scuola per una serie impressionante di rock’n roller, basti pensare a Keith Richards. Celebre per il suo “duck walk”, caratteristica camminata su un solo piede, ha sfornato pezzi memorabili, vere e proprie pietre miliari della musica, come Johnny B Goode, Rock’n roll music, Sweet Little Sixteen, Roll over Beethoven, Come on, Maybellene, Memphis, Tennesse.
Little Richard
Spregiudicato, dall’animo ribelle, si acconciava con abiti vistosi, colorati ed appariscenti. Trasgressivi i suoi occhi vistosamente truccati ed i capelli pieni di brillantina.
Tra i suoi hit ricordiamo Lucille, Long Tall Sally, Good Golly Miss Molly, Tutti frutti.
Fats Domino
Originalissimo pianista di New Orleans sfondò nelle classifiche con “The fat man”, a detta di molti il primo vero disco di rock’n roll. Seppe coniugare blues e boogie woogie proponendo ritmi serrati su cui spiccava il suo particolare timbro vocale.
Johnny Cash
Vera icona della musica americana, sempre dalla parte dei diseredati, con la sua voce dalle tonalità basse e roche ha saputo mescolare sapientemente il folk, il gospel, il country e il rock’n roll.
Di lui ricordiamo Cry, cry, cry, Folsom Prison Blues, Walk the line, Ring of fire.
Sister Rosetta Tharpe
Pioniera della musica gospel sin dal 1930, mescolò ad essa il rock’n roll.
Il suo modo di suonare la chitarra e la sua stessa musica furono fonte d’ispirazione per molti successivi musicisti ,tra i quali lo stesso Chuck Berry.
Per concludere è giusto ricordare una pattuglia di rock’n roller che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della musica moderna: Gene Vincent (Be bop a lula), Bill Haley (Rock around the clock), Carl Perkins (Blue suede shoes), Buddy Holly (Peggy sue, Rave on) e Eddie Cochran (Summertime blues, C'mon Everybody) autentico pioniere del genere rockabilly.
Eugenio Nascimbeni