Il Tour Inno di Gianna Nannini riparte dalla sua amata terra toscana! Due serate fiorentine 18-19 aprile che hanno invaso di Rock italiano il Nelson Mandela Forum. Gianna “bella e possibile”, dove nonostante la sua forma fisica non ancora perfetta è riuscita ad esibirsi al 100% in tutta la sua carica esplosiva.
Una rocker, un “cavallo matto”, una “senese doc”, una wonder woman e anche una splendida mamma, (accompagnata dalla sua Penelope che ha seguito le prime fasi del concerto di Gianna e promette bene, con indosso le sue cuffie rosa shocking per non essere stordita dal rumore dell’impianto audio e in braccio alla tata, a lato del palco).
Il “Profumo”, inebria e si sente, scivolando addosso e facendo salire i brividi e stretti nelle magiche note, ecco “Meravigliosa Creatura”, “Latin Lover”, “Sei nell’anima”, lenti che si alternano a ritmi meno melenzi a più pogatori come “Radio Baccano”, “Bionda”, “ Baciami qui “(brano gratuito scaricabile con il biglietto).
Non mancano il gioco di luci di Patrick Woodroffe, light designer per Lady Gaga, Rolling Stones, Bob Dylan solo per fare qualche nome, dell’architettura musicale di Wil Malone, storico produttore di Black Sabbath, Iron Maiden, Verve, Depeche Mode, e l’armonia che lega il gruppo, declamando in “You’ve got a friend” di Carole King questa splendida magia creata.
Un INNO composto da:
Mylious Johnson icona delle percussioni alla batteria(noto non solo per il suo talento da musicista, ma anche per aver lavorato con mostri sacri del panorama musicale internazionale come Madonna, Jovanotti, Tiziano Ferro, Pin, Destiny’s Child, Linda Perry, American Radio, Jessica Simpson, Queen e Quincy Jones), Davide Tagliapietra storico musicista di Gianna alla chitarra (ha collaborato con Elisa, Eros Ramazzotti, Adriano Celentano, Finley, Max Pezzali, Syria, Loredana Errore, Giusy Ferreri e Tiziano Ferro), Alex Klier al basso (personalità importante nel mondo musicale tedesco), Davide Ferrario (musicista poliedrico ha collaborato anche con Franco Battiato e con Piero Pelù), alle tastiere e la star della sei corde Milton Mcdonald, che si potrebbe definire il chitarrista per eccellenza di fama internazionale. (Tra le sue collaborazioni, figurano Mick Jagger, Tina Turner, Atomic Kitten, Bryan Adams, Gary Barlow e tanti altri). E’ la prima volta che il musicista anglosassone presta la sua chitarra alla voce di Gianna, per rendere questa esperienza live ancora più rock.
Tanta sana musica, tanta passione che si riflette sui maxi schermi e nelle telecamere che corrono sul volto Gianna e scorrono sulla platea che in piedi salta, balla e canta. Un irresistibile medley tra “i Maschi” e “Io” che risuona in tutto il Mandela.
Una “primavera italiana” che si innalza su un “ring” di 5-6m (come aveva fatto a suo tempo Brian Adams) e accarezza con petali rossi caduti dall’alto, trascina e “scioglie in un abbraccio la Follia”.
“Dulcinea” Annamaria Pecoraro