
Viviamo in un momento dove il popolo italiano s'interroga.
Sono tante le domande che ci poniamo....
La musica spesso trasmette emozioni e voglie insindacabili di rivolta o ribellione.
Il punk lo faceva in modo estremo e violento, il folk rock lo esprime a parole e spesso ai concerti di questi gruppi, si balla, si salta e si canta, sventolando bandiere del colore del cuore e c'è aria di festa . In Italia, c'è ancora qualcuno che crede nelle proprie idee e nella loro musica.
Stasera Deliri Progressivi, incontra la musica della Banda POPolare dell'Emilia Rossa.
Chi sono? Vi rispondo estrapolando dal loro sito queste parole:
"Da un’idea del pazzo dottor Osvaldo Calveri, nasce nel febbraio del 2009 la Banda POPolare dell’Emilia Rossa. Il nostro intento è stato fin dal primo momento cercare di fare politica attraverso una delle arti più belle che siano mai state scoperte: la musica. La Banda è un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari, Maserati, Terim, nonchè da un Rsu COBAS del 118 (ASL), un insegnante rigorosamente e perennemente precario e da una studentessa in attesa chimerica di futura occupazione (“fragile desiderio e mai niente di più”).
Attraverso la musica vogliamo fare politica divertendo e facendo ballare. Riproponiamo le canzoni di lotta tradizionali del movimento operaio, riarrangiate in chiave rock, ska, folk, progressive ecc. facendo tesoro anche di importanti ricerche in materia di canzoni popolari come quelle svolte da Gianni Bosio e dall’istituto De Martino negli anni sessanta. La sillaba “POP” di “POPolare” nel nome della Banda è un chiaro quanto umile riferimento ed omaggio agli “Area”, Band rivoluzionaria cui NON ci rifacciamo (non ne saremmo in grado) in termini di stile perchè assolutamente inimitabili e non più riproducibili ma cui ci rifacciamo in quanto a spirito e a carica sovversiva e anticapitalista. "
Siamo ben lieti di recensire questo primo cd della "Banda" dal titolo "Rivoluzione Permanente".
Dieci tracce per un totale di 52 minuti.
Il disco prende il via con una dichiarazione a favore dei No Tav e la prima canzone che ascoltiamo è una splendida versione de:
I RIBELLI DELLA MONTAGNA, molto poco musicalmente popolare ma molto bella stravolta in questa versione semi ballad/rock.
MIMMA E BALELLA parla di due Donne con la D maiuscola Irma Bandiera e Gabriella degli Esposti, donne partigiane che furono barbaramente seviziate ed uccise dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Questa canzone i cui testi e la musica sono della Banda, rende molto onore a queste due meravigliose donne, un testo che è poesia pura e musicalmente un rock molto coinvolgente, da pugno alzato con un bellissimo intermezzo prog.
PER I MORTI DI REGGIO EMILIA si torna al canto popolare. Anche stavolta non si tratta di una banale cover ma bensì una versione molto bella con un ritmo che in alcuni momenti ricorda l'ultimo De Andrè di Don Raffaè.
BRIGANTI E PARTIGIANI è un medley tra " Briganti se more" e " Il bersagliere ha 100 penne" fa molto rock popolare dal vivo dovrebbe essere uno dei pezzi più trascinanti e ballabili, un plauso ancora una volta per un momento bellissimo di tastiere e chitarra veramente belli. L'intimismo iniziale della seconda parte, dedicata alle 100 penne del bersagliere... mette i brividi... sentendola crescere attimo dopo attimo fino alla chitarra che la fa da padrona accompagnando la voce del bravissimo Paolo Brini.
HASTA SIEMEPRE Il pezzo scritto da Carlos Puebla dedicato al Comandante, apre in salsa cubana e come anche la Banda scrive nelle note del loro cd NON HA BISOGNO DI PRESENTAZIONI ma in questi minuti Cuba si trasferisce in Emilia.
O GORIZIA, uno dei primi canti antimilitaristi, purtroppo attualissimo nelle parole, un ultimo valzer nella tristezza dell'attuale panorama politico italiano.
LA LEGA: storico canto delle mondine lo ascoltiamo in una versione molto jazzata , ben suonata e ben ritmata.
BELLA CIAO: Beh .... non ha di certo bisogno di presentazioni, ma in questa versione hard non l'avevo mai ascoltata... immagino da lvivo quale potrebbe essere la risposta del pubblico.
RISCOSSA OPERAIA!: E un inedito della Banda testo attualissimo, rock energico, coinvolgente sound, molto vicino agli anni '70, in particolare al suono degli Area del compianto Demetrio Stratos.
BANDIERA ROSSA: Chiude il cd l'inno comunista italiano per eccellenza, con una versione rockeggiante degna chiusura da concerto.
Tanta storia, tanta attualità, tanta odierna sofferenza in questo bellissimo disco della Banda Popolare dell'Emilia Rossa.
La Banda è in giro per l'Italia fermatevi ad assistere ai loro concerti.
Deliri Progressivi vi segnala un evento in particolare della Banda, quello del 18 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma in compagnia di: 99 POSSE, ASSALTI FRONTALI, BANDA BASSOTTI.
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