Cotanta musica equivale spesso a cotanta bellezza? Purtroppo no ma ... Non è proprio il caso di questo musicista piacentino. Di nome fa JC Cinel e ci ha proposto il suo ultimo album dal titolo: " When the river ends". Sonorità per i veri amanti del rock, tra l'hard e il southern. Sono 12 canzoni, che puzzano di alcool nelle notti americane, in giro per la Route 66 con whisky alla boccia e stereo a palla. JC non è di primo pelo, ma ha già un background degno di nota, con tre album con i Wicked Minds e uno con la Jimi Barbiani Band, aggiungiamo anche questo è il suo quarto da solista e il gioco è fatto. Ma andiamo ad ascoltarlo: "City lights": Tanto per iniziare si presentano con un grezzo pezzo di puro rock and roll e scriviamolo pure per esteso perché qui lo si trova tutto, dove un finale tra chitarra e tastiere, non fa schierare da nessuna parte ma tifare per entrambi. Se questo è l'inizio..... "Oblivion": Arrivano i Deep Purple ah no è JC che propone un pezzone Deep style, anche se gli Whitesnake sono ben rappresentati, una voce alla Coverdale infatti non stona mai. Ottima song! "Feel like prisoners": Eh diamo diamo gas dai, è puro rock, ma la sorpresa arriva perché è la canzone per adesso con più cambi di tempo e un finale pazzesco. Mamma mia quanto mi gasa questo disco! “Mindmaze / Red-handed”: Sembra prog ma non lo è, però potrebbe esserlo ... in questo turbinio di emozioni, JC ci regala un'ennesima perla. Comunque musicalmente è ben suonato, ma anche la voce di JC è veramente ottima. "Asylum 22": Solo io sento odore di "Black Dog" dei Led Zeppelin? È decisamente un ottimo odore!!!!! Questo è rock di stampo americano, provate a stare fermi e vedrete che non ci riuscirete. "Burning flame": Dura quasi 9 minuti, quasi una suite. Operazione molto difficile da realizzare. Con una intro orientaleggiante, la canzone incuriosisce ancor di più. Diciamo che in questa canzone c'è tutto il repertorio di JC, passando dai Led Zeppelin più folk, fino a giungere a sonorità blues elettrico. Sono 9 minuti spesi decisamente bene. "How far we shine": È un qualcosa che libra tra una ballad, che non perde il rock dal suo campo visivo. Mi è veramente piaciuta moltissimo, decisamente articolata e decisamente bella. "Karakal (Lost in Shangri-la): Un brano che è talmente sognante, che se chiudi gli occhi ti ritrovi, in India così, come se niente fosse. Una bellissima chitarra. Meno di tre minuti ma di pura poesia. "Strangers": Un bluesettone dolce ed elegante, che poi prende il volo con una jam tra chitarra e tastiera decisamente di nota. Rock bello vero. La voce molto più calda, che ci riporta negli anni 70. Tutto molto bello. "Thank God I was alone": Rock vero from States , macché rock tricolore!!!!! Chitarra e armonica go on!!!!! "Which side are you on": Altro episodio di gran rock tirato a bestia, come si dice dalle mie parti. Bello marcio!!! It's only rock'n'roll and I like!!!!!!!!! "Where the river ends": Questa è la title track, la poesia l'hanno messa tutta in questo bellissimo brano. Decisamente un finale meraviglioso, per un disco che lo è altrettanto. Una semi ballad che sfiora gli otto minuti, veramente da brividi. "Where the river ends" è un disco favoloso (non so quante volte ho usato questo aggettivo in questa recensione). Il mio grande disappunto è semplicemente per il fatto, che se fosse stato scritto e cantato da un americano, balzerebbe agli onori. JC Cinel però, non ha niente da invidiare a nessuno credetemi. Lo consiglio vivamente!!!!! Badate bene che non l'ho ascoltato solo una volta. Andromeda Relix ha molte ottime produzioni ma questa mi sembra veramente ai massimi livelli. Roberto Bruno
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Gennaio 2025
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