Deliri Progressivi incontra: La Mamo's Band.

La Mamo’s band nasce dal desiderio di alcune persone di aprire la porta
a tutti coloro che avessero voluto contribuire alla nascita e costruzione
di brani originali per soggetti, parole e musiche.
Non c’è un leader ma tanti solisti e coristi. 
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Intervista a cura di Roberto Bruno

Trovo molto particolare nel 2020 la vostra proposta musicale e per questo vi ho voluto ascoltare e saperne di più. Come nasce questo progetto e dove vorrebbe arrivare?
La Mamo’s Band è un progetto che, sotto la direzione artistica di Gigi Marrese, coinvolge più di dieci talentuosi musicisti. Nasce dal desiderio di alcune persone di aprire la porta a tutti coloro che avessero voluto contribuire alla nascita e costruzione di brani originali per soggetti, parole e musiche. Non c’è un leader ma tanti solisti e coristi. L’autore dei testi ha voluto mettersi in gioco e a disposizione di un gruppo di artisti e arrangiatori per raccontare semplicemente il suo sentimento ed emozionarsi nel trasformare dei racconti di vita vissuta in brani musicali. 
Fin dall’inizio non abbiamo mai pensato ad un prodotto commerciale ma semplicemente a una cosa che ci piacesse,
ci emozionasse e ci desse la possibilità di viverla insieme a un gruppo di musicisti che partecipasse alle emozioni. Per rispondere alla domanda; dopo essere arrivati dentro i nostri cuori vorremmo arrivare anche al cuore di tutti quelli che ci ascolteranno.
Sono rimasto colpito dal vostro sound ed in particolare dalla canzone: "Gli ori di Nade" che mi ha decisamente commosso. Ci ho sentito tanto Fabrizio De Andrè, sbaglio? Quali sono le vostre ispirazioni?
Gli ori di Nade (una specie di anagramma della parola “Originale” ) descrive tutto quello che di originale può passare nella nostra testa e che vorremo fare. Tutto quello che vorresti fare, ma che il tuo senso di pudore vorrebbe nascondere, diventa realtà. È vero il brano richiama un po’ De André; me ne sono accorto quando è arrivato nella fase conclusiva di arrangiamento; direi modello De André con  PFM. Tuttavia mi sento di dire che siamo ambiziosi; Modalità, sonorità e testi sono tutta farina del nostro sacco. Le nostre aspirazioni
Essendo un bell'ensemble, come vengono prese le decisioni per le direzioni musicali?
Non c’è un leader ma tanti solisti e coristi magistralmente diretti da un direttore artistico eclettico e professionale:
Gigi Marrese che è anche il produttore del CD. Lui ha avuto, secondo me, la geniale idea di coinvolgere musicisti, artisti, arrangiatori diversi distribuendo loro i miei testi; qualche volta senza armonie per non influenzarli.
Questo primo CD nasce così.
I testi sono molto poetici, chi è l'autore e come nascono?
Mamo, ovvero il sottoscritto, è l’autore dei testi. Nascono da cose improvvise, dall’accadimento in una giornata, da un pensiero per un amico, dalla celebrazione della nascita di un bimbo, dall’esplosione di un amore per una persona o un tramonto; la musica nasce insieme al sentimento e alla capacità che hanno i musicisti di interpretare un testo e costruire un’armonia.
Più che ascolto il vostro disco e più che mi colpisce positivamente, volevo chiedervi se preferite più una dimensione in studio o non vedete l'ora di iniziare un tour per portare in giro le vostre canzoni?
Lo scorso Gennaio abbiamo presentato in Teatro di fronte a più di 400 persone (era una serata ad invito e per beneficenza) il nostro primo CD. Confesso che l’ambiente teatrale mi sembra l’ideale e il più congeniale per creare le atmosfere migliori; dare un senso e un significato alla serata. Se di tour vogliamo parlare, pensiamo di utilizzare questa formula che ci permette , non dimentichiamolo, di fare  sempre e comunque un po’ di beneficenza per chi ne ha bisogno. L’ultima volta è stato per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT)
Prima di salutarci, vi va di mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi?
Ai vostri lettori un grandissimo abbraccio metaforico, confidando di potervi emozionare con i nostri brani. Lo abbiamo fatto col cuore; penso non ci sia cosa più bella dell’emozione della musica.
Con affetto Mamo

Roberto Bruno