non siamo qui per salvare il mondo o per dirgli che sta sbagliando qualcosa,
raccontiamo noi stessi, lo facciamo in modo ironico perché siamo fatti così, non ci prendiamo troppo sul serio,
ci divertiamo e cerchiamo di far divertire il pubblico: questo è quello che conta per noi.
Intervista a Punkoscenico a cura di Roberto Bruno
Ciao, noi siamo i Punkoscenico, facciamo punk rock italiano e veniamo da Milano! Siamo nati nel marzo del 2012 e siamo qui per presentare il nostro secondo disco autoprodotto che si intitola “Io porto la birra voi portate la sete” uscito il 25 settembre scorso, interamente registrato e mixato negli studi di IndieBox Music Hall di Brescia e attualmente seguito da IndieBoxPromotions.
2) Nel 2015 voi uscite con un nuovo disco di punk italiano, quali sono musicalmente i vostri ispiratori e come nasce questo disco?
Il disco nasce dopo un anno di lavoro quando, all’inizio del 2014 in seguito ad un quasi totale cambio di line up, della prima formazione sono rimasti solo Zanko al basso e Verme alla voce. Dopo un primo periodo di rodaggio, con Che e Twist alla chitarra e Nitro alla batteria, abbiamo deciso di metterci in pista per il nuovo disco. Per quanto riguarda i nostri ispiratori possiamo dire che di influenze noi ne abbiamo tante ma preferiamo chiamarle allergie.
3) "Io porto la birra voi portate la sete" è il titolo del vostro Ep ed è molto simpatico. Di chi è stata l'idea?
Vi ricordate il nostro primo disco “Ci vediamo stasera e ho già mal di testa”? I titoli dei nostri lavori nascono da conversazioni spontanee via email! In quel caso era uno scambio di messaggi riguardo a delle prove previste per quella sera. Questa volta si tratta di una conversazione sulla strumentazione per un live: tutti portano ampli, testate, batteria, personali e chi più ne ha più ne metta… il cantante no… il cantante se va male deve portarsi il suo microfono e l’asta e allora la sua risposta è stata “Io porto la birra, voi portate la sete…”.
4) Progetti e live futuri?
Fino a dicembre siamo in giro a promuovere l’EP, queste sono le prossime date:
6 nov: Osteria Bar Sala, Calco (LC),
14 nov: Circolo Anarchico ponte della Ghisolfa, Milano
27 nov: Arci Blob, Arcore (MB)
5 dic:IlGattoNero, Merate (LC)
19 dic: C.P.G. Cassano d’Adda (MI)
Poi stiamo preparando delle sorprese per il 2016…
5) Com'è la situazione punk in Italia, onestamente dopo i Punkreas fino a voi c'è stato un mero silenzio, che ne pensate?
Dopo e insieme ai Punkreas, ci sono stati Derozer, Pornoriviste, Latte+, Peter Punk, e tanti tanti altri.
In Italia ci sono parecchie band punk che meriterebbero più attenzione, siamo bravi in questo genere.
6) Come nascono i testi delle vostre canzoni? Sento dell'ironia, ma li trovo anche molto personali... o mi sbaglio?
I testi nascono da spezzoni di vita vissuta, non siamo qui per salvare il mondo o per dirgli che sta sbagliando qualcosa, raccontiamo noi stessi, lo facciamo in modo ironico perché siamo fatti così, non ci prendiamo troppo sul serio, ci divertiamo e cerchiamo di far divertire il pubblico: questo è quello che conta per noi.
7) È difficile portare oggi in giro in Italia la vostra musica punk?
In Italia è difficile portare in giro musica originale. Non è questione di genere, ma di mentalità: i locali, le feste, ecc preferiscono far suonare cover e tribute bandpiuttosto che band di inediti, perché garantiscono più pubblico. E’ triste, ma funziona così.
8) Volete mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi?
Salutiamo tutti i lettori e li invitiamo a perdere 20 minuti del loro tempo per ascoltare il nostro EP e con la formula soddisfatti o rimborsati, se le canzoni non vi piacciono, venite a dircelo di persona ad un nostro concerto e vi offriamo una birra. Ciao.
Roberto Bruno