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Sinossi: Cristina ha 14 anni e un mondo di problemi i suoi genitori sono separati e non riesce ad ambientarsi nella nuova scuola. Non solo Sharon e Giulia, le ragazze più popolari, la prendono in giro. Ha soltanto un'amica Gio e non le basta. Entrare per caso in un'agenzia di moda le cambierà la vita. Seguendo le lezioni di portamento, trucco, posa fotografica e bon ton che troverete descritte nel libro, Cri diventa sicura di se stessa. Un romanzo manuale dedicato al mondo della moda e degli adolescenti con i loro problemi e la difficoltà nell'aprirsi anche con chi li ama.
Antonella Sgueglia: è una giovane autrice napoletana come chi la intervista, anzi... direi ancora più giovane. Sta per laurearsi in Lingue e Letterature Straniere ed è un'appassionata di moda, infatti si è persino diplomata all'agenzia di moda della sua città, Napoli. Ha scritto già diverse opere, tra cui in primis "A scuola con portamento" (Amazon) e in primavera uscirà l'opera "Dove osano le farfalle". Ha vinto il concorso "Verrà il mattino e avrà un tuo verso" X Edizione indetto da Aletti Editore con la poesia "Seppur nascessi cento volte". Un talento quindi che cerchiamo di scoprire insieme, perché sembra sia un'artista davvero interessante.
Ma parliamone direttamente con lei:
T: Ciao Antonella, innanzitutto, mi congratulo per la tua grande intraprendenza, le tue mille attività e la gestione di tutto, sei una persona davvero in gamba, ti onora il dedicarti a così tante cose.
Comincio col chiederti però quando nasce in particolare la passione per la scrittura.
R: Grazie Tiziana. La passione per la scrittura in realtà mi ha sempre accompagnata. Sin da piccola mi divertivo a scrivere favole che mia madre era obbligata a leggere e anche con interesse! Non pensavo di poter pensare alla scrittura come un lavoro e forse non lo reputerò mai tale. Mi piace rapportarmici come un hobby, così come la traduzione. Sono due attività che impegnano tutta la mia giornata ma se li ritenessi un lavoro forse la passione scemerebbe. Scrivo soprattutto romanzi e racconti, talvolta anche poesie che non divulgo mai tranne per partecipare a qualche concorso perché sono estremamente intime e rappresentano la vera Antonella. I romanzi, al contrario, parlano di personaggi irreali ma verosimili ed è per questo che mi sento di poterle divulgare.
T: E la passione per la moda? Sei diplomata in un'agenzia di moda? Raccontaci.
R: La passione per la moda sbocciò verso i tredici anni. All’epoca ero già molto alta e tutti mi spingevano a partecipare ai casting. Dopo averne superati alcuni decisi di approfondire questo campo in quanto adolescente molto riservata e insicura. Così mi iscrissi al corso e imparai tante nozioni che mi sono servite in quella professione. A 19 anni l’ho abbandonata perché completamente rapita dal mondo dei traduttori che ha dato vita all’Antonella di oggi, meno appariscente e più posata.
T: Quando hai appreso di aver vinto il concorso di Aletti Editore, cosa pensavi?
R: Sono stata felice perché era una poesia che dedicai a mio marito. Ancora non pensavo di inviare i miei romanzi alle case editrici ma poi mi dissi “perché no?” e l’ho fatto. Ecco, come ti dicevo prima, la poesia rispecchia i miei sentimenti e - come tutti - ne mostro solo una parte, quella meno personale.
T:La tua prima opera letteraria è "A scuola con portamento", opera che io avevo già sentito da qualche parte o forse l'avevo persino notata su internet, mi ha decisamente preceduta, perché ero curiosa di saperne di più. Da cosa e come è nata l'idea di questo romanzo.
R: L’idea di questo romanzo – primo ad essere pubblicato ma il terzo che ho scritto – è nata per avvicinarmi al pubblico più giovane. Ogni giorno vediamo quanto sia difficile entrare in comunicazione con loro, il muro che alzano diventa indistruttibile. Nel mio piccolo ho provato a tendere loro una mano attraverso consigli e realizzando un racconto con dei personaggi simili ai ragazzi di oggi alle prese con le loro stesse inquietudini. Mi sorprende sapere che sono riuscita nell’intento, mi rende paga del sacrificio di averlo scritto e di essermi messa in gioco, come saprai è un’auto-pubblicazione voluta.
T: Ha un target di pubblico tutto al femminile? Se sì, cosa può insegnare di preciso?
R: Sì il target di riferimento è al femminile. Di preciso espone consigli per modellare alcuni aspetti della persona. Molti pensano che “A scuola con portamento” sia un manuale d’istruzioni ma non è affatto così. È un romanzo con una storia, con emozioni e difficoltà. L’idea di inserire il corso di moda è sorta per alleggerire il racconto che poteva stancare sicché ricco di problemi quali bullismo, separazione dei genitori, un padre poco presente, razzismo. L’agenzia di moda ha dato un tocco di brio che desta l’interesse iniziale nelle giovani lettrici ma poi mi scrivono che hanno apprezzato il legame tra Cri e la madre, hanno capito che non devono rattristarsi per critiche infondate e altro. Questi sono i veri insegnamenti del libro, aprire il proprio cuore a chi merita di ascoltarlo, ossia una madre e la migliore amica.
T: Hai utilizzato la tua competenza nel campo della moda per parlare di "portamento" in un romanzo?
R: Certo, altrimenti non avrei potuto inserire quest’argomento. Alcuni mi domandano perché non abbia affrontato un altro punto di vista, ossia la possibilità di rivolgersi ad un legale, per quanto riguarda il bullismo. Ecco, questa è una storia per ragazze moto giovani dai 9 ai 15/16 anni. Ho voluto gettare loro un’ancora di salvezza, confidando nelle loro forze e in chi le circonda. Ricordo quando sfilavo o partecipavo ai concorsi di bellezza. C’era sempre qualche ragazza timidissima che non riusciva a muoversi. La vedevo immobile e allora mi avvicinavo e con dolcezza le spiegavo cosa fare. Ho ritenuto opportuno fare lo stesso con le adolescenti odierne, apparentemente sfrontate ma dal cuore tenero.
T: Quali risultati stai riscontrando e com'è la tua esperienza di self-publishing?
R: La mia esperienza di self-publishing è andata benissimo tanto che è arrivata agli sgoccioli. Non posso ancora anticipare nulla ma il libro ha destato l’interesse di diverse case editrici e sto valutando le varie offerte. Il ricordo che voglio serbare a lungo è la soddisfazione di avere delle piccole fan che senza sapere chi fossi e senza casa editrice mi hanno seguita subito e mi scrivono sempre. Mi chiedono il continuo – e un giorno arriverà – e soprattutto quando potranno trovarlo in libreria. Sto per accontentarle.
T: Infine, ti chiedo di cosa parlerà la tua nuova opera letteraria e con chi pubblicherai.
R: “Dove osano le farfalle” è un romanzo di narrativa femminile che pubblicherò con EMV Edizioni. Non vedo l’ora di poterne parlare perché è la prima opera che ho scritto e che ha riscontrato un interesse inaspettato. Pensa che dopo aver firmato il contratto con la casa editrice me ne sono giunti altri cinque! È una storia d’amore, un amore che dura in eterno e che racchiude la vera essenza di un legame. Altro non posso.
T: Grazie per la tua cortese attenzione.
Tiziana Iaccarino