“TRUE LIFE: WE ARE ORLANDO” A 3 MESI DALLA STRAGE AL PULSE NIGHTCLUB DI ORLANDO IL RACCONTO DI ALCUNI TESTIMONI IN UNO SPECIALE IN ONDA DOMANI, DOMENICA 11 SETTEMBRE, ALLE 22.00 SU MTV (in esclusiva su Sky al canale 133) Domani, domenica 11 Settembre, alle 22.00 andrà in onda su MTV (in esclusiva su Sky al canale 133), lo speciale “TRUE LIFE: WE ARE ORLANDO” in cui, a tre mesi dalla strage che ha coinvolto quarantanove persone al Pulse Nightclub di Orlando nella notte tra l’11 e il 12 giugno 2016, quattro dei sopravvissuti raccontano in prima persona i fatti accaduti quella sera e la loro lotta per ritornare ad una vita normale. Per la prima volta, con “True Life: We Are Orlando”, gli spettatori potranno seguire il racconto dalla voce dei protagonisti di questo tragico momento, le voci degli eroi e dei sopravvissuti dell’attacco, per non dimenticare le vite innocenti, in una giornata già carica di significato con il 15esimo anniversario della strage alle Torri Gemelle di New York. Oltre ai racconti di chi era presente nella terribile notte della strage, lo speciale mostrerà la determinazione e la forza dei membri della comunità LGBTQ di Orlando che hanno affrontato lo shock dell'evento terroristico, una testimonianza toccante per cercare di fermare l’odio. Segui MTV Italia online su mtv.it, Facebook, Twitter, Instagram e G+ www.mtv.it www.facebook.com/mtvitalia twitter.com/mtvitalia instagram.com/mtvitalia plus.google.com/+MTVItalia
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Debutta alla Philharmonie di Parigi il 17 settembre 2016 Faust’s Box A transdisciplinary journey di Andrea Liberovici con la cantante Helga Davis, la direzione d’orchestra di Philippe Nahon l’Ars Nova ensemble instrumental e la voce narrante di Bob Wilson Debutto italiano: Teatro Duse di Genova il 30 novembre 2016 Debutta alla Philharmonie di Parigi il 17 settembre “Faust’s Box”, opera da camera contemporanea di Andrea Liberovici che rivisita il mito di Faust attraverso un “viaggio transdisciplinare”. Strutturato in tredici scene - nel corso delle quali si aprono, uno dopo l’altro, i cassetti della memoria e delle illusioni di felicità - lo spettacolo ha come protagonista la cantante-attrice newyorkese Helga Davis, protagonista dell’ultima edizione di Einstein on the beach di Bob Wilson che in Faust’s Box è interprete, prestando la propria voce, dell’ombra di Faust. Sulla scena lo straordinario ensemble francese Ars Nova ensemble instrumental diretto da Philippe Nahon, abituato alla commistione fra musica e teatro anche perché direttore, per molti anni, di tutti i lavori musicali di Peter Brook. Una scrittura scenica sincronica che, a partire dalla musica, si amplifica estendendosi a tutti gli altri elementi: dall’elettronica al testo e al movimento, dalle luci alle immagini. ‹‹Il Faust, come Goethe stesso l’ha definito, - scrive Andrea Liberovici - è un’opera “incommensurabile”, al centro della quale c’è l’uomo. Faust appunto: un uomo che nel suo continuo interrogare se stesso, interroga di fatto anche tutta l’umanità contemporanea. Le grandi rivoluzioni della modernità e della tecnologia hanno certamente mutato in meglio le condizioni di vita, ma per paradosso hanno prodotto una società d’individui soli. Il racconto di Faust’s Box inizia da questa condizione. Un essere vivente, solo, continuamente sollecitato da un presente oscuro ma di assordante e prepotente “luminosità”, compie il suo “viaggio immobile” con se stesso e attraverso se stesso… davanti a un grande specchio. Faust’s Box è un’opera da camera contemporanea, una tragedia/commedia dell’ego e dell’immaginazione perché ogni cambiamento sociale gli è precluso dalla solitudine e l’unica mutazione possibile è quella del suo sguardo: da se stesso, molto faustianamente, agli altri. Mutazione che diventa esplicita alla fine, quando nello specchio Faust vedrà il pubblico oltre al suo riflesso, e capirà. Goethe ha scritto che le scene del suo Faust sono come un elenco di “ballate popolari“ chiuse in se stesse e, grazie a questa suggestione ho immaginato una struttura, per questo viaggio, suddivisa in 13 scene/movimenti musicali. 13 è la somma delle lettere che compongono i due nomi di Faust e di Mephisto perché il nostro personaggio è entrambi. Ogni scena/movimento affronta un tema della sua memoria: l’amore, la giovinezza, il tempo, la felicità, la solitudine ecc. Una sorta di monologo interiore ma “sonoro” amplificato e udibile››. “Faust’s Box” sarà in scena in Italia al Teatro Duse di Genova dal 30 novembre al 4 dicembre 2016. FAUST’S BOX A transdisciplinary journey musica, testo e regia Andrea Liberovici voce Helga Davis direzione Philippe Nahon con Ars Nova ensemble instrumental (7 musicisti) narratore nell’Ombra (registrato) Bob Wilson ghost writer (registrato) Ennio Ranabaldo ombre in video Controluce Teatro d’Ombre produzione Ars Nova ensemble instrumental coproduzione Teatro del Suono / TAP Théậtre Auditorium de Poiters / Teatro Stabile di Genova Andrea Liberovici (1962), figlio di Sergio compositore (1930-1991) (sodale – tra gli altri – di Italo Calvino nella creazione di un nuovo repertorio di canzone popolare), e di Margot Galante Garrone (cantante e fondatrice del “Gran teatrino la fede delle femmine”), cresce a Venezia con la madre e con il musicologo Giovanni Morelli (1942-2011). Fin da giovanissimo inizia a studiare composizione, violino e viola nei conservatori di Venezia e Torino, e canto con Cathy Berberian. Contemporaneamente agli studi, quando aveva 14 e 16 anni, alla fine degli anni ‘70, ha composto e realizzato due dischi rock per la CGD di Caterina Caselli, che hanno avuto un buon successo. L’esperienza nello show biz è stata fondamentale per capire rapidamente cosa non voleva: “chiudermi nella gabbia di un genere musicale a coltivare la mia vanità. Anche perché volendo non saprei quale gabbia scegliere. Wikipedia di oggi ci segnala 507 differenti “generi“ musicali dal barocco al medieval metal… “ A 20 anni, abbandonato lo show-biz, ha continuato a studiare composizione ma questa volta con una modalità del tutto particolare: attraverso il teatro. “Il teatro è l’unica disciplina artistica che per esistere ha bisogno di guardare negli occhi almeno un’altra persona. L’approccio teatrale è un’ottima medicina per un compositore. Ti obbliga ad alzare lo sguardo dal tuo ombelico e a chiarirti cosa vuoi dire e a chi… anche perché se non hai nulla da dire nessun genere ti proteggerà.“ Così, nel 1996, grazie al cruciale e fortunato incontro con Edoardo Sanguineti, fonda insieme al poeta e drammaturgo il teatrodelsuono, che si applica alla sperimentazione di nuovi motivi delle relazioni musica – poesia – scena e tecnologie della elaborazione del suono e del montaggio. Liberovici, per la sua peculiarità e ricerca, è stato più volte definito come “compositore globale”, definizione sicuramente impegnativa ma che ben sintetizza il suo lavoro. L’ultima opera, Faust’s Box, è certamente un punto di sintesi di questa ricerca sulla interazione profonda fra i linguaggi. “Immagino – scrive Liberovici - che la fisionomia del compositore del futuro, sempre di più, sarà quella del compositore audio-visivo esattamente in quest’ordine gerarchico: Prima la musica!“ Il musicologo canadese Jean-Jacques Nattiez, curatore dell’enciclopedia della musica Einaudi-Gallimard ha definito così il suo lavoro: “Andrea Liberovici è un compositore del suo tempo (…) le sue opere ci raccontano la tragedia dell’umanità postmoderna. (…) la sua musica ci costringe a confrontarci con i nostri più intimi conflitti negli abissi più foschi delle profondità del nostro Ego.“ Jean-Jacques Nattiez “Portrait du compositeur par Frankenstein“ 2006 Teatro della Limonaia 23, 24, 25 settembre ore 21 Intercity FRAMMENTI DI INUTILI BUGIE di Michel Tremblay diretto e disegnato da Dimitri Milopulos con Monica Bauco, Teresa Fallai, Roberto Gioffrè, Riccardo Naldini, Davide Arena, Archimede Pii traduzione Francesca Moccagatta costruzione scene Amedeo Borelli aiuto regia Lorenzo Latini prima assoluta Parlare di un certo argomento quando è "il tema del giorno" non è così semplice come potrebbe sembrare. Oggi la questione "gay" è sulla bocca di tutti, sia per il dibattito politico in corso sulle unioni civili, sia per gli episodi di violenza omofoba e soprattutto per l'apparente apertura sociale verso l'argomento. Dovremmo essere contenti, visto che non siamo - in teoria - in un mondo come quello in cui ha vissuto Oscar Wilde, dove per parlare dell'amore tra due persone dello stesso sesso si doveva accennare all'«amore che non osa pronunciare il proprio nome». Osservando, invece, il mondo di oggi e la cosiddetta "apertura mentale" della società viene da chiedersi se veramente le cose stiano così: siamo sicuri che la società di oggi sia veramente pronta ad accogliere un amore "diverso"? Siamo sicuri che questa empatia non sia frutto dell'apparire e del voler essere "moderni" ad ogni costo? Siamo sicuri che una scomoda verità, come quella della paura del diverso, sia peggiore di una falsa e non leale apertura? Io personalmente mai come oggi, in questo periodo così infimo, nel quale le apparenti libertà dell'epoca moderna coprono razzismo e discriminazioni paurosi, ho sentito il bisogno così forte di parlare della diversità e della sua unicità attraverso il mio lavoro. Ed è stato proprio in questo momento della mia vita che mi è capitato tra le mani, attraverso la ricerca dei testi da presentare al Festival Intercity, questa bellissima opera di Michel Tremblay, padre della drammaturgia contemporanea quebecchese e grande romanziere, scoperto anni fa dal Festival Intercity per il suo Le Cognate. Frammenti di inutili bugie è un grido soffocato ma al tempo stesso un campanello d'allarme, che non lascia nessuna possibilità di scampo scuotendo le nostre pigre cellule cerebrali mentre cerca disperatamente di rianimarle. L'autore non si limita a parlare dell'amore "diverso" visto solo dall'interno della testa o del cuore di chi lo vive in prima persona, va oltre: lo vede anche e soprattutto dal punto di vista degli altri, entrando nelle menti dei padri e delle madri, dei preti e degli psicologi icone della società. Oggi, Ale, deve rendere conto della sua vita e dei suoi sentimenti allo psicologo e ai genitori. Genitori "moderni" che cercano di affrontare il fatto con disinvoltura e naturalezza ma è proprio questo loro "cercare di" che rende il loro tentativo dannoso e inopportuno. E il loro chiedere aiuto e sostegno allo psicologo, che in qualche modo rappresenta la società di oggi, non fa che peggiorare le cose. 50 anni fa, Marco, deve rendere conto della sua vita e dei suoi sentimenti al prete e ai genitori. Siamo in un periodo in cui essere omosessuale era tra le più grandi disgrazie che una famiglia potesse affrontare e che la chiesa condannava pesantemente. Avere in famiglia "uno di loro" diventava motivo di vergogna e di disgusto senza possibilità di comprensione o di accettazione. Difficilmente un genitore, specialmente il padre, poteva comprendere e/o accettare il fatto che l'amore potesse nascere anche tra due persone dello stesso sesso e che non ci fosse nulla di strano in questo. Entrambi i ragazzi, come amanti attraverso il tempo - i 50 anni che li separano non mostrano veri segni di cambiamento e di diversità - si incontrano e si scontrano con la difficoltà di essere diversi, con la responsabilità che la loro rivendicazione comporta. D.M. in collaborazione con il Florence Queer Festival Biglietti € 15 intero € 12 ridotto Riduzioni: Coop, Arci, Carta Feltrinelli Ufficio stampa Bruno Casini – organizzazione promo@teatrodellalimonaia.it LA VITALITA' DELLA SCENA FRANCESE APPRODA AL FESTIVAL TORINODANZA Barons Perchés di Mathurin Bolze “La Francia in scena” è la stagione artistica dell'Institut français Italia ed è costruita grazie al dialogo serrato con le più importanti istituzioni culturali italiane e con le principali reti artistiche della penisola nella prospettiva di una sempre più fertile attività di cooperazione bilaterale. Tra queste, preziosa è la collaborazione con il Festival Torinodanza, nato nel 1987 diretto da Gigi Cristoforetti e organizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Un Festival che si conferma ancora una volta uno tra i più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla danza contemporanea, capace di trasformare Torino in un unico grande palcoscenico offrendo occasioni imperdibili al pubblico per accostarsi a proposte artistiche originali, innovative e di grande valore : 15 spettacoli, 27 rappresentazioni, 10 prime nazionali, 5 coproduzioni, 14 compagnie ospitate provenienti da 7 diverse nazioni (Canada, Belgio, Francia, Italia, Israele, Giappone, Spagna), 1 Défilé con 150 danzatori e 50 musicisti. Assolutamente imperdibili saranno i due spettacoli, ispirati al Barone Rampante, di Mathurin Bolze, figura unica e geniale di acrobata-danzatore nel panorama del circo contemporaneo: Fenêtres (10 - 11 settembre, Fonderie Limone Moncalieri), uno spettacolo sospeso fra circo e danza capace di sfidare letteralmente le leggi della gravità e Barons Perchés (dal 15 al 18 settembre, Fonderie Limone Moncalieri), dove la danza aerea, la levitazione e la leggerezza di Mathurin Bolze dialogherà con quella di Karim Messaoudi conquistando non solo per la bellezza del gesto, ma anche per le visioni che si aprono. A Torino, in Piemonte e in Europa il festival ricerca continuamente punti di incontro per sviluppare iniziative transdisciplinari e socialmente rilevanti, spesso accompagnando la vocazione internazionale della città lungo i principali assi geografici. Ed ecco in quest’ambito, dopo il successo del Défilé 2014, si rinnova la collaborazione con la Biennale de la Danse de Lyon per il Défilé 2016. La parata a Torino è programmata il 24 settembre, alle ore 16.00, con partenza da Piazza Palazzo di Città. Altro appuntamento sarà lo spettacolo dell’irriverente Olivier Dubois che proporrà in prima italiana il 30 settembre - 1 ottobre presso le Fonderie Limone Moncalieri, Auguri: una partitura con 22 danzatori in cui l’invenzione crea immagini coerenti anche al di fuori della scrittura coreografica; presagi ancestrali da svelare con atti divinatori fra futuro radioso e minacce terrifiche. Dopo il grande successo del Défilé 2014 alla biennale della danza di Lione, Denis Plassard torna con una prima italiana, il 15 ottobre presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, con una composizione coreografica contemporanea per tre marionette, tre danzatori manipolatori e tre voci dall’abisso, dal titolo A.H.C Albertine, Helctor et Charles. Albertine, Hector e Charles si risvegliano all’inferno imprigionati in marionette senza vita. Scoprono presto di essere tre anime dannate e condannate. In loro soccorso accorrono tre demoni solerti ed efficienti, pronti a fare loro da guida. Il 28 e 29 ottobre, alle Fonderie Limone di Moncalieri, il Festival proporrà Annonciation e altri pezzi: una serata di composizioni del maestro del contemporaneo diventato classico, Angelin Preljocaj. Due estratti creati per il New York City Ballet: Spectral Evidence del 2013 in cui quattro donne e quattro uomini abitano un paesaggio geometrico e pulsante, contrastato e disarticolato sulla musica di John Cage e La Stravaganza del 1997, danza virtuosa e sontuosa in cui due gruppi confrontano le loro culture fino a mescolarsi senza perdere ricordi e origini, come nella storia dell’immigrazione americana; il duetto finale di Snow White creato nel 2008 per il Ballet Preljocaj, balletto romantico e contemporaneo sulla forza universale dei simboli nella fiaba di Biancaneve. Nella seconda parte verrà presentato Annonciation, duetto del 1995. Immortalato dall’arte pittorica ma ignorato da quella coreutica, dove l’incontro fra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele cambia la storia. La Francia in Scena conta oltre 80 spettacoli, 3 grandi appuntamenti con l’arte contemporanea, 10 incontri fra conservatori italiani e francesi, eventi speciali in occasione del 60°anniversario del gemellaggio Roma-Parigi e di Mantova Capitale della Cultura 2016, i protagonisti dell’architettura del padiglione francese alla Biennale di Venezia: un totale di 150 date - quasi tutte prime in Italia - in 30 città italiane per 6 mesi, da maggio a novembre, ospitano tutta la vitalità, la varietà e il dinamismo della scena artistica francese. Musica, danza, teatro, nuovo circo, performance, fotografia, design, architettura, arte contemporanea, street art, spettacoli per ragazzi: una programmazione ricchissima che percorre l’Italia da nord a sud senza dimenticare le isole maggiori. Una grande occasione per conoscere meglio lo straordinario panorama dello spettacolo e di tutta la creazione contemporanea francese con particolare attenzione ai linguaggi multidisciplinari, alle contaminazioni fra generi, alle estetiche ibride e alle opere multimediali che rinnovano la creatività attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare i progetti che stabiliscono una continua relazione fra musica elettronica e video. Tutto all’insegna del sostegno ai giovani artisti e ai talenti emergenti dell’universo performativo d’oltralpe. “La Francia in scena” è realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione Europea (Creative Europe) e del Ministero dell'Istruzione italiano dell'Università e della Ricerca - Afam (MIUR - Afam). Sito Ufficiale TorinoDanza: torinodanzafestival.it Sito Ufficiale: institutfrancais-italia.com Social Media: facebook.com/IFItalia / twitter.com/IF_Italia / #FranciainScena COMEDY CENTRAL PRESENTA: “THE ROAST OF ROB LOWE” DOMANI, VENERDÌ 9 SETTEMBRE, ALLE 22.00 SOLO SU COMEDY CENTRAL (in esclusiva su Sky al canale 124) Dopo il grande successo, lo scorso luglio, dell’episodio che ha visto protagonista Donald Trump, Comedy Central, il canale di VIMNI dedicato all’intrattenimento e alla comicità presente in esclusiva su Sky al canale 124, domani, venerdì 9 Settembre, alle 22.00 propone “THE ROAST OF ROB LOWE”, lo show più estremo della tv americana. In questo celebre show, infatti, un gruppo di comici prende di mira a suon di battute pungenti e politicamente scorrette il personaggio famoso protagonista di volta in volta della puntata, che potrà replicare solo negli ultimi 5 minuti del programma. In questo caso la vittima sacrificale sarà il bello degli anni ’80 e protagonista di tante serie tv, l’attore Rob Lowe. Comedy Central ha annunciato che il comico e attore David Spade è stato nominato come “Roast Master” dello show. In veste di cerimoniere, Spade sarà quindi colui che dirigerà la serata e le battute che “arrostiranno” Rob Lowe. Spade ha commentato così la sua partecipazione allo show: "Comedy Central ha chiesto un gruppo di brutti ragazzi per prendere in giro un bel ragazzo. Io ho detto subito di sì. Poi ho capito che non ero io il bel ragazzo”. Il canale ha inoltre annunciato una lunga lista di personaggi che metteranno Lowe al centro delle loro pungenti battute insieme a David Spade. Tra questi molti comici come Jimmy Carr, Pete Davidson, Rob Riggle e Jeff Ross, uno dei più grandi quarterback di tutti i tempi Peyton Manning. E ancora l’opinionista politica e autrice di "In Trump We Trust" Ann Coulter, la cantautrice nominata al Grammy Jewel, il coprotagonista de “I ragazzi della 56a strada" e mitico protagonista di “Karate Kid” Ralph Macchio e la conduttrice di "Not Safe with Nikki Glaser", la comica Nikki Glaser. Il produttore esecutivo del “Comedy Central Roast Of Rob Lowe” è Joel Gallen della Tenth Planet Productions, che ha lavorato come Produttore Esecutivo e Direttore del Comedy Central Roast di Justin Bieber, James Franco, Charlie Sheen e Donald Trump, così come al “Comedy Central Roast of William Shatner”, nominato agli Emmy®. Jonas Larsen è il Produttore Esecutivo per Comedy Central. L’evento è stato realizzato recentemente presso i Sony Studios. Un vero e proprio galà al contrario che, dopo Donald Trump, James Franco e Justin Bieber, quest’anno vedrà Rob Lowe al centro di battute cattive e pungenti. Saprà reagire il malcapitato? O sarà semplicemente fatto arrosto??! Scoprilo guardando “The Roast of Rob Lowe” domani, venerdì 9 Settembre, alle 22.00 solo su Comedy Central (in esclusiva su Sky al canale 124). Segui e commenta la serie sui portali web social ufficiali di Comedy Central: www.comedycentral.it, Facebook.com/ComedyItalia, Twitter@COMEDYITALIA e Instagram @ComedyItalia. Un teatro fatto di cibo e natura raccontati nella forma di rito collettivo: il Teatro delle Ariette con “Teatro di Terra” è in scena sabato 10 settembre ore 20.45 al giardino di Cascina Corte San Giacomo sede del centro Nocetum (Via San Dionigi 77 - Milano) nell’ambito di Tra Cascine e Abbazie Festival di Teatro nella Valle dei Monaci (ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili) Un teatro fatto di cibo e natura raccontati nella forma di rito collettivo è “Teatro di Terra”, spettacolo storico del Teatro delle Ariette, ospite sabato 10 settembre, alle ore 20.45, a Milano nell’ambito di Tra Cascine e Abbazie, Festival di Teatro nella Valle dei Monaci, nel giardino di Cascina Corte San Giacomo, sede del centro Nocetum (Via San Dionigi 77). Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. “Teatro di Terra” di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini, è il tempo di una trasformazione a senso unico, irreversibile, dalla quale non si torna indietro: la trasformazione del mais che diventa polenta. ‹‹Facciamo la polenta in un paiolo di rame – scrive il Teatro delle Ariette - facciamo il teatro in un altro modo, chissà se è teatro. Mettiamo gli spettatori seduti in una specie di cerchio e in quel cerchio stiamo seduti anche noi. Poi ci sono le piccole e le grandi cose della nostra vita, quelle vicine e quelle lontane, fatti insignificanti e tragedie, la terra, l’amore e la guerra. Prima di tutto l’incontro, chissà se è teatro, in fondo siamo anche contadini. Eppure c’è una ragnatela di fili sottilissimi che unisce tutto, che ci unisce tutti, uomini, bestie, semi, frutti e foglie. Forse è per questo che ci ritroviamo attorno al “teatro di terra”, per domandarci cosa è che ci unisce, quali dolori, quali gioie, quale destino abbiamo in comune su questo mondo-trottola. Insieme mangiare, bere, piangere e ridere mentre il tempo passa e ci lascia inevitabilmente diversi da quello che eravamo un’ora prima, prima di incontrarci, eppure tutti egualmente prigionieri di quella ragnatela di fili che unisce i segni, le azioni, le parole e le cose››. Per info e prenotazioni: www.valledeimonaci.org www.eventbrite.it/e/biglietti-teatro-di-terra-27005104996 Teatro delle Ariette TEATRO DI TERRA di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini Teatro delle Ariette 2002 in coproduzione con il Festival Volterrateatro Riallestimento 2012 Per informazioni Teatro delle Ariette Via Rio Marzatore 2781 loc. Castello di Serravalle 40053 Valsamoggia (BO) tel e fax +39.051.6704373 info@teatrodelleariette.it - www.teatrodelleariette.it Il corto “Food For Thought” di Davide Gentile premiato alla Mostra del Cinema di Venezia nella seconda edizione del concorso “I Love GAI” Durante la Mostra del Cinema di Venezia, l'1 e 2 settembre, è stata organizzata la seconda edizione del concorso “I Love GAI”, dedicato ai giovani autori Under 40, per opere di durata massima di 30': le proiezioni si sono tenute nella Sala Pasinetti al Palazzo del Cinema. Con la partecipazione di oltre trecento titoli ridotti a diciassette per la scelta finale, il comitato di selezione e la giuria qualificata, presieduti da Nicola Giuliano, che con Indigo Films ha prodotto oltre a titoli di grande successo tutti i film di Paolo Sorrentino, hanno premiato “Food For Thought” di Davide Gentile, un corto di 13' realizzato in Gran Bretagna e dedicato al tema e alle conseguenze del cibo spazzatura. Queste le motivazioni ufficiali che hanno accompagnato la premiazione: "Per l'idea originale e la capacità di tradurre un tema sociale in linguaggio cinematografico, per l'ottima sceneggiatura e regia, per il montaggio impeccabile che riesce a immergere il pubblico in un'atmosfera ad alta tensione." “I Love GAI” (Giovani Autori Italiani) nasce da un'iniziativa di SIAE in collaborazione con Lightbox. Davide Gentile, classe 1985, milanese residente a Londra dove ha fondato la società Banjo Eyes Films, è un filmmaker con ampia esperienza in campo pubblicitario e diversi lavori di impegno civile che gli sono valsi riconoscimenti e premi: tra questi la vittoria a Cannes nell'ambito del Festival Internazionale della Creatività dello scorso giugno. Girato direttamente in inglese, con uno stile che si richiama a grandi maestri come Quentin Tarantino o i fratelli Coen, “Food For Thought”, interamente autoprodotto in collaborazione con Dude, che si occupa anche della distribuzione, Flaxman Films e Evolution People, era stato lanciato il 7 aprile in coincidenza con la giornata mondiale della salute. L’8 marzo del 2014 esce Woman’s Day #throughglass, un video dedicato alla violenza sulle donne che, in poco tempo, ha fatto il giro del mondo! Nel campo della pubblicità ha già ricevuto diversi premi e riconoscimenti, lavorando su marchi come Pepsi, BMW, Ikea, Peroni, Chicco, Buondì, Breil, Perugina, Algida, Poste Italiane, Sky e firmando la campagna di lancio internazionale del Teatro dell'Opera di Firenze. Nel 2014 con Bold, ha vinto il primo premio del concorso indetto al Salone del Libro di Torino da Zanichelli e legato al dizionario del cinema il Morandini. https://vimeo.com/161856018 LA FRANCIA IN SCENA AL MACRO CON LA PERFORMANCE "RECESSION": UN VIAGGIO PSICHEDELICO FRA I RESTI DELLA CIVILTA' Fasci di luce, edifici 3D, tunnel infiniti, città in time lapse, un maiale gigante: sono solo alcune delle visioni protagoniste di Recession la suggestiva live performance audiovisiva immersiva ideata dal collettivo 1024 Architecture e di scena giovedì 8 settembre, alle ore 23, al MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma ( Via Nizza 138) - nell’ambito del La Francia in Scena e all'interno della programmazione del Live Cinema Festival di Roma. Recession rappresenta la terza parte della trilogia Euphorie "Crise-recession", è una performance audio visiva dal vivo, una vera immersione fra immagini sintetiche e musiche psichelediche alla ricerca dei resti della nostra civiltà. Lo spettacolo fa riferimento alla carenza delle risorse naturali, alla diminuzione delle specie e al dilagare delle costruzioni, un riflessione sulla società contemporanea in chiave distopica. I due artisti, Fernando Favier e Francois Wunschel, lo illustreranno digitalmente e in tempo reale, così come i burattinai muovono i fili delle loro marionette, loro animeranno gli spazi circostanti con immagini 3D e suoni, con l'obiettivo di rendere il pubblico partecipe del loro viaggio. 1024 architecture è una compagnia francese ideata da Pierre Schneider e Francois Wunschel, il cui lavoro si concentra sull’interazione tra corpo, spazio, suono, visual, low-tech e hi-tech, arte e architettura. Il collettivo 1024 realizza installazioni audiovisive, interventi urbani, performance e mostre. La performance è inserita all’interno della programmazione de La Francia In Scena, la stagione artistica dell’Institut français d’Italia che dal 2011 sostiene i talenti emergenti che lavorano nell’ambito delle performance audiovisive per contribuire allo sviluppo del programma Europa Creativa e della rete LPM 2015-2018. *** "La Francia in scena", stagione artistica dell'Institut français Italia, è realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione Europa (Europa Creativa) e del Ministero dell'Istruzione italiano dell'Università e della Ricerca - Afam (MIUR - Afam). Edison è main partner del grande concerto de La Festa della Musica. Recession, 1024 Architecture, Live Cinema Festival di Roma, ore 23 INGRESSO GRATUITO Per info www.livecinemafestival.com Debutto assoluto di Prometeo: Architettura della Compagnia Simona Bertozzi-Nexus Prestigiosissimi Festival di danza a Bologna e a Ravenna accolgono le prime del penultimo quadro del grande progetto biennale dedicato al mito di Prometeo. «In Prometeo: Architettura, quinto dei sei quadri dedicati al Prometeo, la prospettiva del tracciato coreografico sarà agita da un gruppo di giovanissime danzatrici del territorio bolognese e ravennate, alle prese con la condivisione di un habitat, di uno spazio severamente occupato dalla loro necessità di dare vita a immagini, visioni e proiezioni, strutture d’azione. Micro narrazioni ambientali in cui la testimonianza depositata dai corpi rivela una specie in crescita e in dialogo con le regole e i dettagli “climatici” in cui agisce: docile e ostinata»: Simona Bertozzi introduce il nuovo quadro del progetto biennale di ricerca coreografica da lei dedicato al mito di Prometeo. «Se da un lato si assiste all’architettura di fraseggi definiti, reiterati e rimodulati, sopraggiungono dall’altra la mobilità e le gradazioni di calore prodotte dal dialogo fra anatomie e presenze sempre diverse, poiché riunite direttamente sul territorio in cui il lavoro viene presentato. È un quadro coreografico che rinegozia ogni volta le prospettive di innesto, esplorazione, sospensione» aggiunge la coreografa e danzatrice «e accorda il suo titolo alle città in cui prende forma». Prometeo: Architettura - Bologna debutterà sabato 3 settembre alle ore 18 (in replica lo stesso giorno alle ore 19) nel cortile del Collegio Venturoli in via Centotrecento 4 a Bologna, nell’ambito della XX edizione di Danza Urbana - Festival Internazionale di danza nei paesaggi urbani. Prometeo: Architettura - Ravenna sarà inoltre presentato domenica 11 settembre alle ore 21 alle Artificerie Almagià in Via dell'Almagià 2 a Ravenna, in occasione del Festival di Danza Urbana e d'Autore Ammutinamenti. Lo spettacolo, ideato come di consueto insieme a Marcello Briguglio, vede in scena sette giovani danzatrici: Giorgia Atti, Elena Rosaria Brugo, Giulia Casadio, Caterina Grotti, Anna Passarini, Carlotta Severi e Matilde Stefanini. La Compagnia Simona Bertozzi / Nexus è, inoltre, impegnata in una serie di dense residenze creative per giungere, il prossimo 18 novembre presso la Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia, al debutto assoluto del quadro finale del progetto Prometeo, denominato And it burns, burns, burns. Stay tuned! Info sui Festival: http://www.danzaurbana.it/ e http://www.festivalammutinamenti.org/. Info sulla Compagnia: http://www.simonabertozzi.it/. Dopo il successo della data zero ieri sera ad Ancona DOMANI SERA ALL’ARENA DI VERONA IL GRANDE DEBUTTO DI PANARIELLO, CONTI, PIERACCIONI IL TOUR L’ATTESO SPETTACOLO DEL TRIO TOSCANO CHE DOPO VERONA TOCCHERÀ I PALASPORT DELLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE. GIÀ SOLD OUT QUATTRO DATE A FIRENZE (15-16-17 OTTOBRE E 12 NOVEMBRE) A GRANDE RICHIESTA SI AGGIUNGONO TRE NUOVE DATE IL 28, 29 E 30 DICEMBRE AL NELSON MANDELA FORUM Biglietti disponibili in prevendita da domani alle ore 11.00 su Ticketone e Geticket! Domani sera, lunedì 5 settembre, nella splendida cornice dell’Arena di Verona debutterà “IL TOUR”, lo spettacolo che segna il grande ritorno insieme per gli amici da sempre GIORGIO PANARIELLO, CARLO CONTI e LEONARDO PIERACCIONI. Grande successo di vendite per questa tournèe che dopo Verona toccherà i palasport delle principali città italiane: già SOLD OUT le date fiorentine del 15, 16, 17 ottobre e del 12 novembre, e, a grande richiesta si aggiugono tre nuove date il 28,29, 30 dicembre al Nelson Mandela Forum di Firenze. I biglietti per le tre nuove date saranno disponibili da domani, lunedì 5 settembre, su Ticketone, Geticket e nelle prevendite abituali (info: www.fepgroup.it). Queste le date de “IL TOUR”: il 5 e 6 settembre all’Arena di Verona, l’1 ottobre al Mediolanum Forum di Assago - Milano, l’ 8 ottobre al Palalottomatica di Roma, il 15, 16, 17 ottobre, il 12,13, 14 novembre e il 28, 29, 30 dicembre (NUOVE DATE) al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 26 novembre al Modigliani Forum di Livorno. Uno spettacolo a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecceranno per un varietà unico che vedrà Panariello, Conti e Pieraccioni insieme di nuovo sul palco, a oltre vent'anni di distanza dal loro debutto per uno spettacolo inedito ricco di sorprese e di emozioni e che li vedrà coinvolti in sketch divertenti con uno sguardo sempre rivolto all’attualità. La serata di martedì 6 settembre è organizzata in collaborazione con l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere i più innovativi progetti di ricerca sui tumori pediatrici. RTL 102.5 è media partner de “IL TOUR”. www.fepgroup.it www.giorgiopanariello.it - www.carloconti.net - www.leonardopieraccioni.net |
Deliri progressivi
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Maggio 2020
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