Presentata la Terza edizione della Rassegna Teatrale GiovanIdee il luogo in cui l’arte del teatro incontra tutti Un teatro non solo fatto di grandi nomi o di grandi compagnie Internazionali, ma anche di nostre realtà per mettere radici nel nostro territorio e riuscire a fare rete con le altre compagnie del territorio per riuscire ad arrivare al cuore della gente. E’ questo il principale obiettivo posto dall’Associazione Teatrale GiovanIdee che sabato sera presso il Gos Giovani Open Space di Barletta, ha presentato il cartellone della terza edizione Rassegna Teatrale 2014. Un cartellone che vanta, rispetto alla scorsa edizione un numero maggiore di spettacoli, ben 8 con tre repliche ciascuno, per un totale di 24 serate in cui è stato pensato proprio a tutti , in effetti per permettere anche a chi lavora o chi ha impegni settimanali, novità quest’anno è l’introduzione dello spettacolo della domenica pomeriggio. Una rassegna giovane e piena di idee , con un cartellone altamente variegato da attori più giovani ai maestri del teatro , ed è proprio grazie a loro che il progetto di radicalizzazione del territorio può avvenire, come spiega il Direttore artistico Ermanno Rizzi : “ La nostra idea è quella di far diventare questo posto – il Gos, sito in Viale Marconi - un centro culturale polivalente , infatti durante la rassegna oltre agli spettacoli teatrali, ospiteremo delle mostre di arte pittorica e delle letture di brevi saggi di narrativi” Il leitmotiv di questa rassegna sarà creare emozioni, e l’ ospite che arriverà in teatro sarà cullato sin dal suo ingresso, e per ogni spettacolo vivrà immerso in emozioni ogni volta diverse e sorprendenti. “Barletta ha delle grandissime risorse, soprattutto in campo teatrale – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche alle Identità Culturali Giusy Caroppo - ma questo passa un po’ in sordina e troppo si è pensato che ci si potesse basare sulla forza dei singoli, il volontariato è molto importante ma non si vive solo di volontariato o di buona volontà, il teatro va sostenuto . Dovremmo cercare di lavorare tutti insieme per cercare di fare una sorta di mappatura delle nostra città. ” “La crisi non ci demorde – ha detto il Direttore artistico Ermanno Rizzi- e quest’anno per la terza volta, dopo aver aumentato gli spettacoli, aggiunto la domenica pomeriggio, e coinvolto attori di grande rilievo, abbiamo scoperto che a Barletta c’è voglia di unirsi e fare teatro insieme. E oltre agli spettacoli teatrali, nel foyer ospiteremo delle mostre di arte visiva. E’ una rassegna che nasce al Teatro Totò di Roma, con una prima edizione di 4 spettacoli, poi lo scorso anno a Barletta con 5 spettacoli e quest’anno 8 e ne vedrete delle belle.” Alla conferenza di presentazione sono intervenuti l’Assessore alle Politiche dell’Identità Culturali di Barletta l’Assessore Giusy Caroppo, il Direttore artistico Ermanno Rizzi, il Responsavile Comunicazione Francesco Fellini, gli attori Andra Cramarossa , e la compagnia “I Nuovi scalzi” di Savino Italiano e Olga Mascolo. La rassegna alzerà il sipario il 24/25/26 Gennaio: “Kafka nel regno dei Cieli” di e con Andrea Cramarossa 31 Gennaio, 1/2 Febbraio: “L’ amante” di Harold Pinter – regia Marco Paoli produzione Giovani Idee Teatro 14/15/16 Febbraio: “UParrinu” di e con Christian DiDomenico 7/8/9 Marzo: “ Una Scimmia all’Accademia”, produzione Aretè Ansamble 14/15/16 Marzo: “La Cisterna” di e con Massimo Zaccaria 4/5/6 Aprile: “A Perfect Day” di e con Roberto De Chirico 28/29/30 Marzo: “Il codice del Volo” di e con Flavio Albanese 13/14/15 Aprile: “L’almanacco del giorno d’oggi” produzione compagnia I Nuovi Scalzi E’ possibile acquistare il singolo biglietto al costo di euro 10, o risparmiare , acquistando l’abbonamento per gli 8 spettacoli al costo di euro 55 Euro. Sono previste riduzioni per possessori di tessera Cts . I punti di acquisto sono : Cts Barletta, via Nazareth 67 , presso i rivenditori del circuito Booking Show o direttamente presso il Gos prima di ogni rappresentazione.
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COMPAGNIA MAKALE CON “SEMPRE SOFIA” DEBUTTA ALL’AUDORIUM LE FORNACI DI TERRANUOVA BRACCIOLINI. Domenica 12 gennaio, all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (AR), alle ore 21.15, debutta in prima assoluta “Sempre Sofia”, il nuovo spettacolo della Compagnia Makale con Caterina Meniconi (che ne è anche regista) e, in video, Chiara Capelli. Si tratta di una inedita performance multimediale (che si avvale anche delle musiche originali di Arlo Bigazzi e dei video di Pierfrancesco Bigazzi e di Blanket) che racconta la realtà drammatica del manicomio e della follia. “Si usa la parola pazzo” ha affermato Caterina Meniconi nel presentare il progetto “indicando una persona cha ha perso la ragione, che è malato di mente. Si dice anche folle, matto dissennato. Ma forse, semplicemente, si tratta di un essere umano, un’anima che percepisce il mondo da prospettive altre e le tramuta in materia”. Scritto dalla stessa Caterina Meniconi e da Chiara Cappelli – in collaborazione con Pierfrancesco Bigazzi e Arlo Bigazzi – lo spettacolo si muove su piani diversi: corpo, suono, video, e silenzio, ognuno necessario e imprescindibile a rendere quel senso di frammentazione emerso dalle pagine che ci hanno ispirato la ricerca scenica. Un filo rosso che parte dal’Archivio dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Arezzo e continua con Lucrezio, Pier Paolo Pasolini, Milan Kundera, Nikolaj Gogol, Alda Merini, e tanti ancora. Un’esplosione di volti, pensieri e supposizioni, che invaderà la platea e la coinvolgerà direttamente. “Sempre Sofia vuole indagare, scarnifica la realtà del manicomio, la distorce, la percuote e la vive. Tante anime silenti che rivivranno in un’unica presenza, nel delicato e difficile viaggio verso la libertà. Dialoghi di grida e sussurri, di volti, sguardi e rumori, di passi incerti fra realtà e sogno, alla disperata ricerca di un finale diverso; per loro, per noi”, ha concluso Meniconi. Importanti per la realizzazione del progetto il sostegno di Kanterstrasse e Valdarno Culture, il contributo di Blanket (presente con il video realizzato presso l’Ex Ospedale Psichiatrico di Volterra, con protagonista il ballerino francese Julien Melliat), e la collaborazione di tutti coloro che hanno scelto di prestare il proprio volto. “Il manicomio è una grande cassa con atmosfere di suono e il delirio diventa specie, l’anonimità misura” Alda Merini SEMPRE SOFIA di Caterina Meniconi, Chiara Cappelli regia Caterina Meniconi con Caterina Meniconi e la partecipazione in video di Chiara Cappelli e Julien Melliat musiche originali Arlo Bigazzi video e disegno luci Pierfrancesco Bigazzi in collaborazione con Blanket audio Lorenzo Chiarabini foto Roberto D’Adorante una produzione Makale con il sostegno di Kanterstrasse e Valdarno Culture Materiali Sonori Auditorium Le Fornaci, via Vittorio Veneto 19 – Terranuova Bracciolini (AR) Tel. 055.9728838 ingresso: 10 € posto unico – ridotti (under 26/over 65): 7 € prenotazioni: 329.2229238 www.materialisonori.it www.thebigcatalogue.it www.soundcloud.com/materialisonori www.facebook.com/materialisonori twitter.com/materialisonori materiali-sonori.tumblr.com info: 055.9120363 Al Teatro delle Arti di Lastra a Signa lo spettacolo Premio Inbox 2013 Venerdì 10 gennaio 2014 – ore 21 – biglietti 15/13/10 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) Compagnia Punta Corsara presenta IL CONVEGNO regia di Emanuele Valenti con Enrico Mamada, Giuseppina Cervizzi, Pasquale Sommella, Christian Giroso, Vincenzo Salzano, Valeria Pollice, Michele Vitolini, Gianni Vastarella collaborazione artistica Antonio Calone, Marina Dammacco PREMIO INBOX 2013 I fatti incresciosi delle ultime settimane ci spingono a convocare un convegno d'urgenza per capire come, dove e se dobbiamo ascoltare le periferie. Abbiamo invitato i massimi esperti, ci aspettiamo idee illuminanti e ottime soluzioni... Ha conquistato uno dei maggiori riconoscimenti del teatro italiano, il Premio Inbox 2013, collezionando recensioni lusinghiere e decine di repliche. Venerdì 10 gennaio approda al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (ore 21 – biglietti 10/13/15 euro) una delle produzioni più apprezzate delle ultime stagioni, IL CONVEGNO, azione teatrale di Punta Corsara, compagnia napoletana nata nel quartiere di Scampia, già vincitrice dei Premio Ubu 2012 Nuovo Attore Under 30, del Premio Speciale Ubu 2010 e del Premio Hystrio. Uno spettacolo conferenza in cui lo spirito e le parole di autori come Karl Valentin, Achille Campanile, Rem Koolhaas e Kurt Vonnegut, si mischiano e confondono con l’esperienza quotidiana di lavoro nella periferia di Napoli, essendo i fatti che realmente accadono inscindibili dal modo in cui vengono raccontati. Il convegno in questione ha per tema 'Ascoltiamo le Periferie'. Titolo volutamente retorico che chiama in causa una periferia ombra. Una periferia che è degrado e disagio da curare, terreno incolto dove si potrebbero concretizzare progetti nuovi di crescita o sviluppo, ma che più spesso diventa oggetto di promesse strumentali e chiacchiere sterili. Mentre le necessità reali restano dietro le quinte, i riflettori sono puntati su politicanti ingiacchettati e melliflui tipi umani. Nel sobborgo di Scampia (quello di Gomorra, per intenderci) nasce un’azione teatrale che gli attori di Punta Corsara, guidati nella regia da Emanuele Valenti, mescolano ad esperienze quotidiane e vissuti reali. A discettare con vacua pertinenza ecco quindi uno sdolcinato moderatore, un improbabile assessore all’Ascolto, un sociologo sui generis, un’urbanista nevrotica, un tuttofare impacciato, un operatore sociale indisponente, gli immancabili ragazzi “difficili”... La Compagnia Punta Corsara, che ha già portato in giro per l’Italia progetti di successo, dà voce alla propria terra e ne urla la violenza, i bisogni esasperati, un’amministrazione di farsa. Il teatro si fa critica di sé stesso con ironia affilata e denuncia bruciante, la realtà urgente resta fuori dal convegno. In scena Enrico Mamada, Giuseppina Cervizzi, Pasquale Sommella, Christian Giroso, Vincenzo Salzano, Valeria Pollice, Michele Vitolini, Gianni Vastarella. Collaborazione artistica di Antonio Calone e Marina Dammacco. Come di consueto, per chi lo desidera, dalle ore 20, Cenainteatro a cura di Marilena Fanfani: buffet e drink a 6 euro (si prega di prenotare a teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com, 331 9002510) mentre nel foyer del Teatro delle Arti continua la mostra fotografica di Alessandro Botticelli dedicata allo spettacolo “Santa Giovanna dei Macelli” del Teatro Popolare d’Arte. Guarda il trailer dello spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=-7Ade_In3TQ www.tparte.it Biglietti Posto unico intero € 15 euro - ridotto € 13 (ridotto under 21 € 10) Riduzioni: under 21, over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso, abbonati stagione teatrale 2012/13 Info Teatro delle Arti viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) tel. 055 8720058 Ilaria Baldo/Federica Spazzoni teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com promozione@tparte.it Prevendite Ufficio turistico, via Cadorna 1 - Lastra a Signa - tel. 055 725770 Punti vendita circuito Boxoffice (compreso Ipercoop Lastra a Signa) ON LINE: www.boxol.it Ufficio stampa Marco Mannucci, mannucci@dada.it Teatro Valle Occupato Roma dal 14 al 19 gennaio 2014 da martedì a sabato ore 21 domenica ore 18 IL GUARITORE di Michele Santeramo testo vincitore della 51a edizione del Premio Riccione per il Teatro regia Leo Muscato con (in o.a.) Vittorio Continelli, Simonetta Damato, Gianluca delle Fontane, Paola Fresa, Michele Sinisi scene e costumi Federica Parolini direzione tecnica Alessandro Grasso foto di scena Matteo Leonetti segreteria Lidia Bucci produzione e organizzazione Luca Marengo per Teatro Minimo Angela Colucci per Fondazione Pontedera Teatro produzione Teatro Minimo e Fondazione Pontedera Teatro coproduzione Riccione Teatro, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria in collaborazione con Bollenti Spiriti – Regione Puglia Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Cittadinanza Sociale Assessorato alla Cultura del Comune di Bitonto Testo vincitore della 51° edizione del Premio Riccione per il Teatro, “Il Guaritore” testo di Michele Santeramo, diretto da Leo Muscato, arriva al Teatro Valle Occupato, dal 14 al 19 gennaio 2013 (da martedì a sabato ore 21; domenica ore 18), interpretato da Vittorio Continelli, Simonetta Damato, Gianluca delle Fontane, Paola Fresa, Michele Sinisi. ‘Il Guaritore’ mette in relazione le storie delle persone, per farle guarire. Ha un fratello che mal sopporta. Gli arrivano in casa due donne con problemi opposti, e un ex pugile. Questa guarigione non è cosa facile, serve leggerezza, disimpegno, distacco e grappa. É un personaggio che prova a mettersi tra il malessere e la soluzione dei problemi. Ha il colletto della camicia sporco, non ci vede quasi più ma riesce a guarire le persone. Non è un mago nè un medico. Vive sulla linea d'ombra tra realtà e fantasia, come ogni personaggio della scena. “Cosa doveva guarire, questo mio Guaritore? Deve guarire le storie – scrive l’autore – per dirla meglio, deve guarire delle persone, partendo dal presupposto che per guarire una storia bisogna metterla in relazione con un’altra. La relazione, l’idea di mettere al centro una generosità a cui trovo sempre meno disposta la gente, come se condividere qualcosa sia diventato perderne il senso”. Il Guaritore fa proprio questo: “mette le storie in relazione, per fare in modo che guariscano prendendosi addosso interamente il peso di ogni sua responsabilità, tutto sommato vuole essere la testimonianza di come non si esce dal silenzio gridando da soli”. La Giuria del Premio Riccione, composta da Alessandro Gassman, Umberto Orsini, Fabrizio Gifuni, Elio De Capitani, Fausto Paravidino e Isabella Ragonese, ha scritto: ‘Il testo di Michele Santeramo è un testo vivo. È un testo teatrale, che non rinuncia mai all’efficacia scenica di quello che rappresenta. Lo spettatore è condannato a chiedersi se è di fronte ad una narrazione naif o elaborata, se è l’autore o se sono i personaggi o gli attori a condurre il gioco, un gioco teatrale, un gioco antico, fatto di sketch, di porte che si aprono e che si chiudono, di battibecchi bassi e di monologhi alti, e un gioco popolare e contemporaneo, che ci attira offrendoci la riconoscibilità delle situazioni teatrali e ci piomba in un mondo che è il nostro, un mondo senza certezze, un mondo liquido, dove per orizzontarsi non servono più le idee, né quelle vecchie né quelle nuove, ma dove gli esseri umani – con tutti i loro difetti – non smettono mai di aggrapparsi alla speranza che sia il confronto con un altro essere umano a salvarli.’ Date tour dal 14 al 19 gennaio > Roma, Teatro Valle Occupato 1 e 2 febbraio > Andria, Auditorium Paola Chicco 13, 14, 15, 16 marzo > Messina, Teatro Stabile (da definire) 27 marzo > Pomarance (PI), Teatro dei Coraggiosi 28 marzo > Arcidosso (GR), Teatro degli Unanimi 29 marzo > Pontedera (PI), Teatro Era 1 e 2 aprile > Padova, Teatro Verdi intero: https://dl.dropboxusercontent.com/u/28177425/Il_Guaritore.mp4 promo: http://www.youtube.com/watch?v=IUgkKRAiTYI www.teatrominimo.eu www.teatrovalleoccupato.it leStaffette ufficio stampa e promozione lestaffette@gmail.com Raffaella Ilari, Marialuisa Giordano Modena, Teatro dei Segni Sabato 11 e domenica 12 gennaio 2014 ore 21 prima nazionale Teatro dei Venti presenta “InCertiCorpi” con Francesca Figini drammaturgia Giulio Costa e Stefano Tè regia Stefano Tè Spettacolo vincitore del Premio Presente Futuro 2013 La lotta contro il tempo, il corpo di una donna, la lotta contro il limite: a partire da “Pittura su Legno” di Ingmar Bergman “Un’intrigante pregnanza del linguaggio, capace di restituire in una rigorosa scansione ritmica condotta tra danza e recitazione il senso profondo dello scorrere del tempo”: così recita la motivazione del Premio PRESENTE FUTURO 2013 vinto a Palermo dallo spettacolo “InCertiCorpi” del Teatro dei Venti che sarà presentato al Teatro dei Segni di Modena, sede della Compagnia, sabato 11 e domenica 12 gennaio (ore 21.00). Un premio per uno spettacolo che diviene performance e mette in scena senza trucchi la verità di un corpo in lotta contro il tempo e contro il limite. Il lavoro nasce da una riflessione articolata sul corpo della donna attraverso il lavoro fisico dell'attrice Francesca Figini, a partire dagli appunti e dalle suggestioni del testo “Pittura su legno” di Ingmar Bergman, un ‘solo d'attrice’ che parla di femminile, femminilità e della corsa verso il limite, oltre il limite. Drammaturgia Giulio Costa e Stefano Tè, regia Stefano Tè. In un tempo indifferente, tutto è destinato alla trasformazione, alla deformazione, all’invecchiamento. Prima della fine, ogni essere umano, volente o nolente, dovrà fare i conti con il passare del tempo. C’è chi lo accetta e chi invece cerca di tenersi in vita ritoccando il regredire o il progredire, a seconda dei punti di vista. Qualsiasi espressione si decida di farsi stampare in faccia è concessa, ma la fine è d’obbligo. C’è trucco ma non inganno. Col passare del tempo tutto cambia colore e natura. In scena una donna, il suo tempo che avanza, la sua lotta per fermarlo. La donna non ha un nome. Potrebbe essere una qualsiasi entità: una moglie, una madre, un amore, una mignotta. Nascere, amare, scopare, mangiare, defecare, morire. La drammaturgia si sviluppa attraverso la sovrapposizione di due linee temporali: da un lato il tortuoso e accidentato susseguirsi quotidiano di conquiste e di sconfitte, dall’altro il rettilineo e inesorabile declino verso la vecchiaia, cui si oppone con tutte le forze. Il punto di contatto fra le due traiettorie è la fine, dove non ci sono risposte né certezze, se non il gusto e il privilegio di girare gli occhi intorno e di muovere le dita. Ritorno allo stadio embrionale (o riscoperta dell’innocenza): l’unica cosa che vale la pena conservare per l’avvenire. Oppure, al contrario, semplicemente un ricordo. Da congelare. E lasciare nel passato. Info: Teatro dei Segni, Via S.G.Bosco 150, 41121 Modena – Tel. 059.7114312 Biglietti: 7,00 Euro, acquistabile direttamente al Teatro dei Segni nei giorni di spettacolo dalle ore 19.00. Teatro del Venti Il Teatro dei Venti–Centro per la Ricerca Teatrale nasce nel 2005, dal 2012 è ufficialmente riconosciuto e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna; la compagnia stabile Teatro dei Venti dal 2011 è residente presso il Teatro dei Segni. La loro caratteristica distintiva da sempre è quella di affiancare alla produzione di spettacoli di teatro di sala e teatro ragazzi quella di teatro di strada. Alla base del lavoro teatrale della compagnia c’è la ricerca di un linguaggio espressivo che offra allo spettatore la possibilità di diventare l’immobile oggetto di un incantesimo, testimone di un evento unico e irripetibile, di un atto semplice e sincero. Tra i più recenti spettacoli di teatro di sala ricordiamo in particolare Senso Comune, finalista al Premio Scenario 2011, Tremori (primo studio a Collinarea Festival lo scorso luglio) e InCertiCorpi presentato in anteprima nazionale a Collinarea. Nell’ambito del teatro ragazzi particolarmente rappresentativo della ricerca della compagnia è La Bella Addormentata (2005), spettacolo interattivo, punto di incontro tra il laboratorio teatrale e la semplice fruizione dello spettacolo. Il teatro di strada ha portato la compagnia molto oltre i confini nazionali e ha ricevuto ovunque apprezzamenti di critica e pubblico. Musica, maschere giganti, trampoli, bastoni infuocati, macchine teatrali, scenografie mobili, tutte le tecniche del teatro di strada trovano spazio nelle rappresentazioni del Teatro dei Venti. Con l’ultimo lavoro Il Draaago, nel quale campeggia un drago alto 5 metri, la compagnia sarà in tournée a Taiwan, in Cina, dal 31 gennaio all’8 febbraio allo Yunlin AgriExpo 2013. Il Teatro dei Venti e i progetti sociali Dal 2006 il Teatro dei Venti organizza un laboratorio teatrale all'interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Un'officina creativa dove i detenuti hanno l’opportunità di sperimentare, guidati da operatori professionisti, le diverse tipologie di comunicazione artistica (musica, scenotecnica e danza). I primi partecipanti al laboratorio hanno avuto l'opportunità di concorrere e arrivare in finale al Premio Nazionale Ustica per il Teatro nel 2007, con lo spettacolo Frammenti. Dal 2009 il Teatro dei Venti è tra i soci fondatori del Coordinamento di Teatro Carcere Emilia-Romagna, un progetto nato per mettere in rete le esperienze di teatro carcere esistenti in Regione. Il primo progetto realizzato dal Coordinamento è Stanze di Teatro Carcere, rassegna itinerante del teatro carcere dell’Emilia-Romagna, che prevede spettacoli, incontri pubblici, conferenze, installazioni video e dimostrazioni di lavoro. Anche lo spettacolo Attraverso Caligola, messo in scena dai detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, ha partecipato alla rassegna. Il consenso e la grande soddisfazione che si è creata attorno al lavoro teatrale con i detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia fa sì che si possa porre come obiettivo la creazione di una compagnia di teatro stabile, come accade in molte altre realtà europee. Il Laboratorio ha debuttato con il primo studio del nuovo spettacolo Sette a Tebe di Eschilo, per la regia di Stefano Tè, il 6 novembre 2013 nell'ambito della Rassegna "Stanze di Teatro in Carcere 2013". In collaborazione con Sportello Social Point e Dipartimento di Salute Mentale di Modena, dal 2009 il Teatro dei Venti ha creato e cura il laboratorio Il volo dell’albatro rivolto a persone con disagio psichico. Attualmente esiste una vera compagnia teatrale composta da utenti e non dello Sportello, con l’obiettivo di creare un dialogo tra la cosiddetta normalità e la diversità. In questa situazione, come in tutta l’attività del teatro, è significativo l’impatto sulla comunità cittadina che si trova ad essere parte attiva e non solo ricevente. In preparazione lo spettacolo Le Voci di Dentro. La compagnia organizza laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti, oltre a corsi specialistici sul teatro, sia in sede che nelle scuole. TRASPARENZE > Festival e Residenze Teatrali Nasce nel 2012 TRASPARENZE con l’obiettivo di essere fucina creativa e vetrina per le giovani compagnie della scena contemporanea e di dare un’impronta di rinnovamento del pubblico cercando di intercettare e di coinvolgere attivamente la fascia di giovani tra i 15 e i 25 anni. Alcuni giovani coinvolti formano ora la Consulta di Valutazione, autonominatasi #Konsulta. Parte integrante del progetto Trasparenze, le Residenze offrono alle compagnie selezionate la possibilità di lavorare a un loro nuovo progetto, abitando gli spazi del Teatro dei Segni di Modena. Ogni compagnia apre la Residenza con uno spettacolo di repertorio, soggiorna a Modena per 8 giorni e alla fine del periodo mostra al pubblico il proprio lavoro sotto forma di studio. Il Teatro dei Venti è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Castelfranco Emilia, Sportello Social Point di Modena, Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna. Collaborano con Teatro dei Venti: Provincia di Modena, ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione, FNAS – Federazione Artisti di Strada, Arci Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna, Dipartimento di Salute Mentale di Modena, Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, Associazione Animatamente, Cooperativa Sociale Il Girasole. [www.teatrodeiventi.it] leStaffette ufficio stampa e promozione lestaffette@gmail.com Raffaella Ilari Marialuisa Giordano Stampa e Comunicazione Teatro dei Venti Salvatore Sofia comunicazione@teatrodeiventi.it |
Deliri progressivi
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Maggio 2020
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