Mi domando i Viboras da dove spuntino??? Poi studiando la loro pagina Facebook, scopro che hanno alle spalle una bella gavetta. Sono italiani e fanno punk rock, energico quanto basta per passare ad un loro concerto una splendida serata festaiola. L'album inizia con "Pray", e soprattutto inizia con la voce di Irene. Ho un problema serio con le voci femminili tipo quella di Irene e cioè: mi piacciono troppo. Da sempre sono un vecchio fan di Courtney Love specialmente dei primi album degli Hole, nella voce di Irene c'è ancora la fragranza, quel sapore della Love quando era agli esordi. Quindi ascoltiamoci questo "Eleven" perchè ne vale veramente la pena. Dicevamo di "Pray", canzone che apre il disco e che spacca subito col suo sfracello di note, dopo un inizio pacato dove Irene apre alla grande. "I don't care" è un altro bel cazzottone nello stomaco. "Where where you": singolo estratto dall' album, ottima scelta direi, tostissimo!!!! Vi invito a non smuovere una parte del vostro corpo durante l'ascolto, tanto so che non ce la farete. "Run away" è quel punk misto alternative che mi piace un casino e poi continuo a premere sul valore della voce di Irene. Intrigante e graffiante insomma decisamente rock! "Leave this place": è un'altra canzone che prende bene, ti mette le ali ai piedi e ti fa pogare da solo in un prato, un po' come Stefano Accorsi fece con una canzone dei Faith No More (Digging the grave) in un film. "Drives me insane" incendia anche se il ritmo è più dolce, ma incendia, oh se incendia credetemi. "Can't breathe" ridà subito gas al punk dei Viboras. Dategli un palco importante a questi "pazzi" e vedrete che casino vi combineranno! "No more": mi vedo su una strada tra salite e discese, immensamente larga tipo San Francisco. Con questa canzone a palla. Sinceramente è un bel vedere. Questo è quel tipo di punk americano da meno di tre minuti dove tutto è concentrato, tranne la voglia per creare dell'ottimo caos musicale. "Jaime": un testo molto ombroso, una bella ritmica che fa da cornice a tutto l'album. Insommaa un altro bel pezzo davvero. "Away from here": Ormai stiamo giungendo alla fine e per recensirlo, questo Eleven l'ho ascoltato svariate volte e ogni canzone mi è restata impressa. Orecchiabile ma non commerciale. "Away ..." continua la strada intrapresa dal resto del disco e lo fa molto bene. "Raise": il finale a sorpresa con la semi-ballad mi ha colpito decisamente. Da urlarla ad ogni concerto dei Viboras. I Viboras li trovate anche qui: https://www.facebook.com/viboras.rock ireneviboras viboras_official Irene Viboras - vocals & guitar Sal Viboras - guitar & vocals Giò Poison - bass & backing vocals Beppe Best - Drums Roberto Bruno SECONDAMAREA DA OGGI È ONLINE IL VIDEO DEL SINGOLO “PETROLIO” PRIMO SINGOLO ESTRATTO DAL NUOVO ALBUM “SLOW” IN USCITA IL 27 APRILE Da oggi, venerdì 20 aprile, è online su YouTube il video di “PETROLIO”, primo singolo di SECONDAMAREA, che anticipa il nuovo album “SLOW”, in uscita il 27 aprile, da oggi in pre-order su iTunes al seguente link: https://itunes.apple.com/it/album/slow/1371596240?l=it&ls=1&app=itunes Nel video, diretto da Eros D'Antona, realtà e sogno si fondono e si mescolano. Le immagini accompagnano le note della canzone, alternando la visione dei Secondamarea, a quella onirica, bianca e un po' spettrale di Kateryna Korchynska, l'attrice che dà corpo e volto all'assenza e al silenzio. Il video si pone come obbiettivo quello di mostrare un’allegria paradossale attraverso l’uso di colori forti, di cambi frequenti di abiti e costumi e di un gioco di riprese scattanti dal montaggio serrato. «Il videoclip di "Petrolio" è una colorata messa in scena. – raccontano i Secondamarea – una visione caleidoscopica, una danza straniante e mascherata per ironizzare la forte tematica della canzone. Si cantano infatti il petrolio, gli anni bui, la massificazione, l'inquinamento fisico e intellettuale, l'ipertrofismo dei social media, il distacco sempre più evidente dalla realtà sensibile in favore della realtà virtuale ("nella pozzanghera sfuocata mi suicido e mi autoscatto"), la perdita di significato generale. Tuttavia si inneggia alla vita, alla risata e al pianto come uniche armi contro odio e terrore, uniche forme vitali per raggiungere verità e amore.». Secondamarea sono Ilaria Becchino, classe 1982, e Andrea Biscaro, classe 1979, ed entrambi risiedono all'Isola del Giglio (Grosseto) da oltre 12 anni. Attivi sulla scena musicale indipendente dal 2005, hanno riscosso da subito consensi e riconoscimenti sia in Italia che all'estero. Hanno vinto numerosi premi tra i quali: Premio Ciampi, Premio De André, Premio Bindi, Biella Festival, Festival Internazionale di Monaco di Baviera e Premio Bianca d’Aponte. Nel 2007 esce “Chimera”, disco nato dai versi del poeta Dino Campana e utilizzato in diffusione sonora a Palazzo Vecchio per tutta la durata della mostra di Antonio Possenti dedicata al poeta. Sempre dello stesso anno è l’album-libro "Canzoni a carburo", realizzato con la partecipazione di Gabriele Mirabassi al clarinetto e registrato e prodotto dalla Radio Svizzera Italiana, pubblicato nel 2009 con Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri e, infine, rieditato nel 2016 da RadiciMusic Records in edizione deluxe. Alda Merini ne ha scritto la prefazione. Nel 2008 esce il libro-cd "Giraluna e altre storie" in cui 7 favole originali vengono raccontate e musicate dagli stessi Secondamarea. Nel 2013 pubblicano l’album-libro illustrato “Ballate della notte scura”, scritto su testi di Tiziano Sclavi, celebre autore e creatore del fumetto Dylan Dog. In seguito, nello stesso anno, esce “Gli anni del mare e della rabbia”, riedizione dell’album “Ballate della notte scura” contenente quattro inediti suonati insieme ad Antonio Marangolo (storico collaboratore di Paolo Conte, Francesco Guccini e Vinicio Capossela), uscita in esclusiva con XL-Repubblica in tutte le edicole. Ad aprile 2018 uscirà “Slow”, album di inediti pubblicato da RadiciMusic Records /Artist First, in cui i Secondamarea celebrano la natura e il ritmo del vivere naturale. https://www.facebook.com/Secondamarea https://www.instagram.com/secondamarea/ https://www.youtube.com/channel/UCjdIqX246ztuX2R5E9Dp-oA Dal 4 al 9 luglio torna il FESTIVAL NAZIONALE del CINEMA e della TELEVISIONE di BENEVENTO LUCIANO LIGABUE ospite d’eccezione dell’apertura della seconda edizione del Festival Il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento ha deciso di dedicare a Luciano Ligabue l'apertura della seconda edizione, in programma a Benevento dal 4 al 9 luglio. La giornata sarà una celebrazione degna dell'artista: un vero e proprio "Liga Day" cinematografico che avrà inizio nel pomeriggio con le proiezioni dei suoi primi due film, "Radiofreccia" e "Da Zero a Dieci". In serata è prevista, nella splendida arena dell'Hortus Conclusus disegnata dal Maestro Mimmo Paladino, la proiezione del suo ultimo film, "Made In Italy", in contemporanea all'incontro con Ligabue che avverrà all'interno del centro storico. L'artista sarà intervistato da Alessio Viola, giornalista e conduttore di Sky Tg24. L'incontro, aperto al pubblico, sarà l'occasione per ripercorrere il suo ultimo lavoro cinematografico e la sua straordinaria carriera come cantautore, musicista, regista e scrittore. Per la sua ultima pellicola, il Festival ha infatti deciso di assegnare a Ligabue i premi "Miglior film della stagione" e "Miglior regista della stagione". Due riconoscimenti legati alla meravigliosa storia che Ligabue ha saputo raccontare, per la capacità di scavare nell'animo delle persone e regalare emozioni, commuovendo e facendo riflettere. E per l'oggettiva capacità di migliorare e migliorarsi nel suo terzo lavoro per il grande schermo. Il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione - Città di Benevento è il primo ed unico evento, in Italia, ad unire in una sola manifestazione il mondo del piccolo e grande schermo, attraverso eventi, incontri, interviste, spettacoli, concerti, concorsi, masterclass, proiezioni e dibattiti, aperti al pubblico. Un evento che mancava sul territorio italiano e che è in grado di coniugare il mondo cinematografico e televisivo attraverso l'impatto comunicativo dei protagonisti presenti alla Kermesse. Il Festival è in programma, quest'anno, dal 4 al 9 luglio 2018. L'evento, sotto la direzione artistica di Antonio Frascadore, è realizzato dall'Associazione Culturale "Visivamente" con la collaborazione e partecipazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema, Regione Campania (con il sostegno dei fondi per l'audiovisivo e il cinema), Istituto Luce, SIAE (il Festival rientra tra gli eventi culturali promossi dalla Siae sul territorio italiano), Camera di Commercio di Benevento, Università degli Studi del Sannio e con la collaborazione del Comune di Benevento e del Multisala Gaveli di Benevento. Il Festival è realizzato con la media partnership di Discovery Italia e della Rai, con Rai Movie. E' inoltre realizzato in collaborazione con l'Italian International Film. La Kermesse, nei cinque giorni di Manifestazione, copre tutto il centro storico della città, con più di cinquanta eventi nei cinque giorni del Festival, 4 eventi teatrali in chiave cinematografica in anteprima nazionale, 200 opere, tra lungometraggi e cortometraggi in concorso e il concerto di chiusura del Festival previsto il 9 luglio all'interno del Teatro Romano della città di Benevento, diretto dal Premio Oscar, Nicola Piovani. Concorsi, destinati ai lungometraggi indipendenti e ai lungometraggi riconosciuti di interesse culturale dal Mibact, diretti dal produttore cinematografico, premio Oscar per il film "La Grande Bellezza", Nicola Giuliano. Oltre sessanta gli ospiti presenti nel corso dell'edizione 2017, prima edizione del Festival che ha registrato la presenza di oltre centomila persone, provenienti da ogni parte d'Italia, e che è stato aperto da Toni Servillo (Paolo Ruffini, Salvatore Esposito, Fortunato Cerlino, Cristina Donadio, Lino Banfi, Paolo Calabresi, Stefano Fresi, Jasmine Trinca, Edoardo Leo, Enrico Vanzina, Fulvio Lucisano, Nicola Giuliano, Piera degli Esposti, Fabrizio Frizzi e tanti altri…). IL DIRETTORE ARTISTICO Antonio Frascadore è un giornalista professionista, autore televisivo e docente universitario di cinema e televisione. Ha lavorato per Sky TG24, Rai Uno, Rai Radio2, Canale 5, Rete 4, Italia Uno, La7 e oggi coordina e insegna informazione e intrattenimento all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in un Master universitario post laurea, in Cinema e Televisione. Festival Nazionale del Cinema e della Televisione - Città di Benevento www.festivalbeneventocinematv.it https://www.facebook.com/BCT-Benevento-Cinema-e-Televisione-1625295201109272 Esce oggi, venerdì 20 aprile, “IN CINQUE SECONDI” il nuovo disco di inediti del cantautore TOSELLO4/20/2018 TOSELLO ESCE OGGI IL NUOVO DISCO DI INEDITI “IN CINQUE SECONDI” È online il video del singolo “Incanto” Esce venerdì 20 aprile “IN CINQUE SECONDI” (TdE ProductionZ), il nuovo disco di inediti del cantautore TOSELLO disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. “In Cinque secondi” – sottolinea l’artista - è il mio terzo lavoro. Questo album raccoglie la tradizione cantautorale e la trasporta con grande efficacia nel futuro, parlando di una generazione malinconica e riflessiva. Racconta costantemente la nostra storia, le nostre emozioni, le nostre debolezze e confusioni. È un viaggio, un riverbero sottile, che si mescola alle parole e alle immagini creando una magica atmosfera dall'imprevedibile emotività di un quadro di Caravaggio fino alla sperimentazione visionaria di un'opera di Warhol. Sincero, equilibrato, è un album che arriva dritto al cuore senza troppa fatica”. Questa la tracklist: “Incanto”, “Talia”, “Senza Voltarsi”, “Come Un Giorno Qualunque”, “In Cinque Secondi”, “Giugno”, “L’uomo Che Cadde Sulla Terra”, “In Un Mare Calmo”, “Saturno”, “Madame Bijoux”, “Vetro”. L’album, prodotto da TdE ProductionZ, è stato anticipato dal singolo “Incanto”, La musica di Tosello spazia dal pop italiano al rock con influenze british ed è sinonimo di semplicità, immediatezza ed evocazione. In un mix di atmosfere, di momenti intimisti e di altri più ritmici emerge la sua anima di cantautore raffinato. Nel 2013 pubblica il primo ep "Silenziosamente" (MeatBeat), anticipato dal singolo “Dublino”. A Giugno 2016 esce il secondo ep “Anime” che dà il nome anche al primo singolo estratto. A differenza del precedente lavoro, questo ep è completamente autoprodotto. Il 20 aprile 2018, dopo 4 mesi di lavoro in studio, esce l’album “In cinque secondi” che si avvale della collaborazione artistica di Simone Momo Riva, produttore e arrangiatore polistrumentista dell’etichetta TdE ProductionZ. Il singolo scelto per il lancio è “Incanto”, prima traccia dell’album, in rotazione radiofonica dal 13 aprile. “In cinque secondi” segna una svolta musicale e artistica. Le chitarre elettriche dei precedenti lavori lasciano lo spazio alla magia eterea del pianoforte, che è l’elemento preponderante e distintivo del disco con l'aggiunta di ritmi elettronici e synth analogici. https://www.facebook.com/tosellomusic/ Two Birds One Stoned “CROSS” CROSS E' PRESENTE IN TUTTI I DIGITAL STORES E PIATTAFORME STREAMING. Spotify ITunes Amazon Google Play Deezer CROSS Ognuno di noi ha le proprie frustrazioni. E se non vengono adeguatamente espresse ti fanno stare male. Si deve fare i conti con le scocciature di ogni giorno o con problemi più complessi e gravi. In alcuni casi sono risolvibili, in altri no. I Two Birds One Stoned, duo garage/blues di Treviso vogliono esprimere tutto questo nel loro secondo EP CROSS, una sorta di messa in musica delle proprie emozioni, un’esorcizzazione dei disagi. Nell’album coesistono sia il rock che blues, la musica degli schiavi delle piantagioni di cotone, che rendono il lavoro eterogeneo, condito con le atmosfere sfacciate del rock 'n' roll e del garage-rock. CROSS TRACK BY TRACK Il disco viene aperto da HARD TIMES, canto di rabbia che parla di tempi duri, di fallimenti e di delusioni lasciati alle spalle. L’andazzo della canzone è pero allegro e trasforma il brano più uno sfogo che un discorso triste. OH, FATHER: questa canzone si apre con un’invocazione ad un “padre” non ben definito. Potrebbe essere un padre reale, come un padre spirituale, al quale si comunica che si è smarrita la via e che è necessario ritrovare la strada. E’ un concetto metaforico per intendere che ci sono certi momenti nella vita in cui ci si sente persi. Terzo brano è CROSS, titletrack dell’ EP, che racchiude di più il senso dell’opera. E' un segno nero sotto la pelle, una croce appunto, che rappresenta ciò che di brutto una persona ha passato e che si lascia alle spalle: “I say goodbye” è infatti un “anthem” che invita proprio ad abbandonare il passato, reagendo. E’ una canzone speranzosa, quasi risolutiva. ‘BOUT A WOMAN parla di una sofferenza d’amore per una ragazza ipotetica. Si è cercato di rendere in musica una situazione melanconica, in cui non c’è modo di stare assieme ad una persona, ma tuttavia non si desiste e si cerca sempre di riconquistarla per incastrarsi una sorta di limbo. BY MY OWN è la più cruda e diretta. Il riff iniziale è molto aggressivo e anche il testo. Rappresenta il nostro modo di difenderci dalla merda. Nonostante tutto siamo ancora qui e tutto quello che abbiamo ce lo siamo sudato. Tu non sai da dove vengo io. Non sono di certo ricco o speciale, ma sono arrivato fino a qui, con le mie gambe. RIDE THE WAVE è senza dubbio il brano più enigmatico. Cavalcare l’onda come metafora del voler fare quello che si vuole, raggiungere i propri obiettivi: dopo la tempesta si può sempre ricominciare. Ci si deve perdere nel mondo e scoprire tutto quello che c’è. Fare tutto ciò che deve essere fatto. EP si conclude con BLUR. Blur vuol dire sfocato, termine con il quale volevamo rendere l’idea della fine del viaggio, quasi a voler fare un resoconto di quanto detto nelle precedenti canzoni. Dopo tutto quello che ci è successo siamo quasi “ubriachi” vediamo tutto annebbiato. TWO BIRDS ONE STONED Cassa/charlie/cassa/rullo - due uccelli con i fuzz troppo gonfi per poter volare. dal 2015 Marco e Alberto si fanno strada a spallate in Veneto, saltellano tra la melma blues, quella di Detroit nel 1969, e giù la testa che il garage ha il soffitto basso. Dal primo EP 'Self Titled' a 'CROSS', l'ultimo colpo di coda del 2017 in uscita per Red Eyes Dischi, la storia è sempre quella: chitarre e batteria, ritornelli e sculacciate. Nel frattempo, tutto il pollaio balla il boogie perché il recinto manda le scosse. SIPARI D'ARTISTA Una collezione unica in Italia LUIGI MAINOLFI / Bestiario del firmamento Inaugurazione al pubblico sabato 21 aprile 2018 / ore 11.30 Sabato 21 aprile alle 11.30 all'Obihall di Firenze grande festa, a cui tutti sono invitati, per l’inaugurazione del nuovo Sipario d’artista, progetto dell'Associazione Amici della Contemporaneità Teatrale, voluto nel 2005 da Claudio Bertini e Massimo Gramigni, grazie all'incoraggiamento di uno dei più grandi ed eccentrici appassionati d'arte contemporanea che Firenze abbia mai avuto, Pier Giovanni Marzilli, all'aiuto nelle scelte del gallerista Santo Ficara e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’opera SIPARI D’ARTISTA /Bestiario del firmamento di Luigi Mainolfi, sagome di animali fantastici di velluto bianco, visioni ancestrali tipiche del lavoro dell’artista campano, applicate su uno sfondo di velluto blu note, andrà ad arricchire l'originale collezione di arte contemporanea che annovera sipari firmati da importanti artisti contemporanei italiani. Alla collezione, iniziata nel 2005 con Applausi di Aldo Mondino, si sono aggiunti negli anni i lavori di Carla Accardi (Rossoro, 2007), Getulio Alviani (Permutabile negativopositivo, 2009), Mimmo Paladino (Attori, 2012), Nicola De Maria (Musica colorata dai sogni, 2015) fino al magnifico del 2016 di Pino Pinelli Pittura R, 2015 – 101 Elementi.I. Luigi Mainolfi, nato in provincia di Avellino nel 1948. Dopo gli studi di pittura all’Accademia di Belle Art di Napoli, nel 1973 si trasferisce a Torino, attratto dal panorama artistico e culturale della città che negli anni Settanta rappresentava il centro dell’avanguardia artistica italiana. I primi lavori, tra il 1972 ed il 1976, indagano il corpo e il gesto. Nelle prime esposizioni/performance presenta calchi del proprio corpo in gesso che lascia consumare nell’acqua (Cavriago 1977) o fa precipitare dall’alto al suolo (La performance, Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna 1977). Tra il 1979 e il 1980 completa La Campana (Gall. Tucci Russo, Torino 1981) e La Sovrana Inattualità (P.A.C., Milano 1982). Ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali quali la Biennale di San Paolo, la Biennale di Venezia, la Biennale di Parigi, Documenta (Kassel). Tutto il suo percorso è volto a recuperare l’uso delle materie naturali, le materie prime che hanno fato la storia della scultura, dal gesso alla terra, dal legno alla pietra, dal bronzo al marmo. Erede di una visione ancestrale del mondo e dell’opera dell’uomo, Mainolfi crea radure, alberi, montagne, città, soli, animali, personaggi, attingendo da un immaginario arcaico popolato da leggende e figure mitiche. Inaugurazione Sipario d'artista / Bestiario del firmamento di Luigi Mainolfi Sabato 21 aprile 2018 ore 11.30 Firenze, Obihall, via Fabrizio De André info@obihall.it www.obihall.it Fabrizio Tavernelli Complesso presenta il nuovo album "Infanti"Sabato 21 Aprile RibaltaResistenZ Alle 21.30 ♫ Fabrizio Tavernelli Complesso presenta il nuovo album "INFANTI" Contributo iniziativa 5 € con Tessera Arci. PUNTO RISTORO dalle h. 19.30 con Crescentine & Vino "Infanti" è il quarto album solista di Fabrizio Tavernelli (ex AFA, En Manque D'Autre, Groove Safari, Duozero, Roots Connection, Ajello, Babel etc.) Un concept album sull'abuso dei bambini nelle odierne guerre digitali/mediatiche. Un percorso sonoro tra momenti orchestrali , canzoni e parti sperimentali. Bambini a cui si ruba il futuro, a cui non verrà mai pagato nessun riscatto. E' una messa in minore che non ha più nulla di sacro. Loro sono le nostre vittime, messi al mondo per imparare le negazioni, le assenze, la chiusura di confini, le barriere, i muri, il filo spinato. Bambini a cui si nega la terra e il suo attraversamento, che saranno stranieri nella stesso luogo dove sono nati. Infine noi, nel nostro quotidiano, dove i figli diventano l'ultimo status symbol da mostrare in pegno alla società o il campo minato che ci lasciamo dietro quando abbandoniamo le nostre postazioni di guerra. Sono il nostro scudo umano, gli ostaggi, quello che ci terrorizzerà. https://www.facebook.com/fabrizio.tavernelli circoloribalta@gmail.com https://soundcloud.com/radio-ribalta http://www.youtube.com/user/CircoloRibalta https://www.facebook.com/pages/Circolo-Arci-Ribalta/170700772959480 Circolo Arci Ribalta via Zenzano, 41058 Vignola LAMEBA Standing on a bleeding twilight Primo album per il side project di Stefano Gallone degli Agate Rollings Si intitola Standing on a bleeding twilight l'esordio discografico del side project di Stefano Gallone (componente del duo di elettronica ambient sperimentale Agate Rollings) che prende il nome di LAMEBA. Il progetto nasce nella fase di registrazione del prossimo album degli Agate Rollings e si basa su sonorità e impostazioni concettuali differenti e più estreme rispetto a quelle acquisite dalla band principale. Un desiderio che nutrivo da molti anni – spiega Stefano – era quello di sentirmi sufficientemente maturo per provare a realizzare un album fatto di collage sonori e sovraincisioni architettate in maniera concettualmente costruttiva. Ho sempre subito l'enorme fascino proveniente dalle sperimentazioni – soprattutto italiane – degli anni '70, periodo estremamente fertile di idee ma, allo stesso tempo, libero in termini di tentativi di innovazione. Oggi più che mai, provo più emozioni nel lasciarmi trasportare da "Goutez et comparez" che nell'assistere all'ennesima insignificante idolatria a breve termine. E poi, a quanto pare, avevo qualcosa nel cassetto che aspettava di dire la sua da tanto tempo, pazientando con estrema calma per venir fuori al momento giusto. Oggi più che mai – anche in questo caso – quel qualcosa può essere verificato sulla pelle di tutti noi proprio sotto la luce di quella mia percezione. Collage sonori, found object, rielaborazione elettronica, cut-up, sovraincisioni e montaggio concettuale sono gli strumenti fondamentali utilizzati per riportare ogni ideologia ed ogni gesto alle sperimentazioni degli anni '70, dove personalità del calibro di John Cage, Alvin Curran, Karlheinz Stockhausen, Franco Battiato e collettivi come il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, Musica Elettronica Viva o The Feed-back apprendevano e sviluppavano nuovi linguaggi compositivi capaci di esprimere concetti ben precisi attraverso nuove modalità strutturali e cognitive. Si tratta di campi semantici scelti tutt'altro che casualmente per esprimere al meglio un'idea estremamente profonda e difficile da esternare, in linea con i fermenti dell'epoca ma diametralmente opposti in termini di convinzioni antropologiche e politiche attuali. Io e Alessandro [Sgarito, ndr] eravamo nel pieno delle registrazioni, dell'assemblaggio e del missaggio del nostro nuovo album quando, cercando alcuni frammenti che ricordavo di aver conservato in una memoria esterna piuttosto datata, ho ritrovato tutta una serie di altri frammenti risalenti ad almeno una decina di anni fa. È stato un viaggio mnemonico istantaneo e istintivo. Più di un decennio fa prendevo il coraggio sulle spalle e provavo a portarlo verso una nuova vita, non senza enormi difficoltà interiori. I primi anni di università, la vita solitaria, le esperienze in comune in un periodo di apparente nuovo fervore politico e studentesco mi coinvolsero nell'idea di poter cambiare definitivamente il mio mondo. Ogni azione compiuta mi portò dove ho scelto di essere ora. Suoni, rumori, filmati, progetti sospesi, scorci di scrittura, ore e ore di esperienze reali cercavano di costruire un trampolino di lancio verso un presente consapevole, accettabile, condivisibile e – se possibile – memorabile. Ma le cose, nella realtà più profonda, non stavano così. Se ora sono qui a riascoltare l'ordine orizzontale e verticale che ho dato a tutti questi pezzi di vissuto, è perché ho messo le cuffie e mi sono chiuso in camera a sovrapporre ricordi e considerazioni attuali figlie del fatidico senno di poi. Quello che vi si aprirà all'udito, se avrete voglia di accoglierlo, sarà il risultato di visioni e suggestioni provenienti da riflessioni contenutistiche che mettono definitivamente dietro le sbarre – dentro di me – pseudo-sincerità a buon mercato e passioni socio-politiche in cui ho creduto di poter vivere in quei momenti. Tutte convinzioni violate dal barbaro susseguirsi delle personalità che urlavano attorno e dentro di me. Vuote. Convenzionali. Da mera propaganda per ciò che sarebbe accaduto di lì a poco nel web marketing elettorale. "Cosa vuoi fare da grande?", chiedevo. "Il bambino", mi rispondeva un amico mentre intorno si saltava l'ennesima lezione con vecchie bandiere scolorite in spalla lungo via Cavour. Impossibilità irreversibili. Si era già metadati. Dove ci siamo fermati, dopo quelle manifestazioni in piazza? Perché non ci siamo più rivisti la sera al pub? Chi eravate? Chi ero? Chi siete, ora? Chi sono io, adesso? Abbiamo scelto di passare oltre. Forse l'idea di rivoluzione, ormai, sopravvive reagendo al suo significato vilipeso. Ma cosa chiedevamo, esattamente? Siamo andati via da lì senza salutarci e forse è giusto così. Lo sapevamo che non sarebbe mai iniziata. Che strana Idra, la nostra generazione. Affrontavate con (per me) incomprensibili sorrisi un puro martirio generazionale. Eravate morti ma ballavate. E ballavo anche io con voi, ma non sono ancora del tutto preda delle targetizzazioni di Facebook. Vi guardo oltre i cancelli della memoria di un ragazzo che si fa uomo fuoricorso. Impongo una tara a tutti gli osanna verso ogni nuovo dio dello sviluppo. Che può non essere progresso. LAMEBA Standing on a bleeding twilight (AR Recordings, 2018) ARR-009 1. Standing on a bleeding twilight (35:34) Phase I - Hypnosis Phase II - State of regression Phase III - Breathe Phase IV - We're dead and we're dancing Stefano Gallone (collage, found object, synth, montaggio, missaggio) CONTATTISito ufficiale www.agaterollings.com/side-projects/Facebook www.facebook.com/agaterollings CONTRADDIZIONI IN EQUILIBRIO TRA CONTAMINAZIONI SONORE E RAFFINATO INTIMISMO “THE COMFORT ZONE” IL PRIMO DISCO DI MAKAI in uscita per INRI/METATRON DA OGGI IN DIGITALE E DALL'11 MAGGIO NEI NEGOZI DI DISCHI Fitte trame di suoni, parole e stati d'animo, un sapiente e ricercato equilibrio tra elettronica di stampo nordico e cantautorato intimista dal sapore più morbido e mediterraneo. Esce oggi 20 aprile in digitale e dall'11 maggio nei negozi di dischi per INRI/METATRON “The Comfort Zone”, il primo disco di Makai. Dopo il primo EP “Hands” e un tour che lo ha portato nei club di tutta Italia fino al Sziget Festival, il primo full length di Makai continua a disegnare la mappa di un mondo da esplorare, a tessere atmosfere e paesaggi sonori differenti. Un album che fa delle contraddizioni e contaminazioni il suo tratto distintivo, che crea una dialettica tra momenti contrari in una sintesi di geometrie techno e strumentali onirici, di spensieratezza e malinconia. La comfort zone è uno stato psicologico dove si resta in contatto con persone, cose e ambienti familiari, preservandosi da ansie e paure. Makai, al secolo Dario Tatoli, parte da questo concetto per muoversi in senso opposto, rifiutandolo: Detesto il concetto di comfort zone e detesto l’idea di non rischiare, di non spingersi oltre, di non provare. Volevo scappare, giocare con i suoni e sentirmi profondamente libero di interpretare dei brani in maniera differente. Makai ha quindi abbracciato sonorità diverse dal suo solito immaginario, è diventato il sound designer di se stesso, elaborando armonie tra elementi apparentemente contrastanti e contrapposti. Nascono così nove brani, nove quadri visivi in musica tutti cantati in inglese. Canzoni semplici ma dai testi toccanti e intensi, dai tessuti musicali ironici, sognanti e ipnotici allo stesso tempo. Makai volteggia su nuvole di suono, passando dal loop ossessivo e avvolgente di kalimba di “Lazy Days”, soffiato inno alla pigrizia e all'armonia della semplicità, al canto sottile corredato da percussioni decise e chitarre sommerse di Hands, dove si celebra l’inizio di un viaggio dalla destinazione sconosciuta. “The Comfort Zone” è al contempo leggero e profondo, sia musicalmente che testualmente: frutto di questo raffinato e delicato bilanciamento sono i campionamenti e il cromatismo quasi fotografico di Fire fall, l'autoritratto in forma di note di You, la malìa sonora di Clara. Si passa con eleganza dal vortice ossessivo e notturno di Night Shift alle risonanze techno ed elettroniche di ispirazione teutonica di Missed per atterrare, fluttuante, onirico e profondo su Later. Chiude il viaggio la title track, The Comfort Zone: registrata in una vecchia demo nella sua mansarda e la sua chitarra classica, è semplice, privata, sporca, si fa emblema di quella zona di sicurezza da cui Makai fugge durante tutto il resto dell'album. MAKAI è il moniker dietro cui si nasconde Dario Tatoli, producer, sound designer e polistrumentista pugliese, già nei Flowers or Razorwire (keats collective USA/Bizarre love triangles ITA). MAKAI è un processo in divenire iniziato nel 2010 e in costante evoluzione. Un vortice di dicotomie irrisolte e irrisolvibili, alla ricerca di una perfezione che è un sogno dentro le palette dei suoni e nella stretta griglia della forma canzone. Un labor limae continuo volto a vestire le canzoni di abiti nuovi, fatto di tagli e revisioni, riscritture e sovraincisioni, che si concretizza nel 2016 nell’EP HANDS. Alla pubblicazione è seguito un tour che lo ha portato su numerosi palchi italiani fino a quello dello Sziget Festival di Budapest. CLARA, il primo videoclip estratto da“The Comfort Zone”, il nuovo disco in uscita ad aprile, è stato presentato in anteprima su Rolling Stone mentre il secondo, “Lazy Days”, è uscito in anteprima su Repubblica.it. Credits “The Comfort Zone”: Written recorded produced : Dario Tatoli Mix : DARIO TATOLI (You, The comfort zone, Night shift) ANDREA SURIANI (Firefall, Lazy days, Later, Clara) MATILDE DAVOLI (Missed, Hands) Stems mastering: Andrea Suriani Giovanni Todisco: Acoustic Drum on Firefall, Hands. Danilo De Candia: Bass on Lazy days, Night shift. Andrea De Marco: Electric guitar on Missed, Bass on Firefall Fabio Gesmundo: Electric guitar on Clara, Firefall, Classic guitar on Later. Lyrics: Dario Tatoli / Cataldo Bevilacqua (Orson) MAKAI Facebook https://www.facebook.com/MAKAISPACE/ Instagram https://www.instagram.com/makai_space/ ESCE OGGI LA PANCIA E’ UN CERVELLO COL BUCO IL NUOVO DISCO DI GABRIELLA MARTINELLI Esce il 20 aprile 2018 il nuovo disco di Gabriella Martinelli, La pancia è un cervello col buco. “La pancia è un cervello col buco” è un affresco onirico; è un disco crossover dalle intuizioni avvincenti. E' un album dalla grande personalità tanto quanto la voce dell'artista, autrice e interprete delle sue canzoni. 8 tracce registrate in presa diretta, dal sound minimale ma deciso, che raccontano storie di donne. Idoli, signorine Bovary piene di dubbi e incertezze dilanianti. Signorine felicità colorate come le stoviglie, di nostalgia, oppure di slancio verso nuove spensieratezze. Creature libere, a volte come il peccato, espressioni dei sentimenti e compagne di baci che tradiscono tre volte, come il canto di un gallo. Protagoniste di altre vite oltre le loro, oltre la nostra. Sono storie, dove lo spirito e la voluttà si fanno veste cangiante. L’abito di una donna non è solo la stoffa che porta addosso, ma può essere una canzone, che dalla sua bellezza è indivisibile. Gabriella canta storie, lo fa con ironia e con la sua voce importante, racconta i luoghi, i suoni e i colori che hanno formato la sua crescita artistica. Il progetto si avvale inoltre dei disegni di Antonio Sileo, in arte Pronostico, che regala un volto e un corpo a Casimira, Erica, Giulia, Eliana e alle altre donne protagoniste del disco. Il disco sarà presentato con un concerto full band domenica 22 aprile, al tramonto, al Monk Roma. Il 25 aprile Gabriella Martinelli sarà al Caffè Plaza di Tursi (MT), venerdì 27 arriverà nella sua terra, la Puglia, dove presenterà La pancia è un cervello col buco a La Nicchia di Grottaglie (TA). TRACKLIST 1. Casimira 2. La pancia è un cervello con buco 3. Che poi un berretto non è 4. Giulia 5. Esseri sottili 6. In una tazza di caffè 7. Ciao a te 8. La vagabonde Credits “La pancia è un cervello col buco” Testi e Musiche di Gabriella Martinelli Prodotto e Arrangiato da Gabriella Martinelli con la collaborazione preziosa di: Paolo Mazziotti al basso, Andrea Jannicola alle chitarre, Alessandro Marzi alla batteria, Andrea Libero Cito al violino, Erika Scorza e Salvo Corallo ai cori; il pianoforte nell'ottava traccia è di Nicola Guida con l'intervento di Camille Blanc. Registrato in presa diretta da Gianluca Siscaro c/o Village Recording Studio Mixato e Masterizzato da Dario Giuffrida c/o Lowmix Studio di Michele Lombardo Artwork e grafica a cura di Antonio Pronostico Sileo. BIO Cantautrice di origini Pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve del cantautorato Italiano femminile. Artista dalla grande personalità, con la passione per il teatro canzone. Presenta il suo secondo disco: “La pancia è un cervello col buco”, un progetto crossover che con toni decisi racconta di donne, arricchito dai disegni di Antonio Sileo, in arte Pronostico. Gira l'Europa da busker e vanta numerosi anni di gavetta suonando nei club, nei festival e nei teatri. Vincitrice di molti premi legati alla canzone italiana d’autore, fra cui: Premio Botteghe D'autore 2017 (Miglior Interpretazione); Premio Bindi 2015; Musicultura nel 2014 . Partecipa a The Voice of Italy in onda su Rai 2 nel 2013; pubblica il suo album d'esordio "Ricordati di essere felice" per l'etichetta Toto Sound Records nel 2015. Scelta per aprire il concerto di Hindi Zahra al teatro Parioli nel 2017. E' tra le voci Italiane del Come to my home, progetto nato in Africa: realtà che unisce artisti da tutto il mondo con l'intento di mescolare le arti, le culture, le nazionalità. https://www.facebook.com/GabriellaMartinelliOfficial/ https://www.instagram.com/gabriellamartinelliofficial/ http://gabriellamartinelli.it/ LE TENDENZE OGGI ESCE ON-OFF Il nuovo video del trio electro rock Da oggi, venerdì 20 aprile, è online sul canale You Tube e sui social de Le Tendenze “On-Off”, video del nuovo singolo della band milanese. Il brano, già disponibile in rotazione radiofonica, anticipa la pubblicazione dell'omonimo EP di debutto del trio electro rock. <<“On-Off” nasce da un fatto realmente accaduto. – racconta la band – Una sera un nostro live fu “rovinato” da un problema tecnico: ci dimenticammo di schiacciare il tasto "On" del mixer e addio chitarre Ci siamo ispirati a questa vicenda per raccontare di come, spesso, un unico banale errore possa modificare il destino di una persona o di una relazione... Ma in fondo, chi di noi non ha mai sbagliato?>> “On-Off” è stato registrato presso i RecLab Studios di Larsen Premoli. Master realizzato da Energy Mastering. Il video è opera del giovane regista Steve Saints. Le Tendenze dal vivo 24 aprile - Irish Club Salice Terme (Pavia) 4 maggio - Legend Club Milano EP Release Party 18 maggio - The One Live Club Cassano D’Adda (Milano) 9 giugno - Cascina Martesana Milano 24 giugno - Pitagora Music & Events Lugagnano (Verona) BIO Le Tendenze nascono a Milano nell’aprile 2015, formate dai fratelli Daniele Saibene (voce e chitarra) e Francesco Saibene (batteria e synth), e dall’amico d’infanzia Andrea Cuntrò (basso, synth e cori). Precedentemente, la band vive una fase embrionale come quartetto, tra il 2012 e il 2014, fino all’abbandono di Alex, primo cantante della formazione. Il difficile momento spinge il gruppo a sperimentare, così i ragazzi entrano in studio nel 2015 per registrare i primi nuovi brani, provando Dani alla voce. Quello che doveva essere un semplice esperimento si trasforma nel punto di svolta: il progetto trova il proprio assetto come trio e il proprio stile in un rock elettronico d’ispirazione anglosassone, le cui tematiche ruotano attorno al futuro, alla fantascienza e all’interiorità. Così, nel settembre 2016 esce il singolo autoprodotto “Brivido”, al quale fa seguito “Blackout Sociale” nel marzo 2017. Entrambi i brani incontrano il favore della critica e delle radio. All Music Italia li definisce “un inciso potente dalle intenzioni rock che ha nell’essenzialità il suo guizzo maggiore". Contemporaneamente, la band inizia a suonare dal vivo, salendo, tra gli altri, sui palchi del “Polisuona”, aprendo ad Adriano Viterbini e Cosmo, e del “Rock In Park”, di supporto a Rigo Righetti, storico bassista di Ligabue. Ad agosto 2017, Le Tendenze approdano ai RecLab Studios di Larsen Premoli per registrare il disco d’esordio. A ottobre presentano al pubblico il primo estratto “Seduto a Central Park”, al quale fanno seguito “Lato oscuro”, “Virus” e “On-Off”. CONTATTI E SOCIAL Info e Booking letendenzeofficial@gmail.com Press e Social Media martascaccabarozzi19@gmail.com 19 Media Agency Facebook https://www.facebook.com/letendenzeofficial/ Twitter https://twitter.com/Le_Tendenze Instagram www.instagram.com/letendenzeofficial YouTube https://www.youtube.com/channel/UCLfuGu_vZKxfDklZN_trLtA LUCA SALMASO OGGI ESCE SOGNI VIVENTI Il nuovo video del cantautore lombardo Da oggi, venerdì 20 aprile, è disponibile online sul canale youtube e sui social di Luca Salmaso “Sogni viventi”, video del nuovo singolo del cantautore lombardo e primo estratto da “Zero”, atteso album di debutto del musicista, già voce della rock band La Sindrome. <<“Sogni vivente” è un dialogo con il “cane nero”. – spiega Luca Salmaso – Racconto di un momento di panico, nel quale respirare diventa difficile e tutto intorno a noi sembra crollare irrimediabilmente, rendendo la nostra libertà individuale qualche cosa di pericolosamente instabile.>> “Sogni viventi” è stato composto, scritto e registrato da Luca Salmaso. Mix e master realizzati da Salvatore Addeo presso gli Aemme studio recording (Como). Il video del brano è stato realizzato da: Alex Ciuffreda (regia), Marco Artusi (dop), Jessica Velluti (aiuto regia) e Matteo Canzano (assistente camera). Hanno suonato: Luca Salmaso (voce, chitarre, piano e programmazione), Fabio Vicidomini (batterie), Marcello Martin (basso e sintetizzatori), Davide Contento (percussioni). BIO Luca Salmaso (Milano 1983), cantautore, compositore, musicista. Nel 2007 fonda La Sindrome con la quale nel 2008 registra il primo album “L’arena del peccato” ai Massive Arts Studios di Milano con la collaborazione di Marco Barusso (Lacuna Coil, Modà, Eros Ramazzoti). Nel 2009 il singolo "L'arena del peccato" viene trasmesso su varie emittenti radiofoniche tra cui Radio 105 e Virgin Radio e recensito su vari siti web del settore e giornali (Rocksound, Rockerilla, Buscadero). Il brano "Indietro no" entra a far parte della compilation del Rock on the road di Desio (MI) e viene usato come colonna sonora del promo film Donnie Brasco su Rete4. Nel 2009 incontra Max Zanotti (Deaonika, Eva Poles, Rezophonic) e con lui comincia a studiare canto e composizione. Nel 2010 entra nuovamente in studio con La sindrome per registrare il secondo album “Non c’è notte che non veda il giorno… dichiarazioni di guerra al solo”, sempre ai Massive Arts di Milano, questa volta con sonorità più internazionali grazie anche alla collaborazione di Jack Garufi (Temper Tramp, Skunk Anansie). Numerosi i live con la band nei maggiori locali e festival del nord Italia tra cui Arena live di Mendrisio, Blackhorse, Rockontheroad, Guinnes Planet. Nel 2011 dopo più di 100 live in tre anni la band decide di prendersi una pausa.La continua passione per la musica porta Luca a suonare nei luoghi più disparati, dalle strade della Spagna e Portogallo ai resort Maldiviani e Malgasci, passando per club, feste e manifestazioni. Nel 2013 registra presso i Kate Creative Studio di Roma due brani live per le Kate Creative Sessions. Nel 2014 entra a far parte nel cast del film opera rock Ombra e il Poeta di Gianni Caminiti nelle sale cinematografiche a fine 2017. Sempre nel 2014 insieme a Fabio Vicidomini alla batteria e Marcello Martin al basso registra la cover Last Goodbye di Jeff Buckley insieme al cantautore Antonello Brunetti per il ventennale dell'uscita di Grace. Nel 2015 firma parte della colonna sonora del documentario di Valerio Zamboni RAAM (Race Across America) un'ultra-maratona corsa in bicicletta attraverso gli Stati Uniti che si disputa dal 1982 con la regia di Alex Ciuffreda. Nel 2016 entra come chitarrista nella band milanese RePro. Nel 2017 scrive e compone il suo primo disco solista, “Zero”, previsto per la primavera del 2018 e anticipato dal primo singolo “Sogni viventi”, disponibile dal 20 aprile 2018. FB https://www.facebook.com/lucasalmaso.zero/ - YT https://www.youtube.com/user/lucasalmasomusic ALESSIO ALLEGRINI solista dell'ORCHESTRA FIORENTINA, lun 23 e mar 24/4 Teatro Niccolini Firenze4/20/2018 Alessio Allegrini ospite dell’Orchestra da Camera Fiorentina Al via i concerti dedicati ai solisti di Santa Cecilia Lunedì 23 e martedì 24 aprile 2018 – ore 21 Teatro Niccolini – via Ricasoli 3 – Firenze ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Direttore e corno solista ALESSIO ALLEGRINI Musiche di N. Monici, R. Strauss, L.v. Beethoven Selezionato a soli 23 anni da Riccardo Muti come primo corno del Teatro alla Scala, solista ospite dei Berliner Philarmoniker e pupillo del compianto Claudio Abbado – che lo ha voluto in tutti i suoi progetti più importanti – Alessio Allegrini e tra i massimi virtuosi del proprio strumento. Lunedì 23 e martedì 24 aprile torna al fianco dell’Orchestra da Camera Fiorentina nel duplice appuntamento al Teatro Niccolini (ore 21 - via Ricasoli 3 – Firenze – biglietti 20/15 euro) che lo vede nei ruoli di direttore e solista. In programma una delle sue interpretazioni più apprezzate, il “Concerto per corno e orchestra op. 11” di Richard Strauss, seguita dall’ottava Sinfonia di Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Apre la prima assoluta di “Oxitocina” del compositore contemporaneo Neri Monici. Richard Strauss compose il “Concerto per corno e orchestra op. 11” quasi ottantenne, mentre in Europa infuriava la seconda guerra mondiale: la partitura è dominata da un’idea melodica che ricorre nei tre movimenti, e segna un certo ritorno alla classicità. Ad affiorare è infatti il ricordo del padre, Franz Joseph Strauss, a lungo primo corno presso l'orchestra di corte di Monaco di Baviera (e fervente antiwagneriano). Opera breve e atipica, la “Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93” di Ludwig van Beethoven segna un ritorno ad una forma decisamente classica, consona ai modelli di Mozart e Haydn. Vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, tra i quali il Prague Spring Competition e il concorso A.R.D. di Monaco di Baviera, Alessio Allegrini inaugura il ciclo di concerti che la stagione 2018 dell’Orchestra da Camera Fiorentina dedica ai solisti dell’Orchestra di Santa Cecilia, di cui è primo corno. Allegrini ha suonato sotto la direzione di direttori quali Abbado, Muti, Chung, Tate e Antonio Pappano. Tra le incisioni, impossibile non ricordare l’integrale live dei Concerti per corno e orchestra di Mozart, con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Biglietti 20/15 euro (riduzioni per studenti e over 65). Si ricorda che ai titolari della “Firenze Card” del Comune di Firenze è riservato uno sconto del 15% (o tre biglietti al prezzo di due). Biglietto a 5 euro per i titolari della "Carta Giò - Io studio a Firenze" del Comune di Firenze. Ingresso gratuito fino a 12 anni. Prevendite nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online su www.boxol.it. Prevendita anche al Teatro Niccolini nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. La 38esima stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina è realizzata con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Banca CR Firenze e Leggiero Foundation. Programma concerti lunedì 23 e martedì 24 aprile 2018 N. Monici Oxitocina (prima esecuzione assoluta) R. Strauss Concerto per corno e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore op.11 L. V. Beethoven Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 Informazioni e prenotazioni Segreteria Orchestra tel. 055-783374 - www.orchestrafiorentina.it - info@orchestrafiorentina.it Biglietti, riduzioni e sconti Biglietto intero 20 euro. Biglietto ridotto a 15 euro per studenti (muniti di tesserino) e over 65 (muniti di un documento). Ai titolari della “Firenze Card” del Comune di Firenze è riservato uno sconto del 15% (o tre biglietti al prezzo di due). Biglietto a 5 euro per i titolari della "Carta Giò - Io studio a Firenze" del Comune di Firenze. Ingresso gratuito fino a 12 anni. Prevendite Box Office - via delle Vecchie Carceri, 1 (Firenze) - tel. 055 210804. Orario: mar/sab 10/19.30 - Lun 15.30/19.30 – www.boxol.it. Prevendita anche presso gli spazi che ospitano gli spettacoli, nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. Ufficio stampa Marco Mannucci, NEL CUORE DEL CENTRO STORICO DI ROMA DOMANI APRE UFFICIALMENTE VINYL ROOM DA UN’IDEA DI FEDERICO E MARCO DE GREGORI Nel cuore del centro storico di Roma, in via della Frezza 53, Federico e Marco De Gregori, figli di Francesco, hanno pensato e realizzato VINYL ROOM, un negozio che si propone di rilanciare il vinile come supporto ed oggetto privilegiato di ascolto contemporaneo. L’apertura ufficiale avverrà domani, sabato 21 aprile, in occasione del RECORD STORE DAY 2018. Nella VINYL ROOM chi non si accontenta della musica in streaming e di un paio di auricolari potrà trovare long playing nuovi ed usati, rari e meno rari, ogni genere musicale dal rock al folk, dal jazz alla canzone d'autore: cofanetti in edizione limitata, edizioni di lusso, proposte di ogni tipo per amatori e per collezionisti. Una sezione particolare del negozio (Highlits Shots) propone in vendita una collezione di foto originali d'archivio che ritraggono gli artisti più significativi ed importanti della nostra epoca, catturati in scatti inediti in bianco e nero. I Beatles, Frank Zappa, Chet Baker, Fabrizio De André, Demetrio Stratos, David Bowie e molti altri ancora. «Per ovvi motivi di famiglia abbiamo sempre abitato fra dischi e chitarre fin da bambini - dichiarano Marco e Federico De Gregori - Questo negozio è la conseguenza inevitabile di un amore per la musica che non si è mai interrotto e che vorremmo condividere col pubblico più attento alla qualità del suono e alle proposte di mercato meno scontate». Più che un negozio di dischi VINYL ROOM è dunque una galleria di testimonianze artistiche e sonore di un momento storico in cui la musica a 33 giri, che ancora ci gira intorno, ha dato un'impronta decisiva ed indelebile al gusto musicale e alla cultura del nostro tempo. MAVI PHOENIX Un nuovo video - YELLOW - per la promessa dell'urban pop internazionale, pronta a partire per alcuni tra i più importanti festival europei Unica data italiana il 9 giugno al RADAR Festival Un nuovo video, YELLOW, prodotto dal berlinese RIP Swirl (aka LUKA) e realizzato da COLORS, e una nuova, unica data italiana al RADAR Festival il 9 giugno per MAVI PHOENIX. Ventidue anni, originaria di Linz e residente a Vienna, Mavi si è subito imposta nel panorama europeo come la nuova promessa dell'urban pop. Mavi è attesa questa estate nei festival migliori d'Europa, The Great Escape Festival (UK), Primavera Sound di Barcellona e Nos Primavera di Porto, Kosmonaut e Melt (Germania), LesInrocks Pool Party (FR) e moltissimi altri. La giovane austriaca ha conquistato pubblico e critica con l'EP Young Prophet (LTT Records, 2017) accompagnato dai singoli Quiet – inserito nella Spotify Global Viral top 50 chart e in anteprima su NYLON – Love Longtime – presentato su THE FADER – e Aventura, che ha cavalcato il 2017 con il suo stile esuberante e la sua attitudine da “I don't give a fuck” fino a essere scelto per la campagna internazionale Desigual diretta da Luis Cerverò (qui). Inizia ora un nuovo capitolo con questo primo nuovo singolo, Yellow. “I produced ‘YELLOW’ this winter in Berlin with LUKA in his super cold flat,” racconta Mavi. “The song came along very quickly after a proper studio session was cancelled - I was looking for some brightness to get over the grey Berlin atmosphere. ‘YELLOW’ has a mellow production, representing not happy times, but I want to give people warmth and brightness to feel good in bittersweet moments, kind like a sun.. Things can go wrong but the light will come back. Pain is not forever.” Avvicinata al mondo della musica all'età di 11 anni grazie a un vecchio Macbook regalatole dal padre, Mavi inizia a esplorare e sviluppare il suo stile musicale, trovando nell'urban rap la sua chiave espressiva. Il suo EP Young Prophet ne è la prova e marchia Mavi Phoenix come uno degli astri nascenti della scena urban pop del nuovo millennio, con un'attitudine R&B e hip hop che la avvicina ad artisti come Abra e M.I.A. Dopo primo EP di debutto (My Fault, 2014), Mavi presenta Young Prophet nel 2017. Nel 2018 esce con un nuovo singolo, Yellow. “International musician Mavi Phoenix is putting Austria on the map.” (Nylon) "Quando ascolti Mavi Phoenix non pensi che l’Austria, come la maggior parte dei paesi non anglofoni, possa produrre un artista in grado di suonare così internazionale, credibile, pop" (IL_Il Sole24Ore) "She switches things up in incomparable fashion" (The Line of the Best Fit) Link: maviphoenix.com facebook.com/maviphoenix instagram.com/maviphoenix youtube.com/user/MarleneNader twitter.com/maviphoenix Crediti foto: Kyle Weeks |
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