Beh in ogni cosa che fai metti anche inavvertitamente qualcosa delle esperienze passate… 1) "Così diversi" è il vostro singolo appena uscito, piuttosto oscuro direi e accompagnato da un video molto bello e molto noir. Il messaggio che volete dare? Volevamo affrontare il tema della diversità senza cadere nei soliti luoghi comuni.. così a me e Federico Palmerini, il regista del video, è venuto in mente di scrivere una specie di favola noir…che piano piano degrada verso una specie di incubo dark e splatter. L’idea di base doveva esser un cartone animato, ma poi lavorando con Davide Bastolla, che ha curato la realizzazione, abbiamo cominciato a sperimentare diverse tecniche e siamo finiti al 3D ed al Green Screen..!! 2) Come nasce l'idea del video? Abbiamo immaginato un mondo tipo Sin City.. staccato dalla realta’ .. quasi sospeso e senza tempo …dove una persona che viene additata come “mostro” o “diverso” in realtà scopre che le mostruosità sono al di fuori ed appartengono a chi giudica. Quello che è on line è la versione censurata.. forse più avanti metteremo in rete la versione integrale che e’ ancora più cruda e senza sottintesi. Ci sono un po’ di citazioni più o meno nascoste delle nostre passioni per il cinema e l’arte visual in generale…dal cuore vero trafitto sul muro, disegnato da una concept artists Lilia Haralampieva o le frasi dei film graffiate sulle pareti… fa un po’ tutto parte del nostro percorso artistico oltre che di quello prettamente musicale. 3) A breve uscirà il vostro album che come detto è anticipato dal singolo vuoi anticiparci qualcosa? "Cosi Diversi" è un po’ il punto di mezzo delle sonorità dell’album. Ci sono un paio di balla molto belle, ma anche pezzi più tirati ed aggressivi con punte quasi metal… e anche se c’è una vena dark in tutto il lavoro, le atmosfere sono comunque intense ed aperte. 4) Anni passati con Pino Daniele che è recentemente scomparso cosa hai appreso da lui e cosa ti ha lasciato dentro? 20 anni di dischi, tour e lavori fatti fianco a fianco, hanno generato milioni di momenti irripetibili sia artistici che personali. Ho avuto la fortuna e onore di lavorare con un pezzo di storia e cultura italiano e la crescita sia artistica che emozionale è enorme ed in quantificabile. Oltre al fatto di aver avuto occasione di collaborare con musicisti che per me erano miti inarrivabili. Sicuramente mi ha passato al modalità e l'amore per la musica e la cura di ogni minimo particolare. 5) Chitarrista e chitarre synth come nasce la passione e lo sviluppo di quest’ultime? Ho sempre avuto il pallino per elettronica dai tempi del liceo ho coltivato la passione verso i computer l’informatica ed i sintetizzatori. Cercavo di riportarli sulla chitarra già dalle prime band con cui suonavo. Solo che la tecnologia era veramente agli inizi e tendenzialmente erano esperimenti per lo più disastrosi! Però con i Radio Londra, già nel ’90 andavamo in giro a suonare con sequenze e campionatori, ed io avevo una chitarra synth. Poi per Pino ho cominciato usare prima la Synthax, che mi ha dato lui…(!) e successivamente la Ztar, che di fatto è un controller midi a forma di chitarra. 6) Userai anche la tecnica del la chitarra sinth nell'album che uscirà? Con UNICOSTAMPO ho curato tutta la parte dei synth nel CD, ma live suono difetto solo la chitarra. Abbiamo volutamente optato per un lineup più consono una band rock.. due chitarre basso e batteria, tutto il resto, lo releghiamo ai computer che suonano per noi.. 7) Hai portato negli unico stampo qualcosa del tuo passato con Pino o anche ad esempio con Cheb Chaled (musicista africano) Beh in ogni cosa che fai metti anche inavvertitamente qualcosa delle esperienze passate…fare musica ed arte in generale è proprio questo..! Sicuramente c’è la meticolosità nella realizzazione e nella cura del particolare, oltre che alla costante ricerca dello “Stato Dell Arte” della Produzione tecnica. 8) Dopo l'uscita del disco partirà un tour? Sì.. ci stiamo già organizzando per le prove e l’allestimento. L’idea era di sonorizzare quasi ogni brano con un video dedicato…è un po’ lunga ma ci piacerebbe che il concerto fosse una sorta di trip visual musicale. 9) Vuoi mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi? Certo…!!! Mi raccomando…comportatevi bene..!!! Dulcinea Annamaria Pecoraro OSCAR LATINO
Da domani in rotazione radiofonica il nuovo brano “IN RADIO” Da venerdì 30 gennaio, sarà in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “IN RADIO” (La.Mu. records – distribuzione Artist First), il nuovo brano del cantante palermitano OSCAR LATINO, che anticipa l’album di prossima uscita. Il brano “In Radio” (musica di Mauro Munzi e Oscar Latino e testo di Francesco Chini), prodotto da Mauro Munzi (batterista dei Dhamm), mette in evidenza come, nonostante il momento di smarrimento delle generazioni di oggi, sia importante non perdere mai la speranza e combattere l’inquietudine che quotidianamente rischia di ostacolare i sogni di ognuno. “In Radio” è il terzo brano, dopo “Al di là di te” e “Il primo giorno di primavera”, nato dal sodalizio artistico tra Mauro Munzi (nelle vesti di produttore) e Oscar Latino. Nel brano ha partecipato anche il pianista siciliano Alessio Romeo. «L'intenzione era quella di fotografare il presente in cui viviamo, con le sue difficoltà e le sue contraddizioni Allo stesso tempo, però, c'è la volontà di affrontare la realtà non solo con un respiro malinconico, ma anche con una certa dose di speranza, come quella che ci fa accendere la radio col desiderio di sentire una buona notizia o di ritrovare una canzone che ci ricorda qualcuno lontano. È la stessa speranza che, anche nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, non si fa mai tarpare le ali». Oscar Latino è nato a Palermo. All’età di 13 anni inizia il suo percorso musicale da batterista, suonando nei locali della movida palermitana. Una volta trasferitosi a Roma per continuare gli studi presso l’Università della Musica, scopre anche la sua attitudine al canto. Nel 2000 Oscar inizia a lavorare come intrattenitore, cantante, musicista e responsabile spettacoli in tanti villaggi turistici in giro per il mondo, facendosi conoscere da migliaia di persone. Grazie a questo percorso iniziano anche le prime collaborazioni con artisti come Enrico Ciacci e Randy Roberts (figlio di Rocky Roberts) e Andrea Banica, importante artista rumena di cui Oscar diventa corista. Nel 2010 conosce Mauro Munzi (batterista dei DHAMM), firma il suo primo contratto discografico e realizza “Angelo”, il suo EP d’esordio. Nel 2013 esce il singolo “Non ti basta”, brano scritto da Alessio Ventura (cantante dei DHAMM), accompagnato da un videoclip ufficiale. Successivamente, Oscar apre i concerti di Gatto Panceri e inizia un tour radiofonico promozionale. Attualmente Oscar Latino sta lavorando al suo disco di inediti, di prossima uscita. www.oscarlatino.com - www.twitter.com/latinooscar - www.vevo.com/artist/oscar-latino www.facebook.com/pages/Oscar-Latino-Official/139396896179641?ref=hl Ufficio stampa: Parole & Dintorni - Sara Bricchi (sara@paroleedintorni.it – 02/20404727) Ufficio promozione radio: MA9 Promotion – Andrea Vittori (andrea@ma9promotion.com – 347/0357107) Paolo Benvegnù al Tender con l’album capolavoro Earth Hotel Venerdì 30 gennaio 2015 – ore 22 – Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze – biglietto 12 euro PAOLO BENVEGNÙ Prevendite Mailticket www.mailticket.it (tel. 199446271); Box Office www.boxol.it (tel. 055.210804) – Info tel. 055.0460993 – www.lenozzedifigaro.it E’ uscito lo scorso autunno e in una manciata di mesi ha fatto in tempo a conquistare le classifiche delle migliori uscite 2014. “Earth Hotel” è il nuovo disco di Paolo Benvegnù in concerto venerdì 30 gennaio al Tender Club di Firenze (ore 22 – biglietto 12 euro – prevendite Mailticket www.mailticket.it tel. 199446271 - Box Office www.boxol.it tel. 055.210804) nell’ambito di un tour 2015 partito in quarta.
“Earth Hotel” arriva a tre anni di distanza dalla pubblicazione del precedente “Hermann”. Dodici brani in cui l’arte e la poetica di Benvegnù esplorano l’amore, da diversi punti di vista. All’interno dell’”Earth Hotel”, luogo a cui tutti apparteniamo ed in cui tutti abitiamo, trova posto l’amore in ogni sua declinazione, i luoghi dove esso si espande e si consuma, i viaggi che ne acuiscono la distanza o la riducono, i tempi brevi o lunghissimi che ne scandiscono i ritmi. Un inno fortissimo alla vita, urlato a gola piena. Una riflessione profonda e ammaliante, senza sconti, lucida ed appassionata, carica di amore, necessità irrinunciabile che l’artista persegue con l’ostinazione di un capitano che, senza bussola, affida alla propria intuizione e alle stelle la sua rotta. Il video “Una nuova innocenza”, primo estratto del nuovo disco, ha vinto il premio PIVI - Premio Italiano Video Indipendente - nella categoria “Miglior fotografia” e verrà premiato nel corso degli Oscar degli indipendenti, la tre giorni organizzata dal Mei a Roma il prossimo febbraio. Se non bastasse, Benvegnù ha anche firmato la nuova sigla di “Decanter”, storico programma enogastronomico Radio 2 in onda tutti i giorni dalle ore 19,40. Paolo Benvegnù è tra i migliori autori del nostro paese, un vero artista della parola suonata. Ha una carriera ultraventennale con un passato nel gruppo degli Scisma e un presente fatto di rock d’autore. E' un outsider della nostra musica che passa dalle collaborazioni con gli Afterhours e Stefano Bollani alla scrittura di brani come "Io e te", che Mina ha voluto interpretare e inserire in uno dei suoi dischi. Le canzoni di Benvegnù sono state cantate anche da Irene Grandi, Giusy Ferreri e Marina Rei. A proprio nome ha pubblicato quattro album, ultimo dei quali è “Earth Hotel”. Earth Hotel secondo Paolo Benvegnù Earth hotel parla di amore nelle stanze. Ovunque. Di alberghi, di case, di transatlantici, di treni, di aereoplani ed automobili. Nello stesso istante. Che sia martedì o il giorno di un compleanno oppure l’anniversario della prima repubblica. Di ogni tipo di Amore. Quello di ogni tempo. Quello impastato di bene e male. Quello conscio e quello sbadato. Dodici mirabili miniature. Dall’alba al tramonto. Elettrico e notturno. Grida al cielo e sussurrii nell’ombra. Alle madri. Ai Figli. A quell’eterno miracolo di vita che ci consuma. Registrato fra Jam Recordings e Farm Studio Factory Mixato allo Studio Jork di Villa Dekani (SLO) da Michele Pazzaglia. Masterizzato da Giovanni Versari presso "La Maestà" di Tredozio. Produzione artistica Paolo Benvegnù e Michele Pazzaglia. Produzione esecutiva Woodworm music. Fotografie e art-work Mauro Talamonti ©2014. Distribuzione Audioglobe / The Orchard Copyright © & P 2014 Woodworm music All Right Reserved. Prossimi concerti Le Nozze di Figaro Informazioni, prevendite e aggiornamenti www.lenozzedifigaro.it. Prezzi biglietti escluso diritto di prevendita. ENSI – ven 6 febbraio 2015 – 21,30 - Viper Theatre – Firenze – 12 euro ELUVEITIE – mar 10 febbraio 2015 – 20 - Viper Theatre – Firenze – 30 euro (25 in prevendita) SPAIN – dom 15 febbraio 2015 – 21,15 – Sala Vanni – Firenze – 15 euro AFTERHOURS – ven 27 febbraio 2015 – 21 - Teatro Verdi – Firenze - 30/35/40 euro VERDENA – mar 3 marzo 2015 – 21,15 – Obihall – Firenze – 15 euro CAPAREZZA – ven 6 marzo 2015 – 21 – Mandela Forum – Firenze – 18 euro CAPAREZZA – sab 7 marzo 2015 – 21 – PalaEvangelisti - Perugia – 18 euro BLONDE REDHEAD – sab 14 marzo 2015 – 22 - Viper Theatre – Firenze – 18 euro JOHN DE LEO – sab 21 marzo 2015 – 21 - Teatro Puccini – Firenze – 20 euro (18 in prevendita) THE BLUEBEATERS - ven 27 marzo 2015 – 22 - Viper Theatre – Firenze – 10 euro NEGRITA – ven 10 aprile 2015 – 20 - Mandela Forum – Firenze – 30/35/40/45 euro DISCO INFERNO – sab 18 aprile 2015 - 22 - Viper Theatre – Firenze – 10 euro COLAPESCE – sab 25 aprile 2015 - 22 - Viper Theatre – Firenze – 12 euro www.lenozzedifigaro.it Spazi/indirizzi Nelson Mandela Forum – piazza Enrico Berlinguer - Firenze Obihall – Lungarno Aldo Moro angolo via Fabrizio De Andrè – Firenze PalaEvangelisti - via Tazio Nuvolari, 19 - Pian di Massiano – Perugia Sala Vanni - piazza del Carmine 14 e 19 - Firenze Spazio Alfieri - via dell'Ulivo, 6 – Firenze Teatro Puccini - via delle Cascine, 41 – Firenze Teatro Verdi - via Ghibellina, 101 – Firenze Tender Club – via Alamanni – Firenze Viper Theatre - via Lombardia/via Pistoiese – Firenze Info e prevendite Info tel. 055.0460993 - www.lenozzedifigaro.it Prevendite www.mailticket.it (tel. 199446271); www.boxol.it (tel 055.210804) Partner Publiacqua ADF - Aeroporto di Firenze Ufficio Stampa e Promozione Paolo Benvegnù Big Time – Tel + Fax 06.5012073 Le Nozze di Figaro Vicolo di Santa Maria Maggiore, 1 – Firenze Tel 055 0460993 – Fax 055 0460995 Ufficio stampa: Marco Mannucci EUGENIO FINARDI giovedì 29 gennaio per la prima volta a Londra con il "FIBRILLANTE TOUR"!1/29/2015 EUGENIO FINARDI GIOVEDÌ 29 GENNAIO PER LA PRIMA VOLTA LIVE A LONDRA
CON IL “FIBRILLANTE TOUR” A un anno esatto dalla pubblicazione del disco “FIBRILLANTE” e dopo il grandissimo successo ottenuto in più di 70 date live in tutta Italia, il cantautore milanese EUGENIO FINARDI sarà per la prima volta in concerto a Londra al Dingwalls (Middle Yard, Camden Lock), la storica location riservata alla musica live situata nel cuore di Camden. INFO: DINGWALLS 11 Middle Yard, LONDON NW18AB +44 1920 823098 www.dingwalls.com TICKETS: Ad accompagnare Finardi in questa tappa inglese sarà la band con cui ha scritto e registrato“Fibrillante” e che, con lui, porterà in scena l’inconfondibile sound rock di Finardi, reinterpretando live i grandi classici del suo repertorio e gli inediti del nuovo album “Fibrillante”: Giovanni “Giuvazza” Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinengo alla batteria e Paolo Gambino alle tastiere. Dopo aver dedicato gli ultimi quindici anni all’esplorazione di diversi generi musicali, spaziando abilmente dal blues al folk, fino al fado e alla classica contemporanea, Eugenio Finardi ritrova il piglio agguerrito e incendiario e torna alle sonorità di forte impatto e ai contenuti di grande impegno che hanno contraddistinto i suoi primi album Cramps come “Sugo” e “Diesel”. www.eugeniofinardi.it - www.facebook.com/EUGENIOFINARDIOFFICIAL Ufficio Stampa: Parole & Dintorni - Martina Roncoroni - 02 20404727 - martina@paroleedintorni.it Info, management e booking: EFsounds Andrea Pintaldi booking@eugeniofinardi.it Stefania Giuffrè stellania@gmail.com SHOWCASE La musica dal vivo al Rock'n'Roll Club Milano La musica dal vivo su ROCKNROLLRADIO.IT PRESENTA GRAY www.grayofficial.it/
www.facebook.com/pages/Gray/215627318457245?ref=hl Live @ showcase ROCK'N'ROLL CLUB GIOVEDI' 29 GENNAIO 2015 ORE 22,00 INGRESSO LIBERO E GRATUITO Via Bruschetti, 11 Angolo Zuretti MILANO Il rocker calabrese è forse una delle migliori voci che abbiamo in Italia, come scritto da Gianni Della Cioppa nel suo libro "Va Pensiero - 30 Anni di Rock e Metal in italiano". Gray, è un veterano della scena rock italiana, e ha raccolto fin dalla fine degli anni '80 attestati di stima dai principali media rock e metal, con tutti i progetti di cui è stato protagonista. Proprio mentre la scena di Seattle stava emergendo, dall'altra parte del mondo, partendo da simili presupposti, un amore per il rock più viscerale, da Iggy Pop a Janis Joplin, sviluppava qualcosa di molto affine. Questo amore e questa passione sono rimasti invariati per gli anni, anche se, con il passare del tempo, lo stile si è affinato, si sono aggiunte nuove esperienze e nuove suggestioni e Gray ha scelto da tempo di adottare l'italiano come lingua per i suoi brani."Sessantanoveincerchio", che presenterà live a SHOWCASE, è un album partorito nel corso di diversi anni, tra l'Italia e Portland Oregon, dove il cantante si era trasferito, collaborando con diversi musicisti della scena locale. Sofferto, ispirato, rabbioso o semplicemente malinconico, Gray esplora tutta la gamma delle emozioni e lo fa sempre con la massima intensità, talvolta diretto e senza giri di parole, come in "Abusi", secondo la lezione di C.Bukowski, artista da lui amato e proposto anche nello spettacolo / reading “FiglidiunaMaddalena”, oppure ancora romantico in "Ballata Per Una Stella", giusto per citare un episodio, oppure energico ed esplicito in "Ho Sentito Dire", "Cose" ed in generale in tutto l'album. Registrazione in onda Giovedì 5 Febbraio ore 15,00 ed a seguire in streaming www.rocknrollradio.it/?p=683 Camera d'Ascolto: il SelfieVideoclip (ufficiale) di Dieci Minuti (sotto la pioggia) e-grapesFigli della crisi...di nervi, come recita il titolo del loro ultimo lavoro, iCamera d'Ascolto hanno pubblicato un SelfieVideoclip (ufficiale) per il secondo singolo "Dieci minuti (sotto la pioggia)". Il video si ispira liberamente ad R U Mine degli Arctic Monkeys e ad un episodio de I Simpsons ed è stato girato in poche ore a budget pressoché zero (se escludiamo la benzina) utilizzando unicamente la videocamera interna di un Nokia Lumia 920. Il frontman Steso, la violinista Vale, la bassista Mary e il batterista Giò hanno posizionato il telefonino sul cruscotto della macchina del cantante e hanno cominciato a girare per le vie di Milano con il CD contenente il brano inserito in autoradio, dando vita ad una serie di espressioni nevrotiche e apparentemente nonsense che ben si coniugano al testo. "Scegli di andare per non tornare o pieghi la schiena e provi a cambiare. Gocce, mille gocce per dormire. Dormi per oggi hai pensato abbastanza". Il brano è uno dei più rappresentativi, insieme a "Matto dell'Imbecille", del concept dell'album Figli della crisi...di nervi, uscito lo scorso giugno con I Cuochi Music Company/Believe. Parla della situazione di stallo esistenziale di una generazione il cui potenziale è schiacciato da un'epoca di crisi ed in cui il rimuginare diventa un'attività quotidiana. La fotografia sgranata di un momento storico che vede i giovani combattuti fra il partire per l'estero per salvare sé stessi e il restare, per tentare di salvare il paese. Una "crisi di nervi" a cui dar sfogo attraverso la sdrammatizzazione consapevole della realtà. Dopo questo simpatico esperimento DIY (= Fai da te), i Camera d'Ascolto stanno lavorando al terzo videoclip ufficiale, che uscirà a breve per il brano "Epitaffio", hanno cominciato la stesura dei brani per il loro prossimo lavoro e proseguono con i Live. Queste le prossime date per vedere la band dal vivo: 30 Gennaio, Honky Tonky, Seregno (MB) 13 Febbraio, Voice Club, Corsico (MI) 13 Marzo, Legend Club, Milano www.e-grapes.com I TEMPI DURI tornano dopo 30 anni di silenzio con un nuovo album dal titolo CANZONI SEGRETE1/29/2015 La band di Verona, originariamente prodotta da Fabrizio De André per l'etichetta discografica FADO, t orna a pubblicare il 27 gennaio oltre a un disco di inediti anche la ristampa dello storico album CHIAMALI TEMPI DURI (remastered) e un cofanetto (digitale) dedicato agli affezionati che permette di scaricare entrambi gli album ad un prezzo speciale. Il cofanetto digitale conterrà 21 brani (i 12 del nuovo album CANZONI SEGRETE ed i 9 del vecchio CHIAMALI TEMPI DURI REMASTERED) ed inoltre conterrà un digital booklet di 25 pagine che riassume la storia della band e comprenderà per intero i libretti digitali dei 2 album.
I 2 cd saranno comunque ordinabili nei negozi tradizionali a partire da metà febbraio. «Abbiamo vissuto per anni rintanati in trincea, in pochi, lontani dal modo di vivere che avevamo inconsapevolmente adottato prima. Abbiamo atteso che passasse la tormenta, protetti da un muro di silenzi e filo spinato. Come soldati giapponesi nella seconda guerra mondiale, dopo il giorno numero 1119 non abbiamo più ricevuto notizie. Abbiamo riorganizzato le nostre vite, ci siamo dati da fare per nutrirci, coprirci, pensare, imparare qualcosa. A un certo punto abbiamo sentito dire che era morto il grande capo. Quando egli viene a mancare il colpo vale per tutti, non solo per la tua piccola, ma anche per altre grandi tribù. Vieni a sapere che alcuni l’hanno sotterrato ed altri l’hanno fatto santo. Da quel momento capisci di non avere più nessuno alle spalle, sai di essere solo, vai avanti. I rinforzi non arriveranno più. Non c’è la corrente, non riesci nemmeno a sapere dove si trova tuo fratello. Attendi, attendi, attendi finché a un certo punto ti rassegni e ti decidi a continuare da solo la tua ricerca. Un giorno trovi nel bosco dei cuccioli e ti fanno pena. Questo cambia le tue prospettive. Da loro fortunatamente scopri che il giro appena concluso ricomincia e si ripropone di continuo. Finalmente ti dedichi esclusivamente a vivere, annotando distrattamente su un libretto piccoli appunti. A volte provi a mettere la testa fuori, perché ne avresti voglia e perché avendo i cuccioli devi nutrirli. Ma anche gli altri esseri umani che incontri sono storditi da una tormenta forte e sempre più insensata. Meglio continuare a pensare e rimanere nascosti, meglio aspettare di aver raggiunto la quota di mille appunti, pensando a chi verrà dopo di te. Il sole dura poco ed il tempo scorre lento nell’inverno sotto le montagne. Puoi sentire crepitare il fuoco, a volte è possibile sentire il ticchettio di un vecchio orologio. Dell’assoluto silenzio si riesce a percepire lo spessore. Allora capisci che il tuo posto è un posto dove vale la pena di vivere.» Esistono molti tipi di amore e i Tempi Duri in questo disco ne hanno presi in esame 11: a ciascuno di essi è infatti dedicata una traccia di del loro nuovo lavoro. BIO I Tempi Duri, band originariamente prodotta da Fabrizio De André e Dori Ghezzi per la Fado, nasce nella prima metà degli anni ottanta tra le città di Verona (città di 3 dei 4 musicisti della band) e Genova, città natale di Cristiano De André. Il nome della band, in cui oltre a Cristiano militavano Carlo Facchini (voce ed autore di quasi tutti i brani), Loby C. Pimazzoni e Marco Bisotto è un omaggio ai Dire Straits. Sia nel loro primo singolo che nel successivo album Chiamali Tempi Duri, registrarono la canzone omonima Tempi Duri, un brano originale in italiano che, dal punto di vista musicale, ricordava Sultans of Swing. I Tempi Duri parteciparono, come gruppo di supporto, a tre tour di De André del 1982: tour invernale, tour europeo e tour estivo de L'Indiano. Carlo Facchini conobbe Fabrizio De André durante l'incisione in studio del brano Una storia sbagliata. Colse quell'occasione per cantare dinanzi a Fabrizio le canzoni Tempi Duri, Regina di Dolore, Elena e Trenta Nodi (mai incisa). Lo fece nonostante il braccio sinistro infortunato e fasciato, accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola. L'esibizione spinse De Andrè ad invitare Facchini in Sardegna con lui ed il figlio Cristiano. Fu in quell'occasione che germogliò il rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita dei Tempi Duri e con l'entrata nel progetto dell'eclettico e talentuoso chitarrista Loby C. Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto. Inizialmente fu anche ipotizzato un duo Facchini - Cristiano De Andrè, ma quest'ipotesi tramontò quando Fabrizio De André e Dori Ghezzi decisero di produrre i Tempi Duri con la Fado, la loro etichetta discografica Il primo album inciso dal gruppo, intitolato Chiamali Tempi Duri (1982), fu anche l'unico disco di una band prodotta da Fabrizio De Andrè. A causa delle difficoltà nel reperire un bassista, fu Carlo Facchini a suonare un quattro corde fretless che si trovava in studio al momento delle incisioni. L'album vendette 40mila copie, un ottimo risultato per l'epoca. Il gruppo andò in tour con Fabrizio De André per tre volte. Facchini partecipò anche ad un quarto giro di concerti insieme a Massimo Bubola. Tutti e quattro i tour furono dedicati al disco L'indiano e si tennero dal 18 agosto al 13 settembre 1981, dal 24 gennaio al 21 febbraio, dal 2 marzo al 24 aprile (unico tour europeo di Fabrizio) e dal 4 agosto al 7 settembre 1982. De André stesso li aveva proposti a Ravera per partecipare a Sanremo con il brano Tempi Duri. Dopo essere già stati ammessi, i Tempi Duri furono esclusi all'ultimo momento dalla competizione a causa di un particolare burocratico segnalato da un'etichetta discografica concorrente; la mancata incisione di un disco precedente a quello in concorso entro il termine del 31 marzo precedente la manifestazione. Prima dell'album fu inciso un 45 giri contenente i brani Tempi Duri e In una notte così. Nell'anno successivo, il 1983, i quattro lavorarono con Mauro Pagani su un altro 45 giri contenente Jekyll e Gabbia. I Tempi Duri, oltre a suonare in oltre 100 concerti, si esibirono anche in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune trasmissioni televisive, tra cui Mr. Fantasy condotto da Carlo Massarini, Azzurro 83 di Vittorio Salvetti, Tutti insieme con Gianni Morandi, Superclassifica Show condotto da Maurizio Seymandi, Discoring con Jocelyn, Domenica musica e due puntate di Blitz. Nonostante il materiale per il secondo album fosse già stato composto, Carlo Facchini fu costretto a partire per la leva. Questo fatto fu anche preludio per lo scioglimento del progetto, avvenuto a luglio del 1985. Dopo oltre 30 anni di blackout quasi totale (eccetto una brevissima reunion di due giorni allo Studio Metropolis per la registrazione del brano di Carlo Facchini “Con le nostre mani”), i Tempi Duri riprendono sorprendentemente la piena attività nel 2014, effettuando 3 uscite contemporanee in un solo giorno: quella del nuovo album Canzoni Segrete, la ristampa dello storico album Chiamali Tempi Duri (1982) remastered e la pubblicazione sul canale digitale del cofanetto CANZONI SEGRETE Deluxe Edition che racchiude entrambi gli album luogo il 27 gennaio 2015. Etichetta SAIFAM Facebook: Valentina Seneci "Oggi lo studio di registrazione e' il luogo dove mettere su hard disk le idee preprodotte a casa, nel piu' breve tempo possibile, per spendere il meno possibile. Una volta lo studio era il luogo della creativita' dove si partorivano idee anche partendo da zero. Lo studio era uno strumento, al pari della chitarra o della voce. "If you had a sign above every studio door saying ‘This Studio is a Musical Instrument’ it would make such a different approach to recording" dice Brian Eno, ed e' questo il modo in cui hanno lavorato tutti i grandi, partendo da George Martin con i Beatles ad arrivare ai Pink Floyd, passando per i Foo Fighters o i Queen. 1) Cosa offrono i Circus Studios?
Al di là dell'indiscutibile qualità di strumentazione volevamo creare un ambiente che rispecchiasse il nostro concetto di musica e di creatività. Nella nostra esperienza musicale abbiamo lavorato in studi bellissimi ma tutti incentrati sulla tecnologia: spazi moderni, minimali, forse un po' sterili. Le sale dei Circus Studios hanno invece un arredamento particolare: tessuti damascati che si alternano a pareti in legno, abat-jour, luci soffuse, particolari in roccia, applique da wagon lit e l'immancabile tappezzeria a strisce bianche e rosse... insomma ambienti d'altri tempi che ben si distinguono invece da quelli dell'ingresso, della sala relax o della reception, estremamente contemporanei e minimal. Per noi fare musica è entrare in un mondo che non ha niente a che fare con la quotidianità e abbiamo voluto rendere comprensibile e fruibile questa nostra visione. Gli spazi comuni rappresentano la quotidianità mentre le sale creano l'accesso al magico mondo della musica. Entrare in studio non è solo registrare ma anche lasciarsi ispirare, per racchiudere soprattutto le nostre emozioni in un album. 2) Come nascono? Abbiamo deciso di riportare in vita questo studio perché è un pezzo di storia di Napoli. Negli ultimi anni era stato dimenticato e abbandonato, adibito a deposito. Ma fra queste mura ha preso vita la musica di artisti come i Planet Funk, Solomon Burke, Jovanotti, Elisa, Irene Grandi, Massive Attack, Gaudi, Klint, Simple Minds... La regia fu progettata da John Mansley della SSL di Los Angeles: artisti da tutto il mondo sono venuti qui a missare per via della sua acustica rara e particolare. Non si può lasciar morire un posto così ed è in onore ai nostri Cirque des Rêves che oggi torna in vita come Circus Studios. Sarà uno studio che abbraccerà la filosofia di ridare dinamica alle registrazioni contro l'ormai consueta loudness war che, al fine di far suonare tutto a volumi estremamente alti, tende ad appiattire l'ascolto finale. Uno studio a forma di musica insomma. 3) Target di interesse? Tutti quelli che vorranno lasciarsi trasportare nella vera anima della musica, nel suo punto di partenza... le emozioni che ci spingono a farla. 4) Messaggio che volete dare La tecnologia e gli strumenti sono solo un mezzo, estremamente importante e certo non trascurato nemmeno da noi (basta leggere la scheda tecnica dello studio), ma non sono tutto. Gli studi sono spesso a forma di fonico e di produttore ma raramente a forma di artista. In questo abbiamo deciso di fare la differenza. Ai Circus Studios si respira creatività. 5) Connubio con il gruppo Cirque des Rêves Più che connubio direi che siamo un'unica cosa. I Circus Studios sono in primis gli studi dei Cirque des Rêves ed entrandoci non avrete alcun dubbio al riguardo! 6) Progetti futuri? Tanti e tutti grandi. Vogliamo che si torni a dare spazio e ad ascoltare musica di qualità, quella ormai snobbata dal mainstream e rilegata ai piccoli locali sconosciuti. Siamo in contatto con tante realtà artistiche inedite interessanti e stiamo creando bellissime partnership per risollevare, nel nostro piccolo, la situazione. L'unione fa la forza e i musicisti devono smetterla di farsi la guerra in nome di una competizione che non porta a niente. Dobbiamo unire le forze. Che lo ammettiamo o meno siamo tutti solo piccole gocce in questo oceano ormai ristagnante. Insieme possiamo creare un'onda e perché no, vivacizzare un po' la situazione. Faremo parlare di noi, questo ve lo posso garantire. Siamo già al lavoro. 7) Il prox album nascerà nei Cirque Studios, o avrà altre location? Assolutamente nascerà qua... A luci soffuse e con le candele accese proprio come abbiamo sempre sognato. Oggi lo studio di registrazione e' il luogo dove mettere su hard disk le idee preprodotte a casa, nel piu' breve tempo possibile, per spendere il meno possibile. Una volta lo studio era il luogo della creativita' dove si partorivano idee anche partendo da zero. Lo studio era uno strumento, al pari della chitarra o della voce. "If you had a sign above every studio door saying ‘This Studio is a Musical Instrument’ it would make such a different approach to recording" dice Brian Eno, ed e' questo il modo in cui hanno lavorato tutti i grandi, partendo da George Martin con i Beatles ad arrivare ai Pink Floyd, passando per i Foo Fighters o i Queen. Ecco perche' abbiamo creato i Circus Recording Studios: per dare modo a chiunque di restare anche due mesi a registrare spendendo quello che in altri luoghi ti basterebbe per 10 giorni scarsi... per riportare gli artisti a creare con serenita', in un ambiente estremamente curato in ogni aspetto, da quello tecnologico a quello estetico, per fare in modo che si torni a produrre grandi Album come una volta! Perche' alla fine e' questo che conta! 8) Che cosa pensi di una futura collaborazione all'estero? Ne penso talmente bene che esiste già... In passato lavorammo con David Richards, grande fonte di ispirazione e di forza... Nel nuovo album spiccherà un altro grandissimo nome con il quale stiamo lavorando da mesi ormai. Dalla Svizzera ci siamo spostati al Regno Unito ma non voglio certo rovinarvi la sorpresa svelandovi il nome! Posso solo dire che è un grandissimo onore vivere ogni giorno la sua stima e il suo affetto. Grazie a Lisa Starnini e the show go on with Cirque des Reves in the Circus Studios Dulcinea Annamaria Pecoraro Contatti e link Via Posillipo 390 Napoli 081 032 0775 FACEBOOK SFIGHER online il video del brano “Scusa no” “Scusa No” nasce da un testo di Marco Coruzzi, musica di Danilo Lazzari ed arrangiato dall’intera band degli SFigher. Il brano parla principalmente del malessere interiore che si prova quando, nel relazionarsi con gli altri, si trova un muro a causa della diversa percezione della realtà che ognuno di Noi ha. Si tratta di un testo che mette in discussione i canoni del pensiero moderno che tende ad omologarsi ed uniformarsi alla società a prescindere dal fatto che lo ritenga giusto oppure sbagliato. Da qui parte l’idea del regista Sebastian Corradi di improntare il videoclip su una realtà al confine tra il presente ed un passato recente dove chi non si trovava d’accordo con il “sistema” veniva internato in strutture più simili a lager che ad ospedali. E’ proprio la volontà, di queste strutture, di privare per sempre ogni comunicazione con l’esterno che fa comprendere quanto sia pericoloso per il Sistema tollerare le varie diversità di pensiero e costume. E’ un video volutamente provocatorio che, senza prendere le Parti di nessuno, ci pone di fronte a domande su cosa sia giusto o sbagliato. Da qui il titolo che non lascia spazio a dubbi sulla volontà dell’artista di non sentirsi più schiavo del pensiero di massa. Gli SFigher sono una band parmigiana nata nel 2009 su idea di Marco Coruzzi e Danilo Lazzari. Dopo anni passati a comporre canzoni e a suonarle per gli amici decidono che non basta più e che è giunta l'ora di fare sul serio: vanno alla ricerca di musicisti per fondare un gruppo. Le difficoltà non si contano per trovare compagni musicali che condividano lo stesso sogno e che credano alle loro idee strampalate. La scarsa considerazione di se stessi nelle fasi iniziali li porta a coniare il nome "SFigher". Nasce quindi lo “SFigher-Pensiero” che si riflette nei testi delle loro canzoni. Dopo due anni di sperimentazione inizia l'avventura vera con Nicola Balestrieri al basso che col suo stile insolito porta originalità alla band. Nel 2012 entrano a far parte del progetto il chitarrista Eros Scasciamacchia e Francesco Ollari alla batteria. Inizia così la vera avventura che li porta in giro per feste e locali. Arrivato l'autunno i ragazzi si chiudono in studio e dopo cinque mesi di intensa attività danno vita al loro primo album “Quello che ho”. E', infatti, nella primavera del 2013 che avviene la maturazione artistica con un lavoro da dieci tracce che tocca generi ed emozioni diverse con il quale riscuotono un discreto successo. Nell'estate 2013 la band si arricchisce ulteriormente con l'entrata del batterista Paolo Leo che porta con sé favolose ritmiche. Ad oggi “SFigher” è un gruppo composto da: Danilo Lazzari alla voce e chitarra, Marco Coruzzi alle tastiere, Nicola Balestrierial basso, Eros Scasciamacchia alla chitarra elettrica e Paolo Leo alla batteria. Le musiche e i testi sono interamente composte da Marco e Danilo mentre gli arrangiamenti sono merito dell'intera band. Il 13 dicembre 2013 è un'altra data importante per gli Sfigher perchè esce il primo videoclip “Pericolosa” che proietta i ragazzi nel mondo visivo della musica. L'11 Aprile 2014 gli SFigher vincono la prima edizione del "ParmAwards" come band più votata dal pubblico ed il 27 Giugno 2014 è la volta di "Sono", nuovo singolo corredato da un videoclip diretto da Sebastian Corradi. A Novembre '14 fa il suo debutto Giuseppe Cirrito come chitarra ritmica in aggiunta alla Band. Nel web: www.sfigher.it Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE Via Andrea Palladio 16 – 20135 Milano NI NA BUSHIDO è il secondo video estratto dal loro ep omonimo Il video di Bushido è il secondo estratto dall’EP di debutto omonimo dei NI NA (New Idea No Artist), duo ferrarese composto da Giacomo Tebaldi e Luca Rizzo, uscito il 16 maggio 2014. «Un video che abbiamo voluto fortemente realizzare poiché rappresenta l'essenza del nostro vivere e del nostro modo di vedere l'arte» Racconta il duo «Bushido infatti significa letteralmente "la via del guerriero" e rappresenta in modo astratto la nostra caparbietà, la nostra ambizione e presunzione nel fare musica» L’Ispirazione del brano è stato il libro "Hagakure" dove vengono raccolti una serie di aforismi dell'ultimo maestro samurai che dovrebbero accompagnarci come principi di vita durante il nostro percorso terrestre. La storia vede come protagonista Daniele (Daniele T.), un bambino che scappa dalle proprie paure, che girovagando trova per caso un libro: Bushido. Proprio questo libro sarà Caronte tra il vecchio e il nuovo. Daniele divora letteralmente il testo finché non si ritrova catapultato in una sorta di realtà parallela, dove viene istruito da una guerriera (Ilaria B.) nell'arte del combattere (metafora della vita). Daniele cresce (interpretato da Michele M.); ha quasi rimosso l'incontro con la guerriera, come fosse stato un sogno ad occhi aperti, ma un giorno ripassando nel parco rivive questi istanti. Un flashback lo riporta nel passato e a spolverare quei ricordi che lo hanno reso quel che è: un uomo pronto ad affrontare la vita e gli ostacoli che si presentano. «Abbiamo cercato di rappresentare questi ostacoli attraverso un combattimento eseguito abilmente dalla scuola di Kendo e Iado di Ferrara che ringraziamo ufficialmente per l'enorme disponibilità. Assistere ai loro combattimenti è stato qualcosa di incredibile» BIO NI NA è un duo elettro-rock fondato nel 2013 da Giacomo Tebaldi e Luca Rizzo dopo un lungo periodo d’incubazione. Per molti anni i due frequentano la new wave della cultura italiana underground dividendo il palco con prestigiosi artisti del movimento e sfruttando l’esperienza accumulata decidono di intraprendere un nuovo progetto dal sound fresco e tagliente. La scelta del nome cade quasi per caso, durante una conversazione tra amici, cercando di definire la loro musica: un genere nuovo (New Idea) e sfacciatamente astratto (No Artist). Il 16 maggio 2014 è uscito il loro primo EP omonimo, anticipato dal video di Columbus. I NI NA sono: Giacomo Tebaldi e Luca Rizzo. Ufficio Stampa: AstarteAgency Cesare - cesare@astarteagency.it "Sono una persona che, per motivi di trascorso di vita, ha sempre vissuto (scusa il gioco di parole) molto intensamente e profondamente tutte le esperienze, sia positive che negative. Da queste esperienze ho sempre cercato di trarne un “insegnamento” che mi aiutasse, in qualche modo, a superarle ed interiorizzarle .." D - OX, un nome piuttosto esotico e, direi, dal fascino misterioso ed evocativo. Due vocali soltanto e... Perché questo nome? Ha qualche significato particolare per te?
R- Ox è una combinazione di tante avventure, personalità e personaggi che convogliano tutti in una figura con una vita travagliata, passata a girare posti e a raccogliere esperienze. Il nome è la semplice contrazione del mio nome Osmel e per renderla più altisonante è bastato sostituire una "s" con una "x". Inoltre in inglese Ox è il bue, il toro, ed io sono così. Quando mi metto in testa un obiettivo vado dritto a testa bassa fino ad ottenere i miei risultati. D - Canto e parole nell'era dei sentimenti estinti... nasce per tentare di salvaguardare la musica, la poesia, il canto in un'era (quella nella quale viviamo)dove i sentimenti più profondi, più intensi e fondamentali per il cuore e l'anima dell'uomo sembrano davvero estinti... allora anche il blues, che io ho sempre amato tanto, nascente dalle profondità dell'anima e dalle radici più autentiche del cuore, è forse estinto? R- Assolutamente no! Il blues è l'anima del rock d'autore, del cantautore. Il "blues" come sentimento, resta e resterà la sorgente dei testi e delle musiche di chi, come me, attinge ai propri stati d'animo, ai sentimenti, appunto, più profondi e intensi, per scrivere le proprie canzoni. Spesso il blues viene separato dalla sua essenza. Si pensa che sia un genere, uno stile, ma si dimentica che il blues è un modo di essere. Senza entrare nello specifico dei grandi autori strettamente blues, se prendi autori come Zucchero, Eric Clapton, Steve Ray Voughan, questi non sono solo interpreti del blues ma anche persone che hanno fatto del loro "being blue" (essere blues) la loro fonte di ispirazione. Nel mio lavoro musicale, sebbene io non suoni il genere, non posso fare a meno di ispirarmi per esprimere le mie sensazioni. D - Mi sembra di capire, da un primo ascolto, che la tua musica si è come "dissetata" alla fonte di vari generi musicali. È davvero così? R - Lo è per certo. Sono un onnivoro musicale, ma ho dei punti saldi che hanno formato la mia cultura musicale. I DIRE STRAITS in primis, i QUEEN, il rock americano, i Bon Jovi, ma poi, nel corso della mia vita, ho inserito di tutto. Dal metal, al progressive, al blues, al jazz. E tutto quello che ho ascoltato, l'ho sempre fatto mio in maniera "critica", non limitandomi all'ascolto ma osservando sia l'esecuzione che l'evoluzione dei pezzi, le trovate, le idee. E così, quando ho composto e arrangiato le canzoni del mio primo album "When Things Come Easy" ho cercato di metterci dentro un po' di tutto questo. Al punto che mi piace ascoltare la mia musica! Certo la strada è lunga, ma in continua evoluzione. D - Come ti definisci, musicalmente parlando, un estroverso sul palco? Un frontman con doti di grande comunicabilità e forte impatto sul pubblico? Oppure un introverso, magari un artista che lascia parlare solo la sua musica e i suoi testi in modo distaccato e rigoroso? R- Adoro il pubblico e più il palco è grande e più sono gasato. Più pubblico ho davanti a me più sicuro divento! I dieci anni di esperienza con la mia band precedente, I MAGHI DI OX, mi hanno insegnato a rispettare ed amare il palco. Il palco è il mio credo. Quando sono lì spariscono tutte le incertezze e mi trasformo. L'interazione col pubblico, la comunicazione verbale e visiva sono per me regole fondamentali da rispettare. Non sopporto chi, anche solo per scelta, decide di non relazionarsi con la propria audience. In fin dei conti, è grazie al pubblico che ti trovi su un palco, altrimenti te ne stavi a casa a cantare davanti allo specchio. Sul palco curo tutto: abbigliamento, movimenti, approccio, ordine, regia. Fin che posso, cerco di fare in modo che tutto sia perfetto, e finchè lo è, anche "perfettibile". D - Il tuo prossimo album NAKED (Nudo). Parlane un pò. R- "Naked" diciamo che è l'evoluzione di "When Things Come Easy". In Naked c'è solo la mia musica, senza la ricerca di contaminazioni (che restano cmq implicite). Ma se in "When Things Come Easy" mi sono "preoccupato" degli standard, in Naked non ci sarà questo tipo di approcio. Per questo si chiamerà così. Naked vuol dire Nudo. Per me è una rinascita, un nuovo inizio, e puoi ricominciare un percorso solo spogliandoti di quello che avevi prima ed esprimendo té stesso al 100%. Il disco sarà anticipatò da un EP, dal titolo "The Journey" ("Il viaggio"), proprio ad indicare il percorso interiore ed esteriore che ho fatto e sto facendo, alla scoperta della mia musica. Il nuovo EP dovrebbe essere pronto verso metà febbraio. In questo momento stiamo ancora in fase di missaggio e definizione delle ultime parti. Per realizzarequesto EP mi sono avvalso della collaborazione di diversi artisti. Da Roberto Cola, che si è occupato della coproduzione e registrazione, a Emiliano Mosé, Luca Tiraterra, Franco Basile, Andrea Bonifaci, Roberto L. Tutti amici musicisti che si sono prestati a rendere più interessante il progetto. D - Il percorso creativo in musica, in poesia,in pittura, nell'Arte in genere penso sia sempre molto travagliato in tutti i sensi(lo dico per esperienza personale). A volte penso che senza dolore, sofferenze varie, privazioni e lotte è difficile produrre qualcosa di buono. Altre volte (nei momenti di sconforto, di disperazione piuttosto gravi)penso che la fatica dell'artista è eccessiva, quasi un incubo, se paragonata ad un'esistenza normale senza troppe preoccupazioni e problemi. È così anche per te? R- Sono una persona che per motivi di trascorso di vita ha sempre vissuto (scusa il gioco di parole) molto intensamente e profondamente tutte le esperienze, sia positive che negative. Da queste esperienze ho sempre cercato di trarne un "insegnamento" che mi aiutasse in qualche modo a superarle ed interiorizzarle. Credo che ognuno abbia un proprio "livello emozionale", e senza togliere nulla a nessuno, credo che l'unica vera differenza sia nel modo di traghettare queste emozioni dal fuori al dentro e viceversa. Diciamo che per un artista, di qualunque arti si occupi, il modo è più pratico, e forse anche liberatorio, perché scarichi sulla tua arte tutto il tuo blues o la tua gioia D - La Poesia (la scrivo sempre con la P maiuscola perché per me rappresenta la forma d'arte più elevata) è importante oggi? Il mondo la rigetta? L'ha dimenticata? È indifferente ad essa? Scrivere poesie o leggere poesie ha ancora un senso in una società dove i soldi sono tutto, a tal punto che la vita umana si misura soltanto dalla quantità di denaro che si ha? R- No, penso che il mondo abbia ancora bisogno di questo. Canzoni, poesie, immagini sono tutte foglie dello stesso albero, quello dei sentimenti e dell'espressione dell'animo. L'uomo, soldi o no, ha bisogno di questo. Le cose che ci restano di più sono poi quelle che arrivano direttamente al cuore....quelle dove il denaro non è l'elemento decisivo. Grazie mille, OX. Un augurio particolare per la tua musica, che merita davvero tanto e sempre di più. Francesca Rita Rombolà LITFIBA
“TETRALOGIA DEGLI ELEMENTI live” SOLD OUT LE DATE DEL 12 APRILE A ROMA 20 APRILE A FIRENZE E 22 - 23 APRILE A MILANO ULTIMI BIGLIETTI PER IL LIVE DEL 13 APRILE A ROMA Un Sold Out dopo l’altro per “TETRALOGIA DEGLI ELEMENTI live” dei LITFIBA, il tour che celebra uno dei manifesti della cultura rock italiana registra il tutto esaurito nelle tappe di Roma (12 aprile all’Atlantico Live),Firenze (20 aprile all’Obihall) e Milano (22 e 23 aprile all’Alcatraz). Ultimi biglietti disponibili solo per il live di Roma il 13 aprile (Atlantico Live). I dischi di “Tetralogia degli elementi” sono quelli che la band dedicò, duranti gli anni ‘90, ai 4 elementi della natura – fuoco con “El Diablo” (1990), terra con “Terremoto” (1993), aria con “Spirito” (1994) e acqua con “MondiSommersi” (1997) – e che ora sono disponibili in un cofanetto speciale (su etichetta Warner in collaborazione con Sony Music) che contiene anche un imperdibile DVD INEDITO con le immagini del tour del '93 (con la regia di Adam Dubin per il live act e quella di Piero Pelù per la parte backstage). Piero & Ghigo hanno mantenuto intatto il montaggio di allora per preservare le atmosfere di questo documento unico che contiene brani live, immagini di backstage, di vita in tour e interviste molto particolari. I biglietti di “TETRALOGIA DEGLI ELEMENTI live” sono in vendita su www.ticketone.it e nelle prevendite abituali. Evento prodotto e organizzato da F&P Group (info su www.fepgroup.it). RTL 102.5 è la radio partner ufficiale dell’evento. www.litfiba.net www.facebook.com/litfibaufficiale Ufficio Stampa LITFIBA: Parole & Dintorni Resp. Riccardo Vitanza – Rif. Ilaria Boccardi Ufficio Promozione F&P Group: Francesco Colombo – Francesco Negroni 'Onda Luminosa' è il disco d'esordio del nuovo trio composto dal chitarrista Marcello Capra, il flautista Lanfranco Costanza e il percussionista Kamod Raj. Un album senza barriere, tra world music, blues, jazz e classica Tra Oriente e Occidente: il debutto di Glad Tree! GLAD TREE è lieto di presentare Onda Luminosa (Capra/Costanza 2015, 50 minuti) "Suoni e colori che si espandono in una dimensione corale, temi melodici nuovi si intrecciano ad armonie già ben collaudate, pulsazioni ritmiche che aggiungono altra energia e vitalità, una voce "orientale" evocativa di sensazioni mistiche, tutto questo è valore aggiunto che si dipana ad ogni esecuzione in modo sempre differente". Dopo anni da solista, Marcello Capra è davvero felice di presentare un trio che ha regalato nuova luce e nuovi aspetti alla sua musica: i Glad Tree! Insieme al chitarrista torinese, nome storico per la musica italiana dai primi anni '70, il flautista Lanfranco Costanza e il percussionista/vocalist Kamod Raj Palampuri completano una formazione che punta a fondere musiche occidentali e orientali. I Glad Tree sono il frutto dell’alchimia di culture, tradizioni e musicalità diverse: la gloriosa vicenda di Marcello Capra, prima fondatore dei Procession poi artefice di una delle più apprezzate carriere in Europa alla chitarra acustica, Lanfranco Costanza, flautista proveniente dall'ambiente classico ma sempre attento alle contaminazioni, le stesse che Kamod Raj pratica da anni tra tabla e canto indiano. Dall'unione di queste sensibilità sono nati i Glad Tree, attivi dal vivo da un anno e usciti da poco dagli studi, nei quali hanno inciso - una sorta di vero e proprio live in studio - il debutto Onda Luminosa, presentato in concerto lo scorso 22 gennaio al Teatro Massaia. Gli studi e le ricerche di Capra, Costanza e Raj confluiscono in un suono ricco di magia con riferimenti classici, folklorici indiani, blues e jazzistici, visto l'ampio spazio riservato all'improvvisazione e alla ricerca. Come dichiara lo stesso Costanza, "mi interessa trovare il suono, anzi tutte le possibilità timbriche che possiede il mio strumento, al di là della linearità/bellezza della maniera classica. Con Glad Tree trovo il terreno giusto per sperimentare timbri, fraseggi e atmosfere non usuali". Alcuni brani storici di Marcello Capra, da For Tibet a Giamaica Bluespassando per Soul Raga e Danza Turchese, sprigionano nuovi colori in un dialogo costante fra chitarra, flauto e tabla. La copertina realizzata personalmente da Costanza simboleggia in pieno l'unione tra Oriente e Occidente perseguita dai Glad Tree. GLAD TREE:
Marcello Capra (chitarra) Lanfranco Costanza (flauti e armonica) Kamod Raj Palampuri (tabla, canto indiano e sufi) Info: Glad Tree: www.facebook.com/pages/GLAD-TREE/717855294961075 Synpress44 Ufficio stampa: Synpress44 | Ufficio stampa MARIAN TRAPASSI esce col singolo L’ARANCIA primo estratto dal suo quarto album BELLAVITA1/28/2015 Ispirato ad un passaggio del saggio “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes, l'arancia è la gelosia, sentimento umano che accompagna la vita di ognuno di noi.
Il nuovo lavoro, che vanta la produzione artistica di Paolo Iafelice per Adesivadiscografica, arriva dopo un lungo periodo di silenzio da parte della cantautrice siciliana e nasce durante un lungo viaggio in Spagna dell'artista già vincitrice del Premio Ciampi. "Bellavita" è il quarto album in studio di Marian Trapassi. "Bellavita" è la vita che fanno gli artisti, i poeti i musicisti, gli attori: così si crede o si vuole credere. Il nuovo lavoro della cantautrice siciliana nasce con la scommessa di restituire una identità internazionale ad un disco fondamentalmente italiano, nelle melodie e nella maggior parte dei testi. Il sound acustico delle chitarre porta alla memoria il folk, il country, Dylan e Cohen, mentre i temi orchestrali ricreano suggestioni teatrali e cinematografiche tra Kurt Weil, Brassens e Paolo Conte, ed il battere pulsante di una stomp box colora il disco di blues. I brani di "Bellavita" nascono dopo un lungo periodo di silenzio, che ha lasciato spazio a nuovi suoni da scovare, e sono per la maggior parte ispirati da un viaggio a Siviglia durato un anno. La voce di Marian, trasformata, cambiata, si è fatta confidenziale, se si vuole narrante. "Bellavita" è un disco essenziale, arricchito di volta in volta da strumenti che mirano ad accentuare le peculiarità delle singole storie raccontate. Un disco nel quale ci si muove comodamente. "Bellavita" ha un sottotitolo - “l'arancia ed altri viaggi” - che evoca l'idea stessa dell'album, fatto di singoli viaggi, reali o dentro di se, e di singole storie. BIO Marian Trapassi, siciliana d'origine e cittadina del mondo per scelta, si è ritagliata negli anni uno spazio importante nel panorama della musica italiana. Il suo album di esordio "Sogno Verde" esce nel 2002 e viene accolto con interesse ed entusiasmo dalla critica. Con il secondo album “Marian Trapassi” nel 2004 vince il Premio Ciampi come miglior artista emergente. Il suo terzo album “Vi chiamerò per nome” (2008) porta Luca de Gennaro a sostenere che Marian è “la migliore cantautrice italiana che non avete mai sentito nominare....qui ci troviamo di fronte a una cantautrice vera" (Rolling Stone). L'esperienza di Marian passa anche dalla contaminazione di territori non solo musicali: ne sono una testimonianza gli spettacoli “Vago e Torno" (2006) e “Vi Chiamerò per nome”, già concept del suo terzo album, con il quale partecipa al FEST - Festival di arte Scenica di Siviglia (2009). In più occasioni partecipa al Mantova Music Festival (2007 – 2008) e al Salone del Libro di Torino (2009); collabora alla realizzazione dello spettacolo/tributo a Nick Drake “Le cose dietro il sole” (2006) e presta la sua voce per il progetto di Ashley Hutchings – Fairport Convention, “My land is your land” (2008). Alcuni anni di silenzio, nei quali scelte di vita e di percorso portano Marian anche lontano dall'Italia ma non dalla musica, sono stati utili, se non necessari, alla realizzazione del nuovo album: “Bellavita, l'arancia e altri viaggi”, viene pubblicato ad ottobre 2014 per AdesivaDiscografica con la produzione artistica di di Paolo Iafelice in collaborazione con Simone Chivilò ed è il risultato di un lavoro lungo un anno che ha visto Marian “attraversare” il proprio tempo, anche con il sorriso. Sito: www.mariantrapassi.com Facebook: www.facebook.com/marian.trapassi - www.facebook.com/pages/Marian-Trapassi Twitter: @MarianTrapassi Etichetta: AdesivaDiscografica/Self Valentina Seneci L’INNOVATIVO DUO ELETTRONICO TORNA IN ITALIA!
Spostata da Milano all’Hydrogen Festival di PIAZZOLA SUL BRENTA (Padova)la data del 1° LUGLIO 2015 in aggiunta alla data del 2 LUGLIO 2015 al ROCK IN ROMA Biglietti in vendita per la nuova data! È stata spostata da Milano all’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta (Padova) la data del 1° luglio 2015 dell’innovativo duo elettronico THE CHEMICAL BROTHERS. Il nuovo evento live va ad aggiungersi a quello già confermato del 2 luglio a Roma, all’interno della manifestazione Rock in Roma. I biglietti per il concerto di Roma sono già in vendita sui circuiti TicketOne e VivaTicket, mentre i biglietti per la data dell’1 luglio all’Hydrogen Festival sono disponibili su TicketOne e dalla prossima settimana saranno acquistabili anche su VivaTicket e altri circuiti di vendita locale. I due concerti sono prodotti e organizzati da Barley Arts; quello dell’1 luglio a Padova è in collaborazione con Zed! Live. Mercoledì 1° luglio – PIAZZOLA SUL BRENTA (Padova) – Hydrogen Festival (Company Arena) Apertura porte: ore 18.30 - Inizio concerto: ore 21.00 Pit: € 50,00 + d.p.; Posto unico in piedi: € 40,00 + d.p.; Tribuna a sedere non numerata: € 50,00 + d.p. Giovedì 2 luglio – ROMA – Rock in Roma (Ippodromo delle Capannelle) Posto unico in piedi: € 40,00 + d.p.; Tribuna VIP: € 60,00 + d.p. Partendo dai più piccoli club di Londra 23 anni fa, il duo formato da Ed Simons e Tom Rowlands è arrivato a essere il gruppo di punta della scena elettronica mondiale, tra i pochi artisti del genere capaci di riempire le arene e di scalare le classifiche di mezzo mondo. The Chemical Brothers hanno ridefinito il concetto di musica elettronica dal vivo, grazie all’uso massiccio di immagini psichedeliche, laser e luci stroboscopiche, create con la collaborazione del visual artist Adam Smith e che danno vita ogni volta a show spettacolari, davvero da non perdere! Ufficio stampa: Parole & Dintorni – Valentina Corna (valentina@paroleedintorni.it) Infoline Barley Arts – 02/6884084 – info@barleyarts.com Infoline ZED! (per la data di Padova): 049/8644888 |
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